F3A VINTAGE: Ovvero gli aeromodelli da acrobazia anni '70/'80.

[Valerio Ceccherini]

Originalmente inviato da Renato Privitera

Non entro nel merito della qualità del kit del Mach 1 : è visibilmente elevata e le considerazioni di Valerio lo confermano.
Mi chiedo però come un tale lavoro possa soddisfare i veri appassionati di vintage, quelli per intenderci che cercano ( lo so,è patologico..) il tempo perduto. Ce ne devono essere milioni di "malati" in giro, a giudicare dalla diffusione del collezionismo di tutti i generi, favorito oggi dalle possibilità di internet.
Mi spiego : l'oggetto dei sogni, nel nostro caso il modello, non è solo una vuota forma estetica ( a meno che al tempo non ci si sia limitati a guardare i cataloghi, senza mai andare al campo ) : è fatto di sensazioni visive, tattili, olfattive, auditive.
Io ricordo con brivido di essere salito su una Fiat 600, di aver azionato un interruttore sul cruscotto ed essere immediatamente "trasportato" nel tempo da quel "click" che sentivo dal sedile dietro, quando ero bambino...
Una costruzione del genere offre certamente vantaggi e produce una cellula probabilmente migliore.Dubito che soddisfi il bisogno di rivivere quel tempo, e le sensazioni di allora.Soddisferà quelli che sono solo attratti dall'estetica diversa, ma che non hanno quelle radici.Come i giovani che costruiscono Old Timer dei modelli di anteguerra.Che piacciono anche a me, ma non mi appartengono.
Ci sarà una ragione perchè tutte le repliche ARF sono finite presto nel dimenticatoio ( Falcon, Caravelle, Kwick fli, Maxi, chi ha visto il Curare ) tutte realizzate "alla cinese", mentre per esempio il nuovo Dirty birdy ARF sta avendo un successo a furor di popolo ? ( è realizzato esattamente come al tempo..).

E' vero quel che dici, ma oggi giorno dove lo trovi un kit del Mach 1 della Midwest se non nel caveau di qualche modellista/collezionista?
Di quei kit ne feci due, una costruzione bellissima e laboriosa fatta da tavole e blocchi di balsa di prima scelta. Oggi non ho tutto quel tempo e volendo volare nuovamente con uno dei pluri più belli mai disegnati (per me) ho colto l'occasione di questa rivisitazione. Vero che le tecnologie utilizzate sono differenti, ma necessitano comunque di lavoro manuale (e quindi non sono cineserie pronte alla rottura) e fanno risparmiare molto tempo, il vero lusso dei nostri giorni.

In allegato il mio primo Mach, collaudato per impazienza solo con lo stucco spray e due fasce di giallo fluo per vederlo e il secondo in attesa di montare l'OPS Ursus

[marioincarnia]

Originalmente inviato da Valerio Ceccherini

Terminato il nuovo aliante da scala 1/3 ho iniziato i lavori sui Mach, plurale perché ne sto facendo due, uno per me e uno per un mio amico.
Il kit è sorprendente, per il momento ci ho lavorato due ore e mezza e i risultati sono quelli delle foto, le fusoliere mancano dei correntini e del rivestimento in balsa (oltre il musetto da sagomare da blocchi di balsa. Gli incastri sono ultra precisi e capita la filosofia progettuale si riesce ad assemblare in un attimo, una sorta di puzzle 3D per bambinoni
Ho puntato tutto con ciano e ripassato poi con alifatica, mancano le istruzioni scritte ma la costruzione è aiutata dalla sequenza fotografica, 82 immagini molto esaustive.
Non farò alcun building log per mancanza di tempo ma se volete ogni tanto posterò qualche foto. A sapere quando avrò nuovamente due ore e mezzo da dedicargli
Comunque erano anni che non mi divertivo così a costruire, molto ma molto meglio di un balsa kit Greatplanes

A vederlo sembra proprio un lavoro da manuale questa ditta a cui ti sei rivolto mi pare veramente seria ottimo, saluti.

[marioincarnia]

Originalmente inviato da PIOTREC

Ciao Mario, dispiace anche a me non esserci incontrati e conosciuti, anche perchè se ricordo bene ti avevo spedito dei supporti motore in alluminio proprio del Galaxy. L'ultima volta che ho volato con il mio terzo Galaxy è stato circa 15 anni fa. Ricordo che l'avevo colorato come quello di Pasqualini ai mondiali in Africa (tricolore).....te lo ricordi? Ho intenzione di rifarlo uguale.

Un cordiale saluto
Antonio

Verrà sicuramente un capolavoro, ricordi bene per i castelli motore e io non dimentico mai gli amici saluti Mario.

[Renato Privitera]

Non sto mettendo in dubbio le ragioni oggettive che ci sono per prendere scorciatoie : dico solo che difficilmente ci faranno ripercorrere la stessa strada.
Per questo non dico che modellisticamente non sia interessante provare le sensazioni di un operaio cinese di una fabbrica di modelli, ma il mio cuore ricerca quelle che provavo io nella mia cantina ...
Poi ci si può sempre accontentare..

[Valerio Ceccherini]

Originalmente inviato da Renato Privitera

Non sto mettendo in dubbio le ragioni oggettive che ci sono per prendere scorciatoie : dico solo che difficilmente ci faranno ripercorrere la stessa strada.
Per questo non dico che modellisticamente non sia interessante provare le sensazioni di un operaio cinese di una fabbrica di modelli, ma il mio cuore ricerca quelle che provavo io nella mia cantina ...
Poi ci si può sempre accontentare..

La stessa strada non si ripercorre mai, per fortuna o purtroppo, qualcosa cambia sempre
Lo spirito che mi spinge a costruire il Mach è fortunatamente ben diverso da quello di un operaio cinese. Anche il voler rifare il Galaxy prendendo un kit made in Foligno sapevo sarebbe stato diverso dal avere un originale Merati ma come diceva mio nonno "in mancanza di meglio, si va a letto con la moglie".
Sei sicuro che partendo dal progetto Midwest le cose sarebbero state diverse. Credo di no, avrei solo impiegato molto più tempo per avere alla fine un modello diverso da quello progettato da Page (parlo di ingegnerizzazione non di aerodina)
Quale è il vero Mach1? Quello del progetto di Norman Page pubblicato su MAN nel giugno del '73, quello della Midwest o quello dell'Aviomodelli?
Sicuramente tutti e tre visto che a differenza di soluzioni costruttive tutti e tre conservano profili e forme, e allora perché non inserire nell'elenco anche quello fatto oggi?
Con stima, Valerio

[Valerio Ceccherini]

P.S la stanza dedicata agli aerei profuma ancora di cellulosa e polvere di balsa

[Renato Privitera]

Valerio, hai ragione. Non si può ripercorrere certo la stessa strada.Ma più ci si avvicina a quella , minore sarà il dolore nel rendersene conto....
Per evitare di cadere in questi "blues", comunque il mercato mette a disposizione magnifici ARF che con le loro immediate gratificazioni ci distraggono in una dorata realtà.
Ammetto di aver ceduto qualche volta a tali lusinghe, di essermi anche distratto e compiaciuto, ma di non essermi potuto accontentare....

[prof.capo]

Originalmente inviato da Renato Privitera

Valerio, hai ragione. Non si può ripercorrere certo la stessa strada.Ma più ci si avvicina a quella , minore sarà il dolore nel rendersene conto....
Per evitare di cadere in questi "blues", comunque il mercato mette a disposizione magnifici ARF che con le loro immediate gratificazioni ci distraggono in una dorata realtà.
Ammetto di aver ceduto qualche volta a tali lusinghe, di essermi anche distratto e compiaciuto, ma di non essermi potuto accontentare....

Ragazzi, che thread!

[tennean1]

Il problema delle repliche e delle diverse versioni in realtà si pone per quasi tutti questi modelli vintage.

Di esempi ce ne sono tantissimi:
Curare (diverse versioni più quelle ARF di adesso)
Tiporare (versioni con diverse superfici alari)
Calypso (versione Aviomodelli e ModelTech)
Mach 1 (già citato)
Blue Angel in versione MK, FK, Sunshine Modellbau
Phoenix 7
Maxi
Kwik Fly

Onestamente non saprei come giudicare queste "copie" (passatemi il termine) perchè ovviamente non rispecchiano gli originali da un punto di vista costruttivo. E' anche vero che nel corso di questi 30 anni sono stati fatti molti progressi progettuali e mediamente i nostri modelli di oggi pesano molto meno -a parità di robustezza- dei loro fratelli più anziani a vantaggio di doti di volo migliori, salite più ripide e illimitate e velocità di stallo più basse, senza considerare che modelli più leggeri hanno meno inerzia e negli atterraggi poco ortodossi forse si scassano meno.

Certo, io personalmente non comprerei una replica ARF o addirittura RTF anche perchè secondo me i vintage F3A DEVONO essere verniciati e non ricoperti in termoretraibile però un semi-assemblato magari sì

Saluti
Andrea

[furetto]

Originalmente inviato da Renato Privitera

Non sto mettendo in dubbio le ragioni oggettive che ci sono per prendere scorciatoie : dico solo che difficilmente ci faranno ripercorrere la stessa strada.
Per questo non dico che modellisticamente non sia interessante provare le sensazioni di un operaio cinese di una fabbrica di modelli, ma il mio cuore ricerca quelle che provavo io nella mia cantina ...
Poi ci si può sempre accontentare..

Ciao Renato,
aspettavo un tuo intervento x farti una domanda:
Il F3A che era in sede a Cirie' ,e che adesso riposa a casa di Fiesta a Torino che modello era?..Non riesco a sposarlo con nessuno di quelli che conosco...( praticamente non era possibile vederlo tutto). Mi sembra che appartenesse a un certo Ferrero...o sbaglio?
Ciao