F3A VINTAGE: Ovvero gli aeromodelli da acrobazia anni '70/'80.

[angelfly]

Originalmente inviato da icarus64

Sei tra quelli che lo ha già prenotato?
Stanno perfezionandolo, ma già dichiarano che quanto alla motorizzazione a scoppio è predisposto per un .60; questo fà ben sperare riguardo alla sua solidità strutturale.

No, non ho prenotato. Come si fa ?

[icarus64]

Avevo letto quì di Franco Sala, che in occasione dell'evento di Borgo a Mozzano ne aveva prenotato uno, se ricordo bene. Io attenderò la ufficiale entrata in commercio.
Anzi: BENITO, BENITO, di noi tutti Grande VATE; conosciamo la tua scarsa simpatia per PC, monitor e tastiere, ma se ci leggi, una prece :
ILLUMINACI.

[Ehstìkatzi]

Semiali unite e rinforzate con lana di vetro.
Il pozzetto per i carrelli verrà scavato una volta determinata, con montaggio dell'ala sulla fusoliera, la corretta lunghezza.

[Valerio Ceccherini]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

Semiali unite e rinforzate con lana di vetro.
Il pozzetto per i carrelli verrà scavato una volta determinata, con montaggio dell'ala sulla fusoliera, la corretta lunghezza.

Un Morris coni carrello retrattili? Interessante.
Bella la costruzione dell'ala con il rivestimento in balsa a coprire tutto, dagli ancoraggi dei carrelli ai listelli di chiusura di ala e alettoni, Tutto molto pulito, complimenti.

[F86_Tommy]

Originalmente inviato da icarus64

Matteo, quando uscì il Curare ARF aveva un prezzo improponibile (quello pieno assegnato alla versione in verde, che non è più disponibile, almeno per ora, e che se ne commissionassero delle "ristampe", certmente tornerebbe a prezzi terreni), talmente fuori dal mondo che rimanevano invenduti. Di quelli s'iniziò a arlare nei vari forum, dopo che i listini furono radicalmente ritoccati verso il basso. Poi, che qualche collezionista abbia sborsato cifre simili per un kit originale, è tutt'altra cosa; questi rimangono sempre delle riedizioni, per giunta ARF (acronimo dinnanzi a cui i puristi e quelli che quegli anni li vissero, storcono sempre il naso). Alla luce di queste considerazioni, s'io fossi il loro responsabile del marketing, essendo una ditta totalmente sconosciuta, farei un prezzo di attacco il più basso possibile, senza prima tentar il "prezzo pieno" e perder così tempo prezioso per recuperar l'investimento iniziale. Ricordiamoci che, mentre il Curare ARF è stato curato dallo stesso Prettner ed è identico nei profili, ottimizzato anche al minor peso, e anche se non ha i Karman, è comunque un ARF ove Hanno mette la firma sulla scatola, invece, il Komet1 ARF non è stato riprogettato da Bertolani. Il caro Benito ha dato soltanto il suo placet per la realizzazione del modello in numero limitato (magari potesse egli stesso intervenire al riguardo, perchè non ricordo la cifra esatta che mi disse questa estate, ma era comunque ben sotto le 500 unità), e quindi si può solo sperar che abbia gli stessi profili e lo stesso inviluppo di volo (sempre tenendo presente il minor peso in odv) di quello originale.
Son solo congetture. Staremo a vedere.
Tu hai il kit originale, fortunato te. Hai scelto la strada più difficile; quella della verniciatura. Io avrei optato per rivestirlo: filologicamente non sarebbe affatto anacronistico farlo, poichè già dal 1973-'74 si hanno notizie di pellicole termoreteibili. La potenziale incongruenza nasce dal fatto che in quel tempo, tali pellicole erano destinate prevalentemente alla copertura d'ali centinate, di veleggiatori, e sarebbe stata considerata un'eresia, presentarsi con un F3A (la massima esperessione dell'aeromodellismo), ricoperto, anzichè verniciato. Io, pragmaticamente penso alle piste in erba su cui voliamo, penso ai fondi non sempre perfetti, meglio aver meno peso in quelle circostanze, e poi, diciamocelo: verniciare non è uno scherzo; è facile tirar fuori una porcheria e, logisticamente è sempre assai ostico.

Giusto il discorso che minor peso aiuta nel volo, mi preoccupa invece meno l'atterraggio, ultimamente mi sto allenando con il t7, quel modello che ho portato a piccione, quello essendo bello caricato mi obbliga a mettere sempre le ruote a inizio pista e con velocità elevata, quindi mi sto facendo le ossa, per la verniciatura sono nelle mani di mio padre, abbiamo scelto questo metodo proprio perchè se il lavoro è fatto bene rende di più della ricopertura, speriamo che le scelte fatte pagheranno..

Editt: come procede il Curare?

[Tofuso Lamoto]

@Icarus: il monokote era sul catalogo Aeropiccola gia' dal '67 , ricordo di averlo visto applicato su dei Kiki e la cosa mi impressiono' non poco: col prezzo di un foglio da 1 metro (2300 lire del tempo) io ci costruivo un modello a volo libero...

Comunque anche Prettner nell'articolo sul Curare diceva di avere la fuso verniciata e velature in monokote. Forse anche nel precedente Super Sicroly, il suo modello del mondiale di Gorizia

[Ehstìkatzi]

Originalmente inviato da Valerio Ceccherini

Un Morris coni carrello retrattili? Interessante.
Bella la costruzione dell'ala con il rivestimento in balsa a coprire tutto, dagli ancoraggi dei carrelli ai listelli di chiusura di ala e alettoni, Tutto molto pulito, complimenti.

Ammazza che occhio
In effetti è un sistema che non ho mai usato, non è per niente complicato e il risultato mi soddisfa parecchio.
Gli alettoni sono stati staccati dopo aver completato il rivestimento che è stato applicato in 2 riprese in modo da incidere con precisione la linea di taglio.
Il balsa l'ho preso qui da Modelfly, quando ho visto la qualità mi sono portato a casa tutte le tavolette da 2 e da 1,5 disponibili ( non molte in verità ).
Mi dicono che sia quello nuovo di Jonathan che pare abbia abbandonato definitivamente l'Andino .
L'ala come nella foto con anche gli alettoni pesa 725 grammi.
Oggi è anche arrivato il motore: il LiPOLICE consigliato da Schweighofer per il Curare.
Ha caratteristiche di potenza e di giri/volt molto simili all'Hacker di Sala che ho visto sul Curare a Lucca, strapotente.

[FAI6710]

Originalmente inviato da icarus64

Avevo letto quì di Franco Sala, che in occasione dell'evento di Borgo a Mozzano ne aveva prenotato uno, se ricordo bene. Io attenderò la ufficiale entrata in commercio.
Anzi: BENITO, BENITO, di noi tutti Grande VATE; conosciamo la tua scarsa simpatia per PC, monitor e tastiere, ma se ci leggi, una prece :
ILLUMINACI.

E' vero...In seguito ad una serie di avvenimenti,...a Mozzano ho promesso a Benito che avrei preso il Komet versione Elettrico quando e se sarebbe stato disponibile. C'è la foto dove si evidenzia una stretta di mano.....quella è la testimonianza dell'accordo.

Da quanto mi risulta, il prototipo è nelle mani di Evald Trumpp che lo presenta in varie occasioni. Evald negli anni 70/80 era uno dei tre del team tedesco. Il suo prototipo è elettrico.
Benito mi diceva, in quella occasione, che non lo aveva ancora nè visto e tanto meno provato, quindi non poteva esprimersi. Spero che ora ne sappia di più dal momento che, a quanto pare, viene usata la sua storia e la sua immagine.......comunque sia, staremo a vedere.
FS

[Valerio Ceccherini]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

Ammazza che occhio
In effetti è un sistema che non ho mai usato, non è per niente complicato e il risultato mi soddisfa parecchio.
Gli alettoni sono stati staccati dopo aver completato il rivestimento che è stato applicato in 2 riprese in modo da incidere con precisione la linea di taglio.
Il balsa l'ho preso qui da Modelfly, quando ho visto la qualità mi sono portato a casa tutte le tavolette da 2 e da 1,5 disponibili ( non molte in verità ).
Mi dicono che sia quello nuovo di Jonathan che pare abbia abbandonato definitivamente l'Andino .
L'ala come nella foto con anche gli alettoni pesa 725 grammi.
Oggi è anche arrivato il motore: il LiPOLICE consigliato da Schweighofer per il Curare.
Ha caratteristiche di potenza e di giri/volt molto simili all'Hacker di Sala che ho visto sul Curare a Lucca, strapotente.

Quali carrelli hai deciso di montare?

[Ehstìkatzi]

Originalmente inviato da Valerio Ceccherini

Quali carrelli hai deciso di montare?

Ho preso gli Axes elettrici per modelli fino a 4 kg.
Arrivano senza alcuna indicazione delle caratteristiche per cui ho deciso di alimentarli separatamente in modo da evitare che un eventuale blocco meccanico prosciughi la batteria.
Ho commissionato l'impiantino ad un vecchio amico aeromodellista appassionato di elettronica e l'abbiamo provato ieri: funziona perfettamente e richiede solamente l'inserimento delle spinette dei carrelli nella piastrina appositamente preparata, alla piastrina arriva il cavo con spinetta che porta il segnale dalla Rx ed il cavo della batteria dedicata.
Richiedono anche che il modellista si ingegni a rendere un carrello sterzante, ma ho trovato una semplice soluzione che dovrebbe funzionare egregiamente.