12 dicembre 14, 15:11 | #631 (permalink) Top | |
User Data registr.: 22-01-2010 Residenza: Roma
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Il fondo l'ho messo come base aggrappante per la successiva vernice, ma è uno strato finissimo che tra l'altro ha reso la superfice ancora più rifinita e pronta. Thk Odi. Per tutti, farò un paio di test e posterò il risultato....
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12 dicembre 14, 15:21 | #632 (permalink) Top |
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Non capisco perchè "pagliettare" una superficie già verniciata prima di dare il lucido.. è un nonsenso. Si fa tanto perchè tutto sia bello liscio ed uniforme. Avete mai visto un carrozziere rigraffiare la vernice prima di dare lo strato finale di trasparente? Quella di ODI, mi dispiace dirlo ma è come la Corrazzata Kotiomkin di Fantozzi. e, mi spiace dirlo, fa il paio con il consiglio, sempre di ODI in area bimotori, di accoppiare il gas dei motori al direzionale (metodo perfetto per sfracellare tutto..) Robbè
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16 dicembre 14, 13:37 | #633 (permalink) Top | |
UserPlus Data registr.: 10-01-2005 Residenza: Lugano - Svizzera
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Mettiamo in chiaro, se si parla di vernici bicomponenti allora NON è necessario dare il lucido dato che la vernice in questione è già resistente ai solventi. Se si tratta di dare comunque uno strato di lucido a proteggere lo strato di colore (eventuali graffi o microsolchi) le possibilità sono SOLO 2! O si paglietta la superficie con abrasive che vanno da 1000 a 3000, malgrado questa sia già bella lucida, o si usa una lacca apposita (ce ne sono per ogni marca o quasi) per essere data bagnato su bagnato. NON esiste vernice mono o bicomponente, in grado di aggrappare su una superficie lucida, se ne sta li fino al primo graffio un po profondo o una botta ed inizierà a staccarsi e sfogliarsi dal fondo in quanto si tratta di una "pelle non ancorata". Se si è dato il fondo ed il colore con vernici non resistenti ai solventi (nitro per esempio) questione di tempo e la stessa inizierà, a contatto con la miscela ed olii, a squagliarsi sotto alla lacca comportando un ulteriore distaccamento della lacca. Anche per questo tutti i margini dei fori e tagli che si praticano nella fusoliera devono essere o preventivamente ripassati con resina epossidica o ripassati con particolare attenzione con la lacca. Per quanto riguarda la discussione sui bimotori, prima le cose testale, poi commenta. http://www.baronerosso.it/forum/aero...ml#post4440306 Ho detto chiaramente per il volo acrobatico, fossi solo io che per eseguire figure acrobatiche dove il timone di direzione è basilare (tonneaux lenti, 4 tempi, turn d'ala, arraché, snap rolls eccetera) potrei anche mettermi in discussione... strano però che è pratica comune fra coloro che fanno acrobazia (e sottolineo acrobazia!) dare un differenziale sulla manetta motori in corrispondenza del comando del direzione, questo perché il timone si trova fuori dal flusso del getto d'aria delle eliche e perché la somma vettoriale dei motori sarà sempre maggiore del momento indotto dal braccio di leva tra fulcro della fusoliera e timone. Era inoltre pratica comune e diffusa dei piloti di P38, Me410, Mossi ecc manovrare con la manetta motori per migliorare la manovrabilità dei loro mezzi a causa dei punti sopra descritti. Se non si fosse capito, parlavo di volo acrobatico Saluti!
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16 dicembre 14, 13:41 | #634 (permalink) Top |
UserPlus Data registr.: 10-01-2005 Residenza: Lugano - Svizzera
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E per la cronaca, se qualcuno non la pensa come te non per questo ha torto e tanto-meno bisogna riferirsi a lui come fosse un becero cretino.
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16 dicembre 14, 14:22 | #635 (permalink) Top | |
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In ogni caso carta abrasiva al 1000 o al 2000 mai usata (so na sega se esiste). I miei modelli non hanno mai spellicolato il trasparente dato sul lucido (In carrozzeria c' ho "giocato" anche io un bel po' eh..) ne ho mai visto spellicolare quelli di tanti amici. Bimotori: t' è sfuggito che stiamo parlando di Aeromodelli, non di P38 o bimotori full size (ne hai mai avuto uno di aeromodello bimotore?) prova, su un modello, a variare il regime dei motori assieme al direzionale, sfila il modello dalla buca che hai fatto e poi ne parliamo... Robbè
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16 dicembre 14, 17:21 | #636 (permalink) Top | |
UserPlus Data registr.: 10-01-2005 Residenza: Lugano - Svizzera
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Premetto, se do un'opinione è perchè l'ho testata pesonalmente, in caso contrario o sto zitto o il tutto viene preceduto da un "ho sentito, ho letto, ho visto fare.." Le soluzioni sulle vernici e le colle si basano sempre e solo sulle caratteristiche date dal produttore o dalle specifiche date dal rivenditore. Mai mi sognerei di consigliare una tecnica da scantinato "perchè così ho sempre fatto" che va forse con un prodotto di una certa marca, ma genera un disastro con altri prodotti simili. Tanto più se ne dipende la sorte di un modello. In gergo da carrozziere, creare un fondo ancorante si dice "pagliettare", che poi usi paste abrasive, spugne o carta il risultato è lo stesso, creare una miriade di microsolchi quale fondo di ancoraggio per la seconda mano (e si, si "paglietta" anche tra una mano e l'latra dello stesso prodotto, a meno che non si usi un catalizzatore apposito per trattamenti bagnato su bagnato). Come detto sopra, se mi esprimo in prima persona è perchè ho testato, si, ho posseduto due bimotori ed un trimotore. Uno Junkers 52 eletrico da 2,4m di AA, un pluri acrobatico in fibra bimotore da 2.0m di AA con due 91 2T , ed una riproduzione di un B25 Mitchel da 1,8m di AA con due FS72 4T. A suo tempo avevo anche asseblato e venduto un pylon ceco bimotore da 1,2m di AA, mai pilotato, ma i commenti erano ottimi. Ora sto realizzando un plurimotore con 8 motori elettrici. Si ho testato timone miscelato sulla manetta (sul pluri) con egregi risultati sulle figure "da timone" compreso anche il looping a coltello. L'aereomodellismo non si discosta in niente da un full size, stesse leggi, stesse caratteristiche, anzi, l'aeromodellismo ha criteri molto più severi e tollaranze molto inferiori.
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16 dicembre 14, 21:30 | #637 (permalink) Top | |
UserPlus | Citazione:
Robbè
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17 dicembre 14, 20:36 | #638 (permalink) Top |
User Data registr.: 04-10-2013 Residenza: roma
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ok facciamo il punto...... una finitura su modelli a scoppio degna di questo nome prevede questo: il modello va rivestito in tessuto di fibra leggera da 27 gr , stando molto attento a non esagerare con la colla epoxi bicomponente (ovviamente idonea alla cosa tip la 287 di shaller), in alternativa coprire il modello con carta modelspan con vinilica o epoxi. Questi procedimenti si fanno per evitare crepe nel tempo dovute alle vibrazioni e ai cedimenti dei vari materiali(vedi stucchi e vernici varie) e nel caso della fibra per irrobustire modelli particolarmente sollecitati secondo passare fondo a spruzzo, io recentemente sto usando un fondo a base poliestere bicomponente , che poi verra tolto quasi tutto, se necessario dare una seconda mano da carteggiare via quasi tutta anche quella. terzo passaggio , spruzzare bianco acrilico base opaca monocomponente a base acqua o meglio base solvente (se lo riuscite a trovare) quarto si colora il modello (sempre base opaca) quinto (senza carteggiare nulla, eccetto cappottine) si passa il traparente acrilico bicomponente che fissa tutto le vernici alla nitro per noi modellisti vanno buttate nel cesso, non tengono niente neanche alcol.... la base opaca serve per far aggrappare meglio il trasparente che in teoria andrebbe passato una decina di minuti dopo i colori, affinche possa penetrare e diventare un tutt'uno con il colore stesso La vernice pesa , una bella finitura anche, chi pensa di poter verniciare un modello senza mettere peso è un illuso, pero a seconda dei modelli e della mano del verniciatore i risultati possono essere molto diversi, per esempio su un kosmo 3 che di suo è un blocchetto che vola, il problema dei 100-200 gr in piu non esiste. se invece parliamo di un maxi modello la migliore alternativa e fusoliera verniciata e ali e piani coperti on oracover per un modello di 1,80 stesso discorso.... verniciare è un arte , che tutti possono imparare, la cosa importante per un modellista è avere la mano leggera e non da carrozziere. ciao |
19 dicembre 14, 00:44 | #640 (permalink) Top |
UserPlus Data registr.: 10-01-2005 Residenza: Lugano - Svizzera
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| Quasi tutti gli F3A di fibra che ho verniciato erano a nitro che, oltre ad asciugare relativamente in fretta, pesa meno della metà di qualsiasi vernice mono o bicomponente (e costa molto meno)
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