24 maggio 13, 07:35 | #1 (permalink) Top |
User Data registr.: 11-03-2006 Residenza: Caldogno
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| Urge consiglio su stampo per termoformatura
Ho fatto qualche prova su una mezza fusoliera per un micro modello fatta con base e centine in balsa da 3mm e ricoperta in balsa da 1mm e poi fibrata, il risultato è che alla terza stampata (tra amici, parenti e conoscenti dovrò farne almeno una quindicina) lo stampo svergola, la copertura si ammoscia in alcuni punti e il PET resta attaccato alla resina. Ho risolto il problema dello svergolamento rifacendo base e centine in compensato marino da 3mm, ma non ho risolto il problema della copertura, la fusoliera essendo micro ha profili e particolari che rendono quasi impossibile usare anche la balsa da 2mm, pensavo di lavorare sul pieno ma non l' ho mai fatto e non saprei da dove iniziare e che materiali usare. Qualche dritta o idea? PS Questa è la mezza fusoliera di prova (è un P40) e facendo la copertura in balsa da 2mm andrei a perdere dettagli come la doppia curvatura del muso e del turtle deck.
__________________ "Fondatore della fede Stronzista" |
24 maggio 13, 20:07 | #2 (permalink) Top | |
UserPlus | Citazione:
L'ho fatto per termoformare una capottina e non ci sono problemi. | |
24 maggio 13, 20:40 | #3 (permalink) Top |
User |
riempi il semistampo il poliuretanica, e attendi che si raffreddi per bene prima di stamparne un'altra...
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24 maggio 13, 21:03 | #4 (permalink) Top | ||
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Citazione:
L' unica via temo sia quella che a suo tempo mi ha suggerito il buon Wrighi, cioè lavorare sul pieno e lasciare il legno grezzo, purtroppo non è così semplice per me che adoro lavorare il legno ma non ho la manualità scultorea necessaria, proverò a colarci dentro del gesso, vediamo cosa ne esce
__________________ "Fondatore della fede Stronzista" | ||
24 maggio 13, 21:09 | #5 (permalink) Top | |
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24 maggio 13, 22:58 | #6 (permalink) Top | |
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25 maggio 13, 01:59 | #7 (permalink) Top |
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Un metodo alternativo (che ho usato per delle cappottine) è quello di fare sempre sagome, ordinate, ecc. in compensato... poi, invece del foam, usi del balsa duro massello oppure obece, samba, mepisang et similia, sempre pieno, da sagomare prima con cutter/temperino e poi affinare con cartavetro... Per la finitura ho usato anch'io turapori con vernice, ma poi quest'ultima si attacca al PET col calore... meglio un fondo bianco opaco da incerare... poi ho anche usato con buoni risultati una cera di finitura per legno (mobili, parquet) da dare in 2-3 mani a chiudere i pori e lucidare con panno...
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25 maggio 13, 07:06 | #8 (permalink) Top |
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Ho contattato il buon Wrighi (azzo quanto mi manca) via mail e, gentilissimo e disponibile come al solito, mi ha risposto al volo: -------- Premesso che di resine ce ne sono tanti tipi e non basta scrivere ne resina ne epoxi per generalizzare su un uso molto particolare, ci sono resine da forno o specifiche per il calore, è normale che una resina epossidica comune si ammorbidisca e si attacchi al lavoro sagomato, così come qualsiasi vernice o smalto monocomponente che contenga solvente. la termoforma industriale è fatta ancora molto spesso in tek per tanti motivi, la termoforma impiega almeno 2-3 minuti perche essa si raffreddi dai 150°-200° gradi a cui va nell'istante in cui viene a contatto col pet. il foam è totalmente inadatto per sopportare quelle temperature e neanche legni morbidi perchè penso che ancora oggi la balsa si pieghi benissimo in forno. aggiungi anche che il tutto è posto non solo sotto calore ma anche in aspirazione. quindi la soluzione migliore è lavorare sempre legni molto duri e di grana fine per favorire il dettaglio senza venature o porosità, qualora non sia possibile occorre riempire di materiale atto a consolidare, per assurdo termoformi meglio sul cemento oppure gesso piuttosto che su un legno morbido. quindi la soluzione avendo un oggetto bifacciale già fatto in legno morbido, si apre a svariate soluzioni possibili, una di queste è fare un calco delle 2 facce e succesivamente riprodurlo colando il cemento come si fa per le statue. Altra soluzione è riempirlo di un consolidante e dividerlo in 2 parti segandolo a mezzo, oppure fare un separatore piano con un perimetro che si possa rimuovere e riportare dall'altro lato. saluti da wrighi. ------- Poi mi è venuta un' idea, di fare una base con le centine in compensato marino da 3mm senza correntini e riempire col DAS gli spazi tra centina e centina in modo da poterlo modellare e asciugare in forno a 150°, rifinirlo a carta smeriglio e in teoria dovrebbe resistere alla termoformatura, Wrighi dice che dovrebbe funzionare purchè non venga verniciato, vedremo cosa ne esce.
__________________ "Fondatore della fede Stronzista" |
25 maggio 13, 08:08 | #9 (permalink) Top | |
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__________________ Volare si, ma col pistone che gira l'elica!!! | |
25 maggio 13, 09:36 | #10 (permalink) Top | |
UserPlus | Citazione:
Non te lo dico perche' l'ho letto su Google ma perche' io stesso ho usato stampi maschio in foam fibrato, senza problemi. Il problema potrebbe venire dalla resina, considerato che in giro c'e, delle roba veramente Schifosa e di bassissima qualità, con termogradienti ridicoli, attorno ai 50/60 gradi. Ricordo un amico che venne al campo con l'intenzione di mostrare con orgoglio la sua prima stampata e quando aprimmo il cofano della sua auto (era una bella giornata soleggiata) la fusoliera del suo F16, era diventata una sogliola, appiattita sul pavimento del bagagliaio. Non sto a dire la Ditta che "spacciava" quella resina ma e' un nome abbastanza conosciuto in ambiente modellistico. In alternativa, trovo buona l'idea di colarci dentro del gesso, magari quello specifico usato per gadget tipo pupazzetti e fatine, su stampi di silicone. Tira in pochi minuti e non ha eccessivi ritiri di forma. Salutami il Wrighi | |
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