Oggi ho collaudato questo

[pierrecruset]

Originalmente inviato da Edima

Ciao Pierre,
il mio l'ho centrato al 20%, in volo l'ho trimmato un pelo a picchiare ma una cosa trascurabile. Sui tuttala Plank un centraggio al 19 - 20% è sempre valido per incominciare, certo dipende dal profilo adottato, ma le correzioni si fanno dopo.
Parti mobili tutte a zero, escursioni alettoni e direzionali come per un modello normale.
Elevatore: 15 mm di cabra e 10 di picchia con un 30% di esponenziale.
Per quanto riguarda il carico alare, io ho le mie idee ed è bene che le spieghi, non mi interessa fare acro, l'aliante deve planare da aliante. Trattandosi di tuttala il CP di funzionamento è basso stimo uno 0,7, quindi velocità ne ha già di suo. Il Fauvel ha un carico alare di 28 gr/dmq, una velocità di 8 m/sec e una velocità di caduta, da confermare, di 0,7 m/sec. Trattandosi di una riproduzione di un aliante tutto sommato piccolo e quindi l'ingombro della fusoliera è notevole, i risultati non mi sembrano male.
Edi

Grazie molte Edi. Si anche io parto da li di solito. tra il 19% e il 20% della CMA. Su quel punto il tuttala deve stare in equilibrio.

[Edima]

Per curiosità, hai mai fatto la prova dell'affondata sui tuoi tuttala? Cosa è successo?
Edi

[MAXZANI]

Anche se non è il mio argomento seguo con molto interesse e ammirazione.......

[Edima]

Grazie MAXZANI, troppo gentile, come detto oggi tocca alle ali, o meglio le parti centrali.
Ancora una volta ho usato il profilo originale Fauvel così modificato:
dall'attacco fino al gomito spessore 11%, camber 1,8% posto al 22,7%
dal gomito fino all’estremità evolvente in spessore 9%, camber 1% posto al 23,7%
Ho previsto una svergolatura negativa di 1 mm dall’attacco dell’alettone all’estremità.

Ogni semiala è composta da due parti, una centrale a corda costante, senza diedro, che supporta l’elevatore e il timone di direzione e una esterna con diedro e forte rastrematura con il suo alettone. Le parti centrali, centinate, hanno il longherone costituito da due solette in tiglio 8x3 e anime in balsa da 2 a vena verticale. Le solette sono composte come da schizzo, gli scassi per i rowing di carbonio sono fatti con la fresa a tuffo del Dremel. La sede per la baionetta è un tubo di fibra di vetro, 3 strati incrociati da 80, incollato tra i longheroni, e annegato in resina e microballoons. A rinforzo dell’attacco è prevista una soletta in compensato da 1 alta come il longherone e lunga quanto la sede della baionetta più uno spazio centina. All’interno della struttura ho sitemato un tubetto di carta diam. 10mm per i l passaggio dei cavetti del servo alettone. Il rivestimento della parte centrale è in balsa da 12 gr/tavoletta resinata con vetro da 27, all’interno con trama diagonale e all’esterno con trama ortogonale. Le centine di attacco sono in sandwich balsa da 2 - compensato da 1. Nei pressi dell’attacco, in posizione avanti al baricentro, è alloggiato il servo per il direzionale, il comando avviene con bowden Sullivan. L’elevatore è in struttura incernierato a ginocchio, le cerniere sono in avional 4x2, l’asse di cerniera in tondino di fibra di vetro guidato da tubetti di plastica 3x1.
La prossima tocca alle parti esterne
Buona domenica

[pierrecruset]

Originalmente inviato da Edima

Per curiosità, hai mai fatto la prova dell'affondata sui tuoi tuttala? Cosa è successo?
Edi

Si ho provato anche quello: di solito una volta raggiunto il giusto baricentramento si riprendono dolcemente. Alcuni invece proseguono per la loro strada.
Mah prima o poi mi metterò a studiare seriamente i tuttala

In linea di massima: basso carico alare tendono a riprendersi meglio dall'affondata (anche perchè di solito hanno le parti mobli di poco a cabrare). Alto carico alare tendono a seguire la traiettoria impostata.

[pierrecruset]

Originalmente inviato da Edima

Grazie MAXZANI, troppo gentile, come detto oggi tocca alle ali, o meglio le parti centrali.
Ancora una volta ho usato il profilo originale Fauvel così modificato:
dall'attacco fino al gomito spessore 11%, camber 1,8% posto al 22,7%
dal gomito fino all’estremità evolvente in spessore 9%, camber 1% posto al 23,7%
Ho previsto una svergolatura negativa di 1 mm dall’attacco dell’alettone all’estremità.

Bellissima la costruzione, e grazie per la condivisione.

Una domanda (e perdona la mia ignoranza ma sto cercando di impare un po' di più che alcune nozioni sparse):
Essendo il profilo originale già un autostabile (almeno da quel che vedo dal disegno del profilo) quali sono le ragioni per cui hai variato spessore e soprattutto camber verso l'estremità?
Per ottenere una sorta di svergolamento aerodinamico? e nel caso la svergolatura di un mm era proprio necessaria dal momento che il profilo è un autostabile?

Se le mie domande richiedono risposte troppo complesse che ti fan perdere tempo lasciale stare: so che di tempo ne hai poco ed avendone io zero ti capirei benissimo.

[Edima]

Buon giorno Pierre
Nessun problema, ti spiego subito i passaggi che mi hanno portato a queste scelte. Lo spessore originale del profilo, se non ricordo male, è del 16% progettato per volare a un Numero di Reynolds di circa 1.000.000 quindi inadatto ad essere riprodotto su di un aeromodello che viaggia a Re 150.000, per questo quando realizzai il Fauvel 361 ridussi lo spessore del profilo originale al’’11% senza nessuna altra modifica, il camber rimase quello originale del 2,5%. Perchè l’11%? L’obbiettivo era, e lo è tutt’ora la leggerezza, due conti sulla sezione del longherone e un pò di lavoro su Profili2 mi convinsero che l’11 poteva andare bene e contenere il servo dell’alettone senza problemi. Ora nella riproduzione del 45 volevo usare lo stesso collaudato profilo ma, se possibile ridurne la resistenza. Credo di esserci riuscito riducendo il camber dall’originale 2,5 al 1,8% e cosa importante è variato di poco il coefficiente di momento che è poi quello che ci interessa per salvaguardare la stabilità. Ho poi ridotto lo spessore dell’estremità al 9% e portato il camber a1%, sempre per ridurne la resistenza, il solito servo dell’alettone ci stava ancora per via delle corde più grandi. Ora, per guadagnare ancora qualcosina in termini di resistenza all’estremità, non potendo più assotigliare il profilo, gli ho tolto un filo di incidenza. Infine nella curva relativa alla resistenza a Re 50.000 del profilo d’estremità, tra i 5 ed i 6° c’è una gobba verso il basso, togliendo un poco di incidenza spero di essermene allontanato un po’. Come vedi, me la sono giocata tra mille compromessi, le prime prove hanno dato esito positivo. La velocità è buona malgrado il carico modesto e le virate strette sono più gestibili che nel modello precedente. Il modello è “giovane” i guai verranno volando, ma per il momento....
Per quanto riguarda le prove di affondata, i miei plank tornano su con decisione, con il baricentro al 20 l’elevatore è a 0, vuol dire che il profilo di tutta l’ala vola nella configurazione di progetto e li lasierò così.
Ciao

[pierrecruset]

Sei un grande, Grazie.

Sui miei Plank, non essendo riproduzioni, mi faccio meno problemi anche perchè uso di solito profili molto sottili (7%-8%) e se li riducessi ancora in estremità dovrei lavorare su fettine di prosciutto.
Mi limito a verificare su XFRL5 quale profilo e pianta alare rende meglio rispetto all'obiettivo e poi anche io vado di compromessi.

[Edima]

Buon gorno,
Riprendo con la descrizione delle ali con delle parti esterne delle stesse, i diedri.
La costruzione avviene su uno scaletto in polistirolo che riproduce il ventre del profilo con la svergolatura negativa di 1mm che parte dall’inizio alettone. Le solette dei longheroni sono in tiglio - carbonio come quelle delle parti centrali, ma si rastremano da sezione 8x3 a 6x2, le anime sono in balsa con spessori decrescenti d 2 a 1mm. Il longherone secondario ha le solette in tiglio 4x1 con anime in balsa. Le centine sono in balsa da 1,5 tranne la centina di attacco che è in balsa da 3 e quella che porta il servo dell’alettone che è un sandwich balsa da 1,5 e compensato da 1, tra il d-box e il bordo d’uscita le centine sono solettate con listelli di cedro 4x1. Il d-box, in balsa da 1 è rivestito, come per le parti centrali in vetro da 27 dentro e fuori con le stesse modalità. I bordi d’uscita, come da schizzo, hanno il dorso ed il ventre in compensato – balsa, durante l’incollaggio del dorso ho inserito un rowing di carbonio 12NF. Ad ala finita ho riempito i vani tra centina e centina con una pappa molto densa di resina fibrette di vetro e microballons. L’alettone è incernierato sul dorso con il mio solito sistema dei tubetti di plastica 2x0,5 e asse in acciaio inox da 0,8, l’incollaggio dei tubetti è raccordato con la solita pappa. Dentro al d-box, come per le parti centrali, è previsto un tubo per il passaggio dei cavi del servo. L’unione dei diedri alle parti centrali avviene di testa con una baionetta di rinforzo tra i longheroni in compensato da 2, il tip alare è un blocco di balsa. Ovviamente il rivestimento esterno con vetro da 27 l’ho fatto ad ali finite prevedendo dei raddoppi all’attacco e nella zona di giunzione dei diedri.
Edi

[Edima]

Altre foto...