F3A VINTAGE: Ovvero gli aeromodelli da acrobazia anni '70/'80.

[Tofuso Lamoto]

Certe cose Google non le dice o forse sono io che ultimamente mi ritrovo persino a pensare in inglese.
Una buona notizia dall'Italia , once in a while...

[Kat Sitwoy]

Originalmente inviato da losisi

ovviamente non hai tutti i torti Cesare....personalmente e molto modestamente, credo che una spiegazione ci sia....il periodo a cavallo tra la metà dei '70 e gli '80 penso sia stato il periodo del boom per la nostra passione...ed i modelli del periodo hanno necessariamente creato una sorta di imprinting nell'immaginario di quanti, a vario titolo, vissero quella "stagione d'oro"....

ritornando al Simla: è già un po' che ci penso, dopo il Kosmo mi piacerebbe cimentarmi...anche se sono convinto sia una bella sfida.....come si potrebbero avere i disegni ??

Quello che dici è evidente. E' chiaro che i quarantenni di adesso non possono avere esperienza degli anni più addietro, ma è anche vero che la curiosità è il sale della vita e ci si può documentare abbastanza facilmente.
Non vorrei che succedesse quello che è successo nelle gare oldtimer, dove a fronte di migliaia di modelli belli, interessanti e spesso difficili al punto da rappresentare una sfida, quasi tutti si buttano invece sui 5 o 6 modelli più competitivi, col risultato di vedere sempre le stesse cose in campo. Qui non ci sono traguardi tecnici da superare come nelle categorie attuali. Tutto quanto è già stato codificato ed è lì, cristallizzato e pronto ad essere celebrato. Lo spirito del vintage è solo quello della rievocazione storica. La competizione è un accessorio secondarissimo per divertirsi e farsi quattro risate fra amici, non per primeggiare sugli altri.

Per il disegno del Simla, leggi la risposta a Tofuso.

[Kat Sitwoy]

Una piccola nota per chi volesse costruire il Simla e - non avendo vissuto quel periodo - avesse le stesse perplessità che ho avuto io vedendo quel bordo d'entrata non arrotondato. Non è un errore, ma era proprio così (anche il Kwik Fli prima serie ha quel tipo di naso appuntito). La ragione, mi è stato spiegato, è dovuta al fatto che quei modelli, non volando col proporzionale, dovevano avere per forza di cose una notevole riserva di stabilità e nonostante che nel programma la vite si eseguisse alla fine proprio per avere il serbatoio quasi vuoto ed il CG più arretrato possibile, a volte si rifiutavano di entrarci. Il bordo d'entrata appuntito, favorendo lo stallo, risolveva (o almeno si spera) il problema. Oggi nulla vieta comunque di arrotondarlo, ovviamente.

[angelfly]

Qui a forza di parlare di elettrico va a finire che prendo la scossa

Mi viene in mente l'indirizzo di questa discussione :

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Aeromodellismo Volo a Scoppio

F3A VINTAGE: Ovvero gli aeromodelli da acrobazia anni '70/'80. F3A VINTAGE: Ovvero gli aeromodelli da acrobazia anni '70/'80


Perché anziché litigare fra spelafili e grattaruggine (io mi schiero dalla parte del glow) non aprire un' altra discussione nella sezione corretta ?

[Gemmis]

Originalmente inviato da icarus64

Non me ne vogliano Franco e gli altri vintagisti progressisti ; concordo con Gemmnis su molte cose. Un modello vintage non è esattamente come una Targa Oro ASI, dove dev'esser tutto originale per forza: quello è un Registro Nazionale di auto storiche e chi ottiene l'ambita targa sà di possedere una testimonianza del passato che ha da sempre esser ligia a come quando uscì dalla fabbrica nel suo tempo (non apprezzo molto coloro che una volta ottenuta la Targa, sbarcano dall'auto cose come l'autoradio, ad esempio, per sostituirla con una più performante con tanto di USB e MP3. Per non parlare di quelli che ci aggiungono pure il terzo stop (partecipando a vari raduni con mio suocero, ne ho viste di cose...), a questi gli revocherei la targa oro, perchè non solo snaturano la essenza di quella vettura, ma dimenticano che quando esposte, hanno anche uno scopo didattico per coloro che le osservano, e quando una vettura ha la massima Targa, osservandone i particolari si deve poter vedere come quella vettura era e non come ora è a causa degli scellerati interventi del proprietario.
Un F3A "ruggente", a mio avviso, può benissimo volare con un sistema a 2.4GHz e con le batterie rx che più aggradano il proprietario: l'importante è che queste migliorie non snaturino il suo inviluppo di volo e quì siamo al punto. Una 2.4, una Ni-Mh, piuttosto che una Li-Fe, non alterano le caratteristiche del modello, quelle che aveva all'epoca; già dei servi digitali poterebbero portar a qualche variazione rispetto all'originale. Il programma acro dell'epoca era pensato per motori a scoppio 2T che davano il meglio di loro agli alti regimi. Un propulsore a pile ha la sua coppia bella disponibile già da subito, e questo comporta, sicuramente un miglioramento specifico, ma pure un inviluppo non più conforme a quello che il modello aveva nel suo tempo, parlo degli anni '70 e primi '80; quelli dove le eliche 11x7, 7-1/2 e 3/4 la facevano da padrone. Gli anni successivi, non li valuto. Già con l'avvento dei quattro tempi la acrobazia si evolveva spostandosi dalla dinamicità d'un tempo, verso la plasticità non più dipendente da inerzie ed abbrivi, sino al suo naturale culmine, attuale (tutti a pila e minime variazioni di velocità). Non stò certo a sindacare cosa è meglio, ma da appassionato di organi, se ho da suonare la BWV533, preferisco un Pinchi a trazione meccanica e con i registri giusti, quelli che utilizzava lo stesso J.S. Bach nela sua epoca, ad un organo eclettico o pieno d'ance e a Trazione Elettrica. Questo perchè il risultato sarà certo più filologicamente coerente con i colori, le sonorità degli Organi Barocchi di Scuola Germanica. Poco importa che mastro, guido, quell'organo lo abbia costruito in anni recenti, e che i registri siano servoassistiti, così come le Unioni, ed altro ancora, ma le tastiere sono a trazione meccanica, ed i registri, quelli giusti. Ovvio che i mantici hanno motore elettrico, ma questo non porta a differenze sonore rispetto ad un tempo, quando i mantici venivano azionati manualmente da addetti all'uopo.
Ovvio che poi, i più integralisti del vintage, storcono il naso pure alla recente tendenza delle nuove edizioni di modelli che fecero la storia, ma in versione ARF, e con conseguenti pesi odv differenti, ma il discorso sarebbe troppo vasto e variegato. Per inciso: penso che pure i vari Curare overmotorizzati (il mio compreso), poco abbiano dell'originale di Prettner, che pesava ben 800g in più ed il suo rapporto peso-potenza era minore rispetto ai nostri (parlo di quelli che hanno in prora Rossi, Novarossi, ecc).
Le mie son solo considerazioni, nel pieno rispetto della altrui scelte, e ben lungi da me l'approccio oltransista e talebano. Bello confrontarsi contutti senza denigrar nessuno (qualcuno s'era offeso per una mia colorita definizione degli elettrici; ma la mia è ironia, non certo mancanza di rispetto). La Verità Assoluta, non è di questo mondo, e non appartiene certo a me...

Esatto !
Icarus ti ringrazio davvero per quello che hai scritto perchè
è esattamente quello che avrei voluto dire anch'io solo che tu
l'hai saputo esprimere di gran lunga molto meglio definendo la
questione con una fraseologia ed una dialettica davvero raffinata.-
Hai soprattutto fatto il punto sull'inviluppo di volo e sulle
dinamiche coinvolte nell'acrobazia dei modelli del tempo a cui
si fa riferimento.-Mi è in particolare piaciuto molto questo

"Già con l'avvento dei quattro tempi la acrobazia si evolveva
spostandosi dalla dinamicità d'un tempo, verso la plasticità
non più dipendente da inerzie ed abbrivi, sino al suo naturale
culmine, attuale (tutti a pila e minime variazioni di velocità)"

perchè se è pur vero,come è stato detto,che fare,ad esempio,
un cappello a cilindro e trovarsi all'apice già della prima salita
con il "fiato corto" tanto da far fatica a fare il resto della figura,
non è che per ovviare a questa "limitazione" si debba allora
optare per un buon motore elettrico che questo problema non ha
di certo,perchè è come prendere una scorciatoia di comodo invece che
affrontare il problema e cercare di risolverlo con i mezzi a
disposizione (di allora,ovvio);e non vale nemmeno arroccarsi nella
posizione di giustificare l'uso della motorizzazione elettrica solo
perchè "allora" non c'era e si sarebbe voluto averla.-
Se è per questo anch'io avrei voluto al tempo essere figlio di papà
con una marea di soldini da spendere,peccato che son nato poveretto !
Però il modellismo,con fatica ma con passione,l'ho fatto lo stesso.-

Altro punto che mi piace moltissimo e condivido in pieno sono
le tue ultime parole

"Le mie son solo considerazioni, nel pieno rispetto della altrui scelte,
e ben lungi da me l'approccio oltransista e talebano. Bello confrontarsi
contutti senza denigrar nessuno (qualcuno s'era offeso per una mia colorita
definizione degli elettrici; ma la mia è ironia, non certo mancanza di rispetto).
La Verità Assoluta, non è di questo mondo, e non appartiene certo a me..."
Parole sagge.-

Un saluto.-
Gemmis.-

[Gemmis]

Originalmente inviato da angelfly

Qui a forza di parlare di elettrico va a finire che prendo la scossa

Mi viene in mente l'indirizzo di questa discussione :

BaroneRosso.it - Forum Modellismo > Categoria Aeromodellismo >

Aeromodellismo Volo a Scoppio

F3A VINTAGE: Ovvero gli aeromodelli da acrobazia anni '70/'80. F3A VINTAGE: Ovvero gli aeromodelli da acrobazia anni '70/'80


Perché anziché litigare fra spelafili e grattaruggine (io mi schiero dalla parte del glow) non aprire un' altra discussione nella sezione corretta ?

Ahahahahaha,bella questa :

"Qui a forza di parlare di elettrico va a finire che prendo la scossa"

Angelfly,non credo ci sia bisogno di litigare,ci mancherebbe altro !
Circa quello che dici in effetti se volessimo guardare a rigor di logica
è vero che parlare di elettrico in un 3d dedicato ai motori a scoppio
ed ai modelli F3A Vintage anni 70/80 è forse fuori luogo e sicuramente sarebbe
meglio che questo avvenisse in un 3d,appunto,sul volo elettrico.-
Non sarebbe male perchè si potrebbe aprire una discussione del tipo :

"Come elettrificare un modello F3A Vintage" pregi e migliorie"

o qualcosa di simile.-

Questo però in pratica rispecchia un po quello che volevo dire nel
mio precedente intervento dove accennavo ad un possibile "Splittamento"
della categoria prima di essere tacciato di blasmemia.-

Come dicevo però in seguito in effetti è anche vero che forse una cosa del genere
è una forzatura che non è che serva poi in definitiva a molto se non
a rischiare di parcellizzare e polverizzare una già di per se ristretta cerchia di
"nostalgici" e di questo,se fosse, ne sarei dispiaciuto,non essendo nelle mie intenzioni
voler frantumare questa bella eredità del passato,per cui non ti saprei rispondere
se questo è meglio o no.-

Un saluto.-
Gemmis.-

[Ehstìkatzi]

Le foto della costruzione del Morris appariranno, d'ora in avanti, nella discussione " Persichello e dintorni ".

[Valerio Ceccherini]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

Le foto della costruzione del Morris appariranno, d'ora in avanti, nella discussione " Persichello e dintorni ".

Peccato, credevo questa fosse la platea naturale del bellissimo building log del Morris, in Persichello e dintorni temo si perda tra gli altri argomenti trattati.

[Kat Sitwoy]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

Le foto della costruzione del Morris appariranno, d'ora in avanti, nella discussione " Persichello e dintorni ".

E fai molto male. Premesso che ognuno può avere le sue "opinioni", che si chiamano così in quanto "opinabili", chi è disgustato dall'eletrificazione, vorrà dire che si volterà dall'altra parte astenendosi dai commenti. Che non sono d'accordo lo sappiamo già e già ce ne siamo fatti una ragione. Se ne facessero una anche loro e ciascuno avanti per la sua strada, ripettando le opinioni e l'indipendenza di giudizio altrui.

[Chicco K]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

Le foto della costruzione del Morris appariranno, d'ora in avanti, nella discussione " Persichello e dintorni ".

No, il Morris lasciamolo in questo thread...
è il modello che interessa maggiormente, non il motore...