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Vecchio 03 novembre 07, 22:15   #11 (permalink)  Top
Mario vola più in alto di noi
 
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Originalmente inviato da frank
Oggi ho fatto la prova: ho spruzzato olio minerale colorato con l'anilina sulla coda del mio modello da F3J, e ci ho volato per dieci minuti. Il tipo di "disegno" lasciato sulla superficie dall'olio non è stato per niente chiaro come quello del sito web citato: le goccioline d'olio sono rimaste quasi indisturbate.
prova a domandare a Michael Selig...forse lui se ne intende.
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Vecchio 03 novembre 07, 22:31   #12 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Ehstìkatzi
potrebbe essere un problema dovuto alla viscosità elevata a causa di temperatura relativamente bassa.
Sorge spontanea una domanda:
hai notato differenza nelle prestazioni ?
Hai ragione, non ho spiegato tutta la storia.
La differenza di prestazioni c'è stata, ed è stata di un'entità che mi ha stupito. Faccio un passo indietro: all'inizio di settembre partecipavo a Bovec (Slovenia) all'ultima eurotour F3J della stagione, con il mio Stork 2 Pro V-Tail. Per tutta la stagione avevo combattuto con un modello che da una volta all'altra, o anche da un lancio all'altro, cambiava il suo comportamento in beccheggio, risultando di volta in volta troppo "infilato" oppure stallato. I primi due lanci a Bovec non hanno fatto eccezione, e un compagno di squadra mi ha fatto notare che era come se avessi un "doppio zero" sui servi di coda. Il doppio zero non c'era, ma la frustrazione mi ha spinto a fare una cosa che in gara non si dovrebbe fare, cioè un esperimento: ho piazzato due strisce sovrapposte di nastro adesivo al 50% della corda sui pianetti della coda a V, sopra e sotto, e sono andato al terzo lancio. Il modello, con mia sorpresa, è cambiato radicalmente diventando tranquillissimo in beccheggio e capace di tenere assetti da cui in precedenza usciva stallando.
Che i turbolatori siano stati utili, dal mio punto di vista, è perciò indubbio. Secondo XFoil il profilo NACA 0010 dei pianetti dello Stork a V soffrono della formazione di una bolla di separazione ai numeri di reynolds tipici del volo in termica F3J. La teoria, si licet, suggerisce che il turbolatore, anticipando la transizione a strato limite turbolento, serve evitare non solo gli effetti sulla resistenza di questa bolla ma anche le anomalie in momento che questa provoca, e soprattutto impedisce che la parte mobile si trovi in flusso stagnante. La prova con l'olio, fatta su una coda in cui avevo piazzato il turbolatore solo per metà apertura, doveva servirmi proprio a darmi una evidenza sperimentale di questo. ma non mi sembra che sia stata risolutiva.
Qui c'è la foto della coda dello Stork dopo dieci minuti di volo lento e tranquillo (velocità all'aria 27 km/h circa): http://picasaweb.google.com/lh/photo...ey=CL6UWzox3Sc
Indubbiamente c'è differenza tra l'aspetto dell'olio dove c'è il turbolatore e dove non c'è, ma l'interpretazione non mi sembra univoca. Per fare un esempio, vedo le goccioline d'olio indisturbate sulla parte mobile anche dietro il turbolatore...
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Vecchio 03 novembre 07, 22:52   #13 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da frank
Hai ragione, non ho spiegato tutta la storia.
La differenza di prestazioni c'è stata, ed è stata di un'entità che mi ha stupito. Faccio un passo indietro: all'inizio di settembre partecipavo a Bovec (Slovenia) all'ultima eurotour F3J della stagione, con il mio Stork 2 Pro V-Tail. Per tutta la stagione avevo combattuto con un modello che da una volta all'altra, o anche da un lancio all'altro, cambiava il suo comportamento in beccheggio, risultando di volta in volta troppo "infilato" oppure stallato. I primi due lanci a Bovec non hanno fatto eccezione, e un compagno di squadra mi ha fatto notare che era come se avessi un "doppio zero" sui servi di coda. Il doppio zero non c'era, ma la frustrazione mi ha spinto a fare una cosa che in gara non si dovrebbe fare, cioè un esperimento: ho piazzato due strisce sovrapposte di nastro adesivo al 50% della corda sui pianetti della coda a V, sopra e sotto, e sono andato al terzo lancio. Il modello, con mia sorpresa, è cambiato radicalmente diventando tranquillissimo in beccheggio e capace di tenere assetti da cui in precedenza usciva stallando.
Che i turbolatori siano stati utili, dal mio punto di vista, è perciò indubbio. Secondo XFoil il profilo NACA 0010 dei pianetti dello Stork a V soffrono della formazione di una bolla di separazione ai numeri di reynolds tipici del volo in termica F3J. La teoria, si licet, suggerisce che il turbolatore, anticipando la transizione a strato limite turbolento, serve evitare non solo gli effetti sulla resistenza di questa bolla ma anche le anomalie in momento che questa provoca, e soprattutto impedisce che la parte mobile si trovi in flusso stagnante. La prova con l'olio, fatta su una coda in cui avevo piazzato il turbolatore solo per metà apertura, doveva servirmi proprio a darmi una evidenza sperimentale di questo. ma non mi sembra che sia stata risolutiva.
Qui c'è la foto della coda dello Stork dopo dieci minuti di volo lento e tranquillo (velocità all'aria 27 km/h circa): http://picasaweb.google.com/lh/photo...ey=CL6UWzox3Sc
Indubbiamente c'è differenza tra l'aspetto dell'olio dove c'è il turbolatore e dove non c'è, ma l'interpretazione non mi sembra univoca. Per fare un esempio, vedo le goccioline d'olio indisturbate sulla parte mobile anche dietro il turbolatore...
questo effetto si chiama banda morta e si verifica soprattutto con profili naca a bassi NR.
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Vecchio 03 novembre 07, 22:53   #14 (permalink)  Top
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questo effetto si chiama banda morta e si verifica soprattutto con profili naca a bassi NR.
Per l'appunto... NACA 0010 e Re 70000.
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Vecchio 03 novembre 07, 23:03   #15 (permalink)  Top
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Per l'appunto... NACA 0010 e Re 70000.
con un profilo selig le cose vanno gia' molto meglio, ma anche con un MM
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Vecchio 03 novembre 07, 23:07   #16 (permalink)  Top
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con un profilo selig le cose vanno gia' molto meglio, ma anche con un MM
E' un modello fatto in stampo, certo potrei rifarmi uno stampo per un piano di coda che mi piace di più ma al momento è al di fuori del mio orizzonte degli eventi. Anche perchè con il turbolatore ho già ridotto la banda morta al di sotto dell'avvertibile.
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Vecchio 03 novembre 07, 23:18   #17 (permalink)  Top
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E' un modello fatto in stampo, certo potrei rifarmi uno stampo per un piano di coda che mi piace di più ma al momento è al di fuori del mio orizzonte degli eventi. Anche perchè con il turbolatore ho già ridotto la banda morta al di sotto dell'avvertibile.
ok, se con il turbo va bene..... molti usano ancora i naca... e pochi sanno di questo problema.
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Vecchio 04 novembre 07, 00:04   #18 (permalink)  Top
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Turbolatori

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Hai ragione, non ho spiegato tutta la storia.
La differenza di prestazioni c'è stata, ed è stata di un'entità che mi ha stupito. Faccio un passo indietro: all'inizio di settembre partecipavo a Bovec (Slovenia) all'ultima eurotour F3J della stagione, con il mio Stork 2 Pro V-Tail. Per tutta la stagione avevo combattuto con un modello che da una volta all'altra, o anche da un lancio all'altro, cambiava il suo comportamento in beccheggio, risultando di volta in volta troppo "infilato" oppure stallato. I primi due lanci a Bovec non hanno fatto eccezione, e un compagno di squadra mi ha fatto notare che era come se avessi un "doppio zero" sui servi di coda. Il doppio zero non c'era, ma la frustrazione mi ha spinto a fare una cosa che in gara non si dovrebbe fare, cioè un esperimento: ho piazzato due strisce sovrapposte di nastro adesivo al 50% della corda sui pianetti della coda a V, sopra e sotto, e sono andato al terzo lancio. Il modello, con mia sorpresa, è cambiato radicalmente diventando tranquillissimo in beccheggio e capace di tenere assetti da cui in precedenza usciva stallando.
Che i turbolatori siano stati utili, dal mio punto di vista, è perciò indubbio. Secondo XFoil il profilo NACA 0010 dei pianetti dello Stork a V soffrono della formazione di una bolla di separazione ai numeri di reynolds tipici del volo in termica F3J. La teoria, si licet, suggerisce che il turbolatore, anticipando la transizione a strato limite turbolento, serve evitare non solo gli effetti sulla resistenza di questa bolla ma anche le anomalie in momento che questa provoca, e soprattutto impedisce che la parte mobile si trovi in flusso stagnante. La prova con l'olio, fatta su una coda in cui avevo piazzato il turbolatore solo per metà apertura, doveva servirmi proprio a darmi una evidenza sperimentale di questo. ma non mi sembra che sia stata risolutiva.
Qui c'è la foto della coda dello Stork dopo dieci minuti di volo lento e tranquillo (velocità all'aria 27 km/h circa): http://picasaweb.google.com/lh/photo...ey=CL6UWzox3Sc
Indubbiamente c'è differenza tra l'aspetto dell'olio dove c'è il turbolatore e dove non c'è, ma l'interpretazione non mi sembra univoca. Per fare un esempio, vedo le goccioline d'olio indisturbate sulla parte mobile anche dietro il turbolatore...
Ciao,
sugli alianti 1:1 i turbolatori son messi vicinissimi alle parti mobili.
Mentre sull' ala sono solo sopra, sullo stabilizzatore sono sia sopra che sotto. Il motivo principale è far si che il comando venga investito da un flusso turbolento in modo che reagisca in modo progressivo e lineare.
La formazione di bolle che staccano in punti diversi genererebbero pressioni diverse sui comandi.
Sulle Win son messi sia esterni che interni, non chiedetemi il perchè ...sta a Voi saperlo .
Ti allego 3 foto, due sono state fatte dopo un patatrak (sono innocente ... ), ma non ne avevo altre. Coda ventus 2C e ala Duodiscus.
Ciao
gallina

PS: non centra niente, ma son bellini i fumi in galleria del vento, mi raccomando di guardare i fumi e basta
http://it.youtube.com/watch?v=zbFHE-CqZms

Ultima modifica di gallina : 11 febbraio 08 alle ore 22:15
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Vecchio 05 novembre 07, 14:54   #19 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da gallina
Ciao,
sugli alianti 1:1 i turbolatori son messi vicinissimi alle parti mobili.
Mentre sull' ala sono solo sopra, sullo stabilizzatore sono sia sopra che sotto. Il motivo principale è far si che il comando venga investito da un flusso turbolento in modo che reagisca in modo progressivo e lineare.
La formazione di bolle che staccano in punti diversi genererebbero pressioni diverse sui comandi.
Sulle Win son messi sia esterni che interni, non chiedetemi il perchè ...sta a Voi saperlo .
Ti allego 3 foto, due sono state fatte dopo un patatrak (sono innocente ... ), ma non ne avevo altre. Coda ventus 2C e ala Duodiscus.
Ciao
gallina

PS: non centra niente, ma son bellini i fumi in galleria del vento, mi raccomando di guardare i fumi e basta
http://it.youtube.com/watch?v=zbFHE-CqZms
Ho riletto ora e mi scuso !!

SOTTO !!!!


Ciao
Gallina
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