10 dicembre 05, 17:53 | #1 (permalink) Top |
User Data registr.: 30-07-2004 Residenza: Trieste
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| progetto da trittico
Di solito per autocostruire un aereo ho sempre usato progetti. Ora non trovo il progetto dalle dimensioni esatte per fare un dr1 triplano per fare combat ww1. Devo quindi tirarlo fiù dal trittico. Qualcuno mi spiega come si fa? Se vi può essere d'aiuto ecco qua il trittico
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10 dicembre 05, 18:18 | #3 (permalink) Top |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
Messaggi: 20.726
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Innanzitutto devi armarti di stecche, squadre, gomma, matita, curvilinee e possibilmente un bel tecnigrafo con un bel foglio di carta o lucido per disegno. Come......roba da troglodita ? Preferisci picchiettare sui tasti del piccì ? De gustibus, ma il piacere di tracciare segni con la matita su di un bel foglio immacolato e di poter ammirare il frutto del tuo lavoro come deve venire con un unico colpo d'occhio, senza dover "scrollare" (brutta parola, io "scrollo" ben altro ) lo schermo ( sbatti, sbatti, che salta fuori ) e vedere a pezzi o troppo piccolo, fra l'altro su di un tenebroso sfondo nero, lineee in tenue giallino o rossino, per me vecchio e antiquato è gioia e poesia. Dicevo che, dopo esserti armato del necessario a tuo gusto e piacere ed a "prescindere", devi decidere la scala, cioè in che ordine di grandezza vuoi riprodurre il velivolo. Fatto questo puoi iniziare a tracciare il perimetro delle ali e la posizione delle centine. Quante ed a che distanza fra di loro lo devi decidere in base alla grandezza, oppure affidarti al disegno che possiedi, molto esplicativo al riguardo Per il profilo è un'altro discorso. Analogamente fai per i piani di coda. La fusoliera ha bisogno di due viste, dall'alto e di lato, coincidenti per proiezione, in modo tale che la posizione delle ordinate determini la loro dimensione in larghezza ed altezza. Ecco, questo, per sommi capi ed in linea di massima, ti dà la possibilità di iniziare a lavorarci. Per le dimensione dei materiali ed eventuali verifiche alla prossima puntata. Buon lavoro.
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! |
10 dicembre 05, 18:33 | #4 (permalink) Top | |
User Data registr.: 16-01-2005 Residenza: Bari
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| Citazione:
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10 dicembre 05, 22:28 | #6 (permalink) Top |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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Certo che sì. E quanto verrebbe dimensionalmente il modello ?
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! |
10 dicembre 05, 23:40 | #7 (permalink) Top | |
User | Citazione:
il thread è qui da queste parti http://www.baronerosso.it/forum/showthread.php?t=16320 Per esigenze familiari non potrò provarlo prima di Natale ma subito dopo se il tempo non è osceno ci provo e poi ti dico come va... non vorrei mai dare consigli per fare un modello che poi non vola! Ti dico comunque come ho fatto io, senza alcuna garanzia che funzioni: prima di tutto, ho aumentato di un 20% le dimensioni del timone di direzione, visto che senza pretese di scientificità a occhio mi pareva che quello del vero fosse un pò risicato. Da vecchio vololiberista, secondo le mie abitudini poco scientifiche ho anche aumentato del 10% sia le dimensioni del piano di coda sia la corda alare. Visto che bilanciare il Dr1 è un incubo, specie se è elettrico, ho anche aumentato di un paiodi centimetri la lunghezza del naso. Per il momento, tengo a zero tutte le incidenze delle tre ali, che sono attaccate con elastici quella sopra e quella sotto, con una vite quella centrale; in questo modo, alla bisogna si potrà dare uno o due gradi di incidenza positiva. Detto ciò: 1. ALI Le ali del Dri sono semplicissime da fare, l'unica cosa che fa veramente girare le b... ehm, scatole, sono gli intagli da pipistrellaccio sul bordo d'uscita, un incubo da ricoprire. ma se ne esce vivi, dopo aver penato a sufficienza. Essendo un combat, e soprattutto visto che la portanza basta di sicuro, con tre ali più il pianetto tra le ruote, ho scelto un profilo bello filante; nel mio caso, ho fatto fare i conti a Profile e poi ci ho messo del mio, modificando un profilo NACA sottile piano-convesso (il numero non me lo ricordo) per adattarlo al bordo d'entrata, d'uscita e ai longheroni che avevo sottomano. per ragioni di peso, le mie ali non hanno cassoni in balsa, assomigliano a quelli degli alianti a volo libero del tempo che fu; la rigidità strutturale è affidata solo a una geodetica e ai montanti alari che legano tra loro le tre paia di ali e al generoso longherone; non so se basterà, tuttavia, ecco perché non mi sento tranquillo a dare consigli prima di provarlo. Come noti dalle foto, la penultima centina dell'ala inferiore, la terzultima di quella mediana e la quartultima di quella superiore hanno una centina in balsa da 8 mm; questa elefantiasi è necessaria perché questa centina farà da ancoragio al montante alare, in legno duro e collegato con bulloncini a dei piloncini in compensato da 1 mm. (ti posterò la foto quando torno dal ponte). Se è la prima volta che affronti una costruzione tradizionale in balsa, nota che ci sono molti metodi per tagliare le centine; personalmente, preferisco fare una madrecentina in compensato e usarla come dima per tagliare le altre col tagliabalsa, ho usato balsa da 1,5 mm per tutte le centine meno che per quelle alle estremità in balsa duro da 2 mm. Una volta che hai tutte le centine di un'ala (le mie sono spaziate tra loro di 5 cm) fanne un pacchetto, tienilo unito con gli spilli e scartavetra col blocchetto finché non sono tutte uguali tra loro. Per aumentare la rigidità della costruzione, ho poi ricoperto lo spazio tra le due centine centrali dell'ala mediana e inferiore con una "pelle" di compensatino da 0,4 mm. Ho usato colla cellulosica (UHU Hart) per tutte le ali, salvo che per le parti più sollecitate dove ho usato EPOXY 5 minuti. L'ala superiore invece che la pelle di compensato hanno un "pavimento" di balsa da 3 mm, sempre tra le due centine centrali e per soprammercato anche sulla coppia immediatamente a destra e a sinistra. Lo stesso pavimentino c'è anche tra le due centine che sorreggono il servo (nel mio caso, due Hitech Hs 56 in karbonite). CABANA La cabana che tiene su l'ala di sopra è in compensato da 5 mm., rinforzato da filo d'acciaio da 3 mm. Qui sono incollati (e rinforzati con due ponti ricavati da un ritaglio di bordo d'uscita) i supporti per gli elastici che tengono su l'ala. La cabana è fissata alla fusoliera tramite: 1. Davanti: tubetto d'alluminio, dove all'interno è infilata e incollata con epoxy una barretta filettata che sporge di mezzo centimetro da entrambi i lati; qui si infileranno le due gambe anteriori della cabana e le si fissno con le viti. 2. Dietro: stessa barra di alluminio, ma filettata per inserire i bulloni che terranno le gambe di dietro. Il risultato di tutto ciò è che togliendo le viti di dietro la cabana può essere ribaltata, in modo da accedere senza fatica al bullone che tiene l'ala mediana e togliere la medesima senza smontare del tutto la cabana (accidenti, solo ora mi rendo conto di quanto sono pigrissimo). Fusoliera: La fusoliera è la cosa più semplice da farsi. è un semplicissimo traliccio di listelli di balsa nella parte posteriore, guance di balsa rinforzate opportunamente nella parte frontale. è un semplicissimo cassone, in sostanza, in cui davanti si incolla l'ordinata parafiamma, che è circolare (quasi circolare in quello vero, un cerchio senza una fettina di sotto). Io l'ho raccordata con semplici mezzi conetti di polistirolo, tagliati col filo caldo e ricoperti in balsa molto sottile (0,5 mm). Per l'accesso alla batteria, ho reso asoprtabile il sopra del musetto. i servi e la batteria sono accessibiloi solo togliendo l'ala inferiore, poco elegante ma efficace. Carrello: Banalissimo filo d'acciaio, collegato alla struttura della fusoliera con epossidica 24H e cucitura. Ho allargato un pochino la carreggiata, visto che come tutti i tail dragger il Dr1 è complicato da far decollare. Pianetto tra le ruote: Nel mio caso è in polistirene, tagliato a filo caldo e rinforzato sull'intradosso in balsa da 1,5 mm. Ruote: Qui ci vuole culo io ho trovato ottime ruote Graupner, un poco pesantucce ma bellissime, tutte bianche dal mio spacciatore di fiducia di roba modellistica (hobbypiù di Como, per la cronaca). Gli ho verniciato i cerchi in blu e ho lasciato le ruote bianche; fa un pò cadillac anni '50 ma mi piace così. Timoni: devono essere leggeri, visto che ilo Dr1 tende a essere sempre pesante sul sederino. Oh, a grandi linee è così che ho fatto io. non è detto che io abbia avuto necessariamente idee geniali o anche solo buone; posterò comunque i risultati del volo di collaudo. Ciao! | |
10 dicembre 05, 23:51 | #8 (permalink) Top |
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grazie mille per l'esauriente risposta. Mi potresti dire le misure del tuto, tipo aperture alare e corda. dai calcoli che ho fatto ne vien fuori un microbo!Qualcosa tipo l'ala superiore vicino ai 60cm?Possibile?
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11 dicembre 05, 00:46 | #10 (permalink) Top |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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Mi pare poco, mi pare, per un duemezzo, Io varierei la scala e porterei le dimensioni attorno al metro e magari anche qualchecosa di più. Ma poi dipende che ci vuoi fare, logicamente. Dopo aver messo giù un po' di misure determina le superfici e verifica il K con l'opportuna formuletta od utilizzando il foglio di calcolo di Peppe46.
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! |
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