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Ciao, la V1 è più una cosa mia personale ne feci una, ma parliamo di 14/15 anni fa realizzata in estruso e poi rivestita con carta giapponese, bella...ma con le celle NiCd che si portava appresso era una fucilata con l'agilità di un mattone, col progresso che c'è stato da allora vorrei rifarla, però in struttura e balsa così come il Pegna e il Savoia Marchetti S51 sono progetti che porto avanti in solitaria ![]() Si dice che nelle cucine piccole si cucinano i piatti migliori ![]() Saluti!
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Buongiorno a tutti, piccoli aggiornamenti sulla nascita del "siluro" (il perché, dopo, sarà evidente ![]() In questa fase mi sono concentrato nell'ultimare tutto il muso, motore compreso. Per cominciare mi sono occupato del bloccaggio della capottina, realizzato quindi le sedi per le chiavi nel coperchio ![]() di seguito riportate e tracciate sulla fusoliera, ho deciso di metterne due coppie così da garantire un ulteriore irrigidimento della cappottina motore che è smontabile. ![]() Ricavato poi le chiavi nella con betulla da 2mm ![]() Ho poi rifilato la balsa fino ai correntisti sottostanti per sostituirla con delle piastrine di pioppo che ho poi incollato con epoxy ![]() Incollato le chiavi nelle rispettive sedi, a guidare sono le piastrine di pioppo sotto, le chiavi sono di conseguenza state realizzate abbondantemente eccedenti il fondo del coperchio, poi rifilate e portate in paro con tampone. ![]() ![]() Coperchio in appoggio, basta una lieve pressione per innestarlo ![]() ![]() Poi ho ermoformato la capottina con bottiglietta di PET. Consiglio, tagliato il fondo ho incastrato il master nella bottiglia. Evitare di avvicinarsi troppo al collo della bottiglia in quanto questo risulta più spesso, si ritira poco ed è poco duttile. Io ho preferito tagliare anche il collo della bottiglia. Per tenere il master più o meno in posizione desiderata all'interno della bottiglia, ma soprattutto, per sfruttare al massimo la "termoretraibilità" della bottiglia, ho infilato sul fondo del master un listone di legno che uscisse abbondantemente dal fondo della bottiglia. Per prima cosa ho scaldato e retratto sotto il master, questo per bloccare definitivamente tutto, poi ho bloccato il pistone nella morsa e, con pistola in una mano e pinza a becco lungo nell'altra, sia dietro, ma soprattutto davanti, scaldando piegavo con la pinza il materiale sotto al master (ogni lavorazione sugli spigoli vivi come la punta necessita poi di un'attimo di attesa perhè il PET si raffreddi e quindi torni ad essere rigido). Quando si scalda dietro il PET si ritira ovviamente senza controllo e tenderà quasi sicuramente ad alzarsi creando un orlo. Con la pinza basta correggerlo e forzarlo a creare l'orlo, ma verso l'interno così da rivestire bene lo spigolo e, anche qui, a bloccare saldamente e definitivamente il master nella bottiglia. Fatto questo si può passare a scaldare tutta la superficie senza aver paura ad indugiare con la temperatura. Attenzione, le bottiglie in PET tirano spaventosamente, il master DEVE essere solido, robusto e pieno! in caso contrario il master verrà inesorabilmente schiacciato. ![]()
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Per incollare la capottina ho prima irruvidito le parti a contatto, applicato un velo di epoxy e fissato tutto ovviamente innestato sulla fusoliera. ![]() ![]() Poi mi sono dedicato, alla realizzazione del supporto motore, poco vintage, ma mi piace ![]() Ho seguito il consiglio di Cristiano, quindi componenti lo stampo con blocchetti rivestiti. Ho usato del MDF che ho poi rivestito con nastro da pachi successivamente trattato con distaccante e film in PVA lavabile all'acqua. lo "stampo" si componeva quindi di un angolare, due coste e un blocchetto interno. La dimensione del blocchetto centrale va ridotta rispetto alla forma desiderata in base allo spessore del materiale che si desidera ottenere. Appena "scasserato" ![]() ![]() Prima sgrossatura ![]() finito ![]() ![]() ![]() ![]() c'erano 100 modi diversi per realizzare il supporto, io desideravo un supporto indipendente dall'ordinata sfruttando i longheroni di pino del retrattile anteriore per il fissaggio.
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Prova a secco per la posizione del motore, molto soddisfatto, mettendo tutto a 0 e in pari il piattello risulta perfettamente parallelo alla fusoliera con 1mm di scarto. peccato che disassato non risulterà più tale ![]() Predisposto i dadi a griffa tenendo conto del loro ingombro e disponendoli il più distanziati possibile ![]() Ho poi eseguito la foratura con trapano a colonna. Viti M3, dado a griffa diametro esterno 4mm, ho prima forato il 3mm, e poi ripassato il foro nei longheroni col 4,5mm. quando si tratta di accoppiare degli elementi con recisione, a meno che non siate dei maghi del trapano, meglio eccedere il diametro del foro della griffa (4,5mm su 4mm). Predisporre la componente e fissarla con morsetti, pinze, qualsiasi cosa purché risulti salda e in posizione. Infilare le viti, avvitare le griffe finché non vanno in appoggio controllando l'orientamento delle griffe. Mettere una gocci abbondante di epoxy tra il legno e la griffa e poi tirare le viti fino in fondo piantando le griffe al loro posto e pulendo poi con panno e alcool gli eccessi di epoxy. Così facendo l'accoppiamento è preciso e le griffe da li non scapperanno più fuori. ![]() ![]() ![]() Poi è iniziata la "tiritera" nel posizionare il motore, motore predisposto con gli adeguati spessori per il disassamento e fissato al supporto con delle pinzette, poi assembla il muso, controlla, smonta, correggi, assembla, controlla e così via dicendo finche il risultato non soddisfa. Tracciato i fori, spessorato con rondelle e montato il motore, il modello si presenta così ![]() ![]() ![]() ![]() "aprire i portelli, tubi in pressione, siluro 1, Fuori!" ![]()
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Mosso poi da un impulso irrefrenabile...ho assemblato alla buona il modello. Non c'è che dire, saranno vecchi, saranno vintage, ma questi erano aerei F3A! mica quelle sottospecie di triglie e cefali essiccati contemporanei ![]() ![]() ![]() ![]() Prossimi passi, ultimare i comandi alettoni, cabra, timone, stondare BE e terminali dell'ala, forare l'ala e mettere i dadi a griffa per il suo fissaggio, incollare la deriva e sagomare i rispettivi blocchetti di riempimento. Poi, verificare le incidenze e predisporre il Karman, ultimare la parte inferiore dell'ala a completamento della fusoliera, levigare tutto, rivestire ![]()
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Grazie! È la prima volta che costruisco un modello senza essere "eccessivamente" attento ai pesi, con un modello che risulta essere robusto e maneggiabile così facilmente e devo dire che mi sto divertendo parecchio ![]() Fosse stato progettato solo per l'elettrico peserebbe 2/3 etti in meno, ma visto che dei primi 4 esemplari 3 saranno a scoppio mi sono adeguato ![]() Così a stima il peso in ODV dovrebbe aggirarsi sui 3300g con una LiPo 6S 5000mAh. Stando alla superficie il carico dovrebbe aggirarsi sui 65g/dm2 quindi perfettamente in linea con gli F3A contemporanei. Ad ogni modo il verdetto lo lascio al collaudo ![]() Saluti!
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