AGO 21: Autonomy F5J ottimizzati per allungamenti maggiori e pesi ridotti

[pave 52]

Originalmente inviato da claudio v

Non è certo il rpimo timone asimmetrico che utilizzo, ma qui i settaggi in corso non finiscono di stupire.
L'ala va veramente bene e la coda anche, quindi ho finalemente in corso la realizzazione della su nuova fusoliera fatta per benino e nei pesi voluti.
qui qualche setp della realizzazione:

parte in estruso sagomata



tutto pronto per la laminazione con 2 strati di biassale da 30 e rinforzini vari in vetro e carbonio



nuovo direzionale in depron e biassiale






Meno di 70 grammi per la struttura della fusoliera completa



prove tecniche per decidere posizione dell'ala in funzione dei test svolti fino ad ora



Nel corso della realizzazione, con tutte le parti prefinite, verrà definita per iterazioni successive la lunghezza totale della fusoliera e la posizione dell'ala in modo da ottenere il baricentro voluto e permettere il centraggio con spostamenti minimi (+/- 20 mm) delle batterie da 75 grammi.

In questo mod l'AGO 21 sarà sotto i 780 grammi odv per 56,6 dm2 di ala per un carico di 13,7 gdm2 sull'ala e un carico FAI di 12,2gdm2.

to be continued...

Molto interessante Claudio! Non so immaginare quanto sarebbe venuto a pesare se per l’ala avessi adottato da subito la costruzione con D box!
Una curiosità, per la laminazione del bulbo hai messo tutto in sacco sotto vuoto? Mi puoi illustrare meglio la tecnica che hai adottato?

[claudio v]

Originalmente inviato da pave 52

Molto interessante Claudio! Non so immaginare quanto sarebbe venuto a pesare se per l’ala avessi adottato da subito la costruzione con D box!
Una curiosità, per la laminazione del bulbo hai messo tutto in sacco sotto vuoto? Mi puoi illustrare meglio la tecnica che hai adottato?

Il bulbetto è stato semplicemente laminato a mano sul maschio rivestendolo: prima un vetro da 40, poi le pezze di biassiale da 20 e 30 (avevo dei piccoli sfridi in striscioline da 7-8 cm) sovrapposte in circa 3 strati, poi un vetro da 40 esterno a finire.
Non ho usato alcun vuoto e la superficie... è venuta circa come poteva.
a resina polimerizzata l'ho carteggiato un po' senza insistere troppo perchè la parete è meno di mezzo mm e poi, non verniciando "colorato", ma dando solo un mano di trasparente, il risultato è accettabile.

Il master l'ho tolto un po' sciogliendolo e un po' facendolo a pezzi: essendo avvolto nella pellicola trasparente non si è incollato alla fibra ed è stato un lavoro veloce e facile, ma aperta la capottina, ho scoperto che il guscietto non era abbastanza rigido.

A quel punto ho preso uno sfrido di carbonio da 200 e ho riforzato tutta l'apertura all'interno: è stato un lavoro rognoso perchè il guscio è proprio piccolo e ci si entra a fatica.

Quello è stato l'aperitivo del montaggio radio: per mettere 2 servi e fare i relativi comandi mi ci è voluto tutto il sabato... circa 6 ore di "bestemmie" ininterrotte.

[Edima]

Eh, già! A forza di ridurre le sezioni delle fusoliere si finisce come quelli che fanno le navi in bottiglia! Non ho capito il discorso del profilo del profondità, da un po' nei miei veleggiatori, al biconvesso simmetrico ho dato un 1 di camber...

[pikemax]

Originalmente inviato da pave 52

Molto interessante Claudio! Non so immaginare quanto sarebbe venuto a pesare se per l’ala avessi adottato da subito la costruzione con D box!
Una curiosità, per la laminazione del bulbo hai messo tutto in sacco sotto vuoto? Mi puoi illustrare meglio la tecnica che hai adottato?

Attenzione che poi si passa di là e troppo scarico nn vola.....per meglio dire diventa difficile manerlo efficiente, i giovani della f5j trovano molto più facile volare a 1300 gr che a 1020 (limite fai) con una superficie alare di 77,2.
La gestione del profilo e della velocità di volo sono delicate, una maggior inerzia aiuta e non fa poi male.
Leggero non stalla mai ma sprofonda, non è facile da gestire per un pilota non attentissimo.
Non so se sarà lo stesso con una struttura aperta me credo di si.
Osservando il volo mi è sembrato molto simile a modelli con cui ho una certa confidenza...

[claudio v]

Dopo molti mesi e svariate prove di ottimizzazione intermedie, finalmente oggi l'AGO 21 ha volato con la "sua" fusoliera.

Il peso risparmiato non è moltissimo, ma ora siano a circa 785 grammi contro gli 815 (logger compreso) della versione con fusoliera provvisoria.
Per contro la robustezza è decisamente maggiore e permette anche qualche "piantata" negli atterraggi di precisione.
Il look ne ha guadagnato e direi che la nuova fusoliera minimale gli dona.
Complice un braccio di leva leggermente superiore e uno "scalamento" tra ala e timone appena diverso, ho dovuto fare qualche ritocco nella trimmatura.
Le condizioni erano particormente "piatte" e, eccetto rari momenti in cui ho trovato qualcosa da girare, per lo più ho avuto aria calma per fare vari test di planata e trimmature varie.

Qui di seguito qualche foto della realizzazione finale e dei comandi realizzati con molta fatica dentro l'angusto poddino.

direzionale rimuovibile con baionetta da 4 mm




inserimento basetta servi e comandi




Forcelline Vladimir style autocostruite per poterle montare sui bowden in carbonio incollandole in sede dopo azzeramento parti mobili.




bicchierino in alluminio tornito per fissare in motore




direzionale in 2 metà laminate sul piano in depron sagomato "nocad-man"




allineamenti




Collaudo







Ora resta solo da metterlo a punto come si deve per i prossimi 5 o 6 mesi almeno.

[claudio v]

Dopo alcuni ritocchi stilistici e una prima "sgrossatura dei mix vari, sono riuscito a fare un paio di uscite che mi hanno soddisfatto.



Oggi, tra le 13 e le 15 la giornata era velata e il sole malato, ma qualche termica si è vista, a tratti anche bella consistente.





per quanto riguarda la messa a punto non si è evidenziato nulla di nuovo rispetto a quanto già visto in precedenza, nel senso che si conferma il range di velocità utile nettamente incrementato rispetto all'AGO20 e la maggior restituzione nel giro in termica e nel delfinamento tra zone più o meno buone.

Al secondo lancio a mano ho avuto fortuna e sono finito in una termica che mi ha permesso di volare un paio di minuti e guadagnare 20 metri prima di perderla: non mi era mai successo a dicembre in una giornata velata... probabilmente è stata molta fortuna



Dopo un paio di voli esplorativi a 50 e 40 metri ho provato a forzare un po' spegnendo basso per vedere se si riusciva ad agganciare e fare il pieno (senza riaccensioni) partendo da poco più di 20 metri e su 2 volte... una è andata bene



Poi, ad un certo punto, la velatura è aumentata e la temperatura scesa ulteriormente e ho finito la giornata con una decina di landing test al metro secondo... che son sempre impegnativi ma che con la leggera brezza di oggi erano abbastanza facili.

Che dire,come ultima sessione di test prima di Natale, la giornata di oggi è stata proprio un regalo tanto insperato quanto bello.


Buona festa a tutti

[pikemax]

Ottimo lavoro !
Complimenti e benvenuto nel mondo della 5j quasi Fai ;-)
Grande modello, moderno e che diventa il riferimento per la Autonomy futura.
Quello ‘22 sarà ancora più estremo!