22 novembre 07, 15:50 | #11 (permalink) Top | |
User | Citazione:
Per la radio, che è la più delicata, basta chiuderla dentro a un palloncino di quelli che si usano per le feste dei bambini, con una fascetta che sigilla per bene l'uscita di cavi e antenna. Per i servi e il motore c'è poco da fare, ma l'acqua per fortuna gli da ben poco fastidio. Per il regolatore, si può usare un pò di domopack, ma solo se non scalda troppo una volta mummificato.
__________________ www.masali.com | |
22 novembre 07, 16:05 | #12 (permalink) Top | |
User Data registr.: 02-11-2005 Residenza: Varese
Messaggi: 319
| Timone SI o NO??? Citazione:
Dunque il tuo consiglio e' di installare solo gli ascarponi, senza timone? Se si, per "virare" in qcuqa e' sufficiente la parte mobile del modello?? Grazie | |
22 novembre 07, 16:25 | #13 (permalink) Top | |
User | Citazione:
In effetti la gestione del modello in acqua è sempre un poco complessa, ma il timone marino non aiuta, da fastidio e basta. Aspetta per le prime volte una giornata senza un filo di vento, e non tentare mai un decolo col vento al traverso, per quanto debole sia: la capotatta è assicurata. Anche per gli idrovolantisti "veri" la gestione del flottaggio è tutt'altro che semplice, ma noi abbiamo un vantaggio in più: se il modello non sente il timone, basta accelerare finché non prende abbastanza velocità per entrare in planata idrodinamica, cioè comincia a "spiattellare" sul redan; non è facile, ma è divertente. ecco se vuoi il video del decollo di un mio idrovolante: http://video.google.com/videoplay?do...02753775&hl=en
__________________ www.masali.com | |
22 novembre 07, 20:40 | #14 (permalink) Top | |
User | Citazione:
..questo è il bello del modellismo!! non trovo mai un consiglio comune e dato da tutti! Per fortuna che in tale campo non ho esperienza e mi limito a citare o confrontare i suggerimenti altrui (se masali ha ragione contro quelli della multiplex, scriverò a questi ultimi di svegliarsi!!) ... ..scherzi a parte, carooo luca, maaa..volendo considerare allora queste ultime tue preziose dritte...se atterro in mezzo al lago e non ho un timone nautico, come lo dirigo verso di me muovendomi in acqua?? Elica e direzionale sono sufficiento ad andare e virare dove voglio? (non ho la barca, nel mio caso )
__________________ Teobeer http://www.curnacins.com/Home.html http://www.youtube.com/results?searc...y=teobeer&aq=f | |
22 novembre 07, 20:56 | #15 (permalink) Top |
User |
...eppure a me sembra che non vada poi così male il timone in questi video....cosa fare?? http://it.youtube.com/watch?v=wAvQSL...eature=related http://it.youtube.com/watch?v=Wzn2xqBAKfs
__________________ Teobeer http://www.curnacins.com/Home.html http://www.youtube.com/results?searc...y=teobeer&aq=f |
23 novembre 07, 12:32 | #17 (permalink) Top | |
User | Citazione:
Il timone nautico è fonte di cavitazioni, cioè forma mulinelli che hanno un effetto frenante enorme; motivo per cui nei veri idro ci sono ma sono piccolissimi, talmente piccoli che se fatti in scala non avrebbero alcuna efficienza. Un idro "vero" col una sberla di timone come quelli che usano i modellisti non potrebbe decollare mai; nei modelli si usa una scappatoia molto poco elegante, cioè si mette un motore sovrapotenziato che strappa via qualunque cosa dall'acqua; non si ha un vero decollo da idro ma un brutale calcione in aria, con la conseguenza che appena fuori dall'acqua CESSA IMPROVVISAMENTE LA RESISTENZA (SPECIE QUELLA DEL TIMONE) e il modello rischia di puntare il naso verso l'alto in maniera inconsulta, col risultato di stallare... ma visto che si mette una potenza eccessiva, di solito semplicemente si ottiene un decollo disgustoso sul piano estetico ma senza grossi rischi. Il ciclo di decollo di un vero idro, e quindi anche di un modello in scala, è questa: 1. Fase di flottaggio: l'idro naviga "a dislocamento", cioè con tutta la chiglia dei galleggianti immersa. In questa fase è un po' sordo al timone, ed è l'unico momento in cui il timone marino serve a qualcosa. Si tiene tutto a cabrare per sollevare la punta dei galleggianti ed evitare l'"ingavonata", cioè il rischio che i galleggianti si piantino in un'increspatura con la perniciosa conseguenza della scuffia frontale, in pratica il modello "inciampa" nell'onda e capotta. In questa fase col direzionale si tiene la rotta, e si tiene alzato l'alettone sopravvento e abbassato quello sottovento, se c'è una (PICCOLA!) componente di vento laterale. Se il galleggiante è progettato decentemente, ha una chiglia che aiuta a tenere dritto il modello; nei galleggianti tirati via, come quelli Multiplex, che son piatti sotto, ci sarà bisogno di qualche correzione conl direzionale. 2. Fase di planata idrodinamica: All'aumentare della velocità, il galleggiante comincia a generare portanza in acqua; esattamente come succede a un motoscafo da corsa, il galleggiante si solleva dall'acqua fino a toccare solo sul redan (lo scalino del galleggiante). I veri idro in questa fase hanno già da un pezzo trato su l'inutile timoncino, perché qui è necessaria grande pulizia idrodinamica. Il modello accelera progressivamente e dolcemente, se ha una potenza sensata e non il solito motore esagerato che i modellisti mettono sugli idro perché non sono capaci di decollare con una potenza normale . In questa fase il profondità è a zero; è ben difficile che si debba correggere la rotta col timone, l'idro andrà assolutamente dritto come una spada da solo. Se proprio è necessario decollare col vento al traverso, si contrasta con gli alettoni. Ma è una tecnica vietata sui veri idro e dannatamente rischiosa anche sui modelli. 3. Rotazione All'aumentare della velocità, il modello comincia a spiattellare sull'acqua, schiaffeggiandola col solo redan, proprio come un sasso piatto fatto rimbalzare sull'acqua. Ad ogni saltello accelera, i saltelli si fanno più lunghi e distanziati finché il modello decolla senza bisogno di cabrare. Se il modello ha il timone nautico, la cavitazione indotta dal timone lo tiene incollato all'acqua e non può staccare; ecco quindi che diventa necessario strapparlo via col cabra e un motore potente, facendo un decollo nauseante. Quindi la risposta alla questione è: sì, il timone nautico aiuta a controllare il modello a bassa velocità, e gli fa anche un poco da deriva se i galleggianti sono fatti coi piedi e non hanno una chiglia. Questo insignificante vantaggio si paga con due difetti: decollo molto inefficiente e non si impara a flottare come si dovrebbe. Quanto al controllo in acqua col solo direzionale, guarda qui: http://video.google.com/videoplay?do...21013053&hl=en è un cosino col 400 a spazzole, io e il Boffelli dovevamo fare una gara, ma poi lui si è spaventato delle spaventose prestazioni del mio barchino ed è scappato
__________________ www.masali.com Ultima modifica di luca.masali : 23 novembre 07 alle ore 12:37 | |
25 novembre 07, 18:19 | #18 (permalink) Top |
User | Finalmente Finito...ma Inutilmente!
..interessante il barchino in derapata!! (immagino non abbia chiglia, credo!). Oggi finalmente sono partito per il collaudo...ma il lago era ghiacciato in buona parte!! l'ho "pociato" in acqua per vedere come galleggiava e gli ho fatto due foto, così in simpatia, giusto per ricoradrmi che ho buttato due ore di tempo per andare e tornare con il telecomando senza averlo usato!! se non avevo istallato il timone dietro potevo provare sul ghiaccio, maaaa.... ora devo sol aspettare che si riempia qui attorno di neve, e poi lo valorizziamo. ...lascio le foto...per i curiosi...e per i tecnici (lo so, lo so, affonda troppo arretrato!)
__________________ Teobeer http://www.curnacins.com/Home.html http://www.youtube.com/results?searc...y=teobeer&aq=f |
13 agosto 09, 12:04 | #19 (permalink) Top |
User Data registr.: 09-05-2006 Residenza: napoletano trapiantato a roma
Messaggi: 1.277
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Pronto! Oggi partenza per il lago! Ebbene si, anche io ho "riesumato" il sempre valido minimag in versione "galleggione" (è proprio il caso di dirlo stavolta :-) ) Consigli ulteriori oltre quelli già riportati in questo valido post? Alcune note: - ho seguito i suggerimenti del forum (in particolare del masali), non montando il timoncino, al contrario di quanto suggerito da multiplex. - ho un brushless hacker A20-22L montanto con la cassa rotante all'esterno come si vede nella foto: nel caso di accappotamento e relatico "tuffo" in acqua del motore, cosa devo fare? Sciaquarlo con aqua pulita di rubinetto? Continuare a usarlo come se niente fosse? - Dubbio apocalittico? il fatto che il filo dell'antenna fuoriesca dal modello e pendoli allegramente finendo nell'acqua da fastidio? Conviene legarla parzialmente attorcigliata alla fusoliera in modo che non resti l'estremtià penzolante? |
13 agosto 09, 21:15 | #20 (permalink) Top |
User |
se posso dire la mia: il timone nautico e' assolutamente necessario in fase di rientro del modello, cioe' quando, dopo aver ammarato ve lo volete portare vicino, altrimenti se c'e' anche un solo filo di vento, a meno che non fate le manovre a velocita quasi di decollo, il modello tendera' a mettersi controvento, e non rispondera' piu al vostro comando di girare a destra o a sinistra. io sui miei idro (cessna arc e cessna 185 della planet hobby m 2.20 con 40 spe) ho un timoncino attaccato ad uno scarpone, necessario per l'avvicinamento del modello alla barca in cui ci sono io.
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