Piperozzo

[Lillo]

Originalmente inviato da paologiusy

Lillo, come hai fatto piegare la balsa ? So di un bagno in acqua calda e ammoniaca, ma credo che sarebbe interessante per tutti se savessi voglia di spiegare il procedimento.

Per il depron: boh, perchè levarlo ? se non è a vista contribuisce alla resistenza e l'incremento di peso è ridicolo.

Pensavo che il sistema fosse di pubblico dominio dato che è stato discusso più volte.
Fra le tante uova di Fai4602 c'è ne uno che tratta proprio dell'argomento.
http://www.baronerosso.it/forum/show...ht=laminazione

Nel mio caso ho fatto a meno dell'ammoniaca e mi è bastata solo l'acqua calda.
Altrove in questo thd avevo anche già detto di aver piegato, per la prima volta, pure i listelli di tiglio da 3x3.


Il depron lo devo togliere per forza per far spazio ad un paio di centine di raccordo che mi assicureranno una base per fissare il termoretraibile e daranno più solidità al terminale di quanto non possa fare quel pezzo di depron.

[paologiusy]

Originalmente inviato da Lillo

Pensavo che il sistema fosse di pubblico dominio dato che è stato discusso più volte.
Fra le tante uova di Fai4602 c'è ne uno che tratta proprio dell'argomento.
http://www.baronerosso.it/forum/show...ht=laminazione

Nel mio caso ho fatto a meno dell'ammoniaca e mi è bastata solo l'acqua calda.
Altrove in questo thd avevo anche già detto di aver piegato, per la prima volta, pure i listelli di tiglio da 3x3.


Il depron lo devo togliere per forza per far spazio ad un paio di centine di raccordo che mi assicureranno una base per fissare il termoretraibile e daranno più solidità al terminale di quanto non possa fare quel pezzo di depron.

Ok, l'acqua calda oppure il vapore del ferro da stiro (ho fatto gli sci di una slitta per i figlioli tempo fa da compensato fenolico 6 mm) era il discorso ammoniaca che mi interessava.

Poi Fai non parla di acqua calda ma solo di acqua più ammoniaca. Ma siccome l'ammoniaca io personalmente non so dove reperirla (se non in qualche centro eliocopie) mi sembrava di aver letto che anche la comune candeggina per bucato andasse bene, per questo chiedevo.

FAI ci dai lumi ?

[Lillo]

Originalmente inviato da paologiusy

Ok, l'acqua calda oppure il vapore del ferro da stiro (ho fatto gli sci di una slitta per i figlioli tempo fa da compensato fenolico 6 mm) era il discorso ammoniaca che mi interessava.

Poi Fai non parla di acqua calda ma solo di acqua più ammoniaca. Ma siccome l'ammoniaca io personalmente non so dove reperirla (se non in qualche centro eliocopie) mi sembrava di aver letto che anche la comune candeggina per bucato andasse bene, per questo chiedevo.

FAI ci dai lumi ?

Scusami Paolo ma ho l'impressione che tu abbia voglia di ucassiare
Lo scopo è piegare quattro sfoglie di balsa no? Allora che ci incastra il vapore del ferro da stiro? E' decisamente moooolto più semplice mettere 3 dita di acqua calda (non bollirla apposta mi raccomando) dentro una bacinella e ammolargli la balsa. Bastano 10 minuti ed il gioco è fatto.

Se dopo ami i vapori balsamici gli aggiungi un poco di ammoniaca ovvero candeggina
Ti ripeto io solo con l'acqua calda dello scaldabagno ho piegato i listelli di tiglio da 3x3 e, come ben saprai, fra balsa e tiglio non c'è paragone.
Solo un consiglio: non poggiare la bacinella con l'acqua calda per terra altrimenti nel giro di poco ti si raffredda e ci vuole di più per rammollire la balsa.

[ADSO]

Quoto Lillo, è + facile a farsi che a dirsi, io ci ho piegato i triangolari di balsa da 6x6 (solo con l'acqua mooolto calda)
L'ammoniaca (NH3) la trovi , certamente non pura al 100% in qualsiasi super/ipermercato nel reparto pulizie (detersivi per superfici dure)
Se n'è già parlato mesi fa e se cerchi nei miei messaggi trovi tutte le informazioni del caso; l'unica mia domanda che non ha avuto risposta è stata quella relativa alla proporzione acqua/ammoniaca ma non credo che ci sia una regola fissa e qualcosa in + o in meno di uno dei due componenti non cambia poi molto.

@Lillo
Ammoniaca e Varechina (ipoclorito di sodio) non sono la stessa cosa

[Lillo]

Originalmente inviato da ADSO

Quoto Lillo, è + facile a farsi che a dirsi, io ci ho piegato i triangolari di balsa da 6x6 (solo con l'acqua mooolto calda)
L'ammoniaca (NH3) la trovi , certamente non pura al 100% in qualsiasi super/ipermercato nel reparto pulizie (detersivi per superfici dure)
Se n'è già parlato mesi fa e se cerchi nei miei messaggi trovi tutte le informazioni del caso; l'unica mia domanda che non ha avuto risposta è stata quella relativa alla proporzione acqua/ammoniaca ma non credo che ci sia una regola fissa e qualcosa in + o in meno di uno dei due componenti non cambia poi molto.

@Lillo
Ammoniaca e Varechina dal punto di vista chimico non sono, da quello che mi ricordo, la stessa cosa.

La Varechina è ipoclorito di sodio e quindi con l'ammoniaca non ha niente a che vedere.

Tempo addietro quando facevo esperimenti per la realizzazione delle slat avevo provato ad ammollare il compensato di betulla da 0,4 in una soluzione di acqua calda e candeggina.
Le due cose non vanno molto daccordo con l'olfatto . Evidentemente il calore dell'acqua aumenta la quantità di puzzo in giro e da allora, visti i risultati ottenuti con acqua molto calda, ho abbandonato l'ammoniaca.
Mah, forse per spessori di un certo .... spessore l'ammoniaca amplifica l'effetto rammollente ma su spessori sui quali mi sono trovato ad operare io posso farne anche a meno.

[Lillo]

Originalmente inviato da ADSO

@Lillo
Ammoniaca e Varechina (ipoclorito di sodio) non sono la stessa cosa

Allora non era candeggina... o forse si? Mah... mi ricordo solo un gran puzzo

[ADSO]

Originalmente inviato da Lillo

... mi ricordo solo un gran puzzo

tempo fa ho visto un documentario sulla costruzione delle navi vichinghe (o giù di lì) nel cantiere c'era un enorme braciere davanti al quale venivano poste le tavole del fasciame, quando si erano ben "scaldate" degli "omaccioni" nerboruti le piegavano come fossero di burro attorno a dei picchetti.

[Lillo]

Originalmente inviato da ADSO

tempo fa ho visto un documentario sulla costruzione delle navi vichinghe (o giù di lì) nel cantiere c'era un enorme braciere davanti al quale venivano poste le tavole del fasciame, quando si erano ben "scaldate" degli "omaccioni" nerboruti le piegavano come fossero di burro attorno a dei picchetti.

Anch'io ho visto qualche uso del semplice calore per piegare i listelli di tiglio. Il danese, da cui ho tratto spunto per lo storch, mostrava una foto in cui aveva fatto una dima di legno ed appoggiava il listello con accanto una pistola ad aria calda mi sembra...
Questa storia comunque mi risulta un poco ostica da capire. Forse potrei capire l'azione dell'acqua, anche se ho profondi dubbi sul meccanismo dell'ammorbidimento. In qualche modo l'acqua dovrebbe allentare i legami che tengono unite le fibre di cellulosa... ma il braciere? Non penso che la sola responsabile sia la dilatazione termica della faccia investita dal calore.
E dire che di chimiche ne ho date! Ma questi fenomeni non te li vengono a spiegare

[ADSO]

Originalmente inviato da Lillo

Anch'io ho visto qualche uso del semplice calore per piegare i listelli di tiglio. Il danese, da cui ho tratto spunto per lo storch, mostrava una foto in cui aveva fatto una dima di legno ed appoggiava il listello con accanto una pistola ad aria calda mi sembra...
Questa storia comunque mi risulta un poco ostica da capire. Forse potrei capire l'azione dell'acqua, anche se ho profondi dubbi sul meccanismo dell'ammorbidimento. In qualche modo l'acqua dovrebbe allentare i legami che tengono unite le fibre di cellulosa... ma il braciere? Non penso che la sola responsabile sia la dilatazione termica della faccia investita dal calore.
E dire che di chimiche ne ho date! Ma questi fenomeni non te li vengono a spiegare

mah! che vuoi che ti dica....bazzicando sul catalogo della Mantua Model di accessori per il modellismo navale c'è un piega listelli per il fasciame degli scafi che è in pratica un saldatore con una punta curva sulla quale poggiare e piegare il listello.

[Lillo]

Sbagliando si impara.
In fase di disegno ho piazzato i fori per il fissaggio delle ali troppo vicini al bordo di uscita per cui ho dovuto ripiegare verso la soluzione visibile nelle foto.
Sarebbe stato molto meglio disporli più distanti dal BE per avere la possibilità di evitare l'uso del compensato di pioppo e potere ricavare anche una sede per affogare la testa dei bulloncini dentro il profilo dell'ala.
Ormai lo lascio così ed amen.

Mi era balenata l'idea di fare trasparente la zona sopra la fusoliera ma temo che così facendo indebolirei troppo questa zona di unione delle ali. Quindi ricopro sopra e sotto con l'accortezza di utilizzare uno sportellino nella parte di sotto che mi permetta di aggeggiare, eventualmente con il passaggio dei cavi verso i servi delle ali.