13 maggio 20, 11:52 | #12 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-05-2006 Residenza: Piacenza
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Lo scorso Ottobre ho avuto il piacere di fare qualche ripresa video durante la prima prova del rotore principale del Focke-Wulf Triebflugel di Luigi: Prima che il vulcanico Red Luis iniziasse a costruire il modello, come faccio spesso, feci alcuni calcoli e valutazioni prendendo in esame i pesi, la potenza necessaria in volo verticale e soprattutto la programmazione della centralina giroscopica con il software OpenAeroVTOL. Mi resi conto che si trattava di un modello che nella migliore delle ipotesi potrà fare un solo volo. Magari potrà raggiungere una buona quota ma come i cerchietti di plastica che usavamo da bambini, cadrà al suolo senza poter essere controllato. Trattandosi di un modello (molto) fuori dal comune è difficile prevederne il comportamento in volo ma ho un paio di certezze: - Con tre ventole alimentate a 5 celle il rotore potrà raggiungere una velocità di rotazione tale da sollevare senza difficoltà un modello da 4 o 5 Kg.. La potenza, quindi, non pone particolari problemi. - Tuttavia il modello sarà sostanzialmente incontrollabile e sicuramente atterrerà riportando danni più o meno gravi. Il vero Triebflugel rimase sulla carta e come il suo “erede” Lockeed XFV-1 Salmon, presenta un carrello con carreggiata troppo piccola in relazione alla dimensione della fusoliera: è quindi inevitabile il ribaltamento laterale al contatto con il terreno in atterraggio. Da notare che il prototipo Lockheed volò solo in orizzontale dotato di un carrello temporaneo. Il modello di Luigi (diversamente dal progetto tedesco), ha un problema progettuale serio: la mancanza del passo variabile sul rotore principale. Infatti durante la fase di hovering e soprattutto in atterraggio, è fondamentale un preciso controllo della potenza, cosa impossibile da farsi data la grande inerzia di un rotore a passo fisso da più di un metro di diametro. Ritengo poi che la mancanza del passo ciclico possa essere compensata dalla presenza dei giroscopi, ma nessuno può esserne certo. Non entro nel merito dell’incidenza delle pale del rotore principale ma anche qui vedo da parte del costruttore molta buona volontà, superba manualità…. ma pochi calcoli. Nel Triebfluegel di Luigi le batterie, i regolatori, le ventole e anche la ricevente ruotano assieme al rotore principale. La soluzione è geniale ma non si conosce il comportamento di una ricevente che gira in cerchio a forte velocità. Inoltre nonostante la presenza di cuscinetti a sfera, si presenterà un certo attrito di trascinamento che (…forse…) verrà annullato dal flusso d’aria inviato sui piani di coda dalla ventola posta in fusoliera. Il fatto che che la coda del Triebfluegel sia sostanzialmente “disaccoppiata” dalla fusoliera fa sorgere altre (inquietanti) domande riguardo all’efficacia dei piani di coda: i comandi dati con il cabra/picchia e con il direzionale funzioneranno? ……o la coda ruoterà su se stessa (!!!) mentre l’effetto giroscopico del rotore manterrà la fusoliera sempre nella stessa posizione? Come si vede si tratta di un modello molto complesso e con molte, troppe incognite. Personalmente avrei diretto i miei sforzi verso altri progetti magari ispirati ad aerei che hanno effettivamente volato ma d’altraparte ognuno spende i propri soldi come meglio crede. Se non altro il modello è bellissimo. Ettore |
13 maggio 20, 20:41 | #13 (permalink) Top | |
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Perché in quella condizione l'asse di rotazione è come se avesse una artrite cronica. Ma l'appoggio,praticamente non ha braccio di leva. Nel mio caso,la parte di fusoliera con le quattro derive,ha una lunghezza,quindi lo sforzo lo trasferisco lontano dal centro di rotazione,quindi diminuisco il carico che teoricamente modifica l'angolazione del volano (eliche ). Questa è una mia teoria (rustica )e visto che parliamo di modelli che dovrebbero volare,spero sia una teoria non campata in aria. | |
13 maggio 20, 22:04 | #14 (permalink) Top | |
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del modellista francese si sa qcosa..? Ci sono link o siti o filmati..? C'era alla competizione della Dornier..? (ho cercato su web ma nn ho trovato nulla.....) | |
13 maggio 20, 22:51 | #15 (permalink) Top | |
Gran Decapo Data registr.: 18-03-2007
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Cerca effetto giroscopico o precessione giroscopica. | |
14 maggio 20, 13:53 | #16 (permalink) Top | |
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Ti scrivo quello che so riguardo al “Triebfluegel” che era presente nell’elenco dei modelli selezionati per il raduno VTOL tenutosi nell’Agosto 2018 a Friedrichshafen. Nel documento ufficiale del 19 Giugno 2018 veniva indicato che la Giuria doveva ancora decidere se il modello “Focke-Wulf Ala Principale” (traduzione farlocca di Triebfluegel…) dovesse partecipare nella categoria A, MODELLI JET E A VENTOLA oppure nella categoria B, MODELLI A ELICA. Direi che l’indecisione……era più che giustificata!! In ogni modo il modello e il suo costruttore, Pierre Christophe, non erano presenti al raduno. Essendo curioso di sapere se qualcuno fosse in effetti riuscito a costruire e a far volare un modello del Triebfluegel, dopo varie ricerche, a fine Agosto 2018 riuscii a mettermi in contatto tramite e-mail con Christophe che mi scrisse un lungo messaggio contenente varie informazioni sulla sua attività aeromodellistica e sul suo Triebfluegel. Per farla breve il modello all’epoca era solo un file 3D di Solidwork e Christophe (esperto in particolare di elicotteri RC) aveva sul tavolo solo 3 ventole da 70 mm. con 3 batterie Li-Po a 4 celle da 3.700 Mah. Il suo progetto (v. immagine) prevedeva un modello in scala 1/6 con un rotore da 1,92 m. di diametro, una fusoliera lunga 1,53 m. e un peso finale da 3,3 a 3,5 Kg. Ad oggi non ho più avuto notizie del Triebfluegel di Cristophe e ammetto sinceramente che mi sono dimenticato di chiedergli se la cosa ha avuto seguito. Vedrò di rimediare al più presto. Ettore | |
14 maggio 20, 14:43 | #17 (permalink) Top | |
Gran Decapo Data registr.: 18-03-2007
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14 maggio 20, 16:08 | #18 (permalink) Top | |
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Comunque, in linea generale non vedo problematiche esagerate per la realizzazione di un modello siffatto... Nello specifico di questa discus sione, due riceventi dovrebbero risolvere, con quella che sta nella parte rotante con l'antenna parallela all'asse di rotazione, o con il satellite diametralmente opposta... L'aereo vero sicuramente prevedeva di compensare la rota zione di trascinamento per attrito della fusoliera, con le superfici di coda, quindi non vedo perché complicare il modello con ventole aggiuntive... Ultima modifica di giocavik : 14 maggio 20 alle ore 16:17 | |
14 maggio 20, 16:16 | #19 (permalink) Top | |
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La fusoliera dovrebbe restare ferma con l'utilizzo della ventola posta nel terminale della fusoliera. Domanda 2 Le batterie che fanno funzionare le ventole alle estremità delle semiali ,hanno spazio nella parte centrale per essere usate come zavorra equilibratrice.Visto che la parte centrale ,ruota anch'essa. Questo modello ha bisogno di due riceventi | |
14 maggio 20, 16:30 | #20 (permalink) Top | |
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spesso salta il collegamento e li scrivo per parti) Tuttalpiù maggiorerei come da consuetudine modellistica le suddette superfici di coda, e se necessario le svergolerei...dando per scontato che tale modello non fa la transizione... Poi se la fa, tanto di guadagnato, ma in tal caso ci vuole paracadute di emergenza e valutare la cor rezione giroscopica (..se transiziona lento nn dovrebbe influire..) Il vero problema se si vuole la tran sizione e' spostare il baricentro... Chissà come pensavano di risolvere con quello vero... Ultima modifica di giocavik : 14 maggio 20 alle ore 16:38 | |
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