21 luglio 06, 23:55 | #21 (permalink) Top | |
User | Citazione:
In effetti sul pendio pure io sudo sette camicie ad atterrare. Ne ho fatto giusto due da manuale ieri, pennellati e precisi con quel tanto di freno che serve, né troppo né troppo poco, e mi son sentito troooopo fiko. Di solito mi accontento di un atterraggio che non richieda troppe ore di officina | |
23 luglio 06, 02:21 | #22 (permalink) Top | |
User Data registr.: 19-03-2006 Residenza: Cittadino del mondo sulle Colline del Chianti
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La sera, vado con il piccolo elettrico a decollare, circuito e atterro e via due batterie così, prima o poi mi diventerà facile (speranza vana?) Volevo dire, che spesso il disastro succede quando uno si spaventa e cabra vicino alla pista, scampanata e piantata di muso....., allora preferisco prenderla un po' più veloce e farlo correre un po' di più dopo sull'erba (questo nella teoria....... )
__________________ Ciao emme2, amico, compagno di voli, maestro e compagno di merende.... I Have no dream, ma mi piace u' pilù | |
25 luglio 06, 10:42 | #23 (permalink) Top | |
User Data registr.: 26-10-2005 Residenza: Roma
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Saluti
__________________ Cristiano Io si, che so volare... | |
26 luglio 06, 11:38 | #24 (permalink) Top | |
User Data registr.: 19-03-2006 Residenza: Cittadino del mondo sulle Colline del Chianti
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Fiuuuuuu, me n'ha passata una... vai continuo perchè ho quasi in cantiere il nuovo modello e la cosa si fa più difficile... (e la botta più grossa)
__________________ Ciao emme2, amico, compagno di voli, maestro e compagno di merende.... I Have no dream, ma mi piace u' pilù | |
26 luglio 06, 12:15 | #25 (permalink) Top |
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|
La sequenza di atterraggio che svolgo e che ritengo anche la più elegante è quella del quadrilatero. Deciso di atterrare si fa un passaggio controvento a media altezza sulla pista a quota e velocità costante, se si tratta di aerei complessi è il momento per estendere i flaps ed abbassare il carrello, oltre all'effetto "scenico" permette di controllare a vista il corretto funzionamento degli apparati. A dipendenza della mole dell'aereo il quadrilatero sarà più o meno grande. Finito il passaggio si esegue una virata più o meno dolce (dipede dai gusti) perpendicolare alla pista descrivendo il primo lato del quadrilatero, allontanando così il modello dalla pista (lo vedete di coda), si diminuisce manetta e inizia una lenta discesa sempre a velocità costante, la quota viene gestita dalla manetta e non dal cabra. Percorsi dai 50 ai 100m si esegue nuovamente una virata a 90° sempre nella stessa direzione della prima, ora il modello vola parallello all'asse della pista e continua la sua discesa a velocità costante, un'altra virata a 90° e si ritrova nuovamente perpendicolare alla pista, ancora una virata di 90°, ed il modello si deve trovare sull'asse della pista nel suo centro (se si evitano correzzioni il tutto risulta preciso e pulito). ora il modello procede verso di voi e si trova a pochi metri dalla pista, si riduce manetta (in base al modello e flaps a volte è neccessario mantenere un minimo di regime) e disegnando una linea retta con discesa costante posa le ruote davanti a voi. Nel momento dell "touch-down" il cabra dovrà essere quasi completamente tirato, il che significa cabrare negli ultimi secondi, con dolcezza per arrotondare l'atterraggio. Questa ultima fase, la più difficile, ma anche quella che riserba più soddisfazione è appunto di rasentare la velocità di stallo sfruttando il cabra di modo che l'aereo poggi le ruote alla velocità minima in tutta dolcezza. Ecco secondo me cosa vuol dire "fare un buon atterraggio" Saluti!
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30 luglio 06, 12:16 | #26 (permalink) Top |
User Data registr.: 28-09-2005
Messaggi: 19
| un buon atterraggio.
Caro EMI75 il simulatore è veramente una grande cosa, pensa che li impiegano anche per i piloti di linea. Il simulatore ti aiuterà moltissimo ad imparare a virare quando il modello ti viene contro (momento in cui i comandi di virata sono invertiti). Per un buon atterraggio è importantissimo trimmare il modello in modo che scenda da solo con il giusto rateo di discesa con il motore al minimo dei giri (l'aereo vola da solo perchè è fatto per volare). Anche la velocità è importante, non devi mai farla scendere troppo, non solo per il pericolo di un eventuale stallo, ma affinche la risposta ai comandi sia sempre percisa. Per impostare il corretto rateo di discesa devi fare alcuni avvicinamenti in pista senza scendere mai troppo in basso e poi ridare dolcemente motore a metà pista, tu devi solo concentrarti a centrare la pista e verificare che la discesa sia corretta. Quando hai verificato che la discesa è corretta e riesci a centrare la pista allora puoi provare il tuo atterragio, questa volta devi fare scendere il modello fino a circa un metro di altezza dal suolo e poi richiamare dolcemente fare smaltire tutta la velocità fino a che toccherà terra senza rialzarsi più o fare rimbarsi. E' importante smaltire la verocità (energia cinetica) altrimenti se durante il contatto si abbassa la coda l'incidenza potrebbe generare di nuovo un effeto portante e riportare il modello in volo ma se la velocità è bassa in volo non ci torna affatto. Felici atterraggi.
__________________ Il calabrone vola... ... perché non sa di non poter volare. |
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