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User Data registr.: 21-05-2009
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Aggiungo che, dietro alla quinte dei fogli di calcolo citati, non c'è nient'altro che i vari Crocco e castamaz. Non è che per calcolare baricentri, incidenze, varie ed eventuali esistano altri e chissà quali metodi. Uno c'è n'è e quello si applica. Apparentemente ha alcune "varianti". Ma sono varianti "formali", la sostanza alla base è sempre una sola. Concludo dicendo che Crocco non è nient'altro che il procedimento, fatto su base grafica, di quello matematico citato da Beppe. E come soleva dire la mia prof di matematica (e aveva ragione) se qualcosa lo riuscite a fare graficamente allora lo potete fare analiticamente (e a quel punto conviene che lo facciate analiticamente perchè il risultato sarà "esatto"). | |
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Guest
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In conclusione, se oggi un foglio elettronico fatto di formule sulle quale altri (come giustamente dice Beppe) hanno sputato sangue mi permette di collaudare un modello sapendo con certezza matematica che sarà "ragionevolmente" centrato (salvo aggiustamenti personali successivi) mi devo sentire in colpa? Ma manco un po'! ![]() -------------------------- | |
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User Data registr.: 21-05-2009
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No in colpa no Cesare. Ma forse il discorso di Beppe, o almeno come l'ho inteso io, o come la intendo io, è neanche bisogna sentirsi "orgoglioni" di non sapere manco lontanamente perchè vola il modello o perchè il baricentro va più o meno messo in un certo punto e non a volatile canino. Va bene che anche il calabrone vola e non sa perchè o non sa che non potrebbe farlo però neanche dire che tutti dobbiamo diventare calabroni (grosso uomo di Calabria...) forse è corretto. Detto ciò, io, nel diagramma di Crocco, c'ho sempre visto un grosso limite. Domanda: ma quei bei profili di corda tot che rappresentano nel diagramma, che cosa sono? Corda media dell'ala e del piano di coda? Poi che corda media? Aerodinamica? Geometrica? (anche se tra le due cambia forse poco). E piazzate dove rispetto al modello? Perchè a occhio e croce a seconda di dove le metti cambiano bracci di leva e, sopratutto punti di applicazione delle forze. Boh...se qualcuno volesse spiegarmelo sono tutto orecchi. Per il resto ormai sono tornato al principio. Applico il metodo NACA della corda media geometrica applicata in modo da farla diventare aerodinamica. Me lo ha insegnato decenni fa il vecchio "camelot" (e io che dicevo "ma perchè cacchio devo fare tutti sti calcoli strani di centroidi e cacchi vari) è finalmente ho capito invece perchè funziona e che, tutto sommato, è giusto. |
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User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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Scritto sopra in rosso.
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! ![]() | |
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User Data registr.: 21-05-2009
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| Hai individuato un'altra "pecca" di Crocco. Come dici tu, appunto "e se il profilo non è costante lungo l'ala"? Comunque mi sono andato a rivedere il libercolo dove ho una spiegazione di Crocco. Per il velivolo completo (che penso sia quello che ricerchiamo anche noi) ci sono scritte le testuali parole "...occorre conoscere la pendenza della retta del coefficiente di momento del velivolo (ala+piano di coda almeno, meglio ancora ala+piano di coda+fusoliera). Questo può essere determinato solo sperimentalmente (alias almeno galleria del vento)". Quindi, a mio modesto parere, si finisce in un vicolo cieco. Crocco sarebbe un metodo ottimo per stabilire i limiti del baricentro ma a patto di conoscere già priori le caratteristiche aerodinamiche del modello. E chi le sa queste? Infatti, continuando poi a sfogliare il libercolo, il passo successivo è calcolare, analiticamente, la stabilità del velivolo a comando bloccati conoscendo i vari coefficienti di momento dell'ala isolata e il rapporto volumetrico di coda. Ripeto, alla fine, purtroppo, il metodo analitico si dimostra praticamente l'unico applicabile. Oppure, come ho già detto, si calcola il centroide della pianta dell'ala, in corrispondenza del quale si piazza la corda media geometrica e infine, su questa, si "pianta" il baricentro a circa il 30% della stessa, per iniziare. Da lì si parte e poi ci si muove avanti e indietro a piacimento. Provare per credere. |
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Gran Decapo Data registr.: 18-03-2007
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User Data registr.: 23-06-2012 Residenza: folgaria
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si ma uno non è che debba avere una memoria da elefante come la tua, e poi se non si discutesse sempre delle stesse cose, di cosa diavolo si dovrebbe parlare? Del Papa? Ah, la sai quella del papa che oopps no, niente divagazioni sul terreno minato che lastrica la santa sede. Allora, se il papa deve calcolare un baricentro la fa uno e trino, al 33.33333%della corda alare. Media. Trovi che crocco sia applicabile al Giallone? Perchè sento che sta già diventando un pò nervoso, con tutte queste pressapocherie sui baricentri. Domani gli ordino una capottina nuova. |
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