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02 ottobre 07, 21:47 | #91 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-05-2004 Residenza: Nel Parco Regionale del Matese (CE)
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03 ottobre 07, 00:57 | #93 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Citazione:
Poi ho trovato un tubo per il trave di coda tra i vecchi pezzi di canna da pesca in carbonio e poi l'ho raccordato con il musetto nuovo in espanso sagomanto a mano. Al musetto che è circa un fuso un po' schiacciato di fianco e sul musetto ho applicato una pinnetta, sempre di espanso, risagomata sull'attacco dell'ala che mi permette di atterrare con i flap un po' abbassati senza sbatterli per terra (tipo supra di Drela) e di tenere bene il modello in mano in fase di lancio. La pinnetta mi ha fatto dannare per bene in quanto nell'ala è compresa una parte del raccordo con la fuso e per continuare ad aver la vecchia intercambiabile ho lavorato per tenere il doppio raccordo anche sulla nuova. Avvolto di domopack trasparente il tutto 8tranne il tubo del trave di coda), poi ho rivestito con vetro (80 gr/m2), carbone da 200 a trama diagonale + 2-3 strati di vetro sempre da 80. A fine laminazione ho fissato la fuso su uno scaletto per essere sicuro che rimanesse dritta dato che l'unione tra la coda e l'espanso era un po' flessuosa. poi un po' di olio di gomito e carta ad acque, una velata di nitro trasparente e il gioco è fatto. La nuova pesa circa 170 grammi meno dell'originale, ma chiaramente non la puoi piantare di punta per terra... tanto non lo farei comunque con il motore lì davanti Se vuoi farne un uso più rude è meglio raddoppiare il carbonio di sicuro Le ali sono state il meno: avevo già comprato un pyke acciaccatello e segare il terminale a 40cm dalla tip con il traforo non ha poi fatto così impressione. poi con il tampone ho rimodellato le due parti per dargli 25 gradi di diedro e ho fatto una giunzione interna in espanso rivestito dai soliti ritagli di carbone da 200. Poi ho riattaccato tutto di testa: ora lo provo (tanto con l'elettrico non c'è il problema delle verricellate) e se mi sembra troppo flessibile gli metto un nastrino di vetro all'esterno largo un apio di cm e poi maschero il tutto con un filetto. saluti e buona notte | |
03 ottobre 07, 10:22 | #94 (permalink) Top | ||||||
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| fuso su espanso a perdere
Vi posto qui un MP con relativa risposta che ho ricevuto perchè penso che a qualcuno possa interessare. Con questo sistema si fanno fusoliere, scafi e quant'altro debba essere realizzato in un solo esemplare rapidamente e con "poco" lavoro. Alcune sequenze sono descritte fotograficamente sul mio sito a questo link http://www.ff1.it/urca/Record/costruzione/index.htm e in questa pagina potete scaricare un file un power point con ancora più dettaglli http://www.ff1.it/urca/Record/index.htm ciao Claudio Vigada ********** Citazione:
Ci ho pensato più volte, ma su certe forme avvolgere è molto difficile e il materiale con cui avvolgi spesso fa pieghe che poi si riportano fedelmente su quel che c'è sta sotto, i buchini rimangono e in fase di carteggiatura alla fine è peggio. Meglio è usare tessuti molto morbidi, tipo il carbone a trama diagonale di Urs che è una vera cannonata, e vetri sottili da 80 e 110 al massimo. Con tanti strati sottili il laminato è meglio e l'aderenza del tutto molto facilitata. In più, a fine tempo di lavorabilità, la resina diventa più appiccicosa e questo aiuta a togliere le ultime pieghine. Chiaramente fare certe curve non è facile e conviene fare parecchi tagli e pezzettini. Citazione:
Le grinze piccole fatte sulle giunzioni difficilmente spariscono: in ogni caso conviene puntare la pellicola bene con pezzetini di nastro da disegno o biadesivo fine e, senza stirarla a freddo (dove la stiri appena scaldi fa il buco), farla aderire al meglio senza fare pieghe e sovrapposizioni. poiscaldando con il phon lei si ritira moltissimo e aderisce bene. Se qualche pieghetta rimane comunque non è un grosso problema: resta all'interno e all'esterno tanto devi carteggiare in ogni caso. Per questo all'interno metto quasi sempre un vetro fine che fa uno strato aderente (e che isola elettricamente); all'esterno altro vetro fine che lascia porosità piccole e che viene parzialmente consumato in carteggiatura. Poi il vetro si carteggia sempre meglio del carbone. Citazione:
Nella parte posteriore dove volevo che il laminato aderisse al trave di coda e l'incollasse, chiaramente niente domopack Non ho usato l'acetone ultimamente, lascia una poltiglietta schifosa da togliere, non fa risparmiare tempo e poi non lo trovo molto salutare. Citazione:
In qualche caso in passato ho usato delle goccie di ciano fluida qua e là per convincere i pezzi più "bastardi" a stare fermi, ma se posso evito. Talvolta sul domopack ho usato del biadesivo fine per aiutarmi a tenere fermo il primo strato di tessuto. Citazione:
Il vetro leggero lo faccio a pezze piccole o grandi a seconda del tipo di lavoro. Sugli scafi grossi uso pezze grandi, sulla fuso ho utilizzato strisce varie sovrapposte senza farmi troppi problemi. Taglio sempre per evitare le pieghe Citazione:
******** | ||||||
03 ottobre 07, 11:28 | #95 (permalink) Top | |
UserPlus Data registr.: 10-04-2004 Residenza: Brescia
Messaggi: 9.730
| Citazione:
E' ancora imbattuto? Altrimenti ti tocca fare un'altra barca!
__________________ Ciao, Piero. URL="www.educaunranocchio.org"]www.educaunranocchio.org[/URL] [/SIZE]onlus per il recupero di ranocchi cafoni cerca volontari da inserire nel proprio organico[/CENTER] | |
03 ottobre 07, 11:56 | #96 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Citazione:
si, tuttora imbattuto. Quando e se lo batteranno, la barca ha già disegnato il kit di modifiche per fare circa il doppio della strada andando il doppio più forte. Diciamo che in pratica basta trovare qualche finanziamento per pagare le spese come l'altra volta, mettere assieme un gruppetto di pazzi che diano una mano e, individuata una buona finestra meteo, partire e arrivare fino in sardegna o dalla sardegna o sicilia alla tunisia. Con il kit di modifiche completato, il range ottimale di vento passa da 15 a 20-25 nodi e la velocità max che abbiamo registrato con le modifiche parziali è superiore agli 8-9 nodi. Naturalmente non sarà una tranquilla crociera (con 25 nodi di vento ) e la barca appoggio dovrà essere adeguata per riuscire a stare dietro al modello. Ma questo non centra nulla con l'F5J Autonomy... scusate l'OT ciao | |
08 ottobre 07, 12:59 | #98 (permalink) Top | |
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Citazione:
Vuol dire che non vedi l'ora di venire a fare una gara di Autonomy? Di partire per la Corsica? O... che cerchi al Mecca ??????? Guarda che è dall'altra parte: hanno messo le faccine rivolte dal lato sbagliato | |
08 ottobre 07, 17:54 | #99 (permalink) Top |
UserPlus Data registr.: 27-05-2004
Messaggi: 6.352
| volevo dire che sei appena entrato nel mio piccolo Olimpo dei costruttori, popolato da coloro che hanno abilità artigianali, soprattutto con compositi & forme curve e complesse, che io posso solo sognare di avere |
12 ottobre 07, 09:34 | #100 (permalink) Top | ||
Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 4.598
| Citazione:
vi posto qui sotto un mp a cui ho risposto e che potrebbe essere di comune utilità. ****************** Citazione:
Il peso nella autonomy non è un gran problema in quanto se pesi di più ti porti più batterie e il rapporto tra energia imbarcata e peso è sempre uguale per tutti. Visti i risultati dei superleggeri (Supra- AVA e similari di Drela) e le prove fatte tra i nostri superleggeri e gli F3J è poi ancora tutto da dimostrare se vanno meglio e scendono meno. Il migliore dei nostri ultralight scende più dello Shadow a 2300 grammi e in compenso è molto meno efficiente. Ora il Long Pike rifusolierato e elettrificato peserà 200 grammi in più della versione F3J e quindi dubito che possa cambiare qualcosa. Al limite l'ala pesante costa un po' di energia in più in manovra e nelle inversioni di rollio, ma basta pilotare dolci e il problema si riduce. Comunque oggi lo provo e poi ti racconto. ****** Ciao Claudio Vigada | ||
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