la FAMIGLIA, il macellaio, l'amico

[dpl]

storiella ambientata in Liguria.
ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale.

la FAMIGLIA regala ad un certo Roberto, per l'importante traguardo dei suoi 40 anni quel capolavoro di modello che potete vedere in foto.
realizzato magistralmente da chissà chi?
viene acquistato bello, finito e completo, pronto al volo, presso un amico (che non ne è il costruttore) che lo custodiva religiosamente volandolo pochissimo e che per l'importante occasione, lo cede a malincuore ma generosamente... per la giusta causa.
la costruzione è straordinaria, non presenta una sbavatura, ed il modello vola bene come pochi.
la struttura è aeriforme e complessa ed è ricoperto in carta.
una libellula capace di sfidare le condizioni come può solo un f3k.

[dpl]

voi mi chiederete:
ed il macellaio chi è?
cosa ha fatto?

il macellaio è un caro amico modellista (di cui mai e poi mai svelerò l'identità, nonostante ne esca a testa alta) che ha pensato bene, partendo dal pendio con il suo RAV4, di "posare" le possenti ruote della sua auto sulle ali delicatamente adagiate sul soffice terreno

[dpl]

dopo mille fustigazioni e rimorsi, convinti che le ali fossero da buttare, interviene l'amico che presuntuosamente ritiene di poterle riparare.
per questo la banale storia è interessante.
perchè tante volte certi danni sembrano irreparabili ed invece meglio pensarci due volte prima di gettare le cose.

[dpl]

primo contatto.
il legno è un materiale straordinario....
dopo la passata di SUV, nonostante il CRAAACH, le ali comunque spaccate sembrano con pochi danni.

come prima cosa bisogna aprirle e vedere dentro.

individuati i danni, verificate le rotture sui longheroni, che dolore!, si rimuove il setto verticale del dbox e tutte le parti macinate centine comprese.

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si incollano con uhu plus le rotture fortunatamente composte del longherone e si ripristina con balsa a vena verticale il setto asportato fra i due longheroni.
lo si incolla ridando il giusto spessore all'ala.
successivamente si mettono dei pannellini di balsa incollati in posizione dove erano le centine.
la difficoltà di trovare il profilo sarà aggirata sagomando a tampone tenendo a riferimento gli estremi laterali sani una volta asciugato il tutto.
le centine saranno da 4mm per favorire l'incollaggio e per risultare, finite, larghe quanto quelle originali da 1,5mm poi bordate da 4.
le mancanze sull'alettone vengono ripristinate con un taglio preciso e dei piccoli inserti

[dpl]

si fa rinvenire dove possibile la ricopertura del dbox con acqua.
poi la si ripassa nelle crepe con vinilica diluita.
si ripristina con nuova balsa dove occorre.
poi si da una stuccatina e si verifica l'adeguata consistenza.

[dpl]

si carteggia e liscia, ma prima di ricoprire con la trasparentissima carta, bisogna nascondere il colore dello stucco e le varie macchie di colla.
una spruzzatina leggera con RAL1014
e sottile carteggiatura

[dpl]

e poi, come ai vecchi tempi...

prima sopra abbondante e risvoltato.
poi sotto a filo

si punta i bordi con colla stick
si fa asciugare.
si passano i bordi con turapori
si fa asciugare.
si tira con acqua vaporizzata (che subito per qualche ora molla la carta ma poi tira)
si fa asciugare.
si ripassa con almeno due mani di tendicarta

[dpl]

ed ecco fatto.
domani il modello volerà di nuovo con una riparazione valida e quasi invisibile alla faccia di chi il modello lo voleva buttare!



fine della storiella.

[fabiorossi]

Originalmente inviato da dpl

e poi, come ai vecchi tempi...

prima sopra abbondante e risvoltato.
poi sotto a filo

si punta i bordi con colla stick
si fa asciugare.
si passano i bordi con turapori
si fa asciugare.
si tira con acqua vaporizzata (che subito per qualche ora molla la carta ma poi tira)
si fa asciugare.
si ripassa con almeno due mani di tendicarta

Non tutti i mali vengono per nuocere: sarà proprio grazie al macellaio che ora un sacco di gente saprà finalmente come si posa in opera la carta modelspan