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15 ottobre 15, 19:48 | #6021 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-03-2008 Residenza: Foligno
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Carissimo Io non so come mai c'è ancora qualcuno che pensa che il profilo di un aeromodello abbia una qualche rilevanza sul comportamento in volo dello stesso. Voglio dire che un aeromodello vola bene o vi la male se c'è a terra un buon pilota o un cattivo pilota. Da interminabili discussioni sull'argomento siamo arrivati alla conclusione che la quasi totalità e delle scelte aerodinamiche, progettuali, estetiche che puoi trovare nei vari aeromodelli storici che tutti conosciamo, fanno parte di un mangime per polli volto soltanto a vendere quel tipo di aeromodello sul mercato con la scusa dell'ultimo grido di raffinata tecnica. Ad ogni buon conto è necessario fare esperienza di qualunque cosa, pertanto la soluzione devi testarla ed applicarla tu personalmente dato che le voci di corridoio sono spesso frasi riportate da qualcuno che le ha sentite da qualcun altro che gliela dette qualcun altro ancora. Stabilito questo direi che il bordo di uscita al lama di coltello serve a creare dei flussi meno vorticosi possibili con lo scopo di ridurre la resistenza all'avanzamento. Pertanto io posso capire la cura maniacale dei dettagli se il modello è un pylon racer. Ho letto in un articolo di Loris Kanneworff che qualcuno usa per i piani di coda profili Naca al 18% con lo scopo di ridurre la velocità in picchiata. A parte che io vorrei vedere questo modello che ha un piano di coda con Naca 18%, ma anche se ci fosse vedi che quello che serve in un aereo da acrobazia non è la velocità. Non so se tu hai mai tagliato una ala in polistirolo: la difficoltà più grande è quella di ottenere un profilo rispondente a quello voluto proprio nella zona del bordo di uscita. Intendiamoci, la difficoltà c'è in effetti ma solo per il neofita. Ho una foto, adesso dovrei cercarla e non credo che sia una cosa semplice, ma le ali che tagliava Gino avevano tutte quante un bordo di uscita assolutamente perfetto e da filato come una lama di rasoio. Il fatto di avere all'estremità alare un profilo con uno spessore maggiore è giustificato dal fatto di non voler ottenere un aeromodello critico nelle condizioni di bassa velocità ma anche questa affermazione può essere facilmente confutata semplicemente guardando l'ala dei veleggiatori: nella stragrandissima maggioranza dei casi il profilo di estremità è più filante di quello alla radice sino a giungere, in certe realizzazioni, allo spessore di una lama di coltello. Vuoi sapere come facevo io i profili per i miei aeromodelli da ragazzino? Prendevo un foglio di carta, lo piegavo a metà, con la matita disegnavo mezzo profilo e quando il mio occhio diceva che quel profilo era quello che cercavo, con le forbici ritagliavo la carta piegata, la aprivo, e tagliavo tutte le centine del mio aeromodello. Non ho mai rotto un modello a causa del suo profilo, ma solo perché qualcos'altro è andato storto. Buon lavoro e buona costruzione. Cristiano.
__________________ ...quello che noi chiamiamo "passione" altri dicono "mania". Dev'essere un bacillo veramente resistente che quando entra nel sangue non molla più. (Ninetto Ridenti) Arch. Cristiano Giustozzi FAI 10694. Tel. 393 9772747 Ultima modifica di pellikano : 15 ottobre 15 alle ore 19:53 |
15 ottobre 15, 20:02 | #6022 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-03-2006 Residenza: Roma
Messaggi: 811
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Per l'altro 10%, però, visto che stiamo parlando di vincitori di Campionati Italiani, suppongo che i modelli non se li siano disegnati "ad capocchiam"... se non altro perché è più comodo usare il "manico" per effettuare bene le figure piuttosto che per correggere vizi del modello La mia era una solo una curiosità intellettuale... per quanto mi riguarda, un bel bordo d'uscita mozzo è dieci volte più facile da fare di uno profilato, però porsi delle domande non è sempre e comunque una perdita di tempo . Grazie mille, ricambio! Andrea
__________________ Chi vola vive "I'm not the Lord of the Rings... but neither have the nose ring, guys!| (A.S.) | |
15 ottobre 15, 20:27 | #6023 (permalink) Top | |
User Data registr.: 01-12-2009 Residenza: Desenzano
Messaggi: 261
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15 ottobre 15, 21:08 | #6024 (permalink) Top |
Gran Decapo Data registr.: 18-03-2007
Messaggi: 14.606
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Esperienze di quest'anno: Morris- profilo all'attacco 14 %, profilo all'estremità 16 %, bordo d'uscita molto spesso: 5 mm. Mach 1- profilo all'attacco 14 % profilo all'estremità 12 %, bordo d'uscita affilatissimo: 0 mm. Comportamento in volo praticamente uguale, un po' più veloce il Morris, ma uso una 12x10 contro una 13x8 con lo stesso motore e con pacco da 4000 contro 5200 ( sono elettrici ). Entrata in vite più facile col Morris, nessuno dei due stalla a meno che lo decida il pilota tirando, rallentando al massimo e dando direzionale. Il Morris è meno facile da rallentare, il peso è lo stesso, ma l'ala del Mach 1 mi pare abbia più superficie. Non so se il CG dei due corrisponde a quello di progetto, dopo averli collaudati ho tolto un po' di piombo nel Morris e avanzato leggermente le batterie nel Mach 1 riducendo anche le corse del profondità in quest'ultimo, bisogna ricordarsi sempre che la posizione del CG, entro certi limiti, è una questione personale tra il modello ed il pilota. Quello che conta negli acro d'epoca, ma penso anche in quelli attuali, è la possibilità del modello di eseguire le manovre del programma, ma soprattutto, di andare diritto e non richiedere continue correzioni da parte del pilota e questo credo sia una caratteristica di tutti i modelli di un certo successo, poi sta alla capacità del pilota di affinare le impostazioni e le trimmature. Il profilo è una cosa tra le meno importanti, a mio modo di vedere. Come scriveva tantissimi anni fa un certo Wild Bill Netzeband a proposito dei modelli acro in VVC, dato un modello di buona impostazione quello che fa la differenza vera è la mano del pilota. |
16 ottobre 15, 00:09 | #6025 (permalink) Top | ||
User Data registr.: 14-03-2006 Residenza: Roma
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Grazie per gli interventi Andrea
__________________ Chi vola vive "I'm not the Lord of the Rings... but neither have the nose ring, guys!| (A.S.) | ||
16 ottobre 15, 09:14 | #6026 (permalink) Top | |
User Data registr.: 05-05-2006 Residenza: Siena ( e sottolineo: SIENA )
Messaggi: 4.584
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vedendoli ( e vedendoti.......) volare più volte, la mia impressione è stata questa: Mach, incredibilmente stabile alle alte velocità ma con tendenza a "scomporsi" in atterraggio Morris: abbastanza stabile alle alte velocità, stabilissimo in atterraggio ma potrei essere stato tratto in inganno dal vento che, spesso, era presente a S.Giovanni V. sopratutto domenica poi, ovviamente, c'è da considerare i ditini.....sono certo che, visti in mani altrui, avrei avuto altre sensazioni
__________________ Simone | |
16 ottobre 15, 09:52 | #6027 (permalink) Top | |
User Data registr.: 22-03-2008 Residenza: Foligno
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17 ottobre 15, 12:46 | #6028 (permalink) Top | |
User Data registr.: 08-09-2007 Residenza: Cremona
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Sicuri che uno valga l'altro ? Io sono certo del contrario. Se così non fosse non mi spiegherei il fatto che da mediocre pilota quale sono, quando volo con un Maexi (per esempio) il modello è un farfallone, mentre quando uso un Kosmo, un Komet, un Curare ecc, il modello sembra pilotato da uno bravo. (si fa per dire) Certo nelle mani di Benito e pochi altri amici, anche le tavole di legno volano bene, ma qui si parla di eccellenze.... | |
17 ottobre 15, 19:12 | #6029 (permalink) Top | |
User Data registr.: 25-03-2009 Residenza: Milano
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Diversamente trovo l'affermazione troppo generica.- Gemmis.- | |
17 ottobre 15, 21:10 | #6030 (permalink) Top | |
Gran Decapo Data registr.: 18-03-2007
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In quanto alla domanda di cui sopra che fa il paio con l'osservazione sui "vincitori morali " di qualche messaggio indietro ricordo molto semplicemente una tipologia di modello che non ha una " buona impostazione " per il volo acro F3A d'epoca: trainer ad ala alta Inutile riempirsi la bocca con paroloni che fanno supporre una conoscenza approfondita dell'aerodinamica. Il mio parere sulle qualità di un modello l'ho espresso nel precedente messaggio citando Wild Bill. Piuttosto sarebbe interessante conoscere qualche parametro che caratterizza i modelli di cui al messaggio di Angelfly: carico alare motorizzazione ed eliche ovviamente profili velocità di volo corse delle parti mobili | |
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