semiriproduzione 1/4 SUPER SALTO con TJ100 by dpl

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NON HO MICA FINITO E'!

seguono: chiamiamole le "OSSERVAZIONI COSTRUTTIVE".

iniziamo ad osservare che il salto, quello grande 1:1 ha delle caratteristiche uniche.
forse sarà che il progetto è femminile, un dono d'amore al marito, da un raro esempio di donna "perfetta" (almeno all'apparenza...).
direi che in molte soluzioni si nota una grazia ed una morfologia singolarmente "diversa", si, passatemi il termine: femminile.
l'aereo è acrobatico, non manca di grinta, ma allo stesso tempo è dolce, fluido...insomma, ci siamo capiti no?

tra queste singolarità troviamo il sistema "frenante". gli spoiler-flap a spacco, di dimensioni importanti, tanto che per questa ragione, probabilmente, sono stati divisi in due per scaricare le sollecitazioni in modo ottimale. questa soluzione è rara ed è caratteristica funzionale ed estetica importante del salto.
per questo ho preferito riprodurli in luogo ai "volgari" freni tradizionali.
in verità ho sin da subito pensato di usarli anche come flap e per un butterfly efficacie.
a dire il vero, si dimostrano poi utili, abbassati di poco, anche quando dando motore in volo, con il propulsore che spinge a "schiacciare" il muso, incrementano la portanza di un tratto importante dell'ala, che alzerebbe il muso, compensando quindi la spinta verso il basso. per caso ho intuito questa funzione che mi pare utile, nei primi voli, e cercherò di sfruttarla e di capirla al meglio.

in poche parole dal kit originale inizio tappando lo scasso dei diruttori con una sezione di balsa poi lisciata in un secondo tempo.

[ROBUZZO]

Originalmente inviato da volo65

Allegato 286482

Magico Luca,
Gran bel modello....spero di avere l'onore di vederlo in volo in "diretta"
Ancora complimenti.

Ciao Roberto.

[dpl]

il kit base prodotto da CUCCOLO è piuttosto datato nella sua concezione.
prevede, per azionare gli alettoni, dei bowden, una squadretta di rinvio a 90gradi annegata nell'ala e l'installazione del servo in fusoliera.
oggi, grazie ai servi mini e micro disponibili, da installare direttamente nelle ali, è una soluzione anacronistica, meno precisa e sicura, che ho quindi eliminato.
Indi per cui ho chiuso i fori predisposti per il rinvio con un tacco di balsa leggera poi sagomato.

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ho ritenuto eccessivo l'angolo di diedro fra le due semiali allora:
da buon genovese, senza buttare nulla, ho chiuso lo scasso pre sagomato per utilizzare comunque il prezioso compensato di betulla.
Montandolo a rovescio lo utilizzero come guancetta per il nuovo cassonetto.
in origine la baionetta a lama 15x2mm scorre direttamente nel cassonetto a contatto del legno; questo non è buono per mantenere nel tempo giochi tollerabili, per cui ho sostituito con ottone e baionetta standard da 14x2mm ri calettata con diedro ridotto.
circa 3cm per semiala misurati all'estremità.

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procedo inserendo dei tasselli di balsa nel piano di quota in prossimità delle sedi delle baionette.
poi li forerò ed inserirò il tubetto che fungerà da astuccio
ed infine la tamponatura con la centina principale
incollo con resina lenta addensata con microballons ed aerosil.

applico anche le bordure delle parti mobili.
si possono applicare intere (un listello unico)
o divise (due listelli puntati fra loro con gocce di vinavil ogni 10cm a formare un listello unico)
adotto la seconda soluzione dato che nel kit cuccolo sono forniti divisi ed io non voglio aggiungere nulla se disponibile... (sempre nell'ottica del buon genovese)

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vedendo le foto del building log pubblicate, non posso non notare la differenza nella procedura costruttiva rispetto ad un kit tutto balsa.
quest'ultimo enormemente più bello e romantico.
nei modelli poli-vtr si procede per fasi lunghe, noiose, velenose.
nei balsa kit è come tornare bambini e giocare con i LEGO, ogni mattoncino è un MATTONE, una struttura che cresce, magari di poco, ma sempre, ogni volta che ci metti mano.
adoro i balsa kit...
ma questo modello mi tocca farmelo, un salto di 380cm di aa a 260euro dove lo trovi più... se non dal caro amico Piero Cuccolo.

giuro che non ho provvigione, d'altronde si trattava dell'ultimo kit disponibile.

[dpl]

mettendo mano alla fusoliera, anche in quella, decido di cambiare praticamente tutto dell'allestimento costruttivo suggerito.

il progetto propone di posizionare, come fossero scatolette i supporti ruota, il portabaionette, i banchetti servi.
così facendo, ci troveremo dover mettere mano alla colla ogni qualvolta si utilizzi il modello.

la mia tecnica, anacronistica in tempi di carbonio e nomex è quella del compensato di pioppo spesso, neanche di betulla.
perchè?
dunque: la fusoliera nell'uso, negli atterraggi è un continuo deformarsi e diffondere sollecitazioni, la fibra è infatti un materiale flessibile.
il betulla e carbonio no, molto meno del morbido compensato di pioppo.
succede quindi che il pioppo ammortizza e assorbe meglio le sollecitazioni indotte.
per di più, a parità di resistanza deve essere più spesso, questo non sembra, ma è un grande vantaggio perchè i fianchi incollati hanno una superficie di tenuta maggiore, non solo, anche una superficie di pressione maggiore che segna meno e sollecita meno "l'involucro" fusoliera.
gli spessori di pioppo che uso si attestano sui 8/10mm, ma su banchetti grandi anche 12mm.
in questo caso ho utilizzato pioppo da 8mm.

ho voluto unire in una struttura tutte le parti sollecitate: supporto ruota-baionetta in modo da lasciare alla fusoliera la sola funzione strutturale di involucro, è una soluzione che ho già adottato, come quella di estendere il banchetto in un pezzo solo, alleggerito, alla maggior parte possibile dell'apertura della capottina (che nel salto è enorme), sopperendo alla carenza strutturale dovuta all'apertura stessa.

[dpl]

riprendo le ali e inizia la carteggiatura.
tutto è predisposto per il taglio delle parti mobili già bordate (alettoni e spoiler flaps) ma rimesse in sede per una lisciatura e stuccatura delle imperfezioni che rispetti il profilo, senza scalini e avvallamenti.

praticati i fori dei servocomandi metto a livello gli sportellini interponemdo sulle colonnine di supporto interne un po di resina addensata che si adatterà allo spessore dovuto.

a seguire applico dei rowing di carbonio (dove ci vuole ci vuole) per irrobustire presso i fori dei servocomandi.
per spianare ancora un tessuto da 80gr in zone mirate quali l'astuccio della baionetta, il perimetro dei fori servi ecc ed il tutto sotto pressa.
il tessuto finale da 110gr che ingloberà tutto lo metterò sucessivamente.

[enryaltoe]

..complimenti.
Sempre molto interessante leggerti.

Enry

[dpl]

grazie Enry, ma come vedi si tratta di un lavoro "classico" a metà fra il semplice ed il noioso.
pubblico per dar spunti al principiante, a chi ormai non costruisce più, o non ha mai costruito pensando a chissà che problematiche.
come si può vedere gli step sono semplici ed il risultato migliore anche di vari "tuttafibra"... non tutti è! (magari)
se vuoi una cosa benfatta fattela da te...

infine il lavoro, seppur a tratti monotono, dà sempre risultati gratificanti al termine delle lavorazioni.

e di monotono e noioso possiamo certo parlare quando si tratta di adattare i portacapottina male accomodati...

si adatta procedendo per gradi, carteggia quà carteggia là.
poi si fissa il portacapottina con la soluzione di fissaggio che si adotterà come "apri-chiudi" e si passa ad adattare con precisione il trasparente.

questo è per il porta capottina della versione veleggiatore.
poi andrà verniciato, isolato dalla fusoliera, ed infine incollato al trasparente.
resina b-comp, microballons, aerosil stesi sotto forma di cordolo sul bordo del portacapottina e unito sul bordo del trasparente irruvidito con grana 220 trattenuto a filo fusoliera da nastro di carta.