19 maggio 05, 00:57 | #21 (permalink) Top | |
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ma non sono poco redditizie visto che il vortice di estremità gira al contrario? cioè ruotando dal basso verso l'alto? Tempo fa lessi che la nasa ha sperimentato pure dei tubi alle estremità, poco belli da vedere ma largamente redditizi. Nella mia 'gnoranza pensavo a sperimentare in futuro una winglet a ricciolo (praticamente l'ala si arriccia verso l'alto alla fine) che segua il movimento dl vortice di estremità e sia nel frattempo traslata verso il bordo d'uscita. Non so se mi spiego, per intenderci una spirale. che ne dite? come si può fare a dimensionarla? come si fa a calcolare le dimensioni del vortice formato da una data ala?
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19 maggio 05, 17:33 | #22 (permalink) Top |
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@twentynine Non proprio; quelle dell'A10 sono, in pratica, lunghe come il profilo e, più che "Tips", sono degli schermi di estremità. Circa le tips (che iniziano circa dove il profilo ha il massimo spessore), come dici sembrano migliori quelle rivolte verso l'alto perchè "convogliano" meglio il flusso, rendendo la "spirale" più regolare e meno turbolenta. Io preferisco quelle rivolte verso il basso perchè, anche se non diminuiscono la resistenza indotta come le altre, hanno, per mè, il vantaggio di aumentare la portanza del "piccolo" profilo di estremità e arretrano il centro di pressione; le due cose unite rallentano lo stallo di estremità, secondo mè la maggiore causa di crash in manovre lente a bassa quota. Le alette Whitcomb sono per la maggior parte rettilinee perchè la NASA le studiò non solo per diminuire la resistenza indotta ma, anche, per ricavare una "spinta" aggiuntiva (maggior velocità "gratis"). Infatti il vortice colpisce lateralmente l'aletta, profilata e con incidenza verso l'esterno, "spingendola" in avanti; come fà il vento che colpisce le pale del mulino. La tua idea (aletta a spirale) migliorerebbe solo la pulizia del vortice e non aggiungerebbe spinta supplementare. Circa i calcoli proprio non ti posso essere di aiuto. |
19 maggio 05, 22:29 | #24 (permalink) Top | |
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La spinta si crea appunto perche le winglets sono rettilinee e un rendimento apprezzabile in tal senso è possibile solo in prossimità dell'uscita del flusso dall'intradosso (massima pressione); poichè subito dopo la pressione cala notevolmente, non è più possibile sfruttarla a tale scopo. Sarebbe controproducente intallare strutture complesse e di rilevanti (relativamente) dimensioni in un punto dove non ci sarebbe una contropartita adeguata. Penso che l'industria aeronautica, tesa com'è al risparmio nei consumi, le avrebbe già "inventate"; e non mi nascondo la complessità dei calcoli! | |
19 maggio 05, 22:42 | #25 (permalink) Top |
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A mio parere è meglio dedicarsi ad una costruzione più accurata evitando gradini e fessure e ad una buona pulizia della superficie alare, piuttosto che perdere tempo in esperimenti dal dubbio risultato. Interessante invece l'utilizzo delle tips negative che ti permette di evitare lo svergolamento all'estremità.
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! |
20 maggio 05, 00:57 | #26 (permalink) Top | |
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20 maggio 05, 10:01 | #27 (permalink) Top | |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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da FrancoC.:Io preferisco quelle rivolte verso il basso perchè, anche se non diminuiscono la resistenza indotta come le altre, hanno, per mè, il vantaggio di aumentare la portanza del "piccolo" profilo di estremità e arretrano il centro di pressione; le due cose unite rallentano lo stallo di estremità, secondo mè la maggiore causa di crash in manovre lente a bassa quota. Comprì ?
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! | |
24 maggio 05, 12:48 | #29 (permalink) Top | |
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__________________ un giorno mi librerò in volo sul mio Diavolo dalla coda biforcuta e allora attenti a voi... Hannibal alias l'Africano Io ero il mod ciucco | |
24 maggio 05, 18:15 | #30 (permalink) Top | |
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Tutto questo sono certo che lo sai di già, ma è per porre l'accento su di un fatto determinante dello stallo d'estremità. La perdita di portanza. Se mettiamo poi in conto che, normalmente, le estremità, essendo di corda ridotta hanno anche NR locale più basso (meno efficienza), se andiamo a togliere loro anche parte della sovrappressione che genera portanza, poverine, si lamentano e protestano (stallano). Se proprio nel punto dove il flusso abbandona l'intradosso tu frapponi uno "schermo" che costringa lo stesso a proseguire la sua strada "sotto" e proprio lì viene anche raggiunto dai filetti fluidi che provengono in "diagonale" (abbiamo visto sopra), il risultato è che in quella zona si viene a creare una pressione ancora maggiore, via via che lo strato si avvicina al BU. Il risultato di questo aumento di pressione è un aumento di portanza che si traduce in un ritardo nello stallo. Certo che se l'estremità è "acconciamente" raccordata verso l'alto (becco in su), ciò contribuisce a ridurre un pò (solo un pò) la resistenza indotta; ma io,come detto nel post precedente, preferisco un pò più di resistenza (poca tutto sommato) al maggior rischio di stallo. Un esempio pratico? L'A10, che non ha necessità di volare ad alta velocità, ma è essenziale la manovrabilità estrema a bassa velocità e a bassa quota, doveva avere più che ottime qualità di stallo. E ciò i progettisti l'hanno ottenuto, oltre che dalle caratteristiche di tutto il progetto, anche adottando questo tipo di estremità (più o meno, qui si tratta più di uno schermo vero e proprio, ma il principio è quello). | |
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