Citazione:
Originalmente inviato da Assodipicche Sto cercando di fare esperienza in termica, ma devo ammettere che ne so poco e la tecnica ritengo sia importante.
Ho iniziato a capire come individuare le termiche ad occhio (almeno credo) il problema è che non so come fare a tenerle.
Ciò che non capisco innanzitutto è:
- meglio cercare di rimanerci dentro in virata stretta oppure allargarsi e passare ripetutamente?
- come si sta in termica: un po' veloci per favorire l'efficienza o il più lenti possibile per sfruttarla al massimo?
- uno "bravo" quanto riesce a stare su in caso di termiche piccole e diffuse? (giusto per capire a cosa dovrei aspirare....adesso salgo e in 5 minuti massimo sono giù...).
So che per voi sono domande ovvie, ma per me è un mondo nuovo... |
Le risposte sono state tante e forse mi ripeterò su qualcuna, ma per me per imparare a stare in termica devi imparare a guardare il modello e tutti i suoi più piccoli comportamenti. Devi capire quando si muove il perchè, perchè entra tutto o in parte su dell'aria che si muove oppure perchè sei tu che generi con i comandi i suoi movimenti. Per imparare bene a fare questo devi lasciare andare il modello senza comandi e vedere cosa fà, sarà lui a dirti se l'aria che attraversa sale o scende. Se alza il muso vuol dire che ci sei entrato frontalmente, se alza un'ala (o abbassa l'altra) vuol dire che la termica è di fianco al modello dalla parte dell'ala alta. Detto questo in termica ci si gira dentro di norma cercando di inclinare il meno possibile quindi con comandi si incrociati ma senza esagerare perchè troppi comandi fanno più danni che altro, poi dipende da quanto è grande la termica e da quanto spinge in certi casi puoi anche salire in volo rovescio... Altra cosa importante è capire se la successiva caduta in spirale del modello è dovuta a comandi sbagliati o al fatto che sei fuori dalla termica... Detto questo a mio parere, per imparare a sfruttare le termiche devi guardare bene il modello e ragionare tanto, cercando di comandarlo meno possibile, ed invece accompagnarlo nei suoi naturali movimenti, quasi assecondandolo.
Claudio