24 maggio 13, 21:45 | #111 (permalink) Top | |
Gran Decapo Data registr.: 18-03-2007
Messaggi: 14.606
| Citazione:
Ero rimasto alla tavola unica in cui ricavare una sagoma larga da finire con stucco, molto più rapido questo sistema. | |
25 maggio 13, 01:44 | #112 (permalink) Top |
User Data registr.: 10-05-2011
Messaggi: 3.560
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Fantastico!?! Questo sì... che è un Build-log e questi sono i thread che prendono corpo... Ho notato che l'SN24 ha un leggero reflex sulla coda del profilo... da qui il cm nullo o quasi... lo definirei un autostabile... infatti ho notato che è molto usato nei tuttala veloci... inoltre ho scoperto che lo usavano nelle pale degli elicotteri e che è molto critico a bassa velocità sui 15° (vabbè questa è un'altra storia) In buona sostanza ciò che voglio dire è che il Nemesis, anche se risicata, una coda che gli fa da stab. la possiede... inoltre se costruito in scala, come par essere, il rapporto K risulterà uguale a quello 1:1
__________________ La passione, è tutto... senza, c'è il vuoto... |
25 maggio 13, 13:26 | #114 (permalink) Top |
UserPlus | Pronti: VIA!
. Pronti per resinare la prima pacca! Intavolati i primi 3 pezzi. I cofani, hanno la linea di divisione sugli spigoli, in modo da facilitare poi sia la laminazione che l'estrazione e non ci sarà quella antipatica linea di mezzeria nella stampata. Fissate con viti a legno, sia bussole filettate M6 che bussolotti per le spine di riferimento da 6. Trattamento distaccanti: Prima mano di Mirror Glaze a pennello e successiva lucidatura con apposito panno. Seconda mano leggera di Polivinilico Camattini Z16 a spruzzo e asciugatura con pistola termica (asciuga pure da solo ma andavo di fretta... ) Mano finale di distaccante a spruzzo Camattini Z 15 e lucidatura finale prima con pennello morbido e poi con panno. Riguardo ai distaccanti, ognuno ha i suoi metodi ma con questi passaggi e questi prodotti, stacca qualsiasi forma e qualsiasi materiale. Oggi si lamina.. tanto va a piovere... Salut! Pè. |
25 maggio 13, 14:10 | #115 (permalink) Top |
User Data registr.: 26-10-2006 Residenza: Bellaria (RN)
Messaggi: 1.068
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Azz...che velocità e pulizia del lavoro...si vede che è il tuo mestiere Ti seguo con piacere nella costruzione
__________________ Swift S1..Vipp...Soarus...Pipercup...Twister (Robbe)...EasyWilga...FOX (in costruzione) |
26 maggio 13, 15:02 | #116 (permalink) Top |
UserPlus | Laminazione primi gusci
E come da tabella di marcia, ieri laminati i primi gusci degli stampi della fuso: Prima cosa, un bello strato di Gel-Coat Camattini MG540 blu, ad alto TG, antiacido e antigraffio. Spesso alcune caratteristiche dei gel, vengono prese in poca considerazione ma vanno correttamente considerate. Il MG 540 blu, è un gel coat per stampi industriali, molto usato dove serve una superficie particolarmente dura e tenace negli spigoli vivi. Alto TG (termogradiente), significa che lo stampo può essere termoriscaldato senza danno e senza che si "ammosci". Solitamente si usano serpentine di tubo di rame o resistenze elettriche, affogate nelle resina dello stampo stesso ma nel nostro caso, questa caratteristica ci assicura che lo stampo non subirà danni nel caso volessimo metterlo vicino a fonti di calore (ragionevoli... certo non regge 500 gradi...) per velocizzare i tempi di catalizzazione della stampata che andremo a realizzare. Antiacido, significa che sarà possibile pulirlo con acidi (di solito, si usa Cloruro di Metilene), senza che la superficie si opacizzi e peggio si rovini. Nel caso di uno stampo da hobby, questa operazione difficilmente sarà necessaria ma nel caso di uso prolungato, i distaccanti tendono comunque ad accumularsi e creare rigoni e superfici non proprio speculari. il Gel, si stende con un pennello morbido, a setole corte, facendo ben attenzione a non inglobare bolle d'aria e stendendolo in maniera uniforme. Una mano, crea circa 1 millimetro di spessore ed è sufficiente per l'uso in questione. Il gel, va lasciato un po di tempo a polimerizzare 30/40 minuti. Dipende molto dalla temperatura esterna. Si capisce quando è pronto, passando un dito sulla superficie gelcottata e il dito deve lasciare l'impronta (gel morbido) ma non macchiarsi di blu. Per la laminazione di stampi, uso questo tessuto triassiale a trama larga che appunto per la larghezza della trama, non ingloba bolle d'aria che con un tessuto normale, sarebbero pure difficili da individuare. Ho preparato prima alcune striscie larghe piu o meno 20 cm, che poi vanno posate e tagliate in opera, lasciando circa 5 cm di bordo stampo. Anche la resina, non è tutta uguale e va scelta in base all'uso. Per laminati spessi, è ottima la EC57 con indurente W57 dal caratteristico colore viola. Anche la resina è ad alto TG, per gli stessi motivi sopra spiegati, inoltre è una resina specifica per masse caricate e laminazioni ad alto spessore. Una resina inadatta per alti spessori, in massa può surriscaldare fino a "fumare", cuocendo il master come un uovo sodo e deformandosi disastrosamente. Ricordo un amico che costruiva Surf, ricoprendo tavole di foam con diversi strati di tessuto pesante ed avendo fatto tutti gli strati un una volta, raggiungendo spessore notevole, si vide la sua bella tavola letteralmente andare in fumo, mandando a zoccole tutto il lavoro fatto. Sul gel, ho prima applicato una "pappina" di resina caricata con fiocco di cotone ed addensata con aerosil, poi primo strato di tessuto triassiale, altra pappina, altro strato di tessuto e pennellatona finale. In totale, sono 2 strati di triassiale, inframezzati con 3 strati di pappina a formare circa 3/5 millimetri di spessore. Più che sufficienti per avere un bello stampone rigido ma non troppo pesante. Oggi era in programma il secondo guscio ma mi piglio la domenica di riposo.. eccheccatz!!! Buona Domenica! Pè. |
26 maggio 13, 16:40 | #117 (permalink) Top |
User Data registr.: 10-05-2011
Messaggi: 3.560
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Fantastico!!! Ci stai rivelando i segreti della fibra... anche se per noi comuni mortali sarà difficile metterli in pratica... ma soprattutto reperire i vari prodotti professionali e saperli usare in sicurezza, se non si conoscono bene le basi del mestiere e ciò che si sta facendo specialmente a livello chimico... comunque sappiamo a chi rivolgerci (parlo al plurale) se avessimo bisogno di qualcosa in composito... Buona Domenica... e proseguimento lavori...
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26 maggio 13, 16:53 | #118 (permalink) Top | |
UserPlus | Citazione:
A proposito di SICUREZZA, se vi saltasse in mente di lavorare con queste porcherie, usate SEMPRE guanti usa e getta (meglio se in Nitrile) e mascherina con filtri al carbone attivo. Non importa se lavorate resine per 10 minuti o per 2 ore... se ci tenete a voi stessi | |
26 maggio 13, 17:07 | #119 (permalink) Top | |
User Data registr.: 10-05-2011
Messaggi: 3.560
| Citazione:
i guanti non sempre li uso... così come pure la mascherina ai carboni attivi... però mi lavo subito dopo le mani, dapprima con alcool e poi con soap... non so se può bastare... Non ci do molto conto perchè li uso saltuariamente e perchè uso prodotti hobbystici venduti al pubblico... anche se avrei una storia da raccontare ed un ipotesi (recente) sulla VTR...
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26 maggio 13, 17:25 | #120 (permalink) Top | |
UserPlus | Citazione:
In questo modo, si diluisce la resina, facilitandone l'assorbimento dai pori della pelle. La cosa migliore, sarebbe una buona pasta lavamani che stacca ed ingloba la resina, e poi sciacquare bene con acqua corrente. In alternativa, la comunissima saponetta e' comunque sempre meglio dell'alcool. | |
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