30 aprile 09, 10:39 | #2 (permalink) Top | |
Guest
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| Citazione:
A mio avviso, non vedo problemi | |
30 aprile 09, 11:06 | #3 (permalink) Top |
User Data registr.: 24-03-2008 Residenza: Trapani
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Il nome Barrier è l' articolo chi la fornisce non ricordo forse la Veneziani. Il mio dubbio e che queste tipologie di resine epossidiche che completano il ciclo dopo 24 ore possono essere utilizzate per l' aeromodellismo. A prima vista dovrebbero essere superiori qualitivamente e un tempo maggiore di lavorabilità dovrebbe garantire un maggiore assorbimento delle parti da incollare. |
30 aprile 09, 11:19 | #4 (permalink) Top |
Adv Moderator Data registr.: 14-10-2002 Residenza: Roma
Messaggi: 19.841
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non è detto che siano migliori, anzi potrebbero anche essere peggio Le resine non sono tutti identiche anche se sono sempre epossidiche, per esempio ci sono quelle che vanno bene per laminati molto sottili, altre per lavori più grossi e cosi via... Di solito le resine per uso nautico vengono impiegate per grandi aplicazioni, con tessuti pesanti >200g/mq applicati anche in più strati, quindi alla fine sono mappazzoni belli spessi e tutto va bene. Ti riporto l'espreienza di due amici che hanno usato queste resine (uno abita vicino Siracusa e uno qui a Roma) quindi hanno usato resine sicuramente diverse ma sempre per uso nautico; i loro manufatti, il primo dei pianetti per un dlg e il secondo delle lastrine per fare rinforzi vari e squadrette, la tutti e due la resina rimase perennemente quasi gommsa e mai vetrificata come dovrebbe essere, questo perche i manufatti sono stati fatti con vetro molto fino, sui 50g/mq, non è che la si sono sbalaigte leparti o fatto catalizzare al freddo, eraproprio la resina non adatta a quei lavori, infatti quella rimasta nel bicchierino era diventa perfettenta dura, però li c'erano quasi 2cm di colla secca. Adesso dipende tutto da quello che devi fare.. io comunque andrei su colle collaudate dal risultato certo, fare un'ala e poi vederla perennemente moscia no è una cosa molto bella... Dimenticavo, anche le resine che usiamo per nostri modelli, catalizzano dopo 24 ore... hanno tempi di lavorabilità che vanno dai 20 a 100minuti circa ma poi il manufatto è lavorabile almeno 24 ore dopo, i tempi possono cambiare se posti in detrminati forni a temperature più alte, ma a temp. ambiente >22-25°C 24 ore ci stanno tutte, anzi la reticolazione a queste temp. ci può mettere anche diversi giorni. ciao Ultima modifica di il_Zott : 30 aprile 09 alle ore 11:23 |
30 aprile 09, 11:48 | #5 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-03-2007 Residenza: milano
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il_Zott con tutto il rispetto che ho per te che sicuramente in campo modellistico ne sai 1000000 e io 0.1, mentre io sono oltre 20 anni che sono nel mondo delle fibre e delle resine, mi permetto di rammentarti una cosa, le fibre non sono tutte uguali, le fibre in fase di lavorazione, vengono trattate con un "appretto" che serve a mantenerle "unite" dal momento della manifattura al momento della lavorazione, questo appretto viene poi sciolto dalla resina, ma attenzione, le fibre con appretto per poliestere se imbevute con epoxy fanno proprio lo scherzetto che è successo al tuo amico, e come riconoscere fibre da poliestere e da eposidica? ecco se ti fai dare il codice di fabbrica della fibra (oltre 20 cifre) da quello riesci a riconoscerle, se no a meno di non avere strumentazioni adatte, non c'è modo... quindi non è detto che le resine siano migliori, anche perchè spesso in navigazione a seconda dell'utilizzo dell'imbarcazione si usano resine più o meno scadenti, immaginati un pedalò e un catamarano in carbonio, io nella prima tenderei a usare una resina con notevoli capacità ammortizzanti per urti o altro, mentre nel caso del catamarano in carbonio userei il top di gamma.. buona giornata... |
30 aprile 09, 12:02 | #6 (permalink) Top |
Adv Moderator Data registr.: 14-10-2002 Residenza: Roma
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ok grazie per la precisazione comunque i miei amici avevano usato fibre prese in negozio di modellismo, quello di Roma ancora imbustata direttamente dalla mantua model, spero che queste fibre erano "aprettate" per l'uso con epossidica... resta il fatto che entrambi poi passando a resine epossidiche aeromodellistiche ( per la precisione quelle della R&G) ed usando sempre la stessa fibra, i problemi di manufatto moscio sono spariti. Visto che appunto le risine le conosci, sicuramente un discorso è usare una resina per avere un manufatto finito da circa 0,1mm e uno è da 5mm ed oltre, come appunto un pedalò o una barca scala 1:1 Comunque magari la barrier delle veneziani (visto che poi veneziani è quasi il top per vernici ed affini per la nautica) potrebbe anche andare bene, però visto che come costi stiamo li, io senza leggere e scrivere prenderei la resina da schaller ( la classica 285 o la 721) o appunto la R&G andando quindi su resine collaudate e certe del risultato. Non posso pensare alla delusione di vedere una semi ala moscia, dopo tutto il lavoro c'è c'è dietro.. io esperimenti con nuove resine non li farei manco morto, visto poi i costi quasi identici della veneziani con quelle per aeromodellismo già citate prima. ciaoooo |
30 aprile 09, 12:08 | #7 (permalink) Top |
User Data registr.: 24-03-2008 Residenza: Trapani
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Infatti chiedevo se qualcuno già l' ha provata. Io la uso nel mio lavoro non per impregnare tessuti ma proprio per incollaggi strutturali. Per incollare legni testa con testa e si ottengono risultati sbalorditivi. Chiaramente utilizzandola per l' aeromodellismo bisogna tener conto di altri fattori come, peso,densita (che si può variare mescolando microsfere ) ecc. Il fattore che può rimanere mollaccia deve essere ricercato nelle giuste dosi di catalizzatore e umidita nel locale. Poi questo tipo di resina ha anche la particolarità ( forse caratteristica di tutte le resine epossidiche ) di far traspirare il legno. La madre di tutte le resine epossidiche se non ricordo male è la WEST SYSTEM nata in America dove ha stravolto i sistemi di costruzione navale. Ho anche notato che le schede tecniche delle resine solo 5,10,30 min non prevedono l' utilizzo in presenza di miscele,e carburanti in generale. Comunque verificate quello che sto scrivendo, sono notizie che vado ricordando. |
30 aprile 09, 12:57 | #8 (permalink) Top |
Adv Moderator Data registr.: 14-10-2002 Residenza: Roma
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Se la usi per lavoro, allora prendi un pezzo di fibra da 80 e impregnala, la appoggi su una busta di nylon e vedi che succede, a catalizzazione avvenuta se pieghi la fibra ti si dovrebbe spezzare, se ti si piega allora vuol dire che non va bene o che devi aspettare ancora, se aspettando ancora si piega sempre, non credo vada tanto bene. ciao |
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