Lo Stregone, aliante Vintage anni 30

[marchivan]

Originalmente inviato da maurimag

Ciao Ivan, vorrei sapere se per caso hai tagliato il bordo di entrata della deriva a filo del piano d'appoggio dello stabilizzatore o se lo hai lasciato lungo, come da progetto, per essere incollato tra i due fianchi di balsa sottostanti. In questo caso é impossibile che si stacchi, a meno di urti violentissimi!
La giusta sequenza di lavoro, prevede la ricopertura delle parti fisse dei piani di coda e direzionale, poi il loro incollaggio reciproco, lasciando fuoriuscire il bordo di entrata della deriva al di sotto del piano orizzontale, poi quando il tutto é asciutto, si unisce alla fuso il tutto, incollando con alifatica o vinilica, sia il piano d'appoggio che il bordo che sporge e che va ad ancorarsi tra i due fianchetti. Se ci fai caso, sul disegno scaricato da Ali Sul Tevere, si vede la sua sagoma tratteggiata proprio dietro il fianchetto.

Il bordo di entrata della deriva va a finire sotto come da disegno, la prima volta mi si è staccato anche quello poi l'ho rinforzato e quello va bene le altre volte si è scollato solo il cabra-picchia.
Probabilmente ho avuto sfortuna che per 2 volte l'ho picchiato in atterraggio in qualche ciuffo d'erba un po' più duro.
Comunque dopo averlo rincollato prima con l'alifatica l'ultima volta sono ritornato alla poliuretanica , ora vedremo.
Ivan

[tozzifan]

Originalmente inviato da marchivan

Il bordo di entrata della deriva va a finire sotto come da disegno, la prima volta mi si è staccato anche quello poi l'ho rinforzato e quello va bene le altre volte si è scollato solo il cabra-picchia.
Probabilmente ho avuto sfortuna che per 2 volte l'ho picchiato in atterraggio in qualche ciuffo d'erba un po' più duro.
Comunque dopo averlo rincollato prima con l'alifatica l'ultima volta sono ritornato alla poliuretanica , ora vedremo.
Ivan

Domanda probabilmente inutile:
Hai tolto parte di film di rivestimento prima di incollare le parti ?
Perché no riesco a capire come hai potuto scollare il piano di quota.
Foto ?

[maurimag]

Originalmente inviato da tozzifan

Domanda probabilmente inutile:
Hai tolto parte di film di rivestimento prima di incollare le parti ?
Perché no riesco a capire come hai potuto scollare il piano di quota.
Foto ?

Dubito anche io che si sia dimenticato di togliere il rivestimento, o meglio evitare di mettercelo, proprio dove il piano di coda, deriva e fusoliera si toccano.
Occhio che il Mylar non si incolla nemmeno a calci!!!

[marchivan]

Va bè che l'età non mi aiuta ma svanito fino a questo punto ancora NO .
allego una foto del'ultimo ririncollaggio con la poliuretanica ( devo ancora pulire ) se guardate BENE si vede un piccolo pezzo scoperto dal rivestimento..

Ivan

[maurimag]

Originalmente inviato da marchivan

Va bè che l'età non mi aiuta ma svanito fino a questo punto ancora NO .
allego una foto del'ultimo ririncollaggio con la poliuretanica ( devo ancora pulire ) se guardate BENE si vede un piccolo pezzo scoperto dal rivestimento..

Ivan

Ho un sospetto: Hai dato del turapori, prima di rivestire ed incollare i vari pezzi? In tal caso, per incollare degli elementi così critici, sarebbe stato opportuno usare la "vecchia cellulosica" uhu-hart oppure una micidiale uhu-plus. La prima, perché avente la stessa base solvente del turapori;
la seconda perché coi tempi lunghi di solidificazione che ha, riesce ad entrare nei micropori del materiale piú impenetrabile, eliminando totalmente gli spazi vuoti facendo un vero e proprio effetto ventosa che unisce due oggetti, anche di materie diverse, come se fossero saldati a brasatura.

[marchivan]

No, niente turapori,ormai comunque come ho già detto ho incollato con la poliuretanica, se succede qualcosaltro vedrò cosa fare.
Grazie di tutto.
P.S.
Dopo i 3 incollaggi della coda ho dovuto aumentare 12gr. in punta, ora va meglio di prima.
Ivan

[maurimag]

Originalmente inviato da marchivan

No, niente turapori,ormai comunque come ho già detto ho incollato con la poliuretanica, se succede qualcosaltro vedrò cosa fare.
Grazie di tutto.
P.S.
Dopo i 3 incollaggi della coda ho dovuto aumentare 12gr. in punta, ora va meglio di prima.
Ivan

Ciao Ivan,
la storia che lo Stregone vada meglio se il peso si aggira intorno ai 350-360gr , la posso confermare.
Alla fine, la pulizia dell'aerodinamica conta più del carico alare...

[maurimag]

Carissimi,
domenica scorsa, curiosando nella posta elettronica ho trovato un messaggio che mi ha lasciato piacevolmente stupito, vista l'autorevolezza di chi scrive.
Sicuramente alcuni di voi, quelli più avanti negli anni, conoscono la produzione, gli articoli apparsi per anni sulle riviste di modellismo e le pubblicazioni dell'Ing. Ferdinando Galé che ci hanno guidati nella progettazione dei nostri aeromodelli.
Ebbene l'Ingegnere oltre ad offrire gentilmente la sua esperienza, in poche ma sincere parole e riferendosi al progetto dello Stregone, ha voluto fare i complimenti per l'opera di diffusione della tecnica di costruzione "tutto legno".
Questi complimenti, io e Fabio Tozzi li giriamo con piacere a voi che avete avuto il coraggio e la pazienza di realizzare lo Stregone sporcandovi le mani di polvere e colla.

(Allego il testo integrale della mail ricevuta)

Complimenti per il Medicine Man: rappresenta una piacevole boccata d’aria genuina, in un mondo aeromodellistico ormai decisamente inquinato dall’aerogiocattolismo commerciale.
Visto che vi piacciono i modelli di tipo classico, vi allego l’elenco di alcuni miei modelli (tutti a base di legno, compensato, balsa; unica concessione al modernismo è il rivestimento in film termorestringente).
Allego qualche foto: se vi interessano altri modelli, sarò lieto di inviarvi le relative foto.
Per eventuali tavole costruttive dovreste rivolgervi a Carlo Casale, come indicato in calce all’elenco dei disegni.
Lunghi voli e soffici atterraggi.

Ferdi Galè
(primo modello costruito nel 1934)

Allegate tre immagini:

[Valerio Ceccherini]

Originalmente inviato da maurimag

Carissimi,
domenica scorsa, curiosando nella posta elettronica ho trovato un messaggio che mi ha lasciato piacevolmente stupito, vista l'autorevolezza di chi scrive.
Sicuramente alcuni di voi, quelli più avanti negli anni, conoscono la produzione, gli articoli apparsi per anni sulle riviste di modellismo e le pubblicazioni dell'Ing. Ferdinando Galé che ci hanno guidati nella progettazione dei nostri aeromodelli.
Ebbene l'Ingegnere oltre ad offrire gentilmente la sua esperienza, in poche ma sincere parole e riferendosi al progetto dello Stregone, ha voluto fare i complimenti per l'opera di diffusione della tecnica di costruzione "tutto legno".
Questi complimenti, io e Fabio Tozzi li giriamo con piacere a voi che avete avuto il coraggio e la pazienza di realizzare lo Stregone sporcandovi le mani di polvere e colla.

:

Ecco, queste sono soddisfazioni.
Non posso che aggiungere i miei, molto meno autorevoli, complimenti per quanto fatto.
Bravi.
Adesso però non dormite sugli allori
Valerio

[mauro67]

Originalmente inviato da maurimag

Carissimi,
domenica scorsa, curiosando nella posta elettronica ho trovato un messaggio che mi ha lasciato piacevolmente stupito, vista l'autorevolezza di chi scrive.
Sicuramente alcuni di voi, quelli più avanti negli anni, conoscono la produzione, gli articoli apparsi per anni sulle riviste di modellismo e le pubblicazioni dell'Ing. Ferdinando Galé che ci hanno guidati nella progettazione dei nostri aeromodelli.
Ebbene l'Ingegnere oltre ad offrire gentilmente la sua esperienza, in poche ma sincere parole e riferendosi al progetto dello Stregone, ha voluto fare i complimenti per l'opera di diffusione della tecnica di costruzione "tutto legno".
Questi complimenti, io e Fabio Tozzi li giriamo con piacere a voi che avete avuto il coraggio e la pazienza di realizzare lo Stregone sporcandovi le mani di polvere e colla.

(Allego il testo integrale della mail ricevuta)

Complimenti per il Medicine Man: rappresenta una piacevole boccata d’aria genuina, in un mondo aeromodellistico ormai decisamente inquinato dall’aerogiocattolismo commerciale.
Visto che vi piacciono i modelli di tipo classico, vi allego l’elenco di alcuni miei modelli (tutti a base di legno, compensato, balsa; unica concessione al modernismo è il rivestimento in film termorestringente).
Allego qualche foto: se vi interessano altri modelli, sarò lieto di inviarvi le relative foto.
Per eventuali tavole costruttive dovreste rivolgervi a Carlo Casale, come indicato in calce all’elenco dei disegni.
Lunghi voli e soffici atterraggi.

Ferdi Galè
(primo modello costruito nel 1934)

Allegate tre immagini:

Bravi!!