25 maggio 17, 20:08 | #41 (permalink) Top |
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Procedo con la parte mobile Da sopra, Non passante (sino alla superficie interna dell'impiallacciatura opposta), pratico una trincea in cui con resina e microsfere incollo un profilato di balsa lago 20mm, alto quanto basta e lungo un paio di cm in più dell'alettone. A resina secca raccordo la superficie Ultima modifica di dpl : 30 maggio 17 alle ore 20:17 |
26 maggio 17, 20:06 | #42 (permalink) Top |
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Fibratura esterna Deriva, semi piani di quota: Tessuto 50g sopra e sotto. Ali: Sopra 50 fino ad 1/3, più 50 su tutto.(meno sollecitato a compressione soprattutto g+) Sotto 50 fino a 2/3, più 50 su tutto.(più sollecitato a trazione soprattutto g+) Ultima modifica di dpl : 30 maggio 17 alle ore 20:17 |
28 maggio 17, 07:26 | #43 (permalink) Top |
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Verrniatura. Lieve lisciatura delle superfici con carta grana 320 su ali e fuso, a seguire: Per le ALI tre mani a pennello di vernice bianca b comp intervallate da lisciatura con carta abrasiva. Dopo queste tre mani distacco l'alettone incidendo con un cutter lungo l'apertura e lavorando con un seghetto perpendicolarmente. smusso la parte mobile ed incerniero con cerniere di tessuto flex. A questo punto vernicio a spruzzo ali e fuso con un'altra passata di bianco ottenendo la brillantezza ed omogeneità finale che il pennello non dà. Segue una passata con paglietta opacizzante ed una spruzzata finale nella tinta definitiva. In questo caso una tinta particolare che in foto pare giallo ma in realtà e' simile al full size e molto luminosa ed accattivante (con dei riflessi verde acerbo e fluo') In tutto 5 mani quindi di vernice diluitissima che fa da fondo e finitura allo stesso tempo. Una tecnica lunga che però mi permette di aggiungere in totale solo 240g (sic.) Di peso. Ultima modifica di dpl : 30 maggio 17 alle ore 20:17 |
29 maggio 17, 08:15 | #44 (permalink) Top |
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Ed eccoci al collaudo... Righi, Genova. Metà Maggio. Dinamica debole. Sono solo e mi tocca pure lanciarmelo da solo... Brutta cosa quando il collaudo deve dare conferma di incidenze, profili, regolazioni ed in questo caso anche della geometria spostata al limite di questo modello. Sospeso il modello e provo qualche corsa speranzoso di sentire il modello in principio di staccarsi dalla mano ma, utopia! Ali minuscole, corde ridicole, non percepisco la minima intenzione di volare. Attendo che si alzi la brezza..... Aumenta ma di molto poco, o provo o me ne vado a casa! Oggi non aumenterà più di così. ... Esasperato corro più forte che riesco e spingo lo sparrow nell'aria. Menomale.... nonostante le sensazioni di staticità provate poco prima, vola! Assetto e trim già a posto, piombo ok, ma che miscredente che sono.... qui va già molto bene... penso che non c'è da fare la minima messa a punto. Tranne una... quella del mio modo di pilotare. Avverto un'agilita piacevole ma quasi imbarazzante per la scala del modello e devo dosare molto i comandi anche perché in in così poca condizione l'autorità delle parti mobili e' superiore al fattore "percepisco la velocità di stallo"... Mi spiego meglio... noi, si pilota sentendo la reazione del modello ai comandi, e si hanno le risposte su quanto si sia vicino al limite... con questo modello la grande autorità delle superfici unità alla leggerezza porta a sentirsi in gran sicurezza confortati da una pronta risposta anche quando si cavalca il limite (come una sorta di sensazione funfly, ma sempre in velocità, non proprio a velocita zero...) Ritengo possa essere una qualità da sfruttare ma bisogna esser veloci e capire molto da altri imput lo stato in cui si trova a volare il modello. In ogni caso atterro dopo 45 minuti felice come un bambino. Ma il bello so che deve ancora venire... Sabato27 arriva l'occasione di provare il modello su un bel pendio. Termica pura, qualche timore ingiustificato nel lanciare e nell'inanellare le prime virate. Poi aggancio ed il modello cambia passo. Non amo i modelli veloci, ma questo modello lo volevo dinamico. Se dovessi dare un soprannome per come vola direi uno spadino, appropriato il nome di falco-passero. Insomma corre e fa divertire come potrebbe un mezzo leggero e potente. Se fosse una moto sarebbe un vecchio gamma500. La struttura si rivela ben proporzionata anche nel volo molto teso e la risposta perde quella necessità di riverenza trasmettendo gran pastosita' e gusto al comando. Insomma se qualche giorno prima ero atterrato felice, oggi atterro euforico. Nuove sensazioni dopo tanti anni di voli non mi capitava di vederle assommate tutte in un modello. Davvero molto bello. Ultima modifica di dpl : 29 maggio 17 alle ore 08:23 |
29 maggio 17, 21:36 | #45 (permalink) Top | |
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Dunque: il modello ce l'ho, col gamma ho fatto anche qualche gara...mi hai messo in uno stato di libidine formidabile...solo con il racconto. Grazieeeeee!!! Marco.
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