11 aprile 10, 19:52 | #11 (permalink) Top |
User Data registr.: 17-12-2009 Residenza: OLBIA - Vena Fiorita
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| Il profilo alare.
Dato che ci stiamo avvicinando sempre di più al risultato finale è arrivato il momento di scegliere e creare il profilo alare, cosa non proprio semplicissima. Chi ha abbastanza conoscenze in materia potrebbe optare per un determinato profilo in particolare piuttosto che un altro, che dato il tipo di aereo (essendo acrobatico) potrebbe trattarsi di un biconvesso simmetrico o asimmetrico, trà i migliaia di profili esistenti. Personalmente non posso certo permettermi di approfondire ulteriormente l'argomento, però la mia scelta si è soffermata su un'altra tipologia di profilo con una portanza maggiore, il Piano/Convesso. Ne esistono diverse varianti con caratteristiche più o meno diverse, ad ogni modo si tratta di un profilo che consente una buona stabilità di volo per questo è adottato su aerei ad ala alta il cui decollo avviene trà l'altro in spazi ridotti anche grazie alla massima portanza generata. Tuttavia la scelta è ricaduta su questo profilo in particolare poichè in verità è anche quello più semplice da realizzare manualmente senza grossi accorgimenti. Per evitare imprecisioni a questo punto fatali consiglio prima di eseguire la levigatura su entrambe le parti di tracciare una linea a 2 centimetri dal bordo d'attacco dell'ala, in questo modo eviteremo avvallamenti e zone in cui il profilo maggiormente accentuato rispetto altre, avremo così un costante riferimento visivo. Come si vedrà dalle immagini si è proceduto (con della carta abrasiva sottile) dall'estremità dell'ala sino ad arrivare al punto di corda massimo ossia il centro dell' ala, che a questo punto servirà da linea guida anche per l'esecuzione del profilo nell' altra parte dell'ala. Eseguita la levigatura, proteggeremo il profilo con del power-tape che in questo caso sarà applicato senza essere diviso, infatti ogni striscia servirà per coprire il profilo sia sopra che sotto, raccomando di applicare il nastro lungo la stessa linea tracciata in precedenza per la levigatura eliminando sia le bolle d'aria che il nastro in eccesso una volta applicato. Prosegue...
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12 aprile 10, 02:18 | #12 (permalink) Top |
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| Definire il profilo.
Una volta ricoperto col nastro il bordo d'entrata dell'ala, è arrivato il momento di apportare una lieve modifica agli alettoni così da avvicinarci il più possibile ad un profilo alare realmente esistente, in questo caso sarà un "GOE 113". Per farlo sarà sufficiente rimuovere del materiale dal lato superiore dei due alettoni, inizialmente con il taglierino e poi con la carta abrasiva per affinare il lavoro. dopodichè il risultato sarà quanto più possibile somigliante al profilo voluto. Prima di iniziare l'opera occorrerà tracciare con la biro la solita linea che useremo come riferimento per individuare esattamente la zona da levigare. Nelle foto in basso. |
12 aprile 10, 03:17 | #13 (permalink) Top |
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| Costruzione del battente.
Non sapendo in quale altro modo chiamarlo, dalle foto capirete meglio di cosa stò parlando, si trattà semplicemente di un battentino che oltre a nascondere e proteggere dagli atterraggi l'asse di legno longitudinale, serve anche come solido appiglio per i lanci a mano. Data la funzione di questo battentino per realizzarlo ho usato del Polistirene estruso, leggero come il Depron ma assai più solido. ..Le dimensioni del battente misurano 320 x 40 x 20 mm. (rispettivamente lunghezza, larghezza, spessore) al centro del quale è stato scavato un canale largo e profondo 10 mm. mentre ai due lati delle scanalature per fare posto agli altri listelli di legno. Il tutto è stato unito all' Ala con della colla a caldo, che in questo caso raccomando di usare in minima quantità, poichè in futuro data la sua posizione potremmo avere necessità di sostituire il pezzo, ed aver usato abbondante colla non agevolerebbe di certo |
12 aprile 10, 16:41 | #14 (permalink) Top |
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| Rivestimento superficie.
Essendo la struttura completa al 90% ..personalmente ho scelto di ricoprire integralmente la parte inferiore dell'ala (ed anche degli alettoni) innanzitutto per preservare il depron dagli urti, per aumentare la visibilità in volo, infine per un fattore estetico. La copertura potrà essere effettuata sia con degli smalti ad acqua giusto per un discorso di visibilità in volo e per estetica, oppure con il solito nastro rinforzato stavolta di due colori, ottenendo in questo modo anche un valido isolamento. L' estetica del lavoro dipende esclusivamente dalla propria manualità, diciamo che con il nastro non si sbaglia mai, consiglio di aiutarsi nella sua applicazione con il bordo non tagliente del taglierino per farlo aderire in prossimità dei listelli di legno. L'unico inconveniente sarà l'aumento del budget di spesa per l'acquisto del nastro. Sino ad ora l'ala in mio possesso è arrivata ad un peso di 119 grammi, prevedo di completare la struttura arrivando complessivamente intorno ai 150 grammi. qualche foto del lavoro. |
13 aprile 10, 04:14 | #15 (permalink) Top |
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| Castelletto motore
Dato che il baricentro è già stato individuato (posizionato al 18% tenendo conto della tabella di Simone Nosi) è giunto il momento di montare il castelletto compreso di motore, anche per iniziare a dare un colpo d'occhio al bilanciamento. Il castelletto è uno di quelli che montano alcuni slow stick, semplice e robusto, ma soprattutto perfetto per il nostro caso dato che per montarlo basta infilarvi dentro l'estremità del quadrello in legno ed aggiungere un pò di colla a caldo trà legno e plastica (..ma non dentro!) Il motore è stato fissato con delle semplici viti in acciaio e sbandato di qualche grado verso destra e verso il basso usando delle rondelline (da 3") per sicurezza uso sempre bulloncini autobloccanti. Trà motore e castelletto in plastica ho sagomato un rasamento in alluminio da 0,5 mm. per cercare di dissipare il più possibile il caldo in arrivo dal motore che altrimenti sarebbe stato a diretto contatto con la plastica ..sino ad ora, avendo montato anche il motore completo di elica e salva-elica siamo arrivati ad un certo peso e la struttura è completa al 95%, mancano delle derive superiori e due winglets alari, tutto il restante sarà poi da attribuire all'elettronica, giudicate voi. Ultima modifica di °McFly° : 13 aprile 10 alle ore 04:18 |
13 aprile 10, 16:14 | #16 (permalink) Top |
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| Gli stabilizzatori.
Ok e dopo i numerosi giudizi positivi .... proseguiamo comunque verso la meta, il volo! Per un fattore estetico ma non solo, ho scelto di adottare quelle che possono essere definite come "derive" che in effetti dovrebbero svolgere la funzione di stabilizzatori, ho scelto di posizionarle oblique e dargli un accenno di profilo giusto nel bordo d'entrata. La costruzione dei due stabilizzatori è risultata abbastanza semplice, è però fondamentale che l'uno sia speculare con l'altro sia per l'estetica che per un discorso funzionale, così come è altrettanto importante il loro posizionamento che dev'essere esattamente a squadra ed equidistante, nel nostro caso a 120 mm. Nella realizzazione come sempre aiutarsi con biro, taglierino, riga. il risultato estetico è abbastanza gradevole, ed alla fine di tutto gli stessi stabilizzatori possono essere realizzati di diverse forme e sistemati più o meno a proprio gusto. ..le dimensioni esatte nella foto. |
13 aprile 10, 16:18 | #17 (permalink) Top |
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...qualche altra immagine dell'ala con gli stabilizzatori a lavoro ultimato. nel prossimo post applicheremo i winglets e si inizierà a sistemare l'elettronica per iniziare a bilanciare il modello. Ultima modifica di °McFly° : 13 aprile 10 alle ore 16:22 |
13 aprile 10, 19:45 | #19 (permalink) Top |
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Ciao Marco, alcun progetto e moooolto sentimento, ..non mi sbilancio e quindi non posso ancora determinare se volerà o meno, i presupposti dovrebbero esserci, però avrei avuto piacere di sentire anche qualche parere esperto, cosa che purtroppo non è arrivata. ..vado avanti comunque. |
13 aprile 10, 19:49 | #20 (permalink) Top |
User Data registr.: 12-05-2009 Residenza: Lucca - Heidelberg
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Ciao, seguo questo building-log con curiosità... ti faccio i complimenti per la descrizione dettagliata del lavoro e per l'abilità costruttiva. Purtroppo sono ancora un principiante, e ingorante sui tuttala, quindi non posso dare un giudizio anche al progetto. C'è una cosa però che vorrei chiederti: leggendo qui sul forum mi è sembrato di capire che una, se non LA, caratteristica dei tuttala sia quella di avere un profilo autostabile. Nel tuo caso invece adoperi un semplice piano convesso. Come mai questa scelta? Ciao e buona lavoro Marco |
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