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11 maggio 18, 12:48 | #401 (permalink) Top | |
User Data registr.: 02-01-2004 Residenza: Vicino a Saronno
Messaggi: 6.998
| Citazione:
La scatola è piccola ma il modello è grande!! ...e si monta velocemente. Ti consiglio di leggere tutto il thread perché ci sono degli ottimi suggerimenti da parte di amici con grande esperienza che hanno condiviso qui le loro costruzioni, setup e impressioni di volo. Luciano | |
11 maggio 18, 14:10 | #402 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-12-2009 Residenza: Turriaco (GO)
Messaggi: 1.273
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Seguo sempre con interesse ma credo di iniziare a perdere il filo. Vedo che le vostre strutture assomigliano sempre di più a quelle in uso nel volo libero, quindi basso peso e grande resistenza. Se l’obbiettivo è il risparmio di peso su di un’ala centinata, evitando di incorrere nel fenomeno del flutter, il miglior compromesso facilmente fattibile credo sia questo. Longherone a tutta altezza costituito da due solette in carbonio con riempimento a tutto spessore in balsa a vena verticale o meglio a diagonale cotrapposta, d box in carbonio a trama diagonale incollato alle solette del longherone. Le centine, lato longherone, dovranno avere la stessa altezza del d box, in questo modo si potranno montare i cap strip in carbonio facendoli sormontare senza scalini per 4 – 5 mm sul d box. Durante una torsione, gli angoli esterni dei vari pannelli che costituiscono l’ala, sono fortemente sollecitati, incollarci dei triangolini di balsa con la vena giusta aiuta molto. Queste sono le soluzioni che permettono di avere strutture con con il miglior momento d’inerzia possibile (masse resistenti poste più all’esterno possibile della struttura). Il tubo è una soluzione elegante e comoda ma poco efficente e forzatamente pesante, garantisce una certa rigidità a torsione ma poco a flessione in quanto non ci sono elementi interni al tubo che ne impediscano lo schiacciamento. Inoltre, se il d box non è collegato al tubo, in parte si vanifica la sua funzione di irrigidimento alla torsione. Edi |
11 maggio 18, 14:12 | #403 (permalink) Top |
User Data registr.: 10-10-2013 Residenza: Alessandria
Messaggi: 34
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Il foro per il longherone e' gia tagliato su tutte le centine ma rimane attaccato in due punti. Il laser lascia un taglio molto fine e pulito, penso si possa riempire di ciano per ripristinare la centina e utilizzare i longheroni in piattina di carbonio. I burdi di entrata sono in tondo di carbonio da 2 mm... Saluti Carlo Bianchi |
11 maggio 18, 15:56 | #404 (permalink) Top | |||
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Precisazione sulla struttura alare modificata Citazione:
Citazione:
Citazione:
Grazie, queste sono un'ottime notizie Un po' di ciano e... il buco tondo nelle centine sparisce subito. Il bordo di entrata, se proprio si vuole risparmiare qualcosa, lo si sostituisce con un tubetto da 2: però su diametri così piccoli i guadagno è pochino
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | |||
11 maggio 18, 16:11 | #405 (permalink) Top | ||
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Citazione:
I tuoi pesi confermano circa quanto è stato scritto da Luciano e mi associo a quanto ti augura e suggerisce lui Citazione:
Penso che, a seconda della tua esperienza costruttiva, se volessi fare modifiche, ti convenga "esplorare" quanto è già stato provato e ben messo a punto da C. Papi che, con pochi cambiamenti, ha realizzato dei modelli veramente efficaci. Ciao, buon divertimento con il tuo Inside e a ri-leggerti presto.
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | ||
11 maggio 18, 16:47 | #406 (permalink) Top | |
User Data registr.: 30-11-2004
Messaggi: 319
| Citazione:
Grazie!!! Domanda...forse un po sciocca i 3 tubi in carbonio il grosso va intero per la parte centrale i 2 sottili divisi perfettamente a metà?...strano non lo fanno gia loro cosa usate per tagliarli a meta?, lama traforo? o altro Marco | |
11 maggio 18, 17:32 | #407 (permalink) Top | |
User Data registr.: 02-01-2004 Residenza: Vicino a Saronno
Messaggi: 6.998
| Citazione:
Per tagliare bene io utilizzo il dremel con il disco sottile per tagliare il ferro. Si può usare anche il seghetto magari con qualche giro di nastro adesivo a cavallo del taglio ma rischi sempre di schiacciare il tubo. | |
14 maggio 18, 16:16 | #408 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Evo Inside Autonomy F5J
Dato che ci sono molti che approcciano l’Autonomy-F5J con l’Inside, come già anticipato in precedenti messaggi, ci si è messi a pensare un po’ come ottimizzarlo per la categoria e pensavo di mettere qui qualche spunto che potrebbe essere utile. Nel we, complice una meteo “no comment”, ho avuto un po’ di tempo per studi oziosi a riguardo delle possibili evoluzioni e così, partendo dallo schema generale in 2 viste postato da Luciano, ho provato a riassumere il tutto graficamente con misure approssimate non avendo il disegno 1:1 disponibile su cui fare le verifiche precise, quindi le quote indicate sono da considerare “cum grano salis”. Ho cercato di fare un riassunto con richiami vari. In alcuni casi rimanderò alla topic dell’Ago 18 , mentre altre soluzioni sono mutuate da quanto C. Papi ha già ottimamente sperimentato e postato qui sul forum in questa topic. Quando mi metterò ad approfondire il discorso con il disegno 1:1 stampato cercherò di essere più precisio e probabilmente "produrrò" uno schizzo più preciso. Per ora, ecco qui il primo schema dell’Inside Evo Autonomy F5J Partiamo dall’ala: Sono possibili interventi strutturali per renderla più rigida con l’introduzione del Dbox, ma non sono indispensabili perché in condizioni normali la struttura del kit è quasi sempre più che sufficiente. Quindi inizierei dalla la geometria per semplificarla e soprattutto alleggerirla riducendo i servi da 6 a 2. Si è già detto che il flap in Autonomy F5J può anche non servire e i risultati dell’AGO18 e dei modelli di Paolo Dapporto lo stanno dimostrando. In planata normale, un modello poco carico sente ben poco al necessità di essere flappato; in efficienza veloce (flap negativo) per rientrare da sottovento non è così utile in quanto si può usare il motore volando in piano o in discesa. Per frenare, per una discesa veloce o in atterraggio per fare il centro da 10 metri sono più che sufficienti gli alettoni alzati a 75 gradi Quindi, per ridurre il peso… via il FLAP e relativi servi Qui un elenco di possibili modifiche alla struttura con l'eliminazione flap: soluzione 1 (più impegnativa): togliere il balsa pieno sia del flap sia lato cerniera aggiungendo le code mancanti alle centine; si fanno dei pezzettini di centina tutti uguali e si ricostruisce il centrale senza cerniere. Si può fare un BU in balsa ricavato dai pezzi del kit o in piattina di carbonio 3x1, ma in questo caso occorre mettere dei cap strip in carbonio almeno sulla parte finale delle centine. È la stessa soluzione dei terminali dell’AGO 18 con centine in balsa e solo cap strip su pochi cm verso il BU; i circa 1-2 decini di mm di spessore del cap strip generano un gradino del tutto trascurabile nel rivestimento (vedi anche http://www.baronerosso.it/forum/aero...ml#post5089110 Citazione:
soluzione 2 (più semplice): alleggerire al max la parte in balsa piena aumentando la dimensione degli scassi e incollando sul BU un carbonio 3x1, poi incollarla i posizione; mettere cap strip alle centine fino al BU incollandoli sul 3x1 in carbonio e poi eliminare quanto più balsa pieno possibile simulando le centine. Il balsa dell’ex flap con la vena non ben orientata con i cap strip dovrebbe egregiamente tenere, se poi lo si impregna con qualche goccia di ciano super fluida diventa robustissimo. Soluzione 3 (semplicissima): incollare il flap in posizione contro la parte fissa dell’ala usando i pezzi del kit, alleggerire un po’ dove possibile, non montare basetta servo, comandi, cavi, etc Tra tutto la soluzione 3 dovrebbe garantire un guadagno minimo di 50 grammi, le altre forse del doppio a seconda del peso del balsa dei flap “a kit.” Continua nelle prossime puntate con la costruzione del "monoalettone" cioè uno singolo per semiala o almeno un solo servo per entrambi.
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16 maggio 18, 10:52 | #409 (permalink) Top |
User Data registr.: 10-10-2013 Residenza: Alessandria
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| Inside.mod
In allegato le due versioni del mio Inside.mod l'ala e' stata modificata allungando il tratto centrale per sfruttare l'intera lunghezza del tubo in carbonio. Praticamente ho aggiunto una centina per lato. Ho irrigidito il bordo di uscita dei flap con una piattina di carbonio 2 x 0,5 nella parte inferiore e tra gli alleggerimenti ho incollato del roving di carbonio sopra e sotto, tutto con ciano. Il balsa era veramente molto leggero, anche troppo visto che i flap sono soggetti a toccate durante gli atterraggi. Ho unito le due parti mobili dell'alettone con il metodo Papi (bowden e tondino in acciaio) e montato solo il servo della parte centrale. Il diedro e' come da disegno ma secondo me andrebbe aumentato.... Ho montato il timone originale su una fusoliera Art Hobby. Per cercare di ridurre il peso totale sto provando una versione con timone a V Saluti Carlo Bianchi |
17 maggio 18, 18:44 | #410 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Citazione:
Grazie del contributo. Avresti qualche dettaglio della modifica dell'alettone unico collegato in modo semirigido da farci vedere, così chi volesse farlo avrebbe già degli spunti preziosi senza sforzarsi per inventare Anche per il V, come hai fatto? Hai modificato i pezzi del kit ingrandendo il profondità o hai rifatto ex novo? Quanta superficie gli hai dato e come lo fissi alla fusoliera?
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | |
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