30 marzo 09, 19:06 | #1 (permalink) Top |
User | stampate in sandwich, come far aderire perfettamente l'airex?
ultimamente stà cercando di impratichirmi con la realizzazione di questo tipo di laminati a sandwich, e finchè il sandwich è per la realizzazione di un'ala in cui corrono anche delle ordinate l'airex mi aderisce abbastanza bene allo stampo e il risultato mi sembra accettabile, ora però dovrei realizzarci delle parti con curvature un pò più accentuate e mi chiedevo se ci sono dei metodi per far si che aderisca perfettamente allo stampo senza dover per forza ricorrere al sottovuoto... tra l'altro per ricorrere al sottovuoto non potrei laminare e chiudere lo stampo in una sola volta ma dovrei per forza farlo in due tempo (ammeno che lo stampo non è previsto per il sottovuoto) o sbaglio??? si accettano consigli anche su altri tipi di sandwich
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30 marzo 09, 19:35 | #2 (permalink) Top |
User Data registr.: 20-03-2009 Residenza: Dopo molto pellegrinare, ora solo dintorni di Milano
Messaggi: 1.247
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Non sono un espertissimo, pero' non credo che si possa fare a meno del sottovuoto... Le curve, anche composite (cioè su due assi) le puoi fare tagliando il materiale come quando si ricoprono le estremita' alari con la carta seta, ovvero "aprendo" delle V sul sandwich. Un poco alla volta fino a quando i lembi dell'apertura non combaciano sulla sagoma che devi rivestire. Ricordo che il mio amico windsurfista faceva cosi' quando costruiva le tavole in sandwich. Riguardo al materiale qualsiasi cosa (leggera) che faccia spessore va bene, anche la balsa o il depron. La "farcitura" del sandwich lavora a taglio e sono le 2 pelli sopra e sottostanti che lavorano in trazione o compressione. Il principio del sandwich infatti è quello di aumentare il momento di inerzia della struttura distanziando le pelli stesse. Sempre il mio solito amico surfista utilizzava una schiuma di PVC che a parte lo spessore garantiva anche una buonaresistenza a compressione (ovvio, nelle tavole da surf ci sprofondi i piedi). Non so per quali applicazioni intendi utilizzare questa tecnica tuttavia, quindi non posso esprimermi assolutamente se le caratteristiche dell'Airex siano overspec'd. Saluti Andrea |
30 marzo 09, 19:48 | #3 (permalink) Top |
User Data registr.: 09-12-2004
Messaggi: 98
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Provo a darti qualche spunto anche se la mia esperienza si riferisce al sottovuoto/infusione. Una soluzione potrebbe essere questa (è solo un'idea da testare): - Lana di vetro - Materiale di rinforzo, nel tuo caso airex - Lana di vetro - Stoffa sintetica tipo quella per gli aquiloni - Gomma piuma abbastanza densa - Un peso che tenga schiacciato tutto il sottostante, ovviamente per fare aderire la gomma piuma ed evitare rigonfiamenti questa deve essere molto compressa sotto un peso notevole. Non so se ho capito bene cosa vuoi fare ma se ho capito forse vale la pena tentare un test su un campione! A...p.s. il tessuto (quello in stile aquilone) una volta che la resina è asciutta va strappato dal sandwich, infatti ha il solo scopo di separare la gommapiuma dalla lana che senò come puoi immaginare non si riuscirebbe più a staccare! |
31 marzo 09, 21:18 | #4 (permalink) Top |
User Data registr.: 09-12-2004
Messaggi: 98
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Oggi sul lavoro mi sono consultato con altre persone nell'ambito... Un'altra soluzione potrebbe essere nel caso di due semigusci quello di "termoformare" il materiale direttamente sullo stampo con l'ausilio di un phon abbastanza potente o meglio ancora uno di quelli appositi per vernici o guaine termo restringenti. Appoggia il materiale, scaldalo e senza pressarlo troppo fallo aderire più che puoi allo stampo. Poi toglilo e inizia a stampare il sandwich, se dei punti dovessero rimanere sollevati (piccole aree ovviamente) riempile con del bonder leggero. Ovviamente sono soluzioni improvvisate e non è detto che il risultato sia ottimale, del resto questi lavori si fanno in sottovuoto |
31 marzo 09, 22:45 | #5 (permalink) Top |
UserPlus Data registr.: 27-05-2004
Messaggi: 6.352
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fox, devi usare obbligatoriamente il vuoto per ottenere un buon risultato, questo perchè la questione non è solo di "appoggiare" le pelli all'airex, ma di applicare una grande e uniforme pressione, tanto più dai pressione tanto più il sandwich sarà di buona qualità. Ora, se non applichi questa pressione, lamini, si, ma il materiale sarà fragile e prone alla delaminazione..
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31 marzo 09, 23:37 | #6 (permalink) Top | |
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| Citazione:
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01 aprile 09, 00:34 | #7 (permalink) Top |
User |
grazie a tutti per i consigli, molto spesso mi piace contraddire il rasoio di Occam... eheheh ma alla fine gira e rigira la soluzione migliore rimane la più immediata. niente mi toccherà preparare il tutto per il vuoto. a questo punto inizio a fare un pensierino anche sull'autoclave così ci metto mano una volta per tutte. a me era venuta un'altra malsana idea: ovvero creare pressione da dentro con del poliuretano espanso. l'idea malsana prevedeva di stimare più o meno la pressione esercitata dall'espansione e in base a quello dimensionare un foro sullo stampo per far si che all'interno venga mantenuta la pressione voluta senza però spaccare lo stampo. ma a quanto ho capito è un pò critico come procedimento perchè non è semplice controllare l'omogeneità dell'espansione. e a conti fatti mi sa che faccio prima ad attrezzarmi con il vuoto. a questo punto però utilizzando il vuoto l'unica soluzione è unire le due semiali a indurimento avvenuto giusto? o ci sono altre finezze per chiuderle baganto in bagnato? sinceramente non ho mai fatto stampate in due tempi... qual'è il modo migliore per unirle a indurimento avvenuto?
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01 aprile 09, 01:45 | #8 (permalink) Top |
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Messaggi: 98
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Le tecniche utilizzate nel mio settore non sono "scalabili" cioè non hai abbastanza superficie per fresare il gelcoat e unire con striscioline di lana, una soluzione interessante che ho """""inventato io""""" (o perlomeno non l'ho mai vista usare) è la seguente: Una volta ottenuti i due semi-gusci, creare striscette da pochi millimetri (3-4) utilizzando lana da 40 g/m2 e una volta bagnate di resina appoggiarle sul contorno di uno dei due semigusci seguendo la linea di massima della forma. -- NB. I due semi-gusci devono ovviamente combaciare alla perfezione! -- Una volta fatto appoggia l'altro semiguscio sopra e tienilo premuto con uno o più pesi fino alla catalizzazione completa. A catalizzazione avvenuta non ti resta che carteggiare le bave rimaste all'asterno e ritoccare con il gelcoat. Pro: Buona resistenza meccanica, lavoro pulito e senza appesantire. Contro: Le bave delle striscette rimaste all'interno difficilmente si riusciranno ad eliminare per via del poco spazio, del resto che ti frega Spero che questo "barbatrucco" possa esserti utile! Nell'eventualità fammi/facci sapere! Buon lavoro! |
01 aprile 09, 16:10 | #9 (permalink) Top |
User |
ok grazie, la prima stampata credo unirò in questo modo; che mi sembra abbastanza rapido, poi magari mi metterò a fare qualche esperimento. nel frattempo sentiamo se qualcuno ha qualche altro ovetto di colombo a riguardo
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02 aprile 09, 14:56 | #10 (permalink) Top |
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Messaggi: 6.352
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fox, alla fine un sottovuoto "normale" con pompetta frigo oppure quelle che ha rustyco e sacchi che trovi anche al brico, è più semplice di quanto credi (e sicuramente più di soluzioni strane come il poliuretano, ecc) quindi.. L'autoclave invece no, costa e occupa un sacco di spazio e conviene solo per produzione in serie.. per quanto riguarda la costruzione delle ali cave in "due tempi", c'era un famoso video di un ala F5B che praticamente spiegava tutto (se cerchi sul barone e su rcgroups lo trovi). Riassumendo, in pratica: lamini i due gusci senza chiudere, e una volta asciutto si applicano i longheroni, servi ecc e si incollano le due parti con resina e fiocco |
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