06 agosto 08, 12:05 | #11 (permalink) Top |
User Data registr.: 09-06-2008 Residenza: MI-BG
Messaggi: 23
| Bravissimo
Stupenda la sequenza congelata in un'unica foto, encomiabile tecnicamente ma anche artisticamente! vorrei averla fatta io.. Angelo
__________________ L'eternità è lunga, soprattutto verso la fine! |
06 agosto 08, 19:39 | #14 (permalink) Top | |
User Data registr.: 01-03-2006 Residenza: Bologna
Messaggi: 515
| Citazione:
Fammi sapere .
__________________ Ciao Lorenzo | |
10 agosto 08, 12:28 | #18 (permalink) Top | |
User Data registr.: 29-11-2002 Residenza: Mountain View, CA
Messaggi: 4.390
| Citazione:
Per prima cosa ci vuole un ingrediente che non sta né nel pilota né nel modello: una "shear zone" in cui in un volume tutto sommato ridotto si trovano due masse d'aria in movimento a velocità molto diverse tra loro. Solitamente questo effetto si osserva in crinali a "V" rovesciata come quello delle mie foto, in cui il vento arriva da destra e nel sottovento a sinistra l'aria è praticamente ferma. Il dynamic soaring riesce a estrarre energia dalla differenza di velocità tra le due masse d'aria. Non mi dilungo sul meccanismo di estrazione dell'energia visto che è documentato in dozzine di siti, ma nella pratica devi far compiere al modello una traiettoria chiusa che si trovi in parte nell'aria in movimento sopravento e in parte nell'aria ferma del sottovento. La tecnica che preferisco io è quella delle foto, in cui il modello compie una "O" inclinata, parallela al pendio, con la parte bassa in aria ferma e la parte alta nell'aria in movimento, il tutto eseguito praticamente con il modello a coltello, usando gli alettoni per mantenere la traiettoria e il cabra per chiuderla. Ad ogni giro completato c'è una accelerazione considerevole, che dipende dalla differenza di velocità tra le masse d'aria. La forza centripeta che l'ala deve generare è anche notevole, come pure le forze di torsione a cui è sottoposta al superamento del limite di separazione: pertanto occorre un'ala resistente in flessione e in torsione, e parti mobili resistenti anche esse in torsione. Comunque è difficile capire come si fa senza vederlo. Io ho dovuto imparare da solo leggendo su internet, guardando i video e sforzandomi di non dare retta ai guru del pendio che dicevano "mai andare sottovento, c'è il rotore!", e al primo giro completato con successo non stavo in me dalla gioia. Ma se qualcuno ti fa vedere è molto più facile. | |
11 agosto 08, 01:42 | #19 (permalink) Top |
User Data registr.: 28-01-2008 Residenza: Trapani
Messaggi: 569
|
Grazie Frank...non credo abbia qui in Sicilia pendii per effettuare questo tipo di volo che mi intriga per velocità raggiunte e precisione di volo...sono nuovo del volo in pendio e le novità mi stuzzicano...qualche sito istruttivo me lo potresti linkare? Anche in MP se vuoi.. Se ho capito bene intanto devi trovarti con il pendio di fronte ed il vento alle spalle,difronte a te vi deve essere uno svallamento a V,ma come ci entri? Come riconosci le condizioni ideali per effettuare il DS invece di perdere il modello a fondo valle?? Grazie! Ultima modifica di flyingzone : 11 agosto 08 alle ore 01:46 |
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