04 gennaio 12, 14:21 | #121 (permalink) Top | ||
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Non so cosa pensare.... Se troppi coppini, o troppo pochi...... | ||
04 gennaio 12, 14:24 | #122 (permalink) Top | |
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Ho dovuto per necessità imparare in questo modo quando le radio computerizzate non esistevano e chi mi ha insegnato sapeva il fatto suo. Del resto i miei modelli non sono svergolati, hanno il baricentro al loro posto e una volta collaudati non ho bisogno di usare i trim per correggere eventuali problemi geometrici della struttura. Quindi se io do due tacche di trim per rallentare il modello in sottovento, mi aspetto che il modello faccia quello che gli chiedo e il modello lo fa sempre perché ho già sistemato gli eventuali problemi intervenendo dove si deve. Per esempio se il modello è eccessivamente cabrato e il baricentro è al suo posto, vuole dire che il diedro longitudinale è errato e quindi intervengo per correggerlo variando i calettamenti: non trimmmo a picchiare come fanno tanti lasciando le cose così come stanno. Quindi i miei modelli si comportano come gli aeroplani: variando la velocità relativa deve variare l'angolo di incidenza e quindi l'assetto e per evitare di esercitare una pressione continua sullo stick si deve trimmare. Per riallacciarmi al tuo discorso, mi permetto di aggiungere che se un modello è trimmato alla giusta velocità di finale, in caso di riattaccata prende spontaneamente il giusto assetto di salita senza delfinamenti dovuti all'interferenza del pollice del pilota costretto ad esercitare una continua pressione indietro. Retraendo oppure estendendo flap e carrello si esercita la giusta pressione sullo stick per compensare e poi si trimma per annullare questa pressione. Allo stesso modo si fa per diminuire la velocità: si riduce motore e quasi contemporaneamente si aumenta pian piano l'assetto esercitando la giusta pressione sullo stick, poi quando il modello è stabilizzato si "trimma via" e lo sforzo non è piu necessario. Per finire, io non "pretendo" nulla, è così che va fatto e basta, lo insegna l'esperienza di tanti aeromodellisti che hanno iniziato come me senza radio computerizzate. E se questo insegnamento ha fatto bene a me e a tanti altri, non vedo perché non possa andare bene per Carlo e per chi come lui ha voglia di imparare a pilotare con i pollici e non con gli automatismi elettronici. Resto a tua disposizione per eventuali "dimostrazioni". Saluti | |
04 gennaio 12, 14:24 | #123 (permalink) Top |
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| Next, la risposta sul perchè non è necessario ritoccare i trim qunado inverti la rotta la leggi nel mio post più sopra, confermato peraltro da chi di volo ne sa MOLTO più di me e gli aerei li pilota e costruisce con le proprie manine piene di dita, sia i modelli che quelli veri...
__________________ Il tempo fugge, ma 'ndo cacchio va? Non voglio farmene una ragione. |
04 gennaio 12, 14:43 | #124 (permalink) Top | |
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Ma qui ci sono dei fenomeni che vogliono far passare per normali e giuste, manovre senza senso, per giunta pericolose. Vorrei vederli atterrare con il mio top light, mentre pensano di dare due tacche di trim. A picchiare, c'è già una talpa che urla....... | |
04 gennaio 12, 14:51 | #125 (permalink) Top | |
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Nella vita ho pilotato anche fullsize, mai toccato il trim nel finale. | |
04 gennaio 12, 15:02 | #126 (permalink) Top | |
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Un modello ben trimmato, in finale, può essere praticamente lasciato atterrare per conto suo, le correzioni diventano minime e possono essere molto più dolci e controllate di quelle necessarie a tenere un aereo che all'ultimo momento tende a prendere assetti o velocità non desiderate. Poi è chiaro che nel modellismo le cose possono essere fatte in tanti modi, ognuno ha la propria opinione e il metodo che trova più comodo. Ma per quanto possa sembrare difficile, atterrare un modello è comunque più facile che atterrare un aereo vero, quindi anche le cazzate che si fanno si possono correggere (se si è capaci). Ma su un aereo vero (e i modelli volano nello stesso modo), il trim è vitale, quindi non vedo perchè non spiegarne e incoraggiarne l'uso anche a chi pilota modelli. Non è un caso che vedo che tutti quelli che hanno nozioni di volo reale relativamente solide hanno fatto molta meno fatica a gestire un modello di chi non ne sa nulla e crede che il trim serva per contrastare il vento traverso. Io quando ho iniziato a pilotare modelli avevo qualche nozione di volo reale e ti assicuro che le dinamiche sono quelle e che ho fatto molta meno fatica a mettere a terra un modello senza sfasciarlo.
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04 gennaio 12, 15:42 | #127 (permalink) Top | |
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Ultima modifica di Nextone : 04 gennaio 12 alle ore 15:46 | |
04 gennaio 12, 17:18 | #128 (permalink) Top | |
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Se vuoi insegnarmi sul forum a pilotare un aeromodello e sentirti maestro fai pure...fasi di volo, miscelazioni, tutto quel che vuoi...puoi cercare di fare tutte le belle figure che vuoi perché alla fine non me ne può fregar di meno, non è questo che m'importa... ma venire ad insegnare ad un istruttore di volo certificato che il finale con un vero aereo si effettua senza l'uso del trim mi pare una esagerazione. ...E se dovessimo attenerci io e tutti gli altri istruttori alle tue farneticazioni, ci avrebbero cacciati a calci dalle scuole di volo... Tu il finale con un aereo vero non sai nemmeno cosa vuol dire, altrimenti non avresti detto questa fregnaccia. E non avresti detto nemmeno quella precedente di fregnaccia, perché sapresti che la velocità di finale standard (1.3 la velocità di stallo) corrisponde più o meno alla velocità di salita ripida e in tale assetto il velivolo non stalla semplicemente perché non sta volando all'angolo d'incidenza critica. Il velivolo lasciato a se stesso senza interventi del pilota e trimmato in discesa a questa velocità tende spontaneamente ad alzare il muso e ad assumere l'assetto di salita ripida appena si da potenza e senza stallare...a meno di strappi sulla barra dati dal pilota ovviamente. Concludendo, ribadisco: Carlo ha il desiderio che gli insegni a pilotare il suo modelletto e io lo faccio in questo modo... l'unico modo efficace che conosco...se poi passando a modelli più impegnativi si troverà nella necessità di imparare come funzionano le fasi di volo e le miscelazioni gli insegnerò come si fanno, oppure...gli consiglierò di venire da te...contento? | |
04 gennaio 12, 17:43 | #129 (permalink) Top | |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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Ti è mai capitato che con il caldo o con il freddo un elevatore comandato da un bowden abbia necessità di essere ritrimmato ? No ???? ........allora sei uno che pesta tasti e basta, và a far volare i modelli che è meglio. Rritornando al problema attuale del contendere....................per fortuna che, quando quarant'anni circa fà, mi hanno insegnato ad atterrare, chi lo ha fatto sapeva insegnare bene come fare e come usare bene il marchingegno chiamato trasmittente.....ma qui vedo che se non c'è la telemetria e la radio che imposta il volo del modello.........nisba.
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! | |
04 gennaio 12, 17:50 | #130 (permalink) Top | |
User Data registr.: 13-01-2010 Residenza: ------
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la prima è che non è detto che la velocità di sottovento sia la stessa di quella di finale. Infatti generalmente la velocità da mantenere in sottovento è su per giù quella di massima efficenza, perché se pianta motore in circuito il velivolo è già configurato, trim compreso, mentre la velocità di finale può essere molto più bassa se la pista è corta e si ha il bisogno di effettuare un atterraggio "assistito". Normalmente la velocità di finale è circa la 1.3 della velocità di stallo, velocità comunque più bassa di quella di Emax. Per tale motivo, il trim va ritoccato non appena si lascia la velocità di circuito per assumere quella di finale. La seconda è che ci sono velivoli che sentono molto le variazioni di configurazione e altri che le sentono meno. Come sai in sottovento si adegua la velocità e nell'ultima parte prima della virata in base si configura la prima tacca di flap. Se devi atterrare full flap, diciamo che generalmente calerai la seconda tacca in base e l'ultima in finale e per ognuna di queste variazioni di configurazione avviene una variazione di velocità e di assetto, che per molti aeroplani va assolutamente aiutata ogni volta col trim, altrimenti il braccio che impugna la cloche non ce la farà a sostenerla. Uno di questi per esempio è il cessnone, mentre un velivolo che sente poco le variazioni di configurazione è il siai sf260, con il quale se ne potrebbe fare a meno, ma il trim va comunque usato per abitudine, come si insegna in tutte le scuole di volo nel mondo. | |
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