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Vecchio 08 settembre 14, 13:49   #1 (permalink)  Top
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L'avatar di il boiler del 55
 
Data registr.: 29-10-2010
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Allarme Bielmonte

Apro questa discussione per segnalare un problema che sta nascendo sul pendio di Bielmonte.
Da qualche tempo a questa parte il pendio (che l’Oasi Zegna ha offerto per la pratica del volo radiocomandato di modelli di alianti in ambiente montano), è sempre più frequentato da volo-liberisti - locali e non – che vogliono decollare dal nostro spot con i loro parapendii.
Come già capitato in altre occasioni, ultimamente (ad esempio domenica 24 agosto e sabato 6 settembre) sono avvenute delle vere e proprie “invasioni di campo” con “occupazione militare” da parte di 14/15 vele che, nelle ore più produttive della giornata, ci impediscono di fatto l’attività per periodi che vanno dall’ora alle tre ore.
Il problema è già stato segnalato allo staff dell’Oasi Zegna, che ha risposto e che, a breve, mi ricontatterà per avere una rendicontazione dettagliata del problema.
Una soluzione di minima sarà la segnalazione, con appositi cartelli, del genere di attività che li, sul pendio da noi frequentato, è ammesso svolgere (esiste già, per altro, un cartello grosso come una casa del gruppo degli “Amici Aeromodellisti Biellesi” che era stato installato dall’Oasi Zegna stessa in accordo con il gruppo).
Con l’apertura di questa discussione invito tutti coloro che frequentano e apprezzano il pendio di Bielmonte ad andarci più spesso (va bene, questa estate non ha offerto grandi occasioni di bel tempo…), a essere dunque più presenti e, pur senza creare calca (che credo a Bielmonte, salvo per il raduno, non ci sarà mai) ma meglio se non isolati bensì con altri amici, a fare vivere più intensamente quel pendio, perché altrimenti rischia di prevalere la ragione del più forte; alla faccia dei provvedimenti che cercheremo di mettere in atto con il sostegno e l’avvallo dell’Oasi Zegna.
Qualora vi ritrovaste in spiacevoli situazione determinate dalla prevaricazione del numero di parapendii (abbiamo sempre aperto loro la porta amichevolmente, purché la loro presenza non sia superiore a due o tre praticanti e che il decollo avvenga tassativamente sulla destra, in prossimità del limite del canalone), siete caldamente invitati a documentare tali situazioni mediante fotografie che illustrino esaurientemente la situazione, per poterle poi girare all’Oasi Zegna al fine di poter dimostrare il fondamento della nostra crescente irritazione.
Per chi non conosce Bielmonte o c’è stato poche volte, si sappia che nel Biellese i parapendii hanno un decollo ufficiale a Pollone, sul versante opposto tra Graglia e Oropa, e che il decollo che si sono ultimamente inventati sul nostro pendìo non è registrato in alcuno dei loro siti dedicati.
Per chi avesse avuto problemi analoghi, chiedo quale siano state le tattiche e le strategie messe in atto per risolvere il problema. Ricordo che i volo-liberisti che scendono sul nostro pendio non fanno capo a nessuna associazione ufficiale, che sono dunque sostanzialmente dei "cani sciolti" e che comunque un paio di anni fa avvenne già un incontro, evidentemente infruttuoso, con tre di loro presso la sede del gruppo AAB.
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Filippo Orsini
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il boiler del 55 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 08 settembre 14, 16:00   #2 (permalink)  Top
dpl
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A Righi ho visto mettere in atto la seguente tecnica.
Poco diplomatica e detestabile, ma efficace:
Quando la vela e' distesa atterrarci dentro stile f3j e fargli un bel buco.
Ti assicuro che ha funzionato.
Citazione:
Originalmente inviato da il boiler del 55 Visualizza messaggio
Apro questa discussione per segnalare un problema che sta nascendo sul pendio di Bielmonte.
Da qualche tempo a questa parte il pendio (che l’Oasi Zegna ha offerto per la pratica del volo radiocomandato di modelli di alianti in ambiente montano), è sempre più frequentato da volo-liberisti - locali e non – che vogliono decollare dal nostro spot con i loro parapendii.
Come già capitato in altre occasioni, ultimamente (ad esempio domenica 24 agosto e sabato 6 settembre) sono avvenute delle vere e proprie “invasioni di campo” con “occupazione militare” da parte di 14/15 vele che, nelle ore più produttive della giornata, ci impediscono di fatto l’attività per periodi che vanno dall’ora alle tre ore.
Il problema è già stato segnalato allo staff dell’Oasi Zegna, che ha risposto e che, a breve, mi ricontatterà per avere una rendicontazione dettagliata del problema.
Una soluzione di minima sarà la segnalazione, con appositi cartelli, del genere di attività che li, sul pendio da noi frequentato, è ammesso svolgere (esiste già, per altro, un cartello grosso come una casa del gruppo degli “Amici Aeromodellisti Biellesi” che era stato installato dall’Oasi Zegna stessa in accordo con il gruppo).
Con l’apertura di questa discussione invito tutti coloro che frequentano e apprezzano il pendio di Bielmonte ad andarci più spesso (va bene, questa estate non ha offerto grandi occasioni di bel tempo…), a essere dunque più presenti e, pur senza creare calca (che credo a Bielmonte, salvo per il raduno, non ci sarà mai) ma meglio se non isolati bensì con altri amici, a fare vivere più intensamente quel pendio, perché altrimenti rischia di prevalere la ragione del più forte; alla faccia dei provvedimenti che cercheremo di mettere in atto con il sostegno e l’avvallo dell’Oasi Zegna.
Qualora vi ritrovaste in spiacevoli situazione determinate dalla prevaricazione del numero di parapendii (abbiamo sempre aperto loro la porta amichevolmente, purché la loro presenza non sia superiore a due o tre praticanti e che il decollo avvenga tassativamente sulla destra, in prossimità del limite del canalone), siete caldamente invitati a documentare tali situazioni mediante fotografie che illustrino esaurientemente la situazione, per poterle poi girare all’Oasi Zegna al fine di poter dimostrare il fondamento della nostra crescente irritazione.
Per chi non conosce Bielmonte o c’è stato poche volte, si sappia che nel Biellese i parapendii hanno un decollo ufficiale a Pollone, sul versante opposto tra Graglia e Oropa, e che il decollo che si sono ultimamente inventati sul nostro pendìo non è registrato in alcuno dei loro siti dedicati.
Per chi avesse avuto problemi analoghi, chiedo quale siano state le tattiche e le strategie messe in atto per risolvere il problema. Ricordo che i volo-liberisti che scendono sul nostro pendio non fanno capo a nessuna associazione ufficiale, che sono dunque sostanzialmente dei "cani sciolti" e che comunque un paio di anni fa avvenne già un incontro, evidentemente infruttuoso, con tre di loro presso la sede del gruppo AAB.
dpl non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 08 settembre 14, 16:08   #3 (permalink)  Top
dpl
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Data registr.: 14-03-2005
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E adesso Vi racconto.
15anni fa circa.
Modellista in volo arriva parapendiista fa prove di gonfiaggio, la vela si affloscia sul modellista che pilota il quale fasciato come una caramella non vede piu' nulla e rompe il modello.
Il parapendiista non vuole rispondere del danno.
Mesi dopo:
Stesso modellista, stesso parapendiista: il modellista infila volutamente il muso del suo alpina 4000 nel centro della vela distesa e ci fa un bel bucone.
Il parapendiista si infuria ed il modellista allarga le braccia: mi spiace. Li la vela non deve stare...
Il modellista non risponde del danno.

Il parapendiista non e' piu' venuto.
dpl non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 08 settembre 14, 16:30   #4 (permalink)  Top
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L'avatar di pierrecruset
 
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io i parapendii non li amo affatto. qui nei pochi posti dove si puó volare ci sono sempre loro. A pian MUne per fortuna non possono gonfiare la vela e si lanciano poco distante. A elva confido che i cavi elettrici e i rotori li tengano a distanza per un po‘ a limone siamo infestati......una soluzione é che si lancino ma poi vadano via dal pendio e non ci restino sopra o peggio facciano i touch.

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Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso per idioti» (Jaggi Vasudev)
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Vecchio 08 settembre 14, 16:35   #5 (permalink)  Top
 
L'avatar di nicthepic
 
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il pendio e la montagna sono di tutti, regolamentare un pochino per un convivenza civile non la vedo poi cosi' brutta.
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"W la gnocca "
"io mi prendo la responsabilita' di capire cio' che dici, non di quello che avresti voluto intendere"
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Vecchio 08 settembre 14, 18:05   #6 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da nicthepic Visualizza messaggio
il pendio e la montagna sono di tutti, regolamentare un pochino per un convivenza civile non la vedo poi cosi' brutta.
Dipende sempre di quanto spazio disponi.
A Bielmonte lo spazio a disposizione, alla quota del lancio - e comprendendo anche la zona da cui normalmente atterriamo - comprende un fronte di un centinaio di metri.
Quei cento metri ospitano una decina di vele aperte, Viene da sè che un paio di parapendii possiono essere ancorta accetti, quindici no. Almeno da noi. Non parlo di fronti di lancio come quello di Forca di Presta, del Monte Cucco, oppure del Subasio o dei Prati di Tinetra o del Montecristo. Lì certo che c'è spazio per tutti. Parlo di un fronte di poche decine di metri. Allora, come dici tu, vale un buon regolamento e il reciproco rispetto, soprattutto quando si sa che quel posto è indirizzato alla nostra attività (Oasi Zegna Iniziative Oasi Zegna: Alianti radiocomandati e aquilonismo). Come al solito è una questione di misura.
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Filippo Orsini
alias I-FLIP
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Vecchio 08 settembre 14, 18:09   #7 (permalink)  Top
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A Righi ho visto mettere in atto la seguente tecnica.
Poco diplomatica e detestabile, ma efficace:
Quando la vela e' distesa atterrarci dentro stile f3j e fargli un bel buco.
Ti assicuro che ha funzionato.
Vedi Luca, la tentazione sarebbe forte.
Ma poi prevale il buon senso e pensi che sia meglio evitare.
A meno che ti avvolgano con la vela mentre stai pilotando, come avvenuto al tuo amico. Allora (ma a caldo, non a scoppio ritardato...) potrebbe valere la reazione, perché davvero lì si stava dando spazio all'imbecillità o all'arroganza più becera.
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Filippo Orsini
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Vecchio 08 settembre 14, 18:19   #8 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da pierrecruset Visualizza messaggio
io i parapendii non li amo affatto. qui nei pochi posti dove si puó volare ci sono sempre loro. A pian MUne per fortuna non possono gonfiare la vela e si lanciano poco distante. A elva confido che i cavi elettrici e i rotori li tengano a distanza per un po‘ a limone siamo infestati......una soluzione é che si lancino ma poi vadano via dal pendio e non ci restino sopra o peggio facciano i touch.

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Vedi Pierre, io invece non ce l'ho affatto con i parapendii, anzi: con qualcuno di quelli che stanno diventando sempre pù numerosi ho (o avevo? bah...) un ottimo rapporto. Quando si presentavano individualmente o un paio per volta (vabbé, a volte erano anche tre...) era piacevole interrompere una ventina di minuti i voli e parlare di aria, di ascendenze, di base cumulo e via dicendo. Davo loro anche una mano per aprire la vela distendendola come si deve!
Dopodiché ho visto in Francia come si fa: alianti RC da una parte e parapendii dall'altra. Al Semnoz, tra Annecy e Aix-les-Bains, al Salève, sopra Ginevra, al Col du Joly e via dicendo non c'è confusione. Il punto di lancio dei modelli non è lo stesso del decollo dei parapendii. Punto. Per dirla franca al Semnoz gli alianti spartiscono il punto di decollo con i deltaplani e assimilati. Ma questi sono mooolto meno dei parapendii. E comunque il fronte del Semnoz è smisurato, avendo semmai come problema principale le vacche al pascolo e i gitanti. I parapendii si lanciano da un punto distante quattrocento metri da dove si mandano in volo gli alianti.
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Filippo Orsini
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Vecchio 08 settembre 14, 19:37   #9 (permalink)  Top
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il pendio e la montagna sono di tutti, regolamentare un pochino per un convivenza civile non la vedo poi cosi' brutta.
hai perfettamente ragione, ma spesso hanno un atteggiamento davvero antipatico.
e nn li invidio: nn volano, precipitano con stile
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Vecchio 08 settembre 14, 21:22   #10 (permalink)  Top
dpl
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Vedi Luca, la tentazione sarebbe forte.
Ma poi prevale il buon senso e pensi che sia meglio evitare.
A meno che ti avvolgano con la vela mentre stai pilotando, come avvenuto al tuo amico. Allora (ma a caldo, non a scoppio ritardato...) potrebbe valere la reazione, perché davvero lì si stava dando spazio all'imbecillità o all'arroganza più becera.
il mio amico, era un tipo che consumava la vendetta a freddo, ma era un tipo "giusto".
anche se non sottoscrivo la sua metodologia, credo che sarebbe bello come dice N che la montagna fosse di tutti.
purtroppo non è così, come la maggior parte dei terreni spiagge, campagne, città, vale la regola della proprietà e della concessione.
un pezzo è di tizio, uno è di caio, tizio fa questo, caio fa quest'altro.
se l'oasi Zegna concede ai modellisti quell'area, è cortesia dei modellisti farla praticare ai parapendiisti, è obbligo dei parapendiisti non arrogarsi concessioni di cui non beneficiano.
il comportamento sull'area a questo punto, sarebbe meglio fosse intransigente del tutto nei confronti dei parapendiisti onde non dare luogo ad equivoci di praticabilità.
è brutto a dirsi, come per la montagna e per qualsiasi altro luogo, ma è una legge di natura quanto quella di marcare il territorio.
un felino ci piscia e poi "graffia", un uomo usa le leggi e poi denuncia.
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