F3A VINTAGE: Ovvero gli aeromodelli da acrobazia anni '70/'80.

[Chicco K]

Pare un Morris... che diam è quell'ogiva?...

[il_biplano]

Originalmente inviato da prof.capo

Ehm, scusami Grande Capo, mi ricordi che modello stai realizzando?

Sta realizzando un Morris-HK....originale era HF, ma questo....

[Chicco K]

Originalmente inviato da il_biplano

Sta realizzando un Morris-HK....originale era HF, ma questo....

HK, per cosa starebbe?

[il_biplano]

Originalmente inviato da Chicco K

HK, per cosa starebbe?

noto e gettonato sito di "ciarpame" a pile

[Chicco K]

Originalmente inviato da il_biplano

noto e gettonato sito di "ciarpame" a pile

Avevo intuìto giusto allora...

[Gemmis]

Originalmente inviato da il_biplano

noto e gettonato sito di "ciarpame" a pile

Eh in effetti ! Un Morris elettrico........mi vien da piangere :-(
A parte gli scherzi !
E' vero che che oggi la tecnologia permette molte cose che un tempo erano forse persino
impensabili però è anche vero che certe sensazioni di un tempo forse oggi non sono più possibili.-
Per far convivere queste due "anime" del modellismo a noi così caro propongo
a questo punto lo "splittamento" dell'F3A Vintage in due grandi gruppi :

F3A Vintage RN
F3A Vintage RE

RN come Replica Nostalgia,cioè tutti quei modelli che replicano quanto più possibile
i nostri cari amati F3A di un tempo e dove,appunto come allora,è installato il
canonico motore a scoppio.-

RE come Replica Evolution dove viene ammesso una "rivisitazione" del progetto
originale con l'evoluzione alla motorizzazione elettrica.-

E' chiaro che chi vorrà "riassaporare" quei tempi,vorrà "rivivere" quelle
sensazioni,vorrà insomma ritornare ad allora,bene si atterrà alla categoria RN.-
Chi invece pur volendo replicare un modello del tempo non farà troppi distingui sul
tipo di motore perchè non si sente così nostalgico,si atterrà alla categoria RE.-

E' fuori discussione che io sono glow,glow,glow,svisceratamente glow :-)

Gemmis.-

[fabiorossi]

Originalmente inviato da Gemmis

Eh in effetti ! Un Morris elettrico........mi vien da piangere :-(
A parte gli scherzi !
E' vero che che oggi la tecnologia permette molte cose che un tempo erano forse persino
impensabili però è anche vero che certe sensazioni di un tempo forse oggi non sono più possibili.-
Per far convivere queste due "anime" del modellismo a noi così caro propongo
a questo punto lo "splittamento" dell'F3A Vintage in due grandi gruppi :

F3A Vintage RN
F3A Vintage RE

RN come Replica Nostalgia,cioè tutti quei modelli che replicano quanto più possibile
i nostri cari amati F3A di un tempo e dove,appunto come allora,è installato il
canonico motore a scoppio.-

RE come Replica Evolution dove viene ammesso una "rivisitazione" del progetto
originale con l'evoluzione alla motorizzazione elettrica.-

E' chiaro che chi vorrà "riassaporare" quei tempi,vorrà "rivivere" quelle
sensazioni,vorrà insomma ritornare ad allora,bene si atterrà alla categoria RN.-
Chi invece pur volendo replicare un modello del tempo non farà troppi distingui sul
tipo di motore perchè non si sente così nostalgico,si atterrà alla categoria RE.-

E' fuori discussione che io sono glow,glow,glow,svisceratamente glow :-)

Gemmis.-

Mamma mia quante pippementali vi fate!! ci si scandalizza per un f3a vintage elettrificato ma non altrettanto del fatto che l'impianto radio, solitamente, è quanto di più moderno il mercato attuale offra(2,4 ghz e ampia possibilità di programmazione del volo), carrelli retrattili elettrici efficientissimi, pellicole plastiche termorestringibili...a patto però che sul muso vi sia un glow allora va tutto bene;

Il bello di questo thread, almeno secondo me, è che a prescindere dalla tecnologia impiegata si sia voluto portare all'attenzione delle nuove generazioni aeromodellistiche la filosofia progettuale e costruttiva nonchè il volo di quelle meravigliose macchine nate per l'acrobazia degli anni '70 e '80 : profili alari,bracci di leva, dimensioni e architettura di progetto tipica di quegli anni.

Vero vintage integrale sarebbe impiegare impianti radio di quegli anni, quelli che nella parte bassa del case della Tx campeggiava al posto del display per programmare la marca(e basta) della radio stessa perchè le programmazioni le avevi solo nel cervello; i carrelli retrattili ad aria o meccanici....;la finitura esterna a fondo, vernice e trasparente finale, insomma ricreare anche l'odore(o la puzza a seconda dei punti vista) che questi modelli avevano
In poche parole godiamoci quello che riusciamo a vedere quì elettrico o glow che sia ,in fondo il bello delle cose sta proprio nelle diversità che abbiamo intorno

[il_biplano]

Originalmente inviato da fabiorossi

In poche parole godiamoci quello che riusciamo a vedere quì elettrico o glow che sia ,in fondo il bello delle cose sta proprio nelle diversità che abbiamo intorno

Ci mancherebbe ! ...la mia era solo una battuta per punzecchiare il grande capo

[fabiorossi]

Originalmente inviato da il_biplano

Ci mancherebbe ! ...la mia era solo una battuta per punzecchiare il grande capo

ma difatti il mio intervento era riferito solo alla proposta di " sottocategorizzare" l'F3a vintage in...F3A RN...F3A RE...F3A RI,RO,RU...

[Kat Sitwoy]

Originalmente inviato da fabiorossi

Mamma mia quante pippementali vi fate!! ci si scandalizza per un f3a vintage elettrificato ma non altrettanto del fatto che l'impianto radio, solitamente, è quanto di più moderno il mercato attuale offra(2,4 ghz e ampia possibilità di programmazione del volo), carrelli retrattili elettrici efficientissimi, pellicole plastiche termorestringibili...a patto però che sul muso vi sia un glow allora va tutto bene;

Il bello di questo thread, almeno secondo me, è che a prescindere dalla tecnologia impiegata si sia voluto portare all'attenzione delle nuove generazioni aeromodellistiche la filosofia progettuale e costruttiva nonchè il volo di quelle meravigliose macchine nate per l'acrobazia degli anni '70 e '80 : profili alari,bracci di leva, dimensioni e architettura di progetto tipica di quegli anni.

Vero vintage integrale sarebbe impiegare impianti radio di quegli anni, quelli che nella parte bassa del case della Tx campeggiava al posto del display per programmare la marca(e basta) della radio stessa perchè le programmazioni le avevi solo nel cervello; i carrelli retrattili ad aria o meccanici....;la finitura esterna a fondo, vernice e trasparente finale, insomma ricreare anche l'odore(o la puzza a seconda dei punti vista) che questi modelli avevano
In poche parole godiamoci quello che riusciamo a vedere quì elettrico o glow che sia ,in fondo il bello delle cose sta proprio nelle diversità che abbiamo intorno

Sottoscrivo tutto fino all'ultima virgola, ma ti sei dimenticato una cosa fondamentale: gli integralisti dovranno alimentare tutto con una batteria NiCd da 4,8 V - 500 mAh. Se dobbiamo sganasciarci dalle risate, tanto vale farlo per bene.