09 maggio 23, 16:50 | #2 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-02-2006 Residenza: provincia VT
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Ipoteticamente, lo si può lanciare in orizzontale o poco più, a tutta velocità, tipo fiondata dei modelli a ventola veloci e poi lo si manda su in candela fino alla quota massima raggiungibile...Praticamente conviene usare il gancio sotto il cg. |
09 maggio 23, 17:16 | #3 (permalink) Top |
User Data registr.: 07-07-2010 Residenza: Riva del Garda
Messaggi: 2.136
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Importante sganciare al momento giusto. Se provi fai video che poi mettiamo su SAD Inviato dal mio M2103K19G utilizzando Tapatalk
__________________ http://mikiperoni.altervista.org nel 2023 Pylon ! nel 2024.. in lavorazione Test servi casalingo |
09 maggio 23, 17:56 | #4 (permalink) Top | |
User Data registr.: 27-03-2012 Residenza: roma
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| Citazione:
Se per fionda intendi l'elastico abbastanza potente, che sta quasi a contatto del terreno, non puoi usare il gancio di traino in punta alla fusoliera. Questo gancio è progettato per sganciare un filo che più o meno è in asse con la fusoliera. Questo in assenza di assetti errati da parte del trainato. La fionda, chiamata catapulta lavora in modo diverso. Intanto il punto di attacco sulla fusoliera deve essere posto più o meno a metà tra il centro di gravità e la punta della fusoliera. Questo per evitare che l'aliante, sotto il forte tiro dell'elastico, cabri con conseguente stallo dell'ala e scassatura. Se il gancio è più avanti del C.G. tenderà a salire in modo controllato anche tramite la radio. Il gancio è formato da un tubetto di ottone di 6 mm incollato saldamente all'interno della fusoliera con un angolo di 45 gradi in avanti. L'altra parte del gancio è un filo di acciaio da 5 mm quindi un pò lasco rispetto al tubetto. Tirando l'elastico il filo d'acciaio all'interno del tubo di ottone farà resistenza per l'inclinazione del tubo stesso. Sganciando la catapulta l'elastico tirerà l'aliante finchè il filo di acciaio sarà ortogonale rispetto all'elastico. A questo punto il filo d'acciaio uscirà automaticamente nel momento migliore rilasciando l'aliante senza strani angoli di incidenza. Senti se ne hai bisogno ti mando una nota e qualche misura perchè a spiegarlo è più complicato che a farlo. Scrivi anche in MP. | |
09 maggio 23, 20:25 | #6 (permalink) Top | |
User Data registr.: 27-03-2012 Residenza: roma
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Proviamo a fare ordine. Per quanto ne so i metodi di lancio degli alianti, diciamo, scala 1/4 sono 4. Il più semplice è, come ovvio, il lancio a mano sul pendio. Con un bel vento contro si può lanciare in autonomia un modello anche pesante. La radio appesa al collo e un modello ben centrato, unitamente ad una dinamica sostanziosa, permettono di lanciare e prendere il controllo del modello nel giro di qualche secondo. A me questa cosa riusciva qualche anno fa. Ora anche per l'età preferisco evitarla per non distruggere modelli. Per sopperire al lancio a mano, sempre rischioso, qualcuno si è inventato la catapulta o, come la ha chiamata l'amico che ha generato la discussione, fionda. Questo sistema si basa sull'uso di tondini di elastico abbastanza potenti lunghi una decina di metri. L'uso della fionda è finalizzato solamente a far prendere qualche metro di quota al modello, Quanto basta per scavallare il pendio e "cavalcare" la dinamica o quanto basta per attivare il motore elettrico la cui elica, in caso contrario, sbatterebbe in terra frantumandosi. Il pregio è la semplicità del tutto, il difetto è che l'elastico impartisce una spinta sostanziosa, molto rapida ma non lunga, proprio tipo catapulta. In questo caso si evita di mettere il punto di traino sul C.G perchè il lancio dura solo qualche secondo e non si riuscirebbe a contrastare un eventuale movimento di stallo dell'ala. Troppo poco tempo. E proprio perchè non serve fare troppa quota si mette il gancio davanti al C.G. Il modello viene trascinato senza pericolo di impennate facendo qualche metro di quota. Il gancio si stacca in automatico quando l'elastico è ortogonale all'aliante. Non ci sarebbe tempo per sganciare con un servo. La sequenza è troppo veloce. Un altro modo è il traino con un modello. In questo caso il gancio è sulla punta della fusoliera. Si presuppone che l'aliante sia in linea con il trainatore. Il meccanismo di sgancio molla il cavo facilmente alla quota decisa per lo sgancio. Nessun problema cavo in linea con la fusoliera e tempo sufficiente per sganciare. Un altro modo è il verricello elettrico. Qui il discorso cambia. Il verricello ha un cavo lungo anche 200 metri. L'accelerazione non è violentissima e il gancio di traino in corrispondenza del C.G. consente di regolare il rateo di salita senza forzare sulle baionette. C'è tempo per fare tutto e lo sgancio avviene, in genere, nel punto di massima salita possibile. Se l'aliante vola in orizzontale l'anello si sgancia dal gancio e l'aliante si libera dal cavo della catapulta. Quindi affermare che l'importante è sganciare al momento giusto è valido per il traino e forse per il verricello ma non per la "fionda" o meglio catapulta. Come paragonare l'aliante al modello a ventola. Come ho detto la catapulta ha un uso decisamente diverso. Cosa che ho tentato di spiegare. | |
09 maggio 23, 22:49 | #7 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-02-2006 Residenza: provincia VT
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...Probabilmente anche l'affermazione di x oni riguardo l'importanza del momento dello sganciamento era sullo scherzoso andante...perché onestamente il sistema di lanciare in orizzontale il modello con la massima velocità per poi fare quota in candela non sarebbe tanto conveniente, e forse neanche realizzabile. Ad esempio se si volesse fare 80 m di quota il modello deve essere lanciato a circa 40 m/s ovvero 140 Km/h (in teoria..poi se consideriamo gli attriti, si arriverebbe tranquillamente a 200 km/h..) Ultima modifica di giocavik : 09 maggio 23 alle ore 22:58 |
10 maggio 23, 09:33 | #9 (permalink) Top |
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Messaggi: 114
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Premesso che un po' di esperienza su lancio con fionda dovrei averla, non mi era mai capitato di pensare al lancio con lo sgancio in punta presente su questo ultimo mio modello. Siccome di montare il tubetto in fusoliera non ne ho particolarmente voglia, volevo condividere con voi questa nuova tecnica di lancio (nuova per me). Vi ringrazio per le risposte che mi avete dato e che rinforzano le mie idee sui lanci con sfiondata...buoni voli stefano |
10 maggio 23, 09:45 | #10 (permalink) Top | |
User Data registr.: 27-03-2012 Residenza: roma
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In genere chi scrive ha bisogno di consigli in temi non conosciuti. Rispondendo scherzando, per vedere aumentare il proprio numero dei messaggi inviati, è veramente scorretto. O si ha una risposta dettata dall'esperienza o non si risponde. Non è il numero dei messaggi inviati che fa un modellista esperto. Scusa ma che tipo di esigenza è fare 80 metri di quota con un rateo di 40 metri al secondo? Ma stiamo parlando di missili? 2 secondi 80 metri? Ma con un aliante è necessario guadagnare quota a 200 km orari? Proprio non capisco il senso. Con un aliante fare fare 80 metri di quota è un soddisfacente risultato se fatto sfruttando le correnti ascensionali. Ci puoi mettere anche mezz'ora. Se vuoi salire a 200 Km orari ti compri una turbina applicata ad un modello di F18. Boh! Continuo a non capire il senso di alcune risposte. Ma per carità, sarò io, ormai attempato rimbambito, a non capire. | |
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