Autonomy F5J: tendenze per il 2010?

[andrea_forcolin]

Originalmente inviato da pikemax

Magari vedendo il volo meno da volo libero assistito ad una visione più da f3j, seppure usando le stesse velature e profili si scopre qualcosa di nuovo.
Meno diedro e diedri e maggior peso...

Ciao,
dietro queste 2 righe di cappello colgo un 'mondo' o meglio 2 filosofie a confronto. Mi piacerebbe capirne un pò di + ....

Aspetto il primo capitolo :-) di un racconto che si prospetta interessante ....
grazie
Andrea

[milan]

Originalmente inviato da pikemax

Che ci posso fare, mi hai insegnato te......
E poi ad Argenta è stato un colpo di fortuna...hanno scritto...ed ora si spaventano?
Ho preso tante di quelle paghe in giro per i campi di volo....certo che mi sbaglio, ma non volevo rompere le uova nel paniere a nessuno, se si voleva restare indietro una ventina d'anni, bastava chiamarla OLDONOMY
Ma hanno cominciato i padri fondatori coi modelli evoluti.....prendetevela con loro se non hanno fatto prima 30 lanci no?
Che fai domenica?
Se ne esco vivo una simulazione gara con la 17 x 11 magari sarebbe interessante.
Sono in fondo a sinistra e ci sono 30 gradi di giorno e 20 di notte, albeggia alle 8 e mi devo stuare con le stagioni...
Max

Ma come si permette? Tenga giu' le parole!
Per abbassarLe la cresta, propongo ai Padri Fondatori di introdurre la regola dei diedri minimi e carico massimo: diedro lungitudinale minimo 3°, laterale 12° e carico massimo 22gr/dmq, cosi' Lei la smette di vedere le termiche e andare in giro.
O le vediamo tutti o nessuno.

Non La saluto Umberto & Castorino indignato

[andreis]

Antonio.

Originalmente inviato da pikemax

Io volo troppo per lavoro.....mi diverte invece la sfida con me stesso per verificare una tesi è la cosa che mi attizza e ogni lancio ricomincia appena decidi quando ed in quale direzione andare e farlo per quasi trenta volte è difficilissimo.
Qualcuno ha scritto che si rilanciava nella stessa termica.....mica vero ma meglio che ne sia convinto, basta un poco di ragionamento per capire che una termica non è un ascensore che ti aspetta sempre lì, allora sarebbe facile, tuttu lì e tutti con trenta pieni....ma dai.
Vi siete concentrati sulla motorizzazione, il modello, ora invece si passa alla fasa intrigante, vedere l'invisibile fiume d'aria.

Max, che lascia indizi per i volenterosi e polpette per gli invidiosi.

Originalmente inviato da dtruffo

Sante parole !!!

[pikemax]

Originalmente inviato da milan

Ma come si permette? Tenga giu' le parole!
Per abbassarLe la cresta, propongo ai Padri Fondatori di introdurre la regola dei diedri minimi e carico massimo: diedro lungitudinale minimo 3°, laterale 12° e carico massimo 22gr/dmq, cosi' Lei la smette di vedere le termiche e andare in giro.
O le vediamo tutti o nessuno.

Non La saluto Umberto & Castorino indignato

Nemmeno io La saluto, Lei ed il suo Roditore Permaloso!
Ma le devo ricordare che una disfida a colpi di Easy Glider potrebbe far trionfare la giustizia!
Oppure potrebbe affidarmi il roditore da pelliccia e vedere se impara o finisce squartato e cucito sul mio giubbotto!

[pikemax]

Originalmente inviato da andrea_forcolin

Ciao,
dietro queste 2 righe di cappello colgo un 'mondo' o meglio 2 filosofie a confronto. Mi piacerebbe capirne un pò di + ....

Aspetto il primo capitolo :-) di un racconto che si prospetta interessante ....
grazie
Andrea

Si tratta di vedere il volo in due modi che si mischiano ed integrano costantemente, se pensi ad un volo libero pensi alla velocità di minima caduta e non alla polare, voli a 6 metri al secondo e scendi 30 cm al secondo, se per caso incontri una termica sali, viceversa scendi costantemente se incontri una discendenza, precipiti .
Altra visione, differente e di tanto, percorrere più aria possibile alla ricera attiva della bolla ascendente, quindi mi interessa volare a 10 metri al secondo e scendere 45/50 cm tanto una bolla la trovo e se becco una discendenza la sfondo velocemente standoci meno tempo possibile.
Stop.

[Gene57]

Originalmente inviato da andrea_forcolin

Aspetto il primo capitolo :-) di un racconto che si prospetta interessante ....
grazie
Andrea

la lettura di questi due articoli pubblicati anni fa da Modellismo e presenti sul sito F3J Italia (per gentile concessione del sommo editore) puo' essere utile
il primo a firma Rover Mersecchi riguarda il centraggio di un modello da F3J
il secondo riporta i suggerimenti di Marco Salvigni per una corretta condotta di gara
http://www.f3j.it/sugg_tecnici/Centraggio.pdf
http://www.f3j.it/sugg_tecnici/Tattica.pdf

g.generali

[Gene57]

dimenticavo che c'era un altro articolo pubblicato su Modellismo
una sorta di "Introduzione alla F3J"
era disponibile sul sito di Dapporto che purtroppo non e' piu' accessibile
l'ho messo in download a questo link
Links - F3J Eurotour Italy
e' una presentazione generica scritta da me ; gli altri due articoli segnalati sono molto piu' tecnici

per completare l'opera ci sono anche un paio di filmati disponibili qui
Video - F3J Eurotour Italy

g.generali

[pierino]

Originalmente inviato da pikemax

Si tratta di vedere il volo in due modi che si mischiano ed integrano costantemente, se pensi ad un volo libero pensi alla velocità di minima caduta e non alla polare, voli a 6 metri al secondo e scendi 30 cm al secondo, se per caso incontri una termica sali, viceversa scendi costantemente se incontri una discendenza, precipiti .
Altra visione, differente e di tanto, percorrere più aria possibile alla ricera attiva della bolla ascendente, quindi mi interessa volare a 10 metri al secondo e scendere 45/50 cm tanto una bolla la trovo e se becco una discendenza la sfondo velocemente standoci meno tempo possibile.
Stop.

Il problema,è che la seconda visione mischiata con abbondante esperienza e una spruzzatina di fattore c,che non guasta,ammazzano la 1à visione.

[pierino]

Originalmente inviato da pierino

Il problema,è che la seconda visione mischiata con abbondante esperienza e una spruzzatina di fattore c,che non guasta,ammazzano la 1à visione.

Questo solo per ribadire che secondo mè un F3J di ultima generazione e un modello tradizionale non possono competere ad armi pari nemmeno solo sul piano tecnico,il pilota fà la differenza sia nel bene che nel male ma penso che a parità di mezzi una sconfitta dia molto meno fastidio , sempre se siamo in grado di farci una ragione delle capacità altrui.

[blinking]

Originalmente inviato da pierino

Questo solo per ribadire che secondo mè un F3J di ultima generazione e un modello tradizionale non possono competere ad armi pari nemmeno solo sul piano tecnico,il pilota fà la differenza sia nel bene che nel male ma penso che a parità di mezzi una sconfitta dia molto meno fastidio , sempre se siamo in grado di farci una ragione delle capacità altrui.

come dici tu, un moderno F3J ha una resa migliore rispetto ai vari arthobby, anche perchè altrimenti non si spiegherebbe chi spende il doppio per avere la stessa resa.
le prestazioni si assottigliano quando c'è da planare poco e girare tanto in termica, ossia quando viene fuori il pilota. (come in pista quando piove e i cavalli di differenza contano poco)

non sono d'accordo sulla seconda affermazione: se Tizio ha un mezzo tecnico superiore a Caio, e questo perde, ci può stare, anzi Caio di consolerà con la scusa del modello inferiore e con la minore spesa sostenuta.
A parità di modelli la sentenza sarebbe più veritiera.
Se poi con i modelli squilibrati vincesse Caio...