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Vecchio 19 novembre 14, 21:24   #5381 (permalink)  Top
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L'avatar di Ehstìkatzi
 
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Non vale la pena di farsi seghe mentali alla ricerca dell'ogiva perfetta.

Con il motore elettrico devi garantire l'adeguato raffreddamento al motore, quindi devi togliere l'ogiva, allargare al massimo il foro dell'ordinata e fare uno scarico dell'aria calda sotto la naca motore.
chiudi bene i fori della parafiamma in modo che il caldo del motore non entri in fuso.

Il regolatore e la batteria non scaldano molto a condizione che siano ben dimensionati. Io non ho nessun problema anzi sono strafelice del setup del mio curare che poi è lo stesso che ho nel Galaxy da kit easycnc.

Bravo, hai sempre una bella manina...
Ottimo lavoro.......

Posta altre foto.....
Ciao Franco
Già fatto, penso che farò anche un paio di prese laterali subito dietro l'ogiva.

Ehstìkatzi è collegato  
Vecchio 19 novembre 14, 21:49   #5382 (permalink)  Top
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Diciamo subito che l'aver proposto uno "splittamento" della categoria
in effetti è una forzatura che non serve a nulla soprattutto perchè lungi
da me è l'idea di parcellizzare e polverizzare una categoria così ristretta
e particolare come,appunto,l'F3A Vintage.-
Sebbbene questo non era assolutamente
nelle mie intenzioni e la mia era solo una maniera per caratterizzare le
varie interpretazioni di questa branca dell'aeromodellismo,noto invece che
è passato un messaggio sbagliato.-
Questo giusto per sgomberare il discorso
da ogni ulteriore appunto e/o critica.-Così come non era nelle mie intenzioni
far passare il messaggio che qualcuno possa scandalizzarsi dell'elettrificazione
di un F3A Vintage,che,per quanto mi riguarda,non mi scandalizza per niente,
ci vuol ben altro :-)
A molti,se non a tutti,poi deve essere sfuggito il fatto che la mia affermazione
" Eh in effetti ! Un Morris elettrico........mi vien da piangere :-( "
era volutamente detta in tono scherzoso ed ironico tant'è che per dimostrarlo
l'ho fatta seguire subito da :"A parte gli scherzi !"
Ma,ripeto,forse questo è sfuggito ma io cosa ci posso fare ? Più di scriverlo!!!

Franco Sala ha ragione,son d'accordo con lui : per essere dei veri vintagisti
nel senso di "integralisti" bisognerebbe agire come si fa nel settore delle
auto storiche,quindi bisognerebbe avere non solo modello ma motore,radio,e così via,tutto
rigorosamente dell'epoca (aggiungerei che bisognerebbe avere anche noi l'età
dell'epoca : magari!!!! :-))))),fosse questo possibile) però di fatto questo
non solo non è possibile ma nemmeno auspicabile perchè un conto è utilizzare
le tecnologie moderne,quelle che una volta non c'erano,per migliorare la
sicurezza del volo e della salute di chi ci ruota intorno,un conto è utilizzare
i nuovi ritrovati semplicemente per non sporcarsi più le manine,non sentire più
l'odoraccio dell'alcool e/o del ricino,non doversi slambiccare il cervello
su come carburare un motore,non dover preoccuparsi se bisogna smagrire o ingrassare,
e così di seguito.-Un bel motore elettrico ed hai risolto tutto,compreso il rumore !
Eh,si,diciamocelo : l'elettrico è sicuramente più performate,decisamente superiore
allo scoppio,però è anche decisamente e di gran lunga molto più facile.-
E quindi ? L'elettrico ? Ben venga ! E chi dice il contrario ? Sfido chiunque a trovare una mia
affermazione in tal senso.-Io NON ho mai detto che l'elettrico NON deve essere
usato su un acrobatico Vintage.-Io semplicemente ho espresso una mia personalissima
opinione (spero che almeno questa mi sia consentita) sul fatto che per me,e sottolineo
per me,un F3A Vintage deve avere un motore a scoppio che sia anche lui,possibilmente,
vintage.-La radio invece,proprio per salvaguardare sia l'affidabilità che la sicurezza,
è auspicabile che sia invece dei nostri tempi,cioè una radio con tutta la tecnologia oggi
disponibile.-
In sostanza se consideriamo che di fatto è già di per se praticamente impossibile
replicare un modello dei nostri tempi in toto,se poi gli togliamo anche il cuore,l'anima,
che è appunto il motore a scoppio,con tutte le sue magagne e debolezze,del nostro
Vintage cosa rimane ?

Ecco perchè mi son permesso di esprimermi in questo modo poi se uno sul musone del
suo F3A Vintage ci vuol mettere un bell'elettrico ma che ce lo metta pure,per me,dato
che c'è,ci può mettere anche un bel giroscopio e/o governor a mò di elicottero così
poi si che il modello volerà bene,e di sicuro ! Tanto la tecnologia di oggi lo permette !
E con questo io chiudo il mio intervento e chiedo scusa a tutti coloro che non riusciranno
a capirlo,io da parte mia ce l'ho messa tutta !

Un saluto.-
Gemmis.-
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Vecchio 20 novembre 14, 13:32   #5383 (permalink)  Top
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L'avatar di icarus64
 
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Non me ne vogliano Franco e gli altri vintagisti progressisti ; concordo con Gemmnis su molte cose. Un modello vintage non è esattamente come una Targa Oro ASI, dove dev'esser tutto originale per forza: quello è un Registro Nazionale di auto storiche e chi ottiene l'ambita targa sà di possedere una testimonianza del passato che ha da sempre esser ligia a come quando uscì dalla fabbrica nel suo tempo (non apprezzo molto coloro che una volta ottenuta la Targa, sbarcano dall'auto cose come l'autoradio, ad esempio, per sostituirla con una più performante con tanto di USB e MP3. Per non parlare di quelli che ci aggiungono pure il terzo stop (partecipando a vari raduni con mio suocero, ne ho viste di cose...), a questi gli revocherei la targa oro, perchè non solo snaturano la essenza di quella vettura, ma dimenticano che quando esposte, hanno anche uno scopo didattico per coloro che le osservano, e quando una vettura ha la massima Targa, osservandone i particolari si deve poter vedere come quella vettura era e non come ora è a causa degli scellerati interventi del proprietario.
Un F3A "ruggente", a mio avviso, può benissimo volare con un sistema a 2.4GHz e con le batterie rx che più aggradano il proprietario: l'importante è che queste migliorie non snaturino il suo inviluppo di volo e quì siamo al punto. Una 2.4, una Ni-Mh, piuttosto che una Li-Fe, non alterano le caratteristiche del modello, quelle che aveva all'epoca; già dei servi digitali poterebbero portar a qualche variazione rispetto all'originale. Il programma acro dell'epoca era pensato per motori a scoppio 2T che davano il meglio di loro agli alti regimi. Un propulsore a pile ha la sua coppia bella disponibile già da subito, e questo comporta, sicuramente un miglioramento specifico, ma pure un inviluppo non più conforme a quello che il modello aveva nel suo tempo, parlo degli anni '70 e primi '80; quelli dove le eliche 11x7, 7-1/2 e 3/4 la facevano da padrone. Gli anni successivi, non li valuto. Già con l'avvento dei quattro tempi la acrobazia si evolveva spostandosi dalla dinamicità d'un tempo, verso la plasticità non più dipendente da inerzie ed abbrivi, sino al suo naturale culmine, attuale (tutti a pila e minime variazioni di velocità). Non stò certo a sindacare cosa è meglio, ma da appassionato di organi, se ho da suonare la BWV533, preferisco un Pinchi a trazione meccanica e con i registri giusti, quelli che utilizzava lo stesso J.S. Bach nela sua epoca, ad un organo eclettico o pieno d'ance e a Trazione Elettrica. Questo perchè il risultato sarà certo più filologicamente coerente con i colori, le sonorità degli Organi Barocchi di Scuola Germanica. Poco importa che mastro, guido, quell'organo lo abbia costruito in anni recenti, e che i registri siano servoassistiti, così come le Unioni, ed altro ancora, ma le tastiere sono a trazione meccanica, ed i registri, quelli giusti. Ovvio che i mantici hanno motore elettrico, ma questo non porta a differenze sonore rispetto ad un tempo, quando i mantici venivano azionati manualmente da addetti all'uopo.
Ovvio che poi, i più integralisti del vintage, storcono il naso pure alla recente tendenza delle nuove edizioni di modelli che fecero la storia, ma in versione ARF, e con conseguenti pesi odv differenti, ma il discorso sarebbe troppo vasto e variegato. Per inciso: penso che pure i vari Curare overmotorizzati (il mio compreso), poco abbiano dell'originale di Prettner, che pesava ben 800g in più ed il suo rapporto peso-potenza era minore rispetto ai nostri (parlo di quelli che hanno in prora Rossi, Novarossi, ecc).
Le mie son solo considerazioni, nel pieno rispetto della altrui scelte, e ben lungi da me l'approccio oltransista e talebano. Bello confrontarsi contutti senza denigrar nessuno (qualcuno s'era offeso per una mia colorita definizione degli elettrici; ma la mia è ironia, non certo mancanza di rispetto). La Verità Assoluta, non è di questo mondo, e non appartiene certo a me...
__________________
"Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito." (anonimo) - "Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi." (A. Einstein)
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Vecchio 20 novembre 14, 14:35   #5384 (permalink)  Top
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L'avatar di Ehstìkatzi
 
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Il povero MM aveva ragione.........ogni tanto.



P.S.
parere strettamente personale, ovviamente.
Nessuno si senta offeso.
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Vecchio 20 novembre 14, 15:01   #5385 (permalink)  Top
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L'avatar di fabiorossi
 
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Originalmente inviato da icarus64 Visualizza messaggio
Non me ne vogliano Franco e gli altri vintagisti progressisti ; concordo con Gemmnis su molte cose. Un modello vintage non è esattamente come una Targa Oro ASI, dove dev'esser tutto originale per forza: quello è un Registro Nazionale di auto storiche e chi ottiene l'ambita targa sà di possedere una testimonianza del passato che ha da sempre esser ligia a come quando uscì dalla fabbrica nel suo tempo (non apprezzo molto coloro che una volta ottenuta la Targa, sbarcano dall'auto cose come l'autoradio, ad esempio, per sostituirla con una più performante con tanto di USB e MP3. Per non parlare di quelli che ci aggiungono pure il terzo stop (partecipando a vari raduni con mio suocero, ne ho viste di cose...), a questi gli revocherei la targa oro, perchè non solo snaturano la essenza di quella vettura, ma dimenticano che quando esposte, hanno anche uno scopo didattico per coloro che le osservano, e quando una vettura ha la massima Targa, osservandone i particolari si deve poter vedere come quella vettura era e non come ora è a causa degli scellerati interventi del proprietario.
Un F3A "ruggente", a mio avviso, può benissimo volare con un sistema a 2.4GHz e con le batterie rx che più aggradano il proprietario: l'importante è che queste migliorie non snaturino il suo inviluppo di volo e quì siamo al punto. Una 2.4, una Ni-Mh, piuttosto che una Li-Fe, non alterano le caratteristiche del modello, quelle che aveva all'epoca; già dei servi digitali poterebbero portar a qualche variazione rispetto all'originale. Il programma acro dell'epoca era pensato per motori a scoppio 2T che davano il meglio di loro agli alti regimi. Un propulsore a pile ha la sua coppia bella disponibile già da subito, e questo comporta, sicuramente un miglioramento specifico, ma pure un inviluppo non più conforme a quello che il modello aveva nel suo tempo, parlo degli anni '70 e primi '80; quelli dove le eliche 11x7, 7-1/2 e 3/4 la facevano da padrone. Gli anni successivi, non li valuto. Già con l'avvento dei quattro tempi la acrobazia si evolveva spostandosi dalla dinamicità d'un tempo, verso la plasticità non più dipendente da inerzie ed abbrivi, sino al suo naturale culmine, attuale (tutti a pila e minime variazioni di velocità). Non stò certo a sindacare cosa è meglio, ma da appassionato di organi, se ho da suonare la BWV533, preferisco un Pinchi a trazione meccanica e con i registri giusti, quelli che utilizzava lo stesso J.S. Bach nela sua epoca, ad un organo eclettico o pieno d'ance e a Trazione Elettrica. Questo perchè il risultato sarà certo più filologicamente coerente con i colori, le sonorità degli Organi Barocchi di Scuola Germanica. Poco importa che mastro, guido, quell'organo lo abbia costruito in anni recenti, e che i registri siano servoassistiti, così come le Unioni, ed altro ancora, ma le tastiere sono a trazione meccanica, ed i registri, quelli giusti. Ovvio che i mantici hanno motore elettrico, ma questo non porta a differenze sonore rispetto ad un tempo, quando i mantici venivano azionati manualmente da addetti all'uopo.
Ovvio che poi, i più integralisti del vintage, storcono il naso pure alla recente tendenza delle nuove edizioni di modelli che fecero la storia, ma in versione ARF, e con conseguenti pesi odv differenti, ma il discorso sarebbe troppo vasto e variegato. Per inciso: penso che pure i vari Curare overmotorizzati (il mio compreso), poco abbiano dell'originale di Prettner, che pesava ben 800g in più ed il suo rapporto peso-potenza era minore rispetto ai nostri (parlo di quelli che hanno in prora Rossi, Novarossi, ecc).
Le mie son solo considerazioni, nel pieno rispetto della altrui scelte, e ben lungi da me l'approccio oltransista e talebano. Bello confrontarsi contutti senza denigrar nessuno (qualcuno s'era offeso per una mia colorita definizione degli elettrici; ma la mia è ironia, non certo mancanza di rispetto). La Verità Assoluta, non è di questo mondo, e non appartiene certo a me...
"vintagista progressista" mi piace ebbene ieri, come vintagista progressista, ho ripreso le parti di chi vuole elettrificare queste macchine ma sappi che se al campo volo mi arriva uno con un Kosmo elettrico lo "perculeggerò" almeno fin quando una volta in volo il suo ...frullatore elettrico continuerà ad andar dritto a candela come un fuso più del mio Komet glow ()

ma il meglio sarà quando lui arriverà a casa per pranzo almeno mezz'ora prima di me perchè il suo frullatore sarà intonso come quando l'ha tolto dalla macchina mentre io starò ancora al campo a sprecare rotoli di scottex e litri di detergente per cercare di sgrassare quanto più possibile il mio bel modello dagli oli di scarico dell' Ursus 60......

la morale che cercavo di tirare ieri dal tutto è sempre quella, cioè ognuno fa quello che più gli aggrada ma ,aggiungo oggi, l'importante è che anche quì nel forum parlando di elettrico o glow rieccheggino una volta di più quei nomi a noi celebri un tempo..Kosmo,Curare,Komet..Galaxy...Morris...Mach1 ...Asial... a proposito di Asial, non riesco proprio a ricordarmelo come forma eppure al mio campo 30 anni fa ve n'era più d'uno...l'Asial di Paolo Lo Bianco di latina se non sbaglio, chi se lo ricorda?
fabiorossi non è collegato  
Vecchio 20 novembre 14, 15:47   #5386 (permalink)  Top
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Dico la mia...

come si sa, il termine vintage, deriva dal vino invecchiato, (vin-d'age)
quello bono, che di solito sta nella botte piccola...

perciò il vero modello vintage, è quello riesumato, dimenticato 25 anni giù nella cantina...
tipo i dischi in vinile che stanno in soffitta a prender polvere...

per la maggior parte dei casi, ora questi F3A, non sono altro che dei remake...
più o meno coloriti o somiglianti all'originale (a seconda delle preferenze d'allestimento)

in pratica il vintage vero è quello che rinasce dalla polvere o riesumato dalle ragnatele... (il vecchiume)
ma anche quello conservato in bacheca o senza la polvere...
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La passione, è tutto... senza, c'è il vuoto...
Chicco K non è collegato  
Vecchio 20 novembre 14, 15:56   #5387 (permalink)  Top
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Stagione brutta.
si vola niente, si pestano tanto i tasti


Robbè
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Vecchio 20 novembre 14, 16:07   #5388 (permalink)  Top
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L'avatar di Chicco K
 
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Ciò che volevo dire è, che questi modelli, sono F3A Vintage-remake, se li costruiamo oggi...

perchè manca la componente "stagionatura" se vogliamo attenerci al significato della parola...

un vero esempio vintage, è il Sagittario di Luciano Tosti...
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Vecchio 20 novembre 14, 16:43   #5389 (permalink)  Top
 
L'avatar di Kat Sitwoy
 
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Come ho scritto nella cronaca del raduno di Borgo a Mozzano, il limite della maggior parte dei praticanti di questa categoria è "mentale-temporale". Quasi nessuno, e lo state dimostrando, sa nulla dei modelli antecedenti al 1980 mentre invece sarebbe bene osare di più e spingersi più indietro. Negli anni 60-'70 ci sono stati modelli bellssimii e molto interessanti. il Settebello di BB ad esempio, il Morris HF (quasi unica eccezione fin qui), il Daddy Rabbit replicato da Andrea Vavassori, il Perigee, il Kwik Fli, l'Orion, il Taurus ed il rarissimo e recentemente riscoperto Simla, i Phoenix di Don Lowe, l'Astro Hog (quello vero, non la versione edulcorata della Sig!)... Si potrebbe andare avanti per ore. Vediamo di ampliare un po' gli orizzonti, eh? Altrimenti, di questo passo, i raduni diventeranno non dico monotipo, ma quasi. Due palle!!!
__________________
-----------


"Bisogna provare compassione per tutti gli esseri viventi perché tutti, in qualche misura, soffrono.
Alcuni soffrono troppo, altri troppo poco."


(Siddharta Gautama, il Buddha)

Kat Sitwoy non è collegato  
Vecchio 20 novembre 14, 18:16   #5390 (permalink)  Top
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Messaggi: 254
Immagini: 1
io ricordo con piacere il taurus, che aveva un trave di coda elegantissimo . nei primi anni 70 ,da ragazzino ci ho volato .
ricordo anche un modello f 3a sicuramente antecedente al taurus, come data di progettazione con cui ho volato, che si chiamava visconte e che forse era l'italianizzazione di viscount di cui devo avere il disegno. ho due tavole una per l'ala e una per la fusoliera , ma non è riportato il nome. mio zio e nicodemo caselli avevano fatto uno scaletto per montarlo e ne avevano fatti 3 0 4 di visconti. per un periodo ci ho volato prima di passare al kosmo .
ad un anno di distanza ho rimesso le mani sul riccio f3a degli anni 70 progetto credo di giancarlo ricci .
devo tingere il kosmo restaurato vero vintage perché ci volavo nel 1975 -76 con ops ursus a carburatore perry.
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