22 marzo 22, 10:39 | #61 (permalink) Top |
User Data registr.: 26-09-2009 Residenza: Jesi
Messaggi: 1.111
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Vedete che parlando (scrivendo) con rispetto il Barone ritorna ad essere quello strumento prezioso che è sempre stato ?! Ho seguito senza intervenire, ma ho notato certe cose su cui non concordo, nel senso che variare l'assetto con il rotowing la vedo dura; se aumenti il calettamento, agisci poco avanti al baricentro, e subito hai portanza ma l'assetto varierà con notevole ritardo, per cui la vedo impossibile usare il rotowing per controllare l'asse del pitch; il discorso è diverso per quanto riguarda la configurazione canard. Inizialmente e tuttora rispetto il progetto che da quanto ho capito non è propriamente italiano come credessi, ma estero e commercializzato o tuttalpiù in collaborazione con italiani; non me ne vogliano i rispettabilissimi collaboratori presenti nel forum, ci scusiamo a nome della comunità per i modi di espressione, ma è venuto fuori uno che fra i tanti commenti mi sembra il punto più notevole, quello della impossibilità di usare freni aerodinamici (e installarli come retreofit concordo, la vedo molto ostica); dai video si, pilota immagino manicaccio e bella pista; ma per noi mortali non sempre abbiamo aeroporti (specialmente negli ultimi anni si stringe tutto sempre di più...) e anche continuare a riattaccare avendo motore porta spesso ad uno stress che si conclude con un potenziale danno, specie in zone dall'orografia che comporta movimenti d'aria locali molto particolari. ben vengano progetti diversi, il tempo darà ragione ai fatti; perchè no che possa sfondare in qualche settore di nicchia, come successo per altri progetti nella storia; personalmente non guardo mai il prezzo, in quanto non stiamo parlando di banane al supermercato in cui scelgo quella che ha un costo medio e mi sembra meno ammaccata o meno verde; quì stiamo parlando di tecnologia, e se a qualcuno serve una macchina con date caratteristiche, allora paga quanto viene a costare, punto. A mia volta tuttavia voglio anche io esprimere il mio sentimento dal cuore, e una macchinina con le ali ripeto chissà, magari mancano solo le ruote è il successo arriva, per ora altri vantaggi faccio difficoltà a vederli. Non ne abbiano i collaboratori, ma il Barone, anche se apparentemente non sembra, è in realtà un crogiolo di spesso e/o anche veramente esperti, per cui bisogna prendersi qualche botta quando si entra nel mondo dei "migliori", per carità di cui io mi escludo !
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25 marzo 22, 10:26 | #63 (permalink) Top |
User Data registr.: 21-05-2009
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Tra il serio e il faceto quelli bravi possono scendere in scivolata d'ala incrociando i comandi. Però non è neanche del tutto peregrina l'idea d'aumentare l'incidenza dell'ala miscelando contemporaneamente a picchiare il piano orizzontale. E' chiaro che, come già è stato scritto, bisogna sempre stare attenti allo stallo e in ogni caso non è una vera propria frenata: si vola solo ad un angolo d'attacco più elevato, quindi più lenti e con un efficienza degradata. Sempre come è stato scritto, è come attaccarsi al cabra per rallentare il modello e farlo scendere ad efficienza peggiore al limite dello stallo. Può funzionare, dopo tanto allenamento, laddove si abbia tanto spazio e direi in condizioni di brezza o calma di vento. In un pendio con poco spazio e vento teso..."adavadai" |
25 marzo 22, 13:03 | #64 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-02-2006 Residenza: provincia VT
Messaggi: 3.672
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..gli alianti da volo libero dei bei tempi, avevano la miccia dell'antitermica che bruciando lentamente ne determinava il massimo tempo di volo ed evitava che il modello si perdesse portato via da qche termica che lo avesse risucchiato. Il meccanismo era azionato da una molla o da un elastico che azionato indirettamente dalla miccia attraverso la bruciatura di un filo di ritegno, ne poneva il piano di coda ad inclinazione elevatissima in assetto per cabrare (..intorno ai 45-50 gradi negativi circa..) il che determinava lo stallo profondo dell'ala, e l'aliante veniva giu' spanciando. ...Non sarebbe molto diverso dal disporre l'ala a novanta gradi rispetto al senso di marcia e usare l'intera superficie alare come aerofreno a rallentare la discesa...poi a due metri da terra lo si rimette in assetto di planata...potrebbe essere anche divertente.. (..e facilmente controllabile con un profilo non esasperato..) Ovvio che con un carico alare di 100 gr/dm2 la questione potrebbe essere inattuabile.. Di sicuro tale soluzione sarebbe appannagio solo del modello in oggetto, o di qcosa molto simile...quindi un possibile ineguagliabile punto di forza...ma c'e' tutta una sperimentazione da effettuare... Come non ci hanno pensato chi lo ha realizzato...(..?!?..)... |
25 marzo 22, 14:28 | #65 (permalink) Top |
User Data registr.: 26-09-2009 Residenza: Jesi
Messaggi: 1.111
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La migliore soluzione per alianti senza freni aerodinamici (poco efficaci se non sui jet veri), configurazione butterfly, o diruttori Shemp Hirt, sarebbe l’inversione di rotazione dell’esc, ma la vedo molto pericolosa, quindi l’attivazione andrebbe provata con attenzione, altrimenti una bella vite con il buco per terra la vedo già
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25 marzo 22, 14:58 | #66 (permalink) Top | |
User Data registr.: 16-08-2007 Residenza: Perugia
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Claudio
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