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29 dicembre 11, 17:51 | #991 (permalink) Top |
User Data registr.: 26-05-2011 Residenza: milano
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Il programma F3A Sport in vigore dal 1 gennaio 1979 fu questo: Decollo K=01 Doppio Immelman K=2 Otto Cubano K=2 Tre looping dritti K= 2 Volo rovescio rettilineo K=2 Otto Verticale K=2 Otto Orizzontale K=2 Tre looping rovesci inversi K=3 Tre tonneaux orizzontali K=3 Tonneau verticale K=3 Altre due figure con K3 da scelrsi tra le rimanenti del programma FAI F3A ( alla fine sono rimaste da K3 solo Tonneau lento K=3 Cappello a cilindro K=3 Atterraggio K=1 Il decollo avviene controvento........ Passaggio di trimmatura...... La prima figura avviene controvento e le successive una per passaggio ( I tonneau sono con il vento in coda mentre le figure tonde sono controvento.) Questo era il programma...... FS |
29 dicembre 11, 17:52 | #992 (permalink) Top |
User Data registr.: 10-05-2011
Messaggi: 3.545
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Se permettete, vorrei inserire dei quesiti ai più esperti, da "mezzo scarpone" quale io sono (più teorico e costruttore che pilota) Ormai l'F3A odierna si sa la strada che ha preso, mentre nei Vintage vedo che ci si è sempre lamentati di una certa regolarità e potenza nelle figure in salita e in discesa (tipo cappello a cilindro, M, ecc.) nonostante i motori pipati... Molti progettisti-disegnatori hanno inserito dei loro "marchingegni" tipo flaps, aerofreni, slots, spoiler, diruttori ecc. per limitare ciò, penso in discesa, appesantendo anche il modello con vari servi e leverismi che già di suo aveva un certo carico alare teorico (mi sa 75 g/dmq) che poi chi costriuva di scatola molti andavano oltre anche di 500-600 gr + miscela il peso consigliato creando dei mezzi ferri da stiro... Da qualche "carta" che possiedo denoto che W. Matt con il suo Arrow utilizzò un elica a passo variabile con interruttore su radio a tre posizioni (vari-prop) penso proprio per ovviare a tutto ciò che poi chissà perchè non ha preso la strada della diffusione... Ora ciò che vorrei dire io (da mezzo ignorante) invece di intonare le pipe con la classica 11X7,75 che dava velocità ma perdeva in salita, perchè non si usava es. una 12X6 oppure una 13X5, insomma un elica che rientra nel "range" dei motori .61 che arranca meglio in modo da avere una velocità minore e più costante anche in salita... Un'altra cosa che vorrei chiedere è perchè non si usava un profilo un pò più spesso e meno critico alle basse velocità e in figura, in modo da rallentare anche aerodinamicamente il modello in discesa, evitando spoiler et similia e cioè alleggerendo il tutto per avere un ulteriore rallentamento specie in caduta... Penso che anche il carrello retrattile abbia contribuito ad appesantire il tutto nonchè togliere negli ala bassa l'unica resistenza aerodinamica sotto l'ala a discapito di una simmetria di volo; quest'ultima affermazione l'ho letta in un trattato di L. Kanneworff In pratica sintetizzando: Elica più lenta con maggior forza e tiro Profili più spessi e modello più leggero che "più sale sù e meno scende giù" Credo che per chi interessa fare acrobazia pura sono questi i requisiti che interessano mentre ho notato che nei vintage i profili si sono assottigliati e si ricercava la forma più penetrante e veloce... Lo so che l'occhio vuole la sua parte e che i carr. retratt. piacciono anche a me d'altronde ricostruire e possedere questi vintage non necessariamente vuol dire andare a prendere 10 davanti ai giudici... Un saluto e spero di non aver detto molte str....te Chicco. p.s. il Morris va moooolto a rilento...... |
29 dicembre 11, 17:57 | #993 (permalink) Top | |
User Data registr.: 26-05-2011 Residenza: milano
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poi cominciamo dalla prima.........ed andiamo avanti FS | |
29 dicembre 11, 18:08 | #994 (permalink) Top | |
User Data registr.: 26-05-2011 Residenza: milano
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rileggi il mio scritto 971 e ci troverai molte risposte. L'elica a passo variabile come quelle in fusione di alluminio, sono state e sono ancora oggi proibite dalla FAI in seguito a due incidenti mortali causati dalla rottura di una pala.... Ridurre il passo all'elica vuol dire aumentare il regresso e quindi non tirerebbe più. Il peso del modello non lo puoi ridurre più di tanto, ma in proporzione aumentare lo spessore dell'ala vuol dire aumentare la resistenza....... FS | |
29 dicembre 11, 18:36 | #995 (permalink) Top | |
User Data registr.: 26-05-2011 Residenza: milano
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Ogni tanto cerco di creare un poco di interesse ad un volo acrobatico e meno acustico. Continuiamo ad insistere a beneficio di chi vorrà apprezzare.... Io ho conosciuto Hanno Prettner ed ho apprezzato il suo modo di volare, la sua eleganza e dolcezza nel fare le figure oltre alla precisione. Il suo modello pesava 3,5 Kg in ODV con soli 350 Gr di miscela. Durante il volo era sempre a mezzo gas e sentivi il massimo solo quando saliva. In discesa usava flap e freni per equilibrare la velocità a quella di salita. Posso assicurarti che di balistico non aveva proprio niente. Mi verrebbe da pensare che sia stato il precursore della acrobazia moderna, molto pilotata ed anche molto difficile se fatta bene. Ci siamo incontrati per molti anni ed ho imparato molto...... Quando ho progettato il Galaxy, ho "copiato" molto dal suo Curare. Matt aveva un'altro stile di volo...più piccolo e poco più veloce...... Quando si incontravano, generalmente era sempre secondo....... FS | |
29 dicembre 11, 19:46 | #996 (permalink) Top | |
User Data registr.: 10-05-2011
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lo so che è diverso però nei modelli 3D si usano proprio eliche con poco passo per "salire", non penso che siano così inefficienti, riguardo allo spessore volevo intendere proprio di aumentare la resistenza mantenendo l'aerodinamicità ed il controllo visto che l'acrobazia non dev'essere da pylon... | |
29 dicembre 11, 19:59 | #997 (permalink) Top | |
User Data registr.: 02-07-2004 Residenza: Ronchi dei Legionari (GO)
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La parola agli esperti. | |
29 dicembre 11, 20:09 | #1000 (permalink) Top | |
User Data registr.: 26-05-2011 Residenza: milano
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Non devi dimenticare una cosa moolto importante. Negli anni 70/80 non esistevano tutte le meraviglie di tempi nostri. Il modellismo era veramente molto più difficile perchè ci dovevamo inventare tutto. Qualsiasi soluzione era in funzione delle figure e del motore. Non esisteva molto spazio per fantasie di vario genere... FS | |
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