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28 marzo 13, 22:54 | #12 (permalink) Top | |
User Data registr.: 17-12-2010 Residenza: Riviera del Po
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Ho ingrandito i l disegno del Crobe riprogettandolo un po'. In volo sembra un gheppio. l' ho poi voluto portare a 1,5m, ma ho dovuto riprogettarlo. Vola molto bene anche quello. Comunque un buid log dedicato al Caracara, non mi dispiacerebbe....
__________________ Timeo Danaos et dona ferentes... | |
29 marzo 13, 03:29 | #13 (permalink) Top |
User Data registr.: 09-09-2012 Residenza: Tra Torino e Battipaglia
Messaggi: 195
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Allora, ho studiato un po' e ho deciso che il Tempest mi piace assai, e mi piace anche il Caracara. Quindi sto al punto di prima ma con le idee + confuse Nel frattempo ho cominciato a farmi un'idea dei materiali che servono. Nei ferramenta in zona il compensato di pioppo c'e' da 5mm in su, mentre c'e' molta scelta di samba (obeche?) koto (?) e listellame di varie essenze + dure. Per il balsa niente, ma questo forse meglio acquistarlo dai negozi di modellismo, e quei due da cui l'ho comprato l'ultima volta non ci sono + Tra l'altro facendo un po' i conti il Tempest di materiale costerebbe + di quanto immaginassi, non e' un problema, ma comprando solo tavolette singole di balsa non mi ero mai reso conto del fatto che fosse costoso, per non parlare del compensato di betulla Il termoretraibile, quello di HK è decente ? La colla se ho capito bene alifatica o vinavil rapido, a parte il ciano che ne ho gia una fornitura, giusto? Il Caracara è molto parco in quanto a materiali, visto che è molto piccolo. Se c'è qualcuno della mia zona (provincia di Salerno) mi piacerebbe avere qualche indicazione eventualmente di negozi con prezzi decenti da cui rifornirsi di balsa, tempo fa acquistavo a Eboli, sul corso principale. Per il Tempest mi converrebbe ordinare da internet e fare una scorta di materiali, ma servirebbe comunque un negozio fisico a cui appoggiarsi per ogni necessità. |
29 marzo 13, 03:41 | #14 (permalink) Top | |
User Data registr.: 09-09-2012 Residenza: Tra Torino e Battipaglia
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hai rivisto solo la struttura/meccanica o anche l'aereodinamica, a parte la scala? Te lo chiedo perché sto pensando di ingrandire il caracara un pò, abbastanza per montarci un motore da 50grammi magari, ma non so se la cosa è semplice o no. Per la copertura come si procede? Mai coperto nulla, a parte un combat in EPP con carta e vinavil... Cos'è questa "Nitrate Dope"? Pare roba illegale Sto pensando di procedere con il Caracara motorizzato per ora, e lasciare il Tempest per un futuro (eventuale), e magari costruisco un un bell'elastico per il lancio, niente motore, così il progettista non si offende, e magari mi disintossico dalle lipo Ciao! | |
29 marzo 13, 08:20 | #15 (permalink) Top |
User Data registr.: 21-08-2012 Residenza: Trento
Messaggi: 446
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Ciao Muvideo Io mi sono trovato nella tua stessa situazione l'anno scorso e ho costruito un Guppy MKII, primo aliante e prima costruzione. Ci ho messo parecchio per finirlo (iniziato a settembre collaudato a Natale) ma ne è davvero valsa la pena. È decisamente diverso dagli altri modelli che hai considerato, il Guppy è un hotliner leggero da pianura (anche se con le altre varianti di ali riesce a termicare mica male),ma non credo possa sopportare condizioni "medio-buone" da pendio, in quanto molto leggero. EDIT: quello che è sicuro è che già condizioni medie di vento in pianura rendono il suo volo molto critico, anche se non meno divertente Al contrario il tempest è progettato appositamente per il pendio, invece gli altri non li conosco. Ti rispondo anche per quanto riguarda il rivestimento di HK: io per il Guppy ho usato oracover perchè mi serviva un colore particolare, mentre ho rivestito un trainer ala alta in "chinacover". La differenza sostanziale l'ho trovata nella stesura, il chinacover è molto più sensibile alla temperatura e bisogna starci più attenti, altrimenti si separano colla e plastica e viene fuori un macello. Invece l'oracover soffre meno di questo problema, e una volta che volessi cambiarlo lo levi facilmente e hai la struttura come nuova, senza macchie. Per quanto riguarda invece la durata del tempo se li applichi bene sono simili. In conclusione direi che i soldi dell'oracover sono ben spesi. |
29 marzo 13, 22:50 | #17 (permalink) Top | |
User Data registr.: 17-12-2010 Residenza: Riviera del Po
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Fai prima il Tempest ,motorizzato, se non hai pendii vicini. C' è la discussione dalla quale puoi attingere qualunque informazione e aggiornamento. Per i listelli, vai da un falegname compiacente. Il Caracara, è più reattivo, un piccolo hotliner. Servono meno legno e meno servi, ma lo vedo come seconda esperienza....
__________________ Timeo Danaos et dona ferentes... | |
30 marzo 13, 00:24 | #18 (permalink) Top |
User Data registr.: 09-09-2012 Residenza: Tra Torino e Battipaglia
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Grazie anche a MicheTN per il chiarimento sulle coperture. Franco, Raffaele, avevo pensato proprio di fare il contrario: partire con il Caracara e poi passare al Tempest, ma mi sa che non mi sono spiegato bene nell'ultimo post Le ragioni sono che il Tempest mi incute un po' di timore dal punto di vista costruttivo. Inoltre il Tempest non vorrei motorizzarlo, qua non mancano monti e colline, quindi il Tempest potrebbe essere fatto in vista di un eventuale uso pendio (con opportuni insegnanti spero) o con elastico, cavolo ma voi pendiisti siete tutti al centro-nord? Franco, allora cosa ne pensi se scalassi pari pari il disegno del Caracara di un 30-40%? So' incosciente? Grazie!!!
__________________ Fabio |
30 marzo 13, 00:43 | #19 (permalink) Top | |
User Data registr.: 17-12-2010 Residenza: Riviera del Po
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Devi ridimensionare servi, motore,baionetta e ridurre al minimo i pesi. Devi praticamente ridisegnarlo. Con l' aumento delle dimensioni e del peso poi , non lo fermi certo in un fazzoletto. Non è proprio un galleggione.....
__________________ Timeo Danaos et dona ferentes... | |
02 aprile 13, 15:09 | #20 (permalink) Top |
User Data registr.: 09-09-2012 Residenza: Tra Torino e Battipaglia
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Dopo gli stravizi pasquali, ho chiamato a raccolta quei pochi neuroni sopravvissuti e riprendo il discorso sul pitcherone Caracara. Franco, da quanto mi dici la sfida pare non proprio banale, ma per questo è + divertente. I ragionamenti che seguono servono a farmi capire come funziona la cosa, sperando nell'aiuto di voi gente "col pelo sullo stomaco". Ho scalato il disegno del 40%, raddoppiando così la superficie alare, ora sto pensando agli spessori dei materiali. Se aumentassi tutto paro paro del 40% triplicherei il peso delle sole strutture, e non mi pare molto furbo. Parto dall'ala, attualmente la semiala è da 450mm, 100mm di corda e 7mm di spessore in radice, diventerà lunga 630mm, alla radice 140mm di corda e 10mm di spessore. - lo spessore della copertura lo lascerei uguale, 1mm, aumentando il peso della copertura (vedi dopo) . - ora c'è una specie di longherone da 5x5mm, ma è spezzato ad ogni centina. L'idea è di sostituirlo con un longherone continuo, che però dovrà essere più sottile. Avevo pensato a due strisce da 7x1.5mm sopra e sotto, magari fino ai 3/4 della lunghezza, con il velo verticale di rinforzo. Materiale: boh? La vetronite è pesante? Qualche essenza dura? - centine da 2mm - copertura: il progetto parla di carta giapponese e nitrate dope (collante nitrocellulosico?), e il progettista cita il fatto che la finitura ruvida è necessaria e fa da turbulatore per il volo lento a basso numero di Reynolds (eh, scrivo come se sapessi quello che dico...), credo pensando principalmente al Crobe da 70cm. Per pura taccagneria, avevo pensato al mylar per confezioni come da articolo di agomago, 20g al metroquadro, l'apertura di 130cm dovrebbe essere meno critica per i problemi citati dall'Autore. Che ne dite? Alla prossima sulla fusoliera. Ciao!
__________________ Fabio |
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