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21 giugno 17, 15:54 | #421 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-12-2009 Residenza: Turriaco (GO)
Messaggi: 1.273
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Ciao Claudio V. Non ho mai montato l'Icarex con le trame diagonali, sicuramente tutto aiuta, ma trattandosi comunque di un termoretraibile e per giunta leggero, aggiunge pochissima robustezza alla struttura, meglio puntare tutto sul d box e magari su qualche centina geodetica. Edi |
21 giugno 17, 17:40 | #422 (permalink) Top | |
User Data registr.: 07-09-2010 Residenza: Rovereto (Trento)
Messaggi: 784
| Citazione:
Considera che i moderni modelli di questa categoria presentano dimensioni e robustezza che sono già sufficienti per un uso "Autonomystico", con d-box anteriore in carbonio e struttura a centine e solette in carbonio con rivestimento in icarex. -modelli F1E da aria calma 5,4 gr/dmq -modelli F1E x vento medio 6.4-7 gr/dmq -modelli F1E veloci 7.5 gr/dmq Il peso/dmq si intende relativo all'ala completa di baionette in acciaio d 4-5 mm
__________________ pave 52 | |
21 giugno 17, 18:36 | #423 (permalink) Top | |
User Data registr.: 31-08-2004 Residenza: In termica....coi baffi.
Messaggi: 6.047
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sei sempre molto gentile, per comparazione le migliori strutture in composito pesano poco di più, ero curioso di questo. Il Maxa leggero ha il centrale da 320 grammi, i tip da 155 cadauno e le due baionette pesano 22 grammi. Bisogna tener conto che il peso varia molto a seconda delle colorazioni, i miei sono infatti tutti neri neri.. Il peso che ho indicato comprende i cablaggi e i 4 portaservi con i comandi Lds installati, mancano solo i 4 servi da 10 gr. Totale senza servi 320+155+155+22 = 652/82,16 danno adito ad un peso per decimetro di 7,94, non troppo distante dal modello veloce da vento. Grazie ancora, spero di vederti presto. | |
21 giugno 17, 21:47 | #424 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-12-2009 Residenza: Turriaco (GO)
Messaggi: 1.273
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Se lobbiettivo è un basso carico alare, non si può non considerare il peso della baionetta. Sui miei modelli uso solo baionette tonde, uso quelle in quanto facili da fare, montare, sostituire ecc. Trenta anni fa ho iniziato a costruire le baionette per gli F1E diametro 4- 5 in rowings di carbonio, ma avevano il difetto di tranciarsi facilmente, andò meglio con i rowings di kevlar, ancor meglio con i rowings di kevlar ritorti. Il sistema è quello contrassegnato con 1 nel pdf. Passavo il distaccante allinterno del tubo- stampo in acciaio inox con foro rettificato e con un filo dacciaio piegato ad uncino tiravo dentro i rowings impregnati di resina. Nel caso del kevlar, quando tiravo i rowings, ruotavo il filo dacciaio di un paio di giri, questo conferiva più elasticità alla baionetta. Lestrazione della baionetta dal tubo non era cosa facile, sfruttando i diversi coefficienti di dilatazione dei materiali, risolvevo il problema mettendo tutto in congelatore e immediatamente dopo in forno per qualche minuto. Per avere buoni risultati i rowings vanno tirati dentro a forza in questo modo si riempie completamente il tubo e gran parte della resina viene espulsa, ottenevo pesi specifici per le baionette in carbonio di 1,5 gr/cmq. Quando passai ai veleggiatori con motore elettrico cambiai tipo di baionetta, vedi pdf contrassegno 2. In questo caso la baionetta è costituita da un tubo in carbonio da 8 di spessore 0,5 riempito da rowings di carbonio, ma tra questi ed il tubo ci sono 4 o 6 fili dacciaio armonico d. 0,8. Spero che lo schizzo spieghi tutto, importante pulire i fili dcciaio con carta vetrata prima di montarli dentro al tubo di carbonio. Per facilitare il posizionamento dei fili, far colare allinterno del tubo, lungo i fili stessi una goccia di ciano. Il terzo sistema è un poco più complesso, a titolo di esempio la baionetta è così composta: esterno tubo di carbonio da 12 sp.1, interno tubo di carbonio da 8 sp. 1. Nellintercapedine di 1 mm ci vanno 4-6 fili di acciaio armonico da 0,8 con negli interstizi row. di carbonio. Su una riproduzione daliante da 4250 di a. a. e 5.5 chili, uso una baionetta fatta con questo sistema con queste dimensioni: d. esterno 16 e interno 10. Nellintercapedine 8 fili dacciaio da 0,8 e rowings di carbonio e kevlar. Nel tratto centrale ho inserito un tondino di fibra di vetro d. 10 di una lunghezza pari alla larghezza della fusoliera più 100 mm. Lunghezza 480 mm, peso 135 grammi. Nelle mie ali, e anche in fusoliera, la baionetta scorre nei suoi foderi. Per fare i foderi, uso la stessa baionetta come master, la inumidisco con olio lubrificante, anche da cucina va bene. Poi su di un piano pulito stendo un pezzo di domopack e ci rotolo sopra la baionetta per 2 giri non di più. La baionetta unta raccoglie il bordo del domopack e rotolandola si riveste da sola e senza grize.Taglio la pellicola 15 mm oltre le teste della baionetta e la arrotolo a caramella. Il master è pronto, su di esso ci infilo la calza di carbonio che costituirà il fodero. La lunghezza della calza sarà pari a quella della baio meno un paio di centimetri e la posiziono in mezzo alla baio stessa. Bagno la calza con la resina e la rivesto a spirali sormontate e ben tese con nastro da elettricista. Il nastro da elettricista così strettamente avvolto sulla calza fa uscire la resina in più, distribuisce quella che rimane e dopo la catalizzazione si stacca facilmente. Sopra al nastro da elettricista, che con il calore potrebbe muoversi, avvolgo sempre a spirale nastro da carrozziere, due strati a spire contrapposte. Dopo la catalizzazione in forno, tolti i nastri, lestrazione non è facile ma avviene sicuramente. Con un ferretto piegato ad uncino tolgo dallinterno del fodero la pellicola rimasta. N.B. Per facilitare il montaggio e lestrazione della baionetta dalle ali bisogna ricordarsi di praticare un foro da 0,5 sul fianco del longherone in corrispondenza del fondo del fodero, questo per lo scarico dellaria. Per tutte le operazioni descritte dove serve resina, uso la 285 catalizzata in forno a 50 60° per due ore. Quando li trovo, uso i tubi di carbonio ricavati da calza intrecciata, questo permette di eseguire il riempimento con i rowings con molta più forza senza che si fessurino. Alla prossima Edi |
22 giugno 17, 01:01 | #425 (permalink) Top | |
UserPlus Data registr.: 02-03-2007 Residenza: Molinella (bologna)
Messaggi: 3.150
| Citazione:
Ma per non spaventare chi non pasticcia come noi con le resine ed altro, mi sento di indicare dove è possibile acquistare per pochi Euri sia il tondino di carbonio che il tubo di alluminio calibrato che funge da portabaionetta. FlyModelComponents il negozio online per la vendita di modellismo, modellismo dinamico, modellismo radiocomandato, droni, multirotori, aeromodelli, jet, automodelli, elicotteri, barche e scafi, radiocomandi, motori elettrici, a scoppio, a turbina,mod FlyModelComponents il negozio online per la vendita di modellismo, modellismo dinamico, modellismo radiocomandato, droni, multirotori, aeromodelli, jet, automodelli, elicotteri, barche e scafi, radiocomandi, motori elettrici, a scoppio, a turbina,mod Come si legge ci sono tondini pieni da 6, da 8 e il relativo tondino con diametro interno di 1/10 superiore Ti confesso che sui miei Autonomy io uso a seconda dei casi o il 6 o raramente l'8 con risultati ottimi. Ho la certezza di un prodotto costante e la rapidità di una scelta che mi accelera la costruzione del modello Paolo | |
22 giugno 17, 09:06 | #426 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-08-2006 Residenza: In the wide blue yonder
Messaggi: 1.833
| Citazione:
Il punto che accomuna questo thread e quello quasi gemello dell'Inside è la possibilità che modelli centinati possano dire la loro nelle categorie f5j ed autonomy. A livello di peso se la giocano, o forse addirittura vincono, senza grossi sforzi. Con un po di tecnica (Edi non usa materiali esoterici ma colla,tavolette di balsa,resina,tessuto ed un pennello) il rapporto peso robustezza migliora ulteriormente, c'è insomma un'area tutta da esplorare e che può portare lontano. Basta, forse, essere modellisti invece che consumatori e le soddisfazioni possono arrivare. Lo so perchè io consumatore non lo sono stato mai, ma in f3j per essere competitivi bisognava investire molto. Qui no. E ci sono persone come Edi che mostrano pure la strada. | |
22 giugno 17, 10:50 | #427 (permalink) Top | |
UserPlus Data registr.: 02-03-2007 Residenza: Molinella (bologna)
Messaggi: 3.150
| Citazione:
Ho provato a percorrere la strada delle grandi dimensioni, AA di 4 mt e braccio di leva più lungo della media. Diciamo che finora i risultati in gara sono stati pessimi: non riesco a metterlo a punto come vorrei e per ora lo ho messo da parte. La categoria che mi piace di più è l'Autonomy che ha partecipanti che si costruiscono il proprio modello: la categoria la trovo molto più interessante e completa della F5J e poi ha il grande vantaggio che si vola tanto. Bellissima. Nell'ambiente della F5J ti sarai accorto che chi si costruisce il proprio modello non se lo fila nessuno, mentre in Autonomy si guarda il modello dell'avversario, si discute, ci si confronta: un ambiente più modellistica mentre la F5J ha partecipanti super tecnologici come conoscenza della messa a punto perfetta del modello usando materiali sofisticato. Due mondi diversi, ma egualmente interessanti Paolo Ultima modifica di Indoor : 22 giugno 17 alle ore 10:56 | |
22 giugno 17, 11:41 | #428 (permalink) Top | |
User | Citazione:
Complimenti.
__________________ Francesco P. A.K.A. Pampa "Anyone who's not interested in model airplanes must have a screw loose somewhere" (Paul MacCready) | |
22 giugno 17, 12:02 | #430 (permalink) Top |
User Data registr.: 31-08-2004 Residenza: In termica....coi baffi.
Messaggi: 6.047
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@ Paolo Indoor ,@Claudiopapi, io credo che il modello conti abbastanza poco in entrambe le categorie ai fini del risultato. Bella la realizzazione di Indoor e bella l'interpretazione dell'Inside. In Autonomy e in F5j Fai c'è lo stesso spazio per usare modelli autocostruiti , il risultato in gara dipende molto dal pilota e poco dall'attrezzo, almeno in condizioni meteo normali. Claudio, aspetto una tua opinione diretta dopo che avrai partecipato ad un incontro Autonomy, per ora vedo delle prestazioni come numero di voli spesso inferiori a quanto teorizzato quando decisero di mettere i limiti di funzionamento motore. Forse eravamo troppo ottimisti, comunque non credo che sia colpa dei modelli, magari bisogna interpretare diversamente la strategia di gara? Spero che tu possa partecipare e darci una visione diretta della cosa. Ci vediamo a Vigarano Mainarda questa domenica per la F5J Fai di Coppa Italia. Ciao a tutti. |
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