01 giugno 18, 02:45 | #181 (permalink) Top |
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Nei vari test di eliche, spingendo il modello alle massime velocità in piano e anche in discesa, ho notato alcuni problemi. Prima di tutto, in avvicinamento frontale la visibilità è estremamente ridotta data la piccola sezione, quindi ho deciso di provare diversi accostamenti cromatici sul Dbox per vedere se si riusciva a migliorarle. In secondo luogo, in un test più di 90 Km/h in discesa a piena potenza, in turbolenza ho perso precisione nel contrllo della direzione; il modello rollava a dx e un alettone ha incominciato ad andare in flutter: ho dovuto spegnere e richiamare per farlo smettere Ripetendo il test, il problema non si è più ripresentato salvo che per la leggera tendenza a rollare a dx e, in un primo momento, ho attribuito la colpa alla situazione aerologica. Rientrato a casa, verificando l'ala per trovare eventuali danni, ho riscontrato una lieve svergolatura del centrale non attribuibile di sicuro all'alettone in flutter. Non avendo avuto incidenti, suppongo che la svergolatura sia dovuta al surriscaldamento dell'ala per più di un 'ora è stata abbandonata in pieno sole e con un terminale appoggiato alla recinzione a Forlì mentre stilavamo le classifiche e controllavamo i logger. Il carbonio è nero e la resina epoxi, se portata oltre i 60 gradi, patisce; la trama è a 0-90 gradi, quindi se la resina molla... non c' ninete che tenga a torsione: quando me lo hanno messo all'ombra l'ala era rovente: il dbox non si poteva toccare Il problema si è risolto a casa in 10 minuti con il phon e una piccola torsione imposta a mano riscaldando il dbox: ora è il centrale è in piano come prima e l'AGO18 va perfettamente dritto. In passato avevamo fatto Dbox in fibra di vetro tramati 0-90 gradi senza mai incontrare problemi simili: però il vetro e chiaro, non scalda come una stufa se lasciato al sole e non mi era mai successo nulla del genere. Quindi, lesson learned: se si lamina il Dbox a 0-90, mai far surriscaldare l'ala. A freddo la rigidezza era più che sufficiente e fino oltre i 100km/h non c'era nulla che desse problemi, però... Per i prossimi, si spende un po' di più in carbonio e tempo per bordare le pezze di tessuto e si laminano a +/-45 gradi per ridurre il rischio di sorprese da calore. Quindi chi avanzava dubbi a riguardo... aveva ragione: a meno di volare sempre in inverno/stagione fredda e poco assolata o di evitarne il riscaldamento, qualche problema c'è. Per l'attuale AGO18... ho così deciso di trattare il Dbox in modo che non scaldi. A casa, tra gli avanzi un po' obsoleti, avevo un vecchio nastro allumininizzato riflettente e ho fatto un esperimento: 12 grammi di peso aggiunto non sono pochi, ma nemmeno troppi e forse pesano meno di una eventuale verniciatura bianca. Ora il mio modello pesa circa 970 grammi, che credo vada ancora bene Ecco il risultato Esteticamente mi piace, per le prove fatte in volo, per ora solo in un raro momento di sole pieno e molta luce, si vede bene e, soprattutto anche lasciato mezz'ora di fila in pieno sole... é perfettamete freddo Per ora, problema risolto e vedremo se si ripresenterà in seguito
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27 giugno 18, 01:21 | #182 (permalink) Top | |
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Il problema della torsione del Dbox per surriscaldamento si può considerare definitivamente rimosso. Ho controllato l'ala sul bancone e risulta perfettamente in piano come dopo l'aggiustaggio fatto a fine maggio. Nel frattempo, in attesa della prossima gara a Pozzolo Formigaro dell'8 luglio PV, continuiamo con piccole prove di messa a punto. Questa sera alle 19 ero "libero", la giornata era, una volta tanto, stupenda e ho scoperto che Sergio era a provare sul bel campo di Tetti Neirotti. Così ho caricato tutto alla veloce e l'ho raggiunto per un'oretta di voli serali a fare comparative e test di planata alla minima. All'inizio l'aria era mossa e il volo chiaramente non era lineare, poi, dopo le 21, è iniziata una fase di calma in cui poter fare test comparativi di planata e verificare le centrature/assetti. I risultati sono stati molto buoni per entrambi i modelli con tasso di caduta tra 0,32 e 0,28: ecco qui di seguito qualche immagine e un estratto delle ultime loggerate. poi è arrivata anche la luna piena a farci compagnia infine, l'ultima planata all'imbrunire registrata dal logger: prima planata media 0,32, seconda media 0,28 m/s di tasso di caduta La conclusione è che per ora il centraggio e le incidenze non si toccano: tutto è ancora come da progetto e set up iniziale di costruzione, bravo Eugenio
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27 giugno 18, 17:50 | #184 (permalink) Top |
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Grazie, era proprio una bella serata e le foto rendono ancora poco rispetto a com'era in realtà. Però, è andata bene... considerando che le ho fatte con il telefonino in mano mentre pilotavo con la sinistra E' stata la parte più pericolosa del volo, specie quelle più basse perchè, per cercare l'inquadratura, c'è mancato poco che infilassi il modello nella tettoia o nel granturco
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06 luglio 18, 10:23 | #185 (permalink) Top |
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E ieri sera un "cuginetto" dell'Ago 18 realizzato da Fabio ha fatto la sua seconda uscita in una serata post-temporale con cieli tempestosi, arcobaleno e... aria calma. Il modello ha fusoliera, sistema di comandi coda e timoni praticamente identici all'Ago 18 di Eugenio; l'ala realizzata con tecnica costruttiva pressoché similare, utilizza diversi diedri (triplo diedro) e profili differenti "by Fabio". La messa a punto pare già buona, il pilotaggio è molto piacevole e preciso. Lo vedremo in azione domenica a Pozzolo Qualche immagine Salutiiiii
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06 luglio 18, 15:01 | #187 (permalink) Top |
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| Grazie, comunque per Fabio è stato solo l'ultimo con quella tecnica costruttiva: infatti, realizzati con dbox in carbio tutto autocostruito da zero, ne ha già fatti almeno 2 compreso quello che usava lo scorso anno, solo che gli erano venuti un po' più pesanti.
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17 luglio 18, 12:26 | #188 (permalink) Top |
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| Test BEC e UBEC per AGO18 e risvolti per Autonomy F5J
A seguito dei problemi di alimentazione RX tramite i vari BEC dei regolatori e di un black out poco spiegabile sull’AGO18 durante la gara di Pozzolo Formigaro, ho svolto alcuni test per approfondire il problema. Qui di seguito una descrizione e le conclusioni + modifiche volte a risolvere il problema. PREMESSA Sui miei modelli ho sempre usato regolatori con BEC lineari da 2 A e fino a pochi giorni fa non avevo mai incontrato problema alcuno. Sono partito quindi da esaminare il Pulsar dello scorso anno che ha volato tutta la stagione senza problemi in 2S con un economico TRIXX35 Ecco qui un a immagine Materiale vario del test Sono stati testati Regolatori TRIXX Blue Line da 25 e 35 A con BEC lineare da 2A Regolatore FullPower pro35 A BEC 3A UBEC TRIXX 4A Test con multimetro con solo 2 servi collegati sul Pulsar con TRIXX35 il consumo è circa 130mA in 2 s e aumenta leggermente in 3 S (5-10mAh, ma l’energia dissipata aumenta del 33% a causa del maggior voltaggio). Il regolatore del Pulsar, che ha volato in 2S tutta la precedente stagione, non presenta segni di surriscaldamento sebbene avesse 6 servi digitali a bordo. Su Serghey il TRIXX 35 usato in 3S presenta consumi un po’ più alti, 195mA con 2 servi collegati, al tatto risulta molto caldo anche con soli 2 servi fermi. Il termoretraibile è bucato proprio sul circuito BEC, segno di un probabile surriscaldamento locale. Sull’AGO 18 era invece installato un TRIXX25 che, con 4 servi collegati, in 3S assorbe dalle batterie 270mA Test con TRIXX25 con suo bec collegato a fuso AGO18 con rx, logger e 2 servi DS108 (di Serghey): 222mA (con i 4 servi dell’AGO18 diventano circa 270) Come si vede da tutti i test, anche con il BEC lineare da 2A si è pienamente coperti per quanto riguarda la corrente massima assorbita dalla radio+servi: in nessun caso, anche con 4 servi mossi contemporaneamente e con 2 di essi messi sotto sforzo si è raggiunto 1 A di consumo. Probabilmente depone a favore dei bassi consumi l’utilizzo di prolunghe AWG28 che , in caso di aumento della corrente, generano una caduta di tensione che automaticamente riduce tensione e potenza ai servi. Purtroppo il consumo anche a vuoto non è trascurabile e nel caso del TRIXX 25 con 3S con 4 servi si colloca vicino a 300mA in uscita dalle batterie. Questo significa che una batteria da 1300 mAh, in 2 ore di utilizzo consuma più di metà della sua carica per il solo funzionamento della radio e in un’ora fa circa ¼… fattore da tenere presente se non si vogliono cambiare troppe batterie nel corso del tempo operativo. Ho verificato anche il mio pacco “incriminato” che ha causato il black out in gara: ha una curva di scarica molto piatta e pochi minuti dopo il taglio del BEC, con 300 mA di consumo, crolla in circa 4 minuti. Fatti i debiti conti e verifiche, si spiega come il mio modello sia rimasto a secco batteria e conseguente “radio morta” dopo meno di metà quota consumata e 2 ore di utilizzo al quindicesimo volo della gara di Pozzolo. Tra la curva di scarica piatta e i consumi verificati, le batterie erano sicuramente finite (come anche rilevato in fase di ricarica). CONCLUSIONI Questi primi dati sono raccolti in una tabellina riassuntiva il bec lineare dei regolatori TRIXX in 2S pare essere affidabile in quanto ha funzionato per l’intera stagione sul Pulsar con 6 servi digitali senza generare problemi. Con 3S, invece, è dimensionato al limite per quanto riguarda il suo surriscaldamento anche in condizioni poco gravose con solo 2 servi collegati. Lo si vede chiaramente dallo scarso rendimento, infatti il FullPower PRO35 con BEC da 3 A fa lo stesso lavoro, ma consuma, sullo stesso modello 165mA invece di 270mA. Il rendimento pare quello di un UBEC, ma non è dichiarato per tale. Esaminati i dati, il “risparmio” di energia buttata in calore tra il FullPower e il TRIXX è di circa 11V x 105 mA, quindi circa 1,1 Watt: non è molto, ma il BEC del regolatore non ha una buona dissipazione, prova ne è il termoretraibile di rivestimento bucato sul TRIXX35 di Serghey (vedi foto). In conto percentuale si tratta di una perdita di rendimento del 63% rispetto al Full Power PRO e a un UBEC esterno. SOLUZIONE AL PROBLEMA Il TRIXX 25 è stato sostituito con un FullPower Pro 35 3A BEC sull’AGO18. Consumo regolatore FullPower PRO con rx, logger e 2 servi nella fuso AGO18: 120mA Su Serghey 17 invece verrà testata una soluzione ibrida: alla ricevente è ora collegato un piccolo UBEC da 4A (sempre TRIXX) saldando la sua alimentazione direttamente sui connettori del l’ESC ed eliminando il positivo dalla spinetta del regolatore stesso verso al RX. In questo modo, collegando la batteria, la radio viene alimentata istantaneamente dall’UBEC esterno escludendo il BEC interno senza aggiungere altri collegamenti. L’UBEC è messo lontano dal regolatore e da altre fonti di calore e dovrebbe non subire surriscaldamento alcuno. (questi UBEC li ho già provati sulle barche a vela e funzionano senza problemi da alcuni anni, quindi spero siano affidabili). TRIXX UBEC 4 A peso 9 grammi consumo con UBEC con 2 servi, logger ed RX FRSky nella Fuso di Serghey 17: 130mA Dettaglio connessioni: i cavi dell’ubec sono saldati a quelli del regolatore lato alimentazione Fatto funzionare il tutto in casa a 28 gradi per svariati minuti non si è rilevata nessuna zona calda, i consumi sono rimasti inalterati come dai dati in tabella così come le tensioni rilevate in uscita dai BEC/UBEC. I presupposti sono buoni, pertanto non resta che fare qualche prova in volo per controllare che tutto continui a funzionare correttamente.
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J Ultima modifica di claudio v : 17 luglio 18 alle ore 12:34 |
17 luglio 18, 19:08 | #190 (permalink) Top |
User Data registr.: 10-10-2013 Residenza: Alessandria
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Nella prima gara di quest'anno a Pozzolo ho avuto anche io problemi di alimentazione. In fase di atterraggio la telemetria mi ha dato un allarme sulla tensione della ricevente che si e' spenta. Per fortuna il modello era quasi a terra e non ho avuto danni. Riprovato a terra funzionava tutto....ma ho terminato la gara col modello di riserva perche' non mi fidavo... Controllando poi con calma ho riscontrato anche io la rottura del termoretraibile che ricopre il BEC, segno evidente di surriscaldamento.Per sicurezza ho sostituito il BEC con uno identico (turnigy plush 12A-E bec da 2 amp) e ho fatto qualche misura di assorbimento. Con 6 servi analogici a vuoto misuro 120 mA, in movimento contemporaneo dei servi ma senza carico al massimo arriva a 500/600 mA. Per cercare di evitare il ripetersi del problema ho tolto il BEC da dentro la fusoliera, vicino alla batteria e lo ho installato sotto la capottina che non chiudo perfettamente, lasciando circa 1 mm di fessura nella parte anteriore per permettere la circolazione di un poco d'aria. Nell'ultima gara a Pozzolo, nonstante la temperatura ambiente abbastanza elevata non ho avuto alcun problema.... Saluti Carlo Bianchi |
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