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User Data registr.: 24-04-2006 Residenza: brianza e dintorni
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![]() ciauuuuuuu | |
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User Data registr.: 23-04-2005 Residenza: Roma
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Ha un solo difetto, anzi due: 1. è velocissimo, e va laciato correre ... ![]() 2. è troppo piccolo per quanto corre, ci mette un niente a sparire dalla vista! ![]() ![]() p.s.: non riesce a "stare" in vite, se si tira fino allo stallo si avvita per mezzo giro e ne esce, a comandi azzerati ... ![]() Comunque generalmente tutti i "Salto" che ho visto volare non mi sembrano assolutamente così scorbutici come si sente dire, sicuramente non sono adatti ad un pricipiante, ma chiuque abbia già un pò di esperienza con alianti discretamente veloci e "caricati" sarà sicuramente in grado di dominare "il diavolo dalla coda biforcuta" ! ![]()
__________________ Icsunonove, a.k.a. Franchino http://digilander.libero.it/polveredibalsa Imparare senza pensare è fatica perduta. Pensare senza imparare è pericoloso. (Confucio) | ||
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User |
quoto è vero soprattutto quello da 250cm,io lo ho l'importante è star leggeri coi pollici,dopo il divertimento è assicurato... peter
__________________ http://pbrcpassion.altervista.org/index.html |
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User Data registr.: 18-07-2007 Residenza: Vico del Gargano
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Guest
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io avevo un salto da 4,50 di una ditta tedesca (glassflugel, credo) che ora non c'è più ed era un tranquillone, con un profilo FX inarcatissimo ed un carico alare decisamente basso. Se trovava una discendenza ci sprofondava dentro e anche se alzavi la coda, non andava avanti. Il volo di conseguenza era lento ma mai sofferto di stallo improvviso e se lo tiravi non era dolcissimo ma comunque prevedibile e di muso. L' escursione dell' elevatore era di pochi mm e con il baricentro indicato dal costruttore era fin troppo reattivo. Dalla vite, che era piuttosto piatta, usciva benissimo, sufficiente lasciare andare i comandi, o quasi. Un giorno si è staccato il comando della parte mobile di uno dei due semi pianetti della V. La semi parte mobile è rimasta in bandiera, svolazzante. Il Salto per un pò ha tenuto la traiettoria fino a quando non si è abbassato il muso di qualcosina. A quel punto l' aliante ha preso velocità e ha iniziato una serie di looping fino a terra, e non è stato possibile tirarlo fuori dalla manovra neanche tenendo tutto picchiato il semi pianetto rimasto attivo . Il piano di coda "rimasto" (cioè tutto meno la parte mobile di un semipianetto) semplicemente non aveva autorità sufficiente a compensare il momento cabrante dell' ala durante durante la presa di velocità. Si alzava perciò il muso fino ad arrivare alla sommità del looping, con appena la forza giusta per chiuderlo. Nella parte in discesa riprendeva velocità sufficiente per rialzare il muso e così via fino a terra, in un loop di looping lentissimi. Neanche aprire i freni è servito e tutto sommato era l' avvicinamento a terra meno dannoso per un aereo fuori controllo. Purtroppo non impattò con la terra nella parte giusta del looping. Forse, con un pianetto di maggiori dimensioni, il modello sarebbe rimasto controllabile. Un mio amico aveva un salto da quasi quattro metri di un altra ditta tedesca e quello non era un tranquillone, aveva un profilo più veloce, il piano di coda era più grosso del mio, le parti mobili pure molto più grosse e richiedevano una ampia escursione. L' ala stallava con facilità e cattiveria da una parte e il mio amico volava con un baricentro assai più avanzato del mio. Mi diceva che temeva la vite poichè il salto ecc ecc. Ma non credo l' abbia mai messo in vite. Poi ho avuto i blade con i piani a V ma anche li problemi di vite incontrollata non ne ho visti. Ed un "vecchio" F3A usato, di Amici, che volava stupendamente e in pieno controllo anche con baricentri mooolto indietro (usavo i suoi due assetti originali, compreso quello per la velocità in cui si toglieva dalla punta una oliva di piombo da 30g ed il modello era molto infilato). Con questo cosa voglio dire: i nostri modelli sono tutti diversi, hanno moltissime variabili anche quando "riproducono" lo stesso aereo. Aardwark ci parla del Salto full size e c'è da credergli. Sul pianetto a V credo ci sia una discussione su questo forum, con qualche link "serio" segnalato da Ehstikatzi. Tra l' altro, sempre sui piani a V: ho visto Menozzi volare a raduni in pendio con un superblade (che ha i piani a V) e fare acro drittissima e fieseler e tutto quello che c'è nel manuale compreso mezzi cerchi a tonno.Tra me e me pensavo: ma per fare quelle cose lì non servirebbe il piano a croce bassa? Ciao stefano |
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Rivenditore - MGmodels |
Anch'io vorrei spezzare una lancia a favore del SALTO. Ho iniziato (primissimo modello) con il salto 2,3M della WIK model fuso in fibra ali e code in balsa. Ed ho volato sempre in pendio sul Monte Catria quando le condizioni erano affrontabili dalle mie ali in legno. Non ho mai avuto problemi dovuti al modello, chiaro che molto dipende dal tipo di "riproduzione" il mio è molto tranquillo. Vero è che molti vedendolo mi dicono "occhio al piano a V, non usarlo" io l'ho sempre usato e nonstante l'inesperienza non ho incontrato problemi ne di apprendimento ne di acrobazia (quella poca che so fare !) Ciao e buon Anno Giuseppe -MGmodels- P.S. è ancora, dal 1996, nel mia flotta !! |
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Sospeso Data registr.: 22-03-2008 Residenza: Vetralla-volo dove mi capita
Messaggi: 1.645
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Chi parla male del Salto, o nn sa guidare, oppure ha provato un modello nn tarato. Io ne ho uno di oltre 3 metri, profilo Ritz 1-30-13, è una "bestia" domabile, è pur vero che può stallare di coda, mase lo fa, ha i suoi perchè, velocità bassa, o costrizioni a cabrate date in momenti sbagliati. Una Ferrari nn si trova bene nel traffico cittadino, così è il Salto, però se lo "metti" in termica, sale eccome, se sei in grado di farci un passaggio in volo rovescio a due metri da terra, lui lo fa e poi torna a spiralare pacioso. Nn è di certo il modello per testare un pendio, o se la giornata promette bene, nn è insomma per le prove, ma.....io col mio ci faccio anche traino, con la differenza, che anche se nn ha i flap, va su ugualmente e quando scende "si sente". |
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User Data registr.: 24-04-2006 Residenza: brianza e dintorni
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