23 novembre 06, 12:12 | #11 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-08-2006 Residenza: In the wide blue yonder
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see...ho fatto un casino...nf 24 è il numero di filamenti presenti in un dato roving...è il tex la misura del peso per lunghezza...chiedo scusa. comunque il succo del discorso non cambia. Ciao Claudio |
23 novembre 06, 12:55 | #12 (permalink) Top |
User Data registr.: 16-11-2004 Residenza: Roma
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E ok per il nf24...si impara sempre qualcosa di nuovo... Le normative europee ed americane, per un aereo sotto i 5670 Kg a MTOW, ovvero 12500 lbs prevedono un fattore di sicurezza di 1.5, e questo perchè l'aereo è dotato di pilota (e passeggeri), nel nostro caso uno usa 1.2 per mantenere la struttura più leggera e poi comunque al massimo perdi la ricevente e l'elettronica con tutto il modello...anche se poi ti rode, i miei numeri volevano essere un esempio...teoricamente potrei anche usare 1 di sicurezza ma sinceramente devo considerare che i metodi di costruzione modellistici sono sempre approssimati... Il longherone è una trave...la faccio come voglio...anche solo due solette e poi comunque è l'anima dovrebbe sostenere il taglio. La rottura del nostro longherone a tutta altezza era proprio per carico critico in compressione della balsa sulle fibre sottoposte a compressione e questo modello era stato fatto senza calcoli, solo per esperimento con gli scarti.. E poi ma perchè alziamo i toni?? non facciamo sempre gli italiani... Ciao Francesco
__________________ "If the facts don't fit the theory, change the facts." A. Einstein |
23 novembre 06, 13:20 | #13 (permalink) Top |
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Mi perplimono le formule... non mi tornano dimensionalmente e concettualmente... (ho dato un'occhiata alla prima solo in realtà). Un'altra osservazione: è vero che sui 1:1 il rivestimento funziona prevalentemente a torsione, ma nei nostri modelli per la flessione dell'ala è la ricopertura che lavora... progettare il longherone sobbarcarsi tutto il carico a flessione è forse troppo sovradimensionante come ragionamento...
__________________ Saluti, Giorgio. "E' preferibile che gli altri si chiedano perché non hai parlato piuttosto che chiederti come mai non sei stato zitto....." Genoa Slope Soaring Team Bearish moderator! Handle with extreme care.... Ultima modifica di DoC : 23 novembre 06 alle ore 13:23 |
23 novembre 06, 13:35 | #14 (permalink) Top |
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Si, ma infatti poi modellisticamente parlando uno cerca di approssimare nel miglior modo possibile la struttura che si può fare a mano, comunque disegnare un longherone in queste condizioni mi da una sicurezza in più... Comunque per curiosità ho controllato sul mio libro di materiali, esistono 4 diversi tipi di carbonio con carichi di rottura differenti.. i tipi sono:HT (alta reesistenza), AS (media resistenza) , HM (alto modulo) , Hs (altissima resistenza) con sigma di trazione in MPa pari a: 2900,2650,2350,4400. Ok Concluso.
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23 novembre 06, 13:43 | #15 (permalink) Top | |
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__________________ Saluti, Giorgio. "E' preferibile che gli altri si chiedano perché non hai parlato piuttosto che chiederti come mai non sei stato zitto....." Genoa Slope Soaring Team Bearish moderator! Handle with extreme care.... | |
23 novembre 06, 13:55 | #16 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-08-2006 Residenza: In the wide blue yonder
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Ciao Francesco! prima le cose importanti: non voglio alzare il tono della discussione, ti ho chiesto scusa quando ho scritto della F1 in Ramino, se hai avuto questa impressione ti chiedo scusa di nuovo. La costa verticale del longherone non puo essere una qualsiasi cosa, e non deve resistere solo a taglio. Sotto sforzo deve resistere a compressione perche una delle due solette è sottoposta ad un carico di punta, come dici tu, inoltre il momento generato dalle direzioni opposte su ogni soletta tende a farle scorrere una rispetto all'altra, quindi la costa verticale viene caricata (a taglio, di nuovo) ma in senso perpendicolare a quello che consideri. Inoltre la costa verticale del longherone, nella concezione generalizzata che considera come resistente a torsione il d-box, è una parte del dbox esattamente come lo è il rivestimento dell'ala. La classica costa verticale per aeromodelli è anche balsa, volendo, ma con vena verticale, quella dei tuttofibra è composita anche quella, su un' anima in pvc o rohacell si mettono su un lato fibra a 0-90, sull'altro fibra a 45°, e devono essere considerati entrambi indispensabili. Altri sistemi sono legatura delle due coste, ed altri sicuramente che io ignoro, ma qualcosa oltre alle due solette deve esserci, per rispondere alle sollecitazioni che (sicuramente malissimo) ho indicato qui sopra. Se ci metti quello che vuoi ti risultera per forza piu resistente un blocco di ramino, se complementi invece le solette in C con le giuste strutture, vedrai che dopo aver provato aiuterai anche tu a salvare la terra dal disboscamento progressivo Scherzo, per fare i nostri roving credo facciano piu danni.... Ciao! Claudio | |
23 novembre 06, 15:26 | #17 (permalink) Top |
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No,no scusa tu...forse mi ero "eccitato un po' troppo" prendendo come offensiva una tua battuta...è il fatto che su un forum uno non coglie bene le espressioni senza sentire anche il tono della voce, non conoscendoti personalmente, non so cosa intendessi bene. Sono giuste le osservazioni sul Dbox, mi hanno insegnato a costruzioni, che poi alla fine le strutture chiuse, tipo i Dbox si possono comunque schematizzare con sole due solette con un'anima, il calcolo si può fare ma tanto alla fine voglio vedere chi di quelli che fanno 'ste costruzioni , si mette a fare i calcoli. Personalmente abbiamo trovato abbastanza economico e solido costruire con 2 solette in ramino con le paratie antitaglio in balsa a 45° l'anteriore e -45° la posteriore..con la classica struttura scatolata... Poi per un ventus da 3.2 m di a.a. avevamo pensato ad un'anima in balsa, con roving sopra e sotto e poi il tutto infilato in un astuccio in carbonio per dare sostanza al tutto, il nostro problema in quel caso era dovuto alle corde esigue e all'abbondande allungamento dell'ala....con il ramino una struttura del genere era impensabile... Io personalmente mi soffermo di + sulla parte aerodinamica (che poi è quello che sto studiando) le strutture le conosco da esame ma poi non è che mi intrghino più di tanto. Anzi, le trovo un pochino noiose...l'unico problema è che purtroppo sono necessarie... Ciao e allora tutto ok... Francesco
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23 novembre 06, 15:28 | #18 (permalink) Top |
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Se vuoi ti racconto come fanno i roving....così almeno ci si rende conto perchè 1 mq di carbonio costa 30 E ....li giustifico tutti.... Ciao Francesco
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23 novembre 06, 15:42 | #19 (permalink) Top | |
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23 novembre 06, 16:15 | #20 (permalink) Top |
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| Favola di natale, o quasi: Il carbonio ,è ottenuto dal trattamento di un polimero termoplastico , il poliacrilonitrile (PAN) materiale usato nell'industria tessile. Le fibre vengono messe a 200°C e poi portate gradualmente a 400° in assenza di aria,durante questa fase si ha una cilcizzazione del filato (si creano cioè catene chiuse tra le molecole) il risultato è un materiale che si potrebbe già usare per un tessuto in fibra...ma ancora non siamo al carbonio vero e proprio. La fibra a questo punto viene portata in ambiente inerte tra 1000 e 1500° dove il processo sostituisce agli atomi di azoto del Pan gli atomi di carbonio. Ora a seconda della resistenza del materiale che si vuole ottenere si scalda di nuovo il tutto per circa 5 minuti e il filato viene fatto cioè grafitizzare......a temperature intorno ai 1200°C si hanno le fibre con moduli di Young (o elastici) inferiori e d elevati valori di carico a rottura........invece a 3000°C (avete letto bene sono 3000°C ) si hanno le fibre con il più elevato modulo elastico. I dati del carbonio sono i seguenti: Tipo HT (Alta resistenza): peso specifico 1750 Kg/m cubo ; carico di rottura 2.9 GPa (come il titanio) e modulo di Young 220-250 GPa (più elevato del titanio). Seguono i tipi a resistenza media (AT),alto modulo (HM) e altissima resistenza (HS) con un peso specifico di (1890 kg/m cubo) carico di rottura 4.4 GPa e modulo di Young 210-275 GPa. Da questi dati si vede che a parità di grammatura anche la peggior fibra di carbonio è una bestia. Il GPa è un'unità di pressione....sono circa 1.000.000.000 di Pa.....ovvero N/m quadro ;pensate che un atmosfera sono 100.000 Pa ,fatti due conti....sono circa 100.000.000 Kg/m quadro...se non mi sono cag*to qualche conversione...... Quindi quando useremo il cabonio potremo dire che il nostro mezzo è fatto con il "nylon" bruciato...;-) Poi tutto va preso e intrecciato per fare le stuoie o unito per i roving.... Ripeto 30E li giustifico tutti.. Ciao Francesco
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