29 luglio 15, 10:41 | #21 (permalink) Top |
UserPlus Data registr.: 02-03-2007 Residenza: Molinella (bologna)
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Claudio dai una occhiata qui
..fantastico bravo chi lo ha scritto, Gian Marco Occhibove ing. Gian Marco Occhibove Aeromodellismo - F3J - F3K - pendio - slope soaring Paolo |
30 luglio 15, 03:57 | #22 (permalink) Top | ||
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Citazione:
Me lo ricordo bene e ne abbiamo anche parlato, però tu hai scelto di fare un farfallone con tanto diedro, ala a parasole, poca superficie laterale davanti all'ala e basso carico alare che, a mio parere, coniugava vari problemi riducendo di molto la controllabilità. Il flappone centrale che scende unito ad un due assi con molto diedro e ala a parasole in condizioni di atterraggio in turbolenza mi dà l'impressione di essere un incubo per mantenere in linea il modello sul centro... così come pensare di farlo spiralare dove e come si vuole come vento e termica turbolenta... o invertire la virata. La stabilità pendolare + il tanto diedro a mio parere incasina la vita non poco. Non per nulla i parapendio e i delta, anche per altri motivi... hanno tanta stabilità pendolare e un diedro negativo. Invece un'ala un po' diedrizzata, ma con alettoni che salgono per frenare si controlla molto bene in tutte le condizioni. E' una configurazione che con Eugenio stiamo sperimentando da un sacco di anni e che, nelle ultime messe a punto, ci soddisfa pienamente. per quanto riguarda Citazione:
Mi interessava conferma per certi valori e quanto scritto da GMO è esattamante quanto supponeva andasse bene anche Eugenio.... quindi ora sono più tranquillo... di non trasformare un'ala sogliola... in sottiletta informe Per il resto il menù di costruzione è già pronto da un po' e rispecchia molte soluzioni che già uso sui miei barchini, solo che mettere a punto i dettagli e le sequenze migliori per far venire un lavoro decente e "sicuro" è un po' complicatino con 1m2 quasi di roba da ricoprire... specie per i pigroni come me. Il longherone era già definito e sarà a tutta altezza in piattine di carbonio con anima in balsa e poi avvolto con kevlar per evitare lo scorrimento che è stata una soluzione già impiegata sia sui nostri modelli, sia sulle derive delle mie barche più tirate Nella zona di cerniera di flap e alettoni credo metterò due bei listellini di balsa come nei vecchi e ancestrali sistemi che abbiamo sempre usato, sperando che il rivestimento non marchi troppo tra espanso e balsa. la "speranza" è più che altro per motivi estetici, tanto al 75% della corda il flusso non è più laminare da una vita e dubito si accorga anche di un gradino da mezzo millimetro. Il pvc per il rivestimento in fibra che avevo già usato sulle mie derive e che mi pare dare buoni risultati è già tagliato, solo che volendo fare un modello economico in vetro da 80 senza tessuti ricercati, mi sto inventando un giochino di fili di carbone per dargli rigidezza torsionale con una struttura geodetica che mi sta facendo perdere un po' di tempo già con righello e matita sulla carta... e che poi dovrò copiare sulle sagome Per articolare i flap e alettoni, così come per mettere il longherone, farò i tagli solo dopo aver laminato l'intradosso che aiuterà a tenere assieme il fine e fragile bordo d'uscita. Essendo tutto un esperimento, per ora non ho intenzione di investire soldoni in euro e ore di ricercatezze per la massima estetica per un modello la cui funzione primaria sarà planare tra i 20 e 50 Km/h, senza sollecitazioni particolari... quale è un F5J o un Autonomy. Il grosso vantaggio della categoria è che, non dovendo fiondare o andare a supervelocità... "tanta" struttura non serve. E, dato che con un centinato aperto con Dbox come il Dismora di Euge non ho avuto prestazioni molto differenti dell'Hi aspect (che ha un profilo ben più preciso), se salta fuori qualche gobbetta qua e là... penso sopravviveremo. Domani comincio con i lavori più seri... appena ho news le posto. Ciao
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31 luglio 15, 14:31 | #23 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-05-2004 Residenza: Nel Parco Regionale del Matese (CE)
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| Citazione:
PS. L'articolo ha oltre 5 anni, anche se è da tanto che lavoro solo in stampo, forse dovrei aggiornarlo un po'...
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12 agosto 15, 11:52 | #24 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Anche se un po' a rilento, continuano i lavori: Ho disegnato su PVC da 0,7 circa il contorno ala, zone longherone e taglio flap + rinforzi per geodetica in unidirezionale di carbonio Per costruire l'ala ho deciso di rivestire il ventre prima di lavorare dall'estradosso per inserire longheroni e rinforzi interni per flap, baionette e punti di attacco. Qui qualche immagine della sequenza di realizzazione. Dopo aver laminato il vetro + i vari rinforzi in unidirezionale di carbonio da 45g/m2 sul fep distaccante appoggiato sul PVC disegnato che fa da guida, l'ala è introdotta nel sacco per la polimerizzazione. Per tenerla in planare durante la polimerizzazione, dato che il ventre è piano, con l'ala appoggiata sul piano sono appoggiate sopra le controsagome con qualche peso Sacco con vuoto a 0,45 come consiglia gmo78 Tratto centrale ala estratto dal sacco con i vari rinforzi: il bordo d'attacco è rivestito oltre che dal vetro da 80 anche dall'unidirezionale di carbonio da 45 gr/m2, sono presenti già tutti i rinforzi dell'intradosso nella zona di attacco fusoliera (vetro raddoppiato + unidirezionale), longherone, taglio flap e bordo di uscita e la geodetica di unidirezionale in carbonio per aumentare la rigidezza a torsione In totale circa 4 ore di lavoro tra preparazione pezze e unidirezionali + laminazione + sacco. Ho impiegato in totale circa 45 grammi di resina per rivestire l'intradosso del tratto centrale ( 42 dm2 di superficie) in vetro da 80 completo di tutti i rinforzi di tessuto raddoppiato e unidirezionale in carbone.
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21 gennaio 16, 20:55 | #25 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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seppur a rilento ormai cronico... prosegue la costruzione del Low Aspect.... Visto che ormai anche altri stanno seguendo questa via... svelo gli ultimi segretissimi pezzi sfornati dal laboratorio. in più ho notato che, per qualche motivo a me sconosciuto, le foto caricate come link dalla pagina di Progetto Urca su FB non sono più visibili. Per chi fosse interessato, il link all'album completo dei vari dettagli... è questo https://www.facebook.com/media/set/?...5978431&type=3
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23 gennaio 16, 13:55 | #26 (permalink) Top |
User Data registr.: 07-09-2010 Residenza: Rovereto (Trento)
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[/QUOTE] Visto che ormai anche altri stanno seguendo questa via... svelo gli ultimi segretissimi pezzi sfornati dal laboratorio.[/QUOTE] Noto che non hai lesinato carbonio e irrigidimenti geodetici! La nostra ala con le corde e gli spessori impiegati si presenta rigida a sufficienza con il solo tessuto messo a 45 gradi e i longheroncini in carbonio da 3x1, ho l'impressione che hai molto abbondato, come sei a superficie/pesi ?
__________________ pave 52 |
24 gennaio 16, 21:59 | #27 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Visto che ormai anche altri stanno seguendo questa via... svelo gli ultimi segretissimi pezzi sfornati dal laboratorio.[/QUOTE] Noto che non hai lesinato carbonio e irrigidimenti geodetici! La nostra ala con le corde e gli spessori impiegati si presenta rigida a sufficienza con il solo tessuto messo a 45 gradi e i longheroncini in carbonio da 3x1, ho l'impressione che hai molto abbondato, come sei a superficie/pesi ?[/QUOTE] Per ora sono nei pesi previsti per fare un'ala da 90 dm2 in circa 1000 o 1100 grammi. Lo stimato finale per il centrale a cui devo ancora finire longherone con baionette (sandwich balsa e solette carbonio legato in kevlar) è di circa 500 grammi. Ora rivestito solo da un lato è 300.
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25 gennaio 16, 18:22 | #28 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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| Citazione:
Ieri ti ho risposto al volo con il cellulare, ora ti rispondo un po' meno "telegrafico". In effetti la tentazione di usare un tessuto piu` leggero c'era stata, ma le ali fatte in quel modo tendono ad improntarsi molto facilmente e ho preferito qualcosa di un po' piu` strong e duraturo con la possibilita` di alleggerirlo "bucandolo" dopo averlo finito. La tabella completa aggiornata dei pesi del mio low aspect e` la seguente: Tratto centrale con baionette di separazione - anima in estruso sagomato: 205 grammi circa - rivestimento applicato intradosso al centrale con rinforzi in unidirezionale di carbonio comprensivo di bordo dattacco anche su estradosso: 105 grammi. Peso attuale del centrale di 42 dm2 di superficie: 310 grammi A questo dovro` aggiungere il rivestimento dellestradosso (stimato 100 grammi), il longherone integrale con attacchi a fusoliera e i cassoni baionetta secondari (stimato in totale <100 grammi). Quindi la stima probabile del centrale e` circa 550 grammi. Terminali -anima in estruso terminali: 110 grammi per 24 dm2 ognuno - rivestimento applicato intradosso al centrale con rinforzi in unidirezionale di carbonio comprensivo di bordo dattacco anche su estradosso: 70 grammi circa. Peso attuale di un terminale di 24 dm2 di superficie: 180 grammi a cui dovro` aggiungere il rivestimento dellestradosso (stimato 60 grammi perche` cercherò di stare piu` povero con la resina), il longherone parziale in balsa vena verticale fibrato che collega i 2 rivestimenti e il nastro in fibra di unione con la parte rimuovibile del centrale (stimato in totale <40 grammi). La stima finale per il terminale e` di 280 grammi, quindi 560 entrambi. Per ridurre il peso dei terminali dopo il collaudo, se vengono rigidi come penso, penso di fare uno svuotamento tra le geodetiche in carbonio e un rivestimento in oracover light o mylar per eliminale un po di peso (dal 10 al 20%). In questo modo dovrei stare sotto i 500 grammi per i terminali e qualcosa meno per il centrale Se riesco a stare sotto 1 kg tra fuso e timoni finiti dovrei contenere il peso odv nei 2 kg per un carico alare di circa 22g/dm2 che e` il medesimo del mio Termik Art Hobby di 850 grammi che e` un bel farfallone Questo, essendo ben piu` grande e con un po piu` di inerzie, potrebbe presentare caratteristiche di volo interessanti e tutte da scoprire... nel bene e nel male... vedremo
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18 marzo 16, 20:54 | #29 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Finalmente sono riuscito a trovare qualche ora libera e il lento procedere... procede. Finiti i terminali dell'ala con il longherone interno con soletta di balsa da 6 mm a vena verticale a tutta altezza e solette di carbonio da 6x1. Il terminale ora pesa 185 grammi circa (avevo trascritto il peso sbagliato l'altra volta) e il longherone parziale pesa circa 15 grammi per ogni terminale. Se va tutto bene posso sperare di stare a poco più di 250 grammi a terminale finito (24 dm2 di superficie ognuno) ed è pronto per essere rivestito sull'estradosso. Ho anche completato il centrale con il longherone integrale (stesso dei terminali). Il peso del centrale da rivestire completo di tutto, cavi, longherone cassoni baionette etc è 410 grammi. Infine ho preparato tutte le strisce da 8 mm di carbonio unidirezionale da 45g/m2 necessarie per la geodetica esterna dei rivestimenti, i kit completi dei rivestimenti in fibra da 80 e laminato e insaccato il centrale Vediamo se resto nei 500 grammi quando esce dal sacco. Al prossimo giro lamino i terminali.
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31 marzo 16, 20:36 | #30 (permalink) Top |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Avanza mento lavori Low Aspect Qui le tre parti accostate pronte per il taglio delle estremità, del centrale della ri-unione con i vari diedri multipli e flap+alettoni Peso totale un po' meglio del previsto: 937 grammi Due terminali da circa 223 e un centrale da 490 grammi complessivi per 92 dm2 di superficie, 3 metri di apertura (peso circa 10,2 gdm2) e ad ora complete di cassoni baionette, cavi e tutti i rinforzi interni.
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