F3A VINTAGE: Ovvero gli aeromodelli da acrobazia anni '70/'80.

[fabiorossi]

Originalmente inviato da Gianluigi_gav

.......e non solo loro: quest'estate ho avuto l'occasione di provare dopo più di 25 anni un Galaxy original vintage e un Blue Angel Kato; nonostante um bel po' di esponenziali e di opportune miscelazioni li ho trovati piuttosto nervosi: al termine ho dovuto farmi endovena di caffè ristretto. Pensare che ci volavo con radio con solo i 6 canali (la 6/12 Futaba marroncino) e per reverse solo il servo rosso. Oggi con un Wind o un Axiome o Citrin voli come sui binari in tutta scioltezza con una potenza inimmaginabile a quei tempi. Tutto sommato, a parte l'età e gli acciacchi, oggi è molto meglio!

Per l'inizio prox estate penso di farcela a portare in volo il Komet: escursioni classiche, esponenziali...mah...sono tentato di non dare un bel nulla.....e sono 20 anni che non piloto un pluri di quel genere; più che l'endovena di caffè al termine,due dita di lambrusco prima del decollo potrebbero tornare utili

[runnerfly67]

Originalmente inviato da Gianluigi_gav

.......e non solo loro: quest'estate ho avuto l'occasione di provare dopo più di 25 anni un Galaxy original vintage e un Blue Angel Kato; nonostante um bel po' di esponenziali e di opportune miscelazioni li ho trovati piuttosto nervosi: al termine ho dovuto farmi endovena di caffè ristretto. Pensare che ci volavo con radio con solo i 6 canali (la 6/12 Futaba marroncino) e per reverse solo il servo rosso. Oggi con un Wind o un Axiome o Citrin voli come sui binari in tutta scioltezza con una potenza inimmaginabile a quei tempi. Tutto sommato, a parte l'età e gli acciacchi, oggi è molto meglio!

Sono punti di vista,io non esiterei a rivivere quei tempi e rinunciare a quelli odierni, anche se non ho mai fatto gare F3A,è un po come guardare la F1 oggi e quella degli anni 60,raramente ho seguito una gara di F1 attuale ma in compenso guardo sempre le puntate di "correndo nel tempo "sul canale tv di Nuvolari credo che ci sia troppa sofisticatezza"se si può dire" che alla fine nessuno comprende se non gli addetti ai lavori,forse gli americani lo hanno capito e da qui il successo delle loro competizioni che attirano tantissimo pubblico e parlo non solo di aeromodellismo ma anche di molti sport motoristici.

[FAI6710]

Originalmente inviato da Gianluigi_gav

.......e non solo loro: quest'estate ho avuto l'occasione di provare dopo più di 25 anni un Galaxy original vintage e un Blue Angel Kato; nonostante um bel po' di esponenziali e di opportune miscelazioni li ho trovati piuttosto nervosi: al termine ho dovuto farmi endovena di caffè ristretto. Pensare che ci volavo con radio con solo i 6 canali (la 6/12 Futaba marroncino) e per reverse solo il servo rosso.
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Oggi con un Wind o un Axiome o Citrin voli come sui binari in tutta scioltezza con una potenza inimmaginabile a quei tempi. Tutto sommato, a parte l'età e gli acciacchi, oggi è molto meglio!

Concordo ampiamente con la seconda parte del tuo messaggio mentre per la prima parte dissento.
E' probabile che i due modelli che hai provato non fossero OK.....
Io ho ancora il prototipo del Galaxy del 1978 che con radio JR Rossi volava splendidamente. Oggi ne ho rifatto uno tagliato a cnc su miei disegni ( sono quelli originali del tempo ed unici esistenti in scala 1/1) che, dotato di un motore elettrico, è veramente morbido e plastico ed è ancora meglio dei vecchi originali.
Ho anche i Curare ARF sempre con motori elettrici che sono una meraviglia.
Con uno di questi, riesco a fare una buona parte del P15.

Ho notato che il tipo di propulsione elettrica rispetto al glow, consenta al modello una maggiore stabilità, maggiore plasticità, maggiore trazione e non sono necessarie alchimie particolari per eseguire un programma acrobatico decente.
Molti aeromodellisti, purtroppo, amano volare " con le orecchie" e non considerano il piacere di eseguire un volo acrobatico più o meno da manuale.

Saluti
Franco SALA

[fabiorossi]

Originalmente inviato da runnerfly67

Sono punti di vista,io non esiterei a rivivere quei tempi e rinunciare a quelli odierni, anche se non ho mai fatto gare F3A,è un po come guardare la F1 oggi e quella degli anni 60,raramente ho seguito una gara di F1 attuale ma in compenso guardo sempre le puntate di "correndo nel tempo "sul canale tv di Nuvolari credo che ci sia troppa sofisticatezza"se si può dire" che alla fine nessuno comprende se non gli addetti ai lavori,forse gli americani lo hanno capito e da qui il successo delle loro competizioni che attirano tantissimo pubblico e parlo non solo di aeromodellismo ma anche di molti sport motoristici.

Senza alcun ombra di dubbio non c'è paragone tra il fascino della F1 attuale e quella degli anni,per esempio, tra il '74 e il 1980; basti guardare le ferrrari della serie T, dalla 312 T4 del'74 alla T9 del '79...capolavori assoluti

[FAI6710]

Originalmente inviato da runnerfly67

Sono punti di vista,io non esiterei a rivivere quei tempi e rinunciare a quelli odierni, anche se non ho mai fatto gare F3A,è un po come guardare la F1 oggi e quella degli anni 60,raramente ho seguito una gara di F1 attuale ma in compenso guardo sempre le puntate di "correndo nel tempo "sul canale tv di Nuvolari credo che ci sia troppa sofisticatezza"se si può dire" che alla fine nessuno comprende se non gli addetti ai lavori,forse gli americani lo hanno capito e da qui il successo delle loro competizioni che attirano tantissimo pubblico e parlo non solo di aeromodellismo ma anche di molti sport motoristici.

Non capisco dove sia il legame tra i due sport.
Nella qualifica di spettatore, entrambe le categorie sono noiose, e lo sono ancora di più se non si conoscono le difficoltà o le alchimie per arrivare a certi risultati.

Io le gare di F3A degli anni 70 ed 80 le ho fatte e mi sono divertito a farle.
Era terribilmente noioso aspettare il proprio turno di lancio e vedere voli improponibili mentre era molto piacevole ed interessante vedere il lanci di campioni come Prettner, Matt, o CPLR per venire ai giorni nostri.

Voglio dire che, a mio parere, il piacere sta nel partecipare ed essere protagonista....

Franco

[Gemmis]

Originalmente inviato da fabiorossi

Senza alcun ombra di dubbio non c'è paragone tra il fascino della F1 attuale e quella degli anni,per esempio, tra il '74 e il 1980; basti guardare le ferrrari della serie T, dalla 312 T4 del'74 alla T9 del '79...capolavori assoluti

Ma non solo ! Guidare una F1 dei tempi era per iniziati,gente che sapeva rischiare
ed era una spanna sopra gli altri.-Gente che nasceva "Campione",l'aveva nel sangue
perchè le macchine erano cattive,difficili da interpretare,non avevano l'elettronica
che controllava l'accelerazione,la frenata e le dinamiche del moto ad alta velocità.-
Oggi un pilota mediocre con tutti gli orpelli che offre la tecnologia se solo siede su
una macchina "indovinata" diventa un fuoriclasse per converso se sei un "fenomeno"
puoi smanettare quanto vuoi che tanto resti dietro.-Cosa è meglio ? Ieri o oggi ?
Non so.-Io se guardo i piloti credo fosse meglio senz'altro ieri se guardo le
prestazioni forse è meglio oggi.-Cosa scegliereI ? Io,non ho dubbi e sceglierei
ieri perchè per me quello che conta è il pilota e la sua potenzialità umana
poi in seconda battutra viene la prestazione fine a se stessa dato che questa
è funzione solo della tecnologia ed è quasi indipendente dalla componenete umana.-
Idem per l'F3A Vintage.-

Gemmis.-

[runnerfly67]

Originalmente inviato da FAI6710

Non capisco dove sia il legame tra i due sport.
Nella qualifica di spettatore, entrambe le categorie sono noiose, e lo sono ancora di più se non si conoscono le difficoltà o le alchimie per arrivare a certi risultati.

Io le gare di F3A degli anni 70 ed 80 le ho fatte e mi sono divertito a farle.
Era terribilmente noioso aspettare il proprio turno di lancio e vedere voli improponibili mentre era molto piacevole ed interessante vedere il lanci di campioni come Prettner, Matt, o CPLR per venire ai giorni nostri.

Voglio dire che, a mio parere, il piacere sta nel partecipare ed essere protagonista....

Franco

Era solo per portare un esempio,ma si tratta pur sempre di 2 competizioni che si sono evolute nel tempo.

[Gianluigi_gav]

I modelli erano/sono Ok (sono di Ewald Trumpp, campione tedesco degli anni '90 e collezionista di F3A vintage) e volano benissimo, sono modelli eccezionali ma, com'è giusto, non sono paragonabili a quelli attuali se usati nelle gare odierne.
Il punto è proprio questo: i modelli che qui ricordiamo erano macchine eccezionali per le gare di quei tempi (il Galaxy di Easycnc é un capolavoro) ed è buonissima cosa ricordarne i fasti, ma non possono gareggiare vantaggiosamente con quelli odierni. E lo confesso: per me un F3A é una macchina da gara, usarla per il volo domenicale non mi soddisfa, e pertanto deve essere una macchina "attualmente" competitiva.
Fare rivivere quelle meravigliose macchine non ci deve far dimenticare che sono state il lustro tecnologico italiano nella F3A mondiale.
Scusatemi se insisto sulle competizioni, ma sono sempre alla ricerca di giovani talenti per le gare, come fanno tutte le altre nazioni, per avere un futuro consono alla grande tradizione acrobatica italiana.
Spero tanto che questo 3d, così tanto seguito, possa essere di stimolo a qualche giovane di dedicarsi alla F3A.
Il P 15 é fattibile con una trasformazione elettrica ma devi faticare 3 volte tanto che un tuo pari avversario con modello attuale, ma sono sicuro che Sala, con un po' di allenamento, possa dare punti ad un bel po' di concorrenti!

[Gianluigi_gav]

Gemmis, a mia opinione, ha centrato la questione: a quei tempi il pilota doveva esprimere il massimo della sua potenzialità: progettare, costruire, volare, innovare, inventare, etc, etc, ora il concorrente spesso deve semplicemente pilotare correttamente il modello, ma, vi posso assicurare, é veramente durissimo e difficilissimo primeggiare. A parere di molti giudici internazionali, la qualità di esecuzione geometrica dei programmi é notevolmente aumentata negli ultimi anni e se lo dice gente molto più titolata di me conviene crederci!
Non solo d'accordo su una cosa: un buon modello crea un campione, forse, ma mai un fuoriclasse. Un fuoriclasse possiede un quid in più che nessuno e nessun allenamento può dare. O ce l'hai o non ce l'hai...e se ce l'hai lo devi saper usare, altrimenti non ti serve a niente.

[Gianluigi_gav]

Originalmente inviato da Gianluigi_gav

Gemmis, a mia opinione, ha centrato la questione: a quei tempi il pilota doveva esprimere il massimo della sua potenzialità: progettare, costruire, volare, innovare, inventare, etc, etc, ora il concorrente spesso deve semplicemente pilotare correttamente il modello, ma, vi posso assicurare, é veramente durissimo e difficilissimo primeggiare. A parere di molti giudici internazionali, la qualità di esecuzione geometrica dei programmi é notevolmente aumentata negli ultimi anni e se lo dice gente molto più titolata di me conviene crederci!
Non solo d'accordo su una cosa: un buon modello crea un campione, forse, ma mai un fuoriclasse. Un fuoriclasse possiede un quid in più che nessuno e nessun allenamento può dare. O ce l'hai o non ce l'hai...e se ce l'hai lo devi saper usare, altrimenti non ti serve a niente.

......e Franco Sala é un esempio di fuoriclasse! I risultati parlano chiaro!