26 novembre 05, 15:27 | #1 (permalink) Top |
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| Miniammortizzatore
Avrei una mezza idea di autocostruirmi un paio di ammortizzatorini da utilizzare nel Fi-156 che sto costruendo. Sentite alcune campane in qualche post precedente, viste alcune realizzazioni ed appurato che l'unico aggeggio elettrico che posseggo è un dremel ho cercato qualche escamotage per risolvere la situazione con i pochi mezzi di cui dispongo. Dopo varie elucubrazioni avrei trovato un'accoppiata passabile. Tubetto standard di ottone da 4mm con foro da 3,1 mm e pistone formato da un tondino da 3 rettificato recuperato da lettore CD fuori uso. Ho tappato da una parte il tubetto e, in mancanza di grasso, vi ho immesso un po di acqua detergente alle rose Roberts che risulta essere gelatinosa ed ottimo sostituto temporaneo del grasso. Ho inserito il tondino dall'altra parte del tubetto e provando a spingere ottengo un'ottima compressione. Un solo problema: la gelatina tende a fuoriuscire dalla parte dove entra il pistone alias tondino sopracitato. Urge un paraolio! Ecco il motivo del mio post. Come realizzare questo benedetto paraolio? Esperti di miniaggeggiamento fatevi avanti! Datemi delle dritte! Pendo dalle vostre labbra. |
28 novembre 05, 06:03 | #3 (permalink) Top |
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Mi sa chi il puffo di prima abita nel CD donatore o simili. Mi tocca pero' precisare un paio di cose, tu stai costruendo una sospensione telescopica ovvero da un gruppo molla che sorregge il carico e da un ammortizzatore che smorza le oscillazioni, non farti tentare nel usare il gruppo pistone cilindro da te realizzato per reggere il modello senza l'ausilio di una molla adeguata. Ciao |
28 novembre 05, 13:04 | #4 (permalink) Top | |
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Ho utilizzato le ghierettine isolanti per il fissaggio dei transistor di potenza tipo vecchio 2n3055... Riguardo alle tue considerazioni, sono perfettamente daccordo, tutto sta nel vedere che significa adeguata, come se non bastasse l'ammortizzatorino è una ciofecuzza poichè il pistoncino si limita a pigiare sul grasso interno e quest'ultimo non ha una camera superiore dove migrare... insomma un trespolo inutile. Ho deciso di rinunciare a queste finezze e di ripiegare su una sana molla. L'ho provata su un dinamometro e forniva circa 4 kg con una compressione della molla del 50% pari a 2,25 cm. Il modello in odv dovrebbe attestarsi sui 1600gr, non so in atterraggio quanto possa pesare. A naso direi che dovrebbe bastare, comunque non cerco grandi escursioni, solo un minimo di ammortizzamento. Spero solo non canguri! | |
28 novembre 05, 13:16 | #6 (permalink) Top | |
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28 novembre 05, 15:52 | #7 (permalink) Top |
User | http://mella.it/mella/index.php?cPath=71_87_88 http://www.sabattinicars.com/ cerca ammortizzatori! Poi c'è da prendere la molla che c'è di 3 diverse durezze! Costo coppia di molle = 5. |
28 novembre 05, 16:17 | #8 (permalink) Top |
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Ciao Lillo, scusami non ti ho nemmeno fatto i complimenti per il magnifico lavoro di costruzione che hai fatti.. ho visto il post della costruzione magnifico!!!! Per i carichi di atterraggio considera max 3o4 G ovvero 1600x4 6400grammi con tute e due le gambe a pacco. Io opterei visto la lunghezza delle gambe per due motte accoppiate di differente durezza in modo che la prima vada a pacco accorciando le gambe sotto il peso del modello e poco piu e la seconda che inizzi a lavorare per carichi piu alti. Puoi realizzarle in proprio con l-acciaio armonico variando diametro del filo diametro di avvolgimento e spaziatura delle spire. Per frenare l'escursione puoi ovalizzare il tubetto esternoe l'atrito fa il resto. Ciao |
28 novembre 05, 16:44 | #9 (permalink) Top | |
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Se si deve considerare 4G di atterraggio allora, visto che una singola molla (in realtà sono due accoppiate) da 5 cm semicompressa fornisce circa 4 kg, sarebbero 7-8 kg non a pacco. Come inizio forse potrebbe andare? Magari provo a riavvolgerne una della coppia con l'acciaio armonico leggermente più fine. Esiste qualche trucchetto per evitare il più possibile il saltellamento eventuale del modello senza ricorrere allo smorzamento delle oscillazioni esterno? Se uso una molla dura, ho poca escursione ed il modello rimbalza, se uso una molla morbida ho molta escursione e poca ammortizzazione. Trovare la via di mezzo non è semplice. Possibile che non ci siano tabelle o regole empiriche che possano aiutare a fare qualche calcolino? | |
28 novembre 05, 16:48 | #10 (permalink) Top | |
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Ad occhio mi sembrano un poco corti. Vedrò di contattare un appassionato di automodellismo che conosco, chissà che abbia qualcosina che mi può far comodo | |
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