Savoia Marchetti SM 55

[luca.masali]

Stimolato dall'amico flashedopossum (a proposito, ci sei ancora?) mi son chiesto se si può fare per davvero un SM 55 facile, piccolino (120 cm, che per essere un bimotore son proprio pochi) di basa?

L'aereo credo lo conoscano tutti: linee inconfondibili per un gioiello dell'aviazione italiana degli anni venti, protagonista delle crociere intorno al mondo di Italo balbo. Bimotore in tandem, scafo catamarano, grande ala trapezoidale, tre derive; un concentrato esplosivo ndi creatività per un aereo che aggraziato non è, ma affascinante questo si:


Ci sono un pò tutte le livree e tutte le versioni, civili e militari: interessante a livello modellistico la versione silurante, in quanto il siluro strategicamente messo proprio tra i due scafi sembra fatto apposta per diventare una maniglia di lancio



L'S 55 insieme al Caproni Campini e al Mielec Belphegor sono i tre modelli "stregati" del Masali: ho sempre desiderato farli, ma ogni volta che ci ho provato è finita male e la costruzione si è arenata. Ma questa volta conto davvero di arrivare in fondo!

[luca.masali]

Dopo pensamenti e ripensamenti, ho deciso di dividere gli scafi in due metà: l'opera viva, la parte di sotto, è assemblata alla rovescia sopra un ponte sul quale una volta terminato verrà assemblata l'opera morta. Una costruzione più navale che aeromodellistica, ma mi ci trovo meglio rispetto ai semigusci laterali classici o agli scaletti (io odio gli scaletti).

cla costruzione può sembrare massiccia per un modelletto da 120 cm (ogni scafo è poco meno di mezzo metro, che raddoppia contando le travi che reggono il quota). Ma è bene ricordare che il modello sarà pesantuccio, dopotutto si tratta di un bimotore, e lo scafo oltre alle sollececitazioni d'ammaraggio e atterraggio sull'erba deve anche sopportare il peso di un ala decisamente grande.

A proposito di ala, per rispettare il profilo decisamente ciccione dell'originale, il profilo scelto è un Clark YM-18 che evolve nel ClarkY.

Ecco un'immagine statica del progetto preliminare in sviluppo, giusto per dare un'idea dell'insieme:

[luca.masali]

ed ecco le prime immagini dell'opera viva:


Fino a che non sono sicuro che vada tutto bene preferisco non far circolare i vettoriali del progetto, ma chi fosse tentato di farsene uno o fosse semplicemente curioso, qui ci sono i PDF a grandezza naturale delle ordinate, della chiglia e del ponte, per arrivare esattamente dove sono arrivato io

man mano che procedo col disegno e la costruzione aggiungerò e posterò i pdf, e alla fine dopo un'ultima pulizia passerò anche i DXF

[luca.masali]

ed ecco le prime immagini dell'opera viva:

Un montaggio a secco per vedere che tutto vada bene...





Lo scheletro impostato




Tutto in balsa da 2,5 mm e listelli da 3 mm. Solo l'ordinata sul naso è in compensatino da 1,5 mm.

La ricopertura sarà in balsa da 1,5 o da 1 mm, vedrò più avanti.


Fino a che non sono sicuro che vada tutto bene almeno dal punto di vista strettamente geometrico preferisco non far circolare i vettoriali del progetto, ma chi fosse tentato di farsene uno o fosse semplicemente curioso, qui ci sono i PDF a grandezza naturale delle ordinate, della chiglia e del ponte, per arrivare esattamente dove sono arrivato io

man mano che procedo col disegno e la costruzione aggiungerò e posterò i pdf, e alla fine dopo un'ultima pulizia passerò anche i DXF

[SlowFlyer]

Per fortuna che non ho laghi (molto) vicini...

Originalmente inviato da luca.masali

L'S 55 insieme al Caproni Campini e al Mielec Belphegor sono i tre modelli "stregati" del Masali: ho sempre desiderato farli, ma ogni volta che ci ho provato è finita male e la costruzione si è arenata. Ma questa volta conto davvero di arrivare in fondo!

... al lago (?)

Anche a me piace l'SM55 e se non fosse che sono impegnato in un'altra costruzione ti avrei seguito a ruota.

ciao
Ruggero"

[luca.masali]

Originalmente inviato da RuPa

... al lago (?)

Ahia, non sarebbe la prima volta!

Sul fondo del lario, laggiù dove l'acqua è gelida e buia, dove lai raggi del sole non illuminano più dall'inizio della glaciazione Wurmiana, in quegli anfratti limacciosi schiacciati dalla pressione dove nemmeno le anguille osano avventurarsi, si annida un discreto capitale di masaleschi aeromodelli... un idro col duemmezzo a cui si è spezzata un'ala e si è infilato a mò di siluro nel Lario una ventina d'anni fa, un bellissimo Catalina che infilai nel lago da pirla facendo un passaggio rovescio troppo basso nel '99 e persino un motoscafo che non trovò mai più la strada del ritorno dopo la rottura della trasmissione

Originalmente inviato da luca.masali

Ahia, non sarebbe la prima volta!

Sul fondo del lario, laggiù dove l'acqua è gelida e buia, dove lai raggi del sole non illuminano più dall'inizio della glaciazione Wurmiana, in quegli anfratti limacciosi schiacciati dalla pressione dove nemmeno le anguille osano avventurarsi, si annida un discreto capitale di masaleschi aeromodelli... un idro col duemmezzo a cui si è spezzata un'ala e si è infilato a mò di siluro nel Lario una ventina d'anni fa, un bellissimo Catalina che infilai nel lago da pirla facendo un passaggio rovescio troppo basso nel '99 e persino un motoscafo che non trovò mai più la strada del ritorno dopo la rottura della trasmissione

L'impavido ardimento, sulle creste delle onde s'infrange
Onore ai caduti nei profondi abissi
l'ardimento é memoria per i posteri e insegna al coraggio
Memento audere semper!

[luca.masali]

Originalmente inviato da RuPa

L'impavido ardimento, sulle creste delle onde s'infrange
Onore ai caduti nei profondi abissi
l'ardimento é memoria per i posteri e insegna al coraggio
Memento audere semper!

ecco, erano proprio le parole che stavo cercando!

[tochiro]

Originalmente inviato da RuPa

L'impavido ardimento, sulle creste delle onde s'infrange
Onore ai caduti nei profondi abissi
l'ardimento é memoria per i posteri e insegna al coraggio
Memento audere semper!

'Ste trovate sono fantastiche... come il thread del campini redivivo di parecchi mesi fa, modellisticamente aria fritta ma ugualmente spassosissimo.
Ma oltre al Masali, anche il RuPa è scrittore?