diedro negativo

[faryska]

Originally posted by mephisto@12 marzo 2005, 03:24
Il tuo pianetto ha uno stallo (o meglio perde di effecenza) perche la proporzione fra la sua corda rispetto all'allungamento e' inadeguata rispetto la stessa proporzione pero' applicata alla tua ala.
Ovvero l'ala stalla MOOLTO dopo il cadard, e' giusto che il pianetto stalli prima dell'ala ma non subito.
Occhio a non esagerare altrimente rischi in caso di stallo dell'ala la tanto temuta "foglia morta" che e' pressoche inrecuperabile.

Ciao

Quoted post

come faccio a determinare la giustaproporzione del pianetto ?

puoi descrivere la "foglia morta"? perchè mi sa che mi è già successo, infatti per due volte ho perso totalmente il controllo e il rijet si è schiantato!!!!

[faryska]

purtroppo oggi non è stato possibile effetuare nessun volo di prova causa maltempo, il vento non permetteva di fare un volo decente, e forse di non fare nemmeno un volo indecente!!

il tutto è rimandato a domani, speriamo bene !!!



ps: mephisto, se ci sei batti un colpo!!! ricordati della foglia morta!!!!

[mephisto]

Riciao, scusate ma il fuso orario e il lavoro non mi permette di essere prontamente presente.... ( mi hanno tirato gobbo fino alle 2Am locali per pianificazione con l'Italia).

La "foglia morta" e' uno stallo profondo del'ala, e si ha specialmente nei canard con motore spingente il cui flusso non investe le parti mobili di controllo, la difficolta di recovering di questo assetto e data principalnete dalla mancanza dell'effetto di vettoramento del flusso dell'elica da parte di nessuna parte mobile.

Si riesce a uscirne solamente se si ha sufficente spinta e quota, in alcuni veleggiatori canard vedi Gale e soci puio apprezzare la loro "super stabilta"; in quanto in quei modelli la motorizzazione era assente per cui la "foglia morta" era da evitare assolutamente.

I casi di "foglia morta" che ho potuto vedere si possono descrivere come segue:
il modello lento alza il muso e il pilota da comando a picchiare e subito dopo il modello riprende velocita e il pilota lo rallenta ancora convinto di aver ristabilito l'assetto e dosa il motore, a questo punto sembra quasi che l'ala affondi e il modello sembra sordo ai comandi,( in cun caso limite l'evoluzione della manovra era culminata con il modello che perdeva quota in "retromarcia") e poi inizia a scampanare prima in dietro e poi avanti..... e senza una buona dose di spinta da li non ci esci, finche il modello non incontra la madre terra.

Spero di essermi spiegato.... la mia "dislessia" e' acutizzata dal vivere in un ambiente anglofono....per il momento.
Scusate ancora

Ciao

[mephisto]

Ci sarebbero mille considerazioni da fare....

La strada migliore e leggere il libro di Gale.... che a livello modellistico e' molto utile e tratta concetti complessi im maniera comprensibile a noi poveri hobbisti.
Costa si caro, ma son soldi spesi bene.... la cultura e' sempre il miglior investimento che una persona puo fare!!

Fai ha messo giu un po di regole in un altro post, possono tornare utili....
Non dimenticare che avendo ali con diversa corda la loro polare (capacita di generare portanza) subisce grossissime variazioni (a parita di profilo) a causa del numero di Reynolds che e' funzione della velocita e della corda.

Ri-ri ciao

[fai4602]

Una considerazione che mi viene spontanea e quella dell'angolo di svio o deflessione prodotta dallo stabilizzatore anteriore.
Infatti la portanza prodotta dallo stabilizzatore genera una deviazione dell'aria verso il basso. La scia turbolenta che si crea dietro l'aletta è rallentata ed investe l'ala posteriore con una direzione angolata verso il basso.
Il risultato di tale effetto è una riduzione dell'angolo di attacco in corrispondenza della porzione di ala investita dai vortici di scia.
Pertanto sarebbe bene che tale scia passasse sopra o sotto l'ala in modo tale che l'ala non abbia a risentirne.
Ma mi pare che il modello di cui si parla abbia il pianetto anteriore quasi in linea con l'ala e pertanto nella peggior condizione.
Ora che effetto comporta la riduzione dell'angolo di attacco ?
Nei confronti del modello in questione questa riduzione dovrebbe essere compensata con un aumento dell'angolo di attacco dell'ala posteriore pari alla metà dell'angolo di svio prodotto in volo orizzontale.
Obbiettivamente alquanto difficile da determinare se non per tentativi successivi.
Altra considerazione spicciola ma determinante è che l'ala anteriore deve stallare prima di quella posteriore e lo stallo deve essere graduale e non istantaneo.
Infatti se l'ala posteriore stallasse prima a causa di un aumento dell'angolo di attacco questo comporterebbe un'ulteriore aggravamento dell'assetto fino a portare allo stallo lo stabilizzatore anteriore, con le conseguenze facilmente immaginabili.

E per stasera basta.

[faryska]

Originally posted by fai4602@12 marzo 2005, 22:42
E per stasera basta.

Quoted post

ringrazio calorosamente tutti per le pillole di saggezza, ma l'orario e la scarsa lucidità non mi permettono di assimilare nulla all'infuori di un buon mirto!!!!


domani grazie al sonno spero di analizzare a mente fresca i concetti suindicati e di farne tesoro.

notte!!!

[mephisto]

Mannaggia al "mirto" mi fate venir nostalgia di casa, e stasera mi tocca andare alla festa di san patrizio (in anticipo) in un pub Irlandese causa invito del bos e imbottirmi di birra, mi sa che faro .. a ogni angolo sulla strada del ritorno.

Buon "assimilamento" Ciao

[faryska]

dopo l'ennesimo tentativo di volo è deceduto irrimediabilmente il ri-jet!!, i funerali verranno svolti in privato, non sprecate soldi in fiori, fate un'offerta a me, così mi piglio un po di lipo!!!



ringrazio tutti coloro che hanno partecipato con lo spirito, appena avrò tempo feconderò un po di depron e ci sarà un altro ri-jet!!!!!

[mephisto]

Condoglianze... con l'esperienza maturata vedrai che il prossimo sara meglio.
Come la "fenice".

Ciao