05 dicembre 07, 11:09 | #1 (permalink) Top |
User Data registr.: 01-02-2007 Residenza: Savona ( provincia )
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| tentativo di progetto
come aspirante progettista ( molto aspirante e poco progettista ) mi è venuta voglia di buttare giù un abbozzo di idea per la nuova cat.Autonomy. Premetto che finora per determinare K mi affidavo alla tabella di pag.216 del testo di Kanneworff, ma ora mi chiedo che valore assumere ? Spremendo quei quattro neuroni ancora funzionanti ( vista l'età ) e portandoli al...limite, ne è venuto fuori un...qualcosa dalle segg.catatteristiche( con K = 0,53 ): b = 250 cm S = 48.12 dm/q Sc = 6.8 dm/q All.alare 12.98 Lm = 19.25 Xc = 72 cm ( e qui mi chiedo : non è un po' troppo ? ) Ala a pianta trapezioidale con doppio diedro.freccia pos.( bordo d'uscita rettilineo ) Chiedo scusa se dovesse mancare qualche altro dato. Secondo voi devo buttare via tutto e tornare... all'asilo o salvo qualche cosa ?
__________________ DIBI |
05 dicembre 07, 14:09 | #2 (permalink) Top |
Sospeso Data registr.: 21-01-2005 Residenza: La Civile e Ospitale Emilia
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Profilo?????? profilo a parte, mi sembra un modello "normalissimo", nel senso buono della parola. Per dirla fino in fondo, è molto simile come geometria al modello che abbiamo pensato io e Aardvark, solo che non avendo molto tempo per lavorarci, abbiamo comprato quello che si avvicinava di più..... senza poi spendere una follia, il motore che usiamo costa caro, ma lo avevamo in casa, se no un riduttore da 400 e un Inrunner da 50/60 gr. BL va bene lo stesso (basta saperlo scegliere ) A parte i piani di coda troppo piccoli, che avranno 5 dmq scarsi, e che modificheremo, o integreremo con una "pinna" di depron (orrore!). Secondo noi il modello in questa categoria non è particolarmente difficile da fare, quello che conta è che sia un buon termicatore, se non è particolarmente stabile chi se ne frega, ci si mette del pollice, quello che conta è l' ottimizzazione propulsore(riduttore)-batteria-elica (passo/diametro). Tra l' altro, io sono convinto che i diedri elevati vadano bene nel volo libero, ma nel volo "pilotato", dove il modello NON è lasciato al capriccio del meteo (vento, discendenze, ascendenze, rotori ecc) sia necessario un modello con stabilità "rilassata! perchè se devi girare per termiche, o per starci dentro, o per fare anche traversoni se la termica si esaurisce, per definizione un modello "stabile" è un modello che SPRECA ENERGIA E/O QUOTA per fare qualsiasi variazione. (tra l' altro, bisogna anche tornare a "casa" e fare centro.....) Una cosa che il modello DEVE avere è il profilo variabile e i piani a V (che io odio) per fare delle belle virate piatte, e un profilo FLAPPABILE (intendo un HQ o simili). E poi, naturalmente, la tattica di gara, ben diversa dalla F3j (non ci sono i Round col 1000, i voli sono "assoluti", e sicuramente si vedranno scelte "tattiche" anche estreme...... Ti posso dire che, avendo fatto alcune prove, si arriva a risultati decenti curando particolarmente la salita e il pilotaggio, soprattutto in giornate con poco vento, e la tattica di lancio diventa essenziale.... |
05 dicembre 07, 14:12 | #3 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Indicazioni base per modello Autonomy F5J
Per Xc intendi il braccio di leva da 33% corda media geometrica ala a 33% corda media geormtrica timone, o cosa d'altro? Non hai scritto quanto lo vuoi fare pesante, direi che è abbastanza importante e che motorizzazione vuoi usare... il muso cambia parecchio a seconda di quel che scegli e di quanto pesa. Giusto per dare un'idea di come lo farei, giro qui le indicazioni per sviluppare il suo progetto quello che ho scritto all'amico Baschieri in base a quello che sarebbe per me il modello ottimale rimanendo in 2 kg di peso e dimensioni non esagerate. Spero possano servire a tutti gli interessati alla categoria. ************************** Misure base per modello Autonomy Peso: circa 2000 grammi per volare con 3 lipo da 2000mA Il peso delle ali dovrebbe essere attorno tra gli 800 e i 1200 grammi per non avere troppa inerzia sul rollio, ma nemmeno troppo poca Apertura alare circa 3-3,2 metri Superficie circa 60 dm2 Se ne deduce allungamento di circa 15-16, corda media circa 200mm e rastremazione poco marcata: radice 23-24 e estremità di conseguenza. Carico tra 30 e 35 g/dm2 Profilo: quello che si vuole, ma un po sottile e non troppo curvo. Andare piano non conviene mai e il RE va a schifio... Stabilità E' un modello da termica e deve volare bene, da solo e il più autostabile possibile: come tutti i modelli da termica conviene usare doppio o triplo diedro come per un 2 assi anche se si mettono gli alettoni e un K di coda tra 0,5 e 0,7. Con profili poco curvi si può stare su 0,55, con profili più curvi meglio salire verso 0,6-0,7. Visto che c'è peso disponibile per la fuso (1 kg completa circa), conviene farla lunga, sottile e con una bella superficie laterale e robusta, anche di legno con un tubo bello duro e rigido in coda: abbiamo visto che il timone in velocità carica fino a 1Kg sulla coda, quindi se non è rigida... ciao ciao alla stabilità di centraggio. Aerofreni Con un modello da 2 kg e quellefficienza per metterlo in terra senza guai i freni sono indispensabili. Su unala autocostruita sconsiglio il butterfly in quanto "complica la vita" inutilmente. Sconsiglio anche i flap in quanto il modello atterra a naso basso e la prima cosa che batte sono elica, ogiva e motore... quindi non va bene. Sul pike ho provato, ma ora sto modificando per... farlo smettere di "nasare" il terreno. A questo punto non rimangono che i diruttori o gli alettoni che si sollevano. I diruttori vanno bene ma hanno poca azione di rallentamento. Ultimamente abbiamo provato gli alettoni che si sollevano di 70-80 gradi e sono formidabili: rallentano bene e alloccorrenza schiacciano a terra il modello ma in orizzontale (senza piantare giù il muso) Anche su un triplo diedro li puoi mettere e li usi che si sollevano soltanto, incernierati sullestradosso senza fessura sotto. Se li chiudi di botto perché sei corto il modello riparte senza stallare o spanciare Quando il modello atterra non cè il rischio che battano e sgranino servi come invece capita con i flap. Assolutamente un MUST per gli elettrici che non devono fare centro piantando il muso per terra!! Motorizzazione. Con quel che suggerisco qui sotto, la motorizzazione pesa completa circa 400-500 grammi a seconda di quel che si sceglie (2 etti di lipo); tra 120 e 180 grammi motore + riduttore; 25 grammi di elica e il regolatore più o meno altrettanti). Riduttori: LAXI produce dei buoni epicicloidali piccoli per i suoi motori con alberi da 3,17. Se hai un motore con lalbero di quel diametro il modello PLANETARY GEARBOX - PG 3 va bene un po per tutti i cassa rotante da 30 a 150 grammi. Con quel riduttore e un motore di peso tra i 70 e 120 grammi che faccia tra 1000 e 1100 giri volt e ci si tirano con 3 lipo una 15-16 pollici con un consumo tra i 10 e i 16 Ampere che danno la potenza ottimale per 2 kg di peso. A questo link vedi il riduttore PLANETARY GEARBOX - PG 3. http://www.modelmotors.cz/index.php?page=106 Altrimenti cè il gruppo motore + riduttore che abbiamo fatto assemblare a Fly model components: 2 Kg sono un po' il limite massimo, ma se va ancora bene e costa proprio poco. Alcuni dati del MOTORIDUTTORE PER AUTONOMY Fly Model Components. ELICA AERONAUT 16.5X15 - 10 V - 9,8 A - 98W - 2700 RPM - 43 KH - MODELLI 1,4 --2 KG 15 X13 - 10 V - 8,5 A - 85 W- 2850 39 KH - 0,9 --1,6 KG 14 X10 - 10 V - 6,7 A - 67 A - 2950 32 KH - 0,7 --1,3 KG 16 X 13 - 10 V - 9,5 A - 95 W -2750 38 KH 1 -- 1,8 KG 17 X13 - 9,5 V - 11 A - 104 W-2450 34KH 1 -- 2 KG
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05 dicembre 07, 14:35 | #4 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Citazione:
Mi permetterei di dire che tutte queste affermazioni sono perlomeno opinabili Hai mai pilotato un modello due assi progettato correttamente e carico "il giusto" per non essere una foglia al vento? Io non credo, altrimenti non scriveresti quello che hai scritto qui sopra. Per fare un esempio, sai che K di stabilità longitudinale hanno gli elettrici da F5B, che devono fare oltre ai 10 minuti di planata le basi a 200 all'ora? Tra 0,55 e 0,65. Infatti non devono manovrare e sicuramente vanno piano Idem dicasi per il piano a V: il suo solo vantaggio è il peso ridotto e la scarsa vulnerabilità in atterraggio: in tutto il resto un timone convenzionale di solito funziona meglio. Una virata efficiente si ottiene con un centraggio giusto, la giusta stabilità sui 3 assi e soprattutto... usando poco i comandi. Pensa un po' ai veleggiatori da volo libero: in termica ci stanno da soli e salgono da bestia... meglio dei nostri aggeggi pilotati. Hanno una sola virata ottimizzata per salire e basta. Poi potrei farti un certo numero di esempi di alianti full scale che per migliorare la salita in termica e renderla più autostabile hanno messo un casino di diedro in più... A proposito: il K di coda del Discus "vero" è 0,58, il diedro effettivo in volo è il triplo di un attuale F3J e c'è un pilota sopra che controlla l'assetto molto meglio di quello che noi possiamo fare da terra Forse che facendo certi modelli le regole base dell'aerodinamica si ribaltino?? Francamente non credo proprio... Comunque se ci si trova a volare assieme come penso, avremo modo di parlarne e vedere. Ciao Ciao
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05 dicembre 07, 15:40 | #5 (permalink) Top | |
Sospeso Data registr.: 21-01-2005 Residenza: La Civile e Ospitale Emilia
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| Citazione:
Tra l' altro, se hai notato, anche nel Volo Libero, dall' introduzione degli autoscatti elettronici multifunzione programmabili con servo ecc, si è andati verso una DIMINUZIONE del diedro alare (soprattutto negli elastici e nei motomodelli) ed un assetto più "da R/C" con i flapperoni a tutto bordo, le virate coordinate coi flapperoni ecc sino ad arrivare alle risalite con eliche a passo variabile e con le ali ripiegabili in salita. Per intenderci: Nel volo libero, tu lanci dentro una bolla termica con una virata stretta fatta di incidenza (non di timone) e il modello, se è ben centrato, si sposta SENZA tagliate la termica fino a che non la perde per cambio di vento o intervento del timer per il pieno fatto. Questo anche se il modello è finito a 1 KM dal punto di lancio. Coll' RC DEVI riatterrare da dove sei partito. la differenza è tutta qui, ed è un mondo..... | |
05 dicembre 07, 16:36 | #6 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Citazione:
Tutto giusto a proposito degli autoscatti moderni, comunque i modelli da volo libero sono autostabili senza nessuna diavoleria elettronica, semplicemente hanno più "fasi di volo", più controlli e un briciolo di diedro in meno, forse. Però da quel che ha scritto Rocca ad oggi sono passati 20 anni, lo scrivi tu, e i modelli da F5B e il Discus Full scale sono roba di oggi... con quelli come la metti? Non tornano mai all'atterraggio perchè hanno il K di coda elevato e nel caso del discus e degli alianti dell'ultima generazione anche un tot di diedro? L'efficienza e la "giusta" stabilità sono 2 cose che vanno direttamente per mano: se vuoi si potrebbe scrivere un trattato a riguardo e ne hanno già scritti molti... quindi non è il caso di riscriverne. Però si possono evidenziare alcune cose che sono fatti abbastanza consolidati e non opinioni.
Partendo da questi pochi punti che a mio parere sono l'ABC per il volo in termica in pianura, a cosa servirebbe avere un modello instabile e molto reattivo specie se si vola lontani? A mio parere serve solo a volare peggio con maggior dispendio di energie da parte del pilota. Se uno vuole divertirsi a pilotare continuamente il modello potrebbe anche servire per giocare, ma per ottenere rendimento direi proprio di no. Ciao
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05 dicembre 07, 17:25 | #7 (permalink) Top |
Sospeso Data registr.: 21-01-2005 Residenza: La Civile e Ospitale Emilia
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Allora ne discutiamo sabato prossimo, visto che ci si vede,, ah mi sa che abbiamo messo un poco in ombra De Bernardi, attendiamo un suo intervento, anche se so che Claudio gli dirà di fare un modello + grande con le ali a diedro ellittico tipo U ed io di fare un modello da 1,50 ad ali pieghevoli che sale in verticale e giunto a 100 metri si spegne il motore e si aprono le ali..... Comunque in medio stat virtus, anche se essendo bolognese dovrei dire IN ALTO STAT VIRTUS e alla Fortitudo "voi non avete mai vinto 1 ca....." |
05 dicembre 07, 19:42 | #8 (permalink) Top |
User Data registr.: 01-02-2007 Residenza: Savona ( provincia )
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| tentativo di progetto
A Claudio rispondo che per Xc intendo il braccio di leva calcolato tra il 33 % della corda alare media geom. e (con gli F1 G mi regolavo così...ma sono un altra cosa ) il 25 % della corda media dello stabilizzatore ( mah ! ). Per quanto riguarda il peso in o.d.v e il motore, ne avevamo parlato in altra sede, se ti ricordi,cmq sui 800 - 1000 gr e le dimensioni di cui sopra,( per motivi puramente pratici ) con un PJS 1200 3 D. Per il profilo pensavo a un HQ 1.5 - 8 o, come suggerito da Eugenio Pagliano, un RG 15,o un MH 32 o HG 25...a scelta ( ? ) Ps: venendo da una categoria molto differente dal "volo in termica" e adesso dall'Autonomy, per bel numero di parametri,non sono in grado di entrare nel merito della vostra discussione...devo imparare ancora molto !! Spero di farlo nel più breve tempo possibile ( neuroni permettendo ) !
__________________ DIBI |
05 dicembre 07, 21:53 | #9 (permalink) Top | |
User Data registr.: 31-03-2005 Residenza: Torino
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io ti suggerisco di non dare troppa importanza al peso del modello: un 2.5m potrebbe benissimo pesare 1800g e volare bene. tanto anche se il modello pesa di più avrai più batteria per portarlo in quota, quindi non perdi nulla in salita rispetto al modello "leggero", ma anzi nel volo sarà più stabile, più veloce, e se c'è un po' di vento sarà meno disturbato, per contro girerà un po' meno stretto in termica, ma non è poi fondamentale. mi piacerebbe un giorno riuscire a fare un modello nuovo per l'autonomy e adesso come adesso lo farei da 2.5-3m con un peso di circa 1800g, lasciandomi la possibilità di montare delle 2000 o 2200 + zavorra in caso di vento. ciao davide Citazione:
__________________ quota, velocità, idee: averne sempre almeno due | |
06 dicembre 07, 09:44 | #10 (permalink) Top | |
User Data registr.: 01-02-2007 Residenza: Savona ( provincia )
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| Citazione:
Caro Davide,in effetti il peso non è così importante,e hai ragione nel dire che un modello diciamo più " sostanzioso " dà certamente più garanzie in stabilità di un altro più leggero.Il mio riferimento al quel peso,dipende da una "forma mentis" che mi porto dietro da quando volavo con gli F1G.Immagina che in 80 gr. dovevo farci stare " tutto " ,cercando di costruire superfici portanti le più ampie possibili...!Ora, pensare a un volo libero, anzi " assistito ",in termini di Kg...mi sconvolge ! devo solo farci l'abitudine ! Per adesso, a parte il progettino che mi frulla in testa,mi assemblerò il Castor ,come consigliatomi da più parti,nella speranza di non combinare disastri alla prima uscita...!
__________________ DIBI | |
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