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27 novembre 07, 19:19 | #121 (permalink) Top | |
User Data registr.: 04-03-2004 Residenza: Arezzo
Messaggi: 228
| Citazione:
Pero..aspetto una risposta da Lipotech; ha detto che forse ha "ancora" qualcosa, se rientriamo negli 8C (e ci saremmo). grazie comunque dei consigli. Il modello è un Pulsar di 2 mt, e il peso, dovrebbe rientrare nei 750 g in o.d.v. Per Claudio: io accompagnerò Antonio, di Arezzo come me. L'idea dell'Autonomy mi interessa molto, e spero di essere in gara la prossima volta se non è troppo lontano. saluti Massimo | |
27 novembre 07, 19:26 | #122 (permalink) Top | |
User Data registr.: 31-03-2005 Residenza: Torino
Messaggi: 6.162
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a mio modesto avviso non ti conviene montare una 8C, perchè sotto carico si siedono molto e perdi giri utili a fare quota. se il modello pesa 750g con soli altri 50g (4celle ministilo per la rx e i servi, ad esempio) arrivi a 800g e puoi montare la 1200, magari 15-20C così spinge bene. ciao davide Citazione:
__________________ quota, velocità, idee: averne sempre almeno due | |
27 novembre 07, 19:40 | #123 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Citazione:
Secondo la formula per essere al peso minimo delle 2 lipo da 1100 dovresti pesare 733 grammi, ma se pesi più di 750 ti penalizzi un pochino da solo. Per volare con 2 lipo da 1200 il peso minimo è 800 grammi, quindi 50 grammi aggiunti sul tuo pulsar al peso previsto di 750 che di sicuro non gli fanno male: quindi ti consiglierei di lasciar perdere le 1100 senza dubbi. Una Lipo vecchia e a basso numero di C rende sempre poco anche se scaricata lentamente. Se poi volete un meeting di Autonomy vicino prossimamente, basta che la organizziate a casa vostra, come vedrete l'organizzazione è poca cosa e vi possiamo dare un po' di supporto la prima volta, così come facciamo con Paolo a Molinella. Penso che si dovrebbe fare un incontro dalle vostre parti per far vedere, a chi fa la categoria razzistica, qualcosa di diverso. In più, da voi, potreste partecipare tutti con i vostri modelli un po' devitaminizzati e con un pacco di lipo da 4 soldi adeguato al peso del modello. Credo che possa essere un esperimento interessante e magari ne parliamo l'8 dicembre, sperando in una meteo clemente. Mandami la tua frequenza radio che incomincio a inserirti. Ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | |
27 novembre 07, 19:57 | #124 (permalink) Top | |
User Data registr.: 29-11-2002 Residenza: Mountain View, CA
Messaggi: 4.390
| Citazione:
vorrei chiederti alcune cose in merito a cosa intendi per stabilità, ma non vorrei condurre off-topic questa discussione. Mi "segui" se ne apro una su Progettazione & Costruzione? Francesco | |
27 novembre 07, 23:53 | #125 (permalink) Top | |
User Data registr.: 18-08-2006 Residenza: Cremona
Messaggi: 1.949
| Citazione:
come capo squadra potrei anche condividere i tuoi pensieri ma non posso ovviamente imporre una scelta "di squadra" ai vari piloti se uno desidera sperimentare e provare e' libero di farlo; se uno non vuole o non puo', non posso certamente obbligarlo cosi' come non posso obbligare un pilota a scegliere un modello piuttosto che un altro non c'e' un modello "di squadra" anche se in realta' 4 dei nostri piloti nell'ultimo europeo avevano lo stesso modello (salvigni, verardi e due gallizia con il pike perfect) mentre mio figlio avevo i suoi vecchi Sharon e Carlino gli Xint di Zavagno ma non era un caso voluto i 4 modelli su 6, ma una scelta personale cosi' come i 4 piloti senior tedeschi volavano con 4 modelli differenti perche' ogni pilota sceglie il modello che meglio si adatta al proprio stile di volo faccio un esempio : lo Sharon e' un modello notoriamente "molle", abbastanza lento e poco reattivo ai comandi nel 2002 ha vinto il mondiale ed anche i nostri Salvigni e Verardi li hanno acquistati ... tempo due mesi e li avevano rivenduti il modello era troppo "facile" per loro e mal si adattava al loro stile di volo, piu' indicato per un modello maggiormante pilotabile, piu' reattivo mio figlio invece vola dal 2002 sempre con gli stessi modelli e non ha mai avuto problemi la conferma la si e' avuta anche a questo europeo dove Marco e' entrato nei fly-off con il fedele Sharon cosi' come Tobia Lammlein, sempre con gli stessi Sharon dal lontano 2000 e' addirittura arrivato secondo dunque, in un certo senso, ed in particolare ad un certo livello, poco conta seguire la moda, conta piu' che altro l'affiatamento con il mezzo il tuo modello vola benissimo ma non e' detto che in mano ad un altro abbia lo stesso effetto la "logica" della F3J e' un po' diversa e bisogna "capirla" in primo luogo e' una gara "uomo contro uomo" ; nel round vince chi fa meglio degli altri nello stesso momento non e' come le nostre garette Avot invernali, dove si decolla uno alla volta distanziati di un paio di minuti o come nella Autonomy dove in 3 ore uno parte quando vuole si vola a 360 gradi con un occhio pricipalmente rivolto agli altri, magari facendo dei rapidi ribaltamenti di posizione da un angolo all'altro del campo certo ci puo' stare la "buca" ma non lo credo imputabile al tipo di modello non si puo' affermare con certezza : "ecco hai bucato ... se avevi un modello con maggior diedro non ti succedeva" ... in genere se buchi e' perche' sei andato a volare seguendo il gruppo di destra mentre la termica importante era a sinistra e su questo ne ho la conferma quando vedo certi voli in cui il pilota lotta per 5/6 minuti a 30/40 metri di quota senza perdere un metro nella speranza di arrivare al pieno dunque non e' un pilota scarso, perche' sta dimostrando di saper volare in modo impeccabile, solo che in uno spazio di volo approssimativamente di 4 km quadrati (2x2 km) ci puo' essere di tutto, dal termicone al bucone conta secondo me di piu' l'occhio e la sensibilita' dell'accoppiata pilota/tattico di tutto il resto in particolare il tattico (e nei campionati anche il secondo tattico) deve avere l'occhio molto raffinato per percepire i vari segnali non solo del modello del suo pilota ma soprattutto quelli dei modelli avversari spesso la gara e' una vera e propria "caccia all'uomo", soprattutto nei voli in cui le condizioni sono miserabili : si punta il migliore (e nel tuo round uno e due ci sono sempre) e lo si segue questa e' la tattica che di solito paga di piu'; non val la pena cercare di avventurarsi da soli in una zona isolata del campo; certo, puo' capitare il colpo di fortuna e si imbrocca la strada giusta, ma il piu' delle volte il miglior esito lo si ottiene rimanendo in gruppo e cercando di pilotare meglio degli altri bisogna un po' viverli certi meccanismi di gara per poterli capire quando si vola da soli, o in gare in cui lo scontro non e' realmente diretto, difficilmente si "buca", perche' non si ha un reale temine di paragone se dopo 5 minuti si e' col cu*o per terra, non si e' bucato, semplicemente "non c'erano termiche" se sono in dieci a volare contemporaneamente... qualcuno che trova un angolino per farci i dieci minuti c'e' quasi sempre ... ed il "punto di vista" diventa diverso io ritengo che l' "atteggiamento vincente" lo si abbia mettendo in campo una "squadra vincente" che lavora in un sereno clima di collaborazione l'ho vissuto in prima persona in questi ultimi 3 campionati dove ci siamo presentati con una squadra anche numericamente importante, mediamente una quindicina di persone ed ognuno con il suo compito preciso; i piloti non devono trainare perche' devono mantenere la concentrazione; i piloti devono avere la massima fiducia possibile nel tattico ; cavi, attrezzature, persone sempre pronte nel momento giusto; se c'e' qualcosa che non va, qualche settaggio da sistemare o da migliorare, si lavora tutti per metterci una pezza in quest'ultimo europeo sia Marco Gene che Filippo hanno rotto il modello titolare il sabato nella gara Open io ho assemblato un nuovo Sharon cannibalizzando i pezzi di due miei modelli che avevo portato di scorta, smontando alcuni servi e rifacendo tutti i settaggi Gallizia, con l'aiuto di Fulvio Salvigni ha comprato un modello nuovo dalla Samba ed in una notte l'hanno approntato; il giorno dopo Filippo era in volo ed i trainatori si sono sfiatati per fare almeno una trentina di traini consecutivi per mettere a punto i due modelli questo per me e' un atteggiamanto vincente saluti giuseppe generali Ultima modifica di Gene57 : 28 novembre 07 alle ore 00:03 | |
28 novembre 07, 02:50 | #126 (permalink) Top | |
UserPlus Data registr.: 27-05-2004
Messaggi: 6.352
| Citazione:
ma la gara è una cosa e gli esperimenti e la progettazione un'altra. certo, l'obbiettivo è collimare le due cose.. ps esistono le a123 da 1100,provate a valutare anche quelle! | |
28 novembre 07, 08:09 | #127 (permalink) Top | |
User Data registr.: 04-03-2004 Residenza: Arezzo
Messaggi: 228
| Citazione:
Il Pulsar è questo: http://www.girmodell.de/pulsar2005/pulsar2005.html Per le A123 bisogna vedere le dimensioni, perchè il modello è abbastanza "preciso e stretto". le 1100 /2S sarebbero l'optimum, ma le vs considerazioni portano al miglior compromesso: per 50 gr non si impazzisce e si hanno anche performance superiori. OK per le 1200 (Hyperion LVX) Antonio è un ferie, ma gli ho scritto che mi mandi urgentemente la frequenza della sua TX in modo da potertela comuncare al + presto. saluti circolari Max | |
28 novembre 07, 11:12 | #128 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Citazione:
Le LVX vanno bene anche loro e quindi ti direi che e` tutto ok e con qualche grammo di piombo nel posto giusto sei "perfetto". Quello che non ho capito e' se Antonio ti presta un'altra sua radio o volerete in 2 con la stessa? La sua frequenza ce l'ho gia`, ch 51, e l'elenco iscritti e` qui aggiornato oggi con le ultime news: http://www.baronerosso.it/forum/showthread.php?t=71634 ciao
__________________ Claudio Vigada www.progetto-urca.com Footy-Italia gruppo facebook www.autonomy-f5j.it Facebook Autonomy F5J | |
28 novembre 07, 11:13 | #129 (permalink) Top | |
User Data registr.: 18-08-2006 Residenza: Cremona
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| Citazione:
potrebbe esserlo magari sulla carta, poi bisogna vederlo sul campo bisogna vedere quanto tempo un pilota impiega per sentirselo "in mano" e poi se quel pilota effettivamente gradisce il pilotaggio di quel tipo di modello poi bisogna vedere se e' un modello adatto od adattabile alle mutevoli condizioni che si trovano nell'arco delle giornate di gara o addirittura nella durata del singolo round (in dieci minuti le condizioni possono anche mutare radicalmente) certo e' che i modelli iscrivibili al campionato sono 3 e non devono essere necessariamente uguali, anzi non lo devono essere supponiamo pertanto che un determinato modello sia studiato per una certa condizione di volo (o la piatta o il vento forte) ma poi e' il pilota che lo ha in mano e che lo deve gestire; il modello non fa tutto da solo, e la cosa piu' importante e' quello che il pilota riesce a tirar fuori da un modello si deve in primo luogo provare piacere nel pilotare il modello faccio un esempio stupido : Marco quest'anno ha fatto le prime gare di campionato con lo Shadow, modello che doveva essere poi il titolare per l'europeo ma ci volava volentieri non perche' fosse superiore come prestazioni rispetto allo Sharon ma solo perche' l'avevamo fatto fare con una colorazione particolare che a lui piaceva (un disegno tribale) e pertanto ci volava con piu' gusto certo che piacerebbe a tutti poter provare, sperimentare, portare in volo modelli di propria concezione; ma spesso e volentieri non si ha il tempo materiale per farlo il nostro grande Rover Mersecchi ha gareggiato per anni con modelli suoi ed ogni anno tirrava fuori almeno un paio di soluzioni diverse sia come profili che come concezione del modello; e faceva anche ottimi risultati ma il "modello rivelazione" in realta' non l'ho mai visto nel mondiale 2004 in Canada un pilota americano, Tom Kiesling, si presento' con un modello effettivamente rivoluzionario : il Supra progettato da Drela alla prima uscita ufficiale ed era un Supra home made, costruito secondo le "specifiche" di Drela, non il prodotto commerciale che adesso vendono gli Ukraini modello dalla costruzione spartana, molto leggero, sicuramente rivoluzionario nei concetti (magari concetti sbagliati ... ma frutto di studi approfonditi) ha fatto dei bei voli, ha impressionato, ma alla fine non ha superato la meta' classifica saluti g.generali | |
28 novembre 07, 13:59 | #130 (permalink) Top |
Sospeso Data registr.: 21-01-2005 Residenza: La Civile e Ospitale Emilia
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| Ciò che apprezzo in un F3J.......
Piccolo Post per alleggerire: La miglior qualità che apprezzo in un modello da F3J è quella di non perdere le ali, o far gioco nella baionetta, tutte le volte che atterri (piantando per terra il modello.......), se vi raccontassi che è una delle cose che mi piacciono di meno nell' F3J ci credereste????? E' per quello che Francesco Grandi ed io abbiamo deciso di nn piantare il modello per terra nell' Autonomy, se si fa centro bene, se no pazienza. Avevo anche pensato a qualche accrocchio sotto il muso, ma l' elica pieghevole e soprattutto la PERICOLOSITA' della cosa mi/ci ha fatto rinunciare. |
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