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Vecchio 26 maggio 12, 10:20   #31 (permalink)  Top
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L'abitudine del doppio pacco è nata per due motivi, il primo era l'autonomia che le vecchie batterie non avevano mentre con due pacchi in parallelo si poteva smanacciare sui comandi diverse ore (N.B. in pendio volare 2 ore è quasi normale, il grande Marzocchi ne faceva anche 6 consecutive!!), il secondo era sostituire l'inutile piombo di zavorra con qualcosa di utile, le batterie. I diodi servivano a far funzionare i due pacchi in parallelo ma indipendenti uno dall'altro nel senso che, se uno si scarica prima, il pacco buono non interviene a ricaricare quello andato ma lavora da solo nell'alimentazione. Per i digiuni di elettronica due batterie in parallelo si comportano come i vasi comunicanti, ed i diodi come valvole unidirezionali.
Con le batterie di oggi forse il doppio pacco non serve più ma in taluni casi il piombo lo metti uguale e allora...
Una volta si caricavano le batterie senza conoscerne le caratteristiche cioè quanta energia avevamo bruciato e quanta ne avevamo ancora, mentre i carichini di nuova generazione ti dicono anche quante volte è andato al bagno il cinese che ha assemblato le batterie. Per concludere è evidente che i problemi alle batterie sono in percentuale più per incuria che per difetti di fabbrica ma non mi sento di dare la colpa a nessuno. Invece molto più spesso i problemi non sono elettronici ma meccanici, falsi contatti, fili interrotti e saldature fatte male come spesso si vede anche in prodotti nuovi dovuto all'utilizzo di manodopera a basso costo non qualificata.

Claudio
I motivi dell'uso del doppio pacco batterie, in questo caso, può avere una buona giustificazione di peso.

Naraj.
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Vecchio 26 maggio 12, 10:37   #32 (permalink)  Top
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'70

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Forse sono contro corrente.
Non capisco le doppie batterie e le doppie RX sui nostri modelli.
Se una batteria è adeguata alla corrente necessaria e con una buona autonomia, non vedo perchè aggiungere una seconda per "sicurezza".

Mi piacerebbe fare una ricerca per conoscere quanti hanno trovato un elemento guasto, il quale è stato sostituito nel funzionamento, da un secondo di riserva, e che quest'ultimo ha salvato il modello.
Penso che la maggior parte delle rotture sia dovuto a guasti meccanici.

E' dal 1970 che uso radiocomandi su vari modelli e non ho mai avuto guasti alla batteria o alla ricevente. Ho avuto qualche volta delle brevi interferenze, ma ho sempre rotto un sacco di modelli per "merito" mio.
E' solo fortuna?

Sono anch'io dell'idea che meno elettronica c'è, meno possibilità di guasti si ha.
Per l'elettronica di bordo, va scelto solo l'indispensabile, con criterio e un minimo di esperienza. Le "riserve" dubito che servano molto.

Naraj.
Hai ragione.... negli anni '70 non c'era l'airbag, il poggiatesta, abs, deformazione controllata del piante dello sterzo, cintura di sicurezza, gomme invernali, servosterzo, ecc. ecc. e sono sicuro che tu non hai mai fato un incidendente mortale (altrimenti non potresti scrivere )!!
oggi le macchine sono piene di porcherie inutili!!!
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Vecchio 26 maggio 12, 11:23   #33 (permalink)  Top
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Hai ragione.... negli anni '70 non c'era l'airbag, il poggiatesta, abs, deformazione controllata del piante dello sterzo, cintura di sicurezza, gomme invernali, servosterzo, ecc. ecc. e sono sicuro che tu non hai mai fato un incidendente mortale (altrimenti non potresti scrivere )!!
oggi le macchine sono piene di porcherie inutili!!!
OT :
Per fare i precisini, le cinture di sicurezza sono state messe in commercio negli anni '60 ( il maggiolino del 62 aveva già gli attacchi), il piantone collassabile nel 1959 con la mercedes "codine" W111, le gomme invernali ( chiodate ) le aveva anche mio padre per la 600 nel 1964 , il servosterzo è stato messo in un auto di serie nel 1951 ( crysler imperial ) e comunque in europa non molto dopo. Chiaramente le ciofeche costruite da noi hanno goduto di questi equipaggiamenti "spaziali" molto tempo dopo, spacciandoli per "evoluzione". In ogni caso anche oggi difficilmente chi ha avuto un incidente mortale può scrivere dopo, se non con l'aiuto di un medium in una seduta spiritica
Fine OT

La mia opinione invece sui sistemi di sicurezza è che devono essere ridondanti ma essenzialmente semplici.
Nel caso dei modelli, visto l'uso diffuso di un servocomando per parte mobile, due sistemi in parallelo , completamente indipendenti che comandano ognuno almeno il 50% delle funzioni essenziali, sono intrinsecamente più sicuri di tante diavolerie.
Nella fattispecie, un alettone ed un semilelevatore comandati da un singolo, normale sistema. Difficile si guastino o si scarichino ambedue nello stesso momento,non hanno nulla in comune tra loro se non il modello,nessun circuitino strano in comune.
Normalmente è possibile riportare a casa il modello anche con metà parti mobili.
In Inghilterra sistemi del genere sono obbligatori per i modelli di grandi dimensioni.
Non ne conosco l'efficacia in pendio....se qualcuno ha provato potrebbe dare una risposta...
__________________
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Renato Privitera non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 26 maggio 12, 13:18   #34 (permalink)  Top
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OT :
Per fare i precisini, le cinture di sicurezza sono state messe in commercio negli anni '60 ( il maggiolino del 62 aveva già gli attacchi), il piantone collassabile nel 1959 con la mercedes "codine" W111, le gomme invernali ( chiodate ) le aveva anche mio padre per la 600 nel 1964 , il servosterzo è stato messo in un auto di serie nel 1951 ( crysler imperial ) e comunque in europa non molto dopo. Chiaramente le ciofeche costruite da noi hanno goduto di questi equipaggiamenti "spaziali" molto tempo dopo, spacciandoli per "evoluzione". In ogni caso anche oggi difficilmente chi ha avuto un incidente mortale può scrivere dopo, se non con l'aiuto di un medium in una seduta spiritica
Fine OT

La mia opinione invece sui sistemi di sicurezza è che devono essere ridondanti ma essenzialmente semplici.
Nel caso dei modelli, visto l'uso diffuso di un servocomando per parte mobile, due sistemi in parallelo , completamente indipendenti che comandano ognuno almeno il 50% delle funzioni essenziali, sono intrinsecamente più sicuri di tante diavolerie.
Nella fattispecie, un alettone ed un semilelevatore comandati da un singolo, normale sistema. Difficile si guastino o si scarichino ambedue nello stesso momento,non hanno nulla in comune tra loro se non il modello,nessun circuitino strano in comune.
Normalmente è possibile riportare a casa il modello anche con metà parti mobili.
In Inghilterra sistemi del genere sono obbligatori per i modelli di grandi dimensioni.
Non ne conosco l'efficacia in pendio....se qualcuno ha provato potrebbe dare una risposta...
OVVIAMENTE, OLTRE L'IRONIA, IO INTENDEVO DI USO CORRENTE. E I MORTI DEGLI ANNI '70 (A PARITA DI CHILOMETRI PERCORSI) SONO IN MUMERO MAGGIORE CHE OGGI!!
LV-GDG non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 26 maggio 12, 13:40   #35 (permalink)  Top
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OVVIAMENTE, OLTRE L'IRONIA, IO INTENDEVO DI USO CORRENTE. E I MORTI DEGLI ANNI '70 (A PARITA DI CHILOMETRI PERCORSI) SONO IN MUMERO MAGGIORE CHE OGGI!!
Certo, ovvio, le statistiche parlano chiaro. Nel caso delle auto la nostra industria ci ha tenuto ben fuori da quello che altrove ( in USA, ma anche in Germania ) era da tempo normalità.
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Renato Privitera non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 27 maggio 12, 08:16   #36 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Paolone63 Visualizza messaggio
Claudio,non dirmi che non avevi gli scaricabatterie
No, io scaricavo con le lampadine ed un relais in parallelo (6v rx 12v tx) che sotto un certo voltaggio scattava e passava in carica. Se in una mattina di volo stavi su 30 minuti eri già fortunato e la prima volta che in traino ho fatto un solo volo di 24 minuti mi sembrava fantascienza... Ora, andare in pendio e volare per due ore è la norma.
Mi ricordo quando tutti i servi stavano in fusoliera e per muovere gli alettoni su un aliante diventavi matto con squadrette e rinvii, poi sono usciti i primi micro servi alari a costi proibitivi e guardavamo i possessori con una certa invidia, era il periodo della Graupner 6014 grande radio che faceva di tutto senza computer con un complicatissimo sistema di spinette che si spostavano incrociavano ecc... con un manuale che era più grosso della radio stessa. Oggi le possibilità si sono centuplicate ma a volte con roba inutile. Mi viene pensato agli specchietti delle auto che da manuali sono diventati elettrici e riscaldati, se ci pensiamo bene sono due funzioni totalmente futili, si usano poco e fanno costare lo specchio 5 volte tanto.
Che dite stò a diventa vecchio?
Claudio
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Vecchio 27 maggio 12, 11:25   #37 (permalink)  Top
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Il concetto di catena e anello debole è stato già ricordato, ma viene spesso dimenticato quando si tratta di mettere mano alla carta di credito... Comprare centraline HK da attaccare a un sistema Multiplex è come riparare un Lamborghini con pezzi presi dallo sfasciacarrozze. Il sistema deve essere 1) PENSATO (cosa mi serve? Perchè? come progetto di usare il mio aereo) 2) INSTALLATO AD ARTE (connettori, cavi, viti, raffreddamenti, tutto a posto e allo stato dell' arte) 3) COLLAUDATO (simulazioni di guasto, range check) 4) MANUTENUTO (manutenzione preventiva, sostituzione delle batterie ogni tot) 5)IMPARATO AD USARE (non mi ricordo se quel jumper andava su 1-2 o su 2-3...)
A questo punto stai pilotando il Cessna dell' aeroclub, perchè questo è il modo di gestire gli aerei VERI...
Ne vale la pena? Ma soprattutto, lo fate SEMPRE? Basta la "dimenticanza" di una volta per mandare ad escort la baracca, soprattutto CONCETTUALMENTE. La sicurezza NON è mettere in piedi sistemi che ci parino il dietro dalla caxxate, è prevedere ed evitare le caxxate. Per esempio, cosa vuol dire "raddoppiare l'autonomia"? Abbiamo un' idea precisa e documentata di cosa succede ai componenti raddoppiando il periodo di lavoro sotto sforzo? (inclusa la nostra capacità di concentrazione..).

Altrimenti sono davvero soldi buttati via...
Alberto Nencioni non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 27 maggio 12, 12:32   #38 (permalink)  Top
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La mia opinione invece sui sistemi di sicurezza è che devono essere ridondanti ma essenzialmente semplici.
Nel caso dei modelli, visto l'uso diffuso di un servocomando per parte mobile, due sistemi in parallelo , completamente indipendenti che comandano ognuno almeno il 50% delle funzioni essenziali, sono intrinsecamente più sicuri di tante diavolerie.
Nella fattispecie, un alettone ed un semilelevatore comandati da un singolo, normale sistema. Difficile si guastino o si scarichino ambedue nello stesso momento,non hanno nulla in comune tra loro se non il modello,nessun circuitino strano in comune.
Normalmente è possibile riportare a casa il modello anche con metà parti mobili.
In Inghilterra sistemi del genere sono obbligatori per i modelli di grandi dimensioni.
Non ne conosco l'efficacia in pendio....se qualcuno ha provato potrebbe dare una risposta...
La ringrazio esimio, per l'appoggio (ma non si appoggi troppo per favore )...quello da Lei descritto è il sistema che uso con "sonni tranquilli" sui maxi a benzina; e le dirò di più. Alimentati da LiFe (come mi sembra Clabe) senza regolatore: 2S A123, due interruttori MECCANICI et voilà....
Il mio ultimo esempio: una batteria collassata in volo (un elemento di un pacco batteria). Si trovava sulla linea dove gestisce l'interruttore elettronico del motore. Così il motore s'è spento e la batteria ha ripreso (miracolosamente) a funzionare. Anche non lo avesse fatto, un pianetto ed un alettone c'erano...
Rimesso in moto a terra escludendo l'interruttore elettronico ingiustamente colpevolizzato, si vede un alettone cedere alle vibrazioni senza vita....muovo gli stick e un pianetto resta fermo a zero...
Spengo il motore e tutto funziona.
Riaccendo il motore ed un pianetto ed un alettone....morti.
Estraggo la batteria di quella linea e con un fido amico del campo, proviamo a metterla al tester: tensione regolare: inizio a colpire una cella per volta col dito, a simulare le vibrazioni di bordo e la tensione cala di colpo....
Per Naraj: ma credi una buona volta che gli inconvenienti anche più rari possano succedere, suvvia....eh


p.s.

Successo a due giorni dalla gara di Prato, ho potuto partecipare grazie alla batteria identica prestata dall'amico Francesco, che ringrazio pubblicamente.
il_biplano non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 27 maggio 12, 12:55   #39 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Alberto Nencioni Visualizza messaggio
Il concetto di catena e anello debole è stato già ricordato, ma viene spesso dimenticato quando si tratta di mettere mano alla carta di credito... Comprare centraline HK da attaccare a un sistema Multiplex è come riparare un Lamborghini con pezzi presi dallo sfasciacarrozze. Il sistema deve essere 1) PENSATO (cosa mi serve? Perchè? come progetto di usare il mio aereo) 2) INSTALLATO AD ARTE (connettori, cavi, viti, raffreddamenti, tutto a posto e allo stato dell' arte) 3) COLLAUDATO (simulazioni di guasto, range check) 4) MANUTENUTO (manutenzione preventiva, sostituzione delle batterie ogni tot) 5)IMPARATO AD USARE (non mi ricordo se quel jumper andava su 1-2 o su 2-3...)
A questo punto stai pilotando il Cessna dell' aeroclub, perchè questo è il modo di gestire gli aerei VERI...
Ne vale la pena? Ma soprattutto, lo fate SEMPRE? Basta la "dimenticanza" di una volta per mandare ad escort la baracca, soprattutto CONCETTUALMENTE. La sicurezza NON è mettere in piedi sistemi che ci parino il dietro dalla caxxate, è prevedere ed evitare le caxxate. Per esempio, cosa vuol dire "raddoppiare l'autonomia"? Abbiamo un' idea precisa e documentata di cosa succede ai componenti raddoppiando il periodo di lavoro sotto sforzo? (inclusa la nostra capacità di concentrazione..).

Altrimenti sono davvero soldi buttati via...
Innanzi tutto non sono d'accordo che tutto quello che compri in Cina da HK sia da buttare, ci sono tante cose ottime, ti ricordo che l'elettronica che compri in Europa se non è assemblata in Cina usa componenti cinesi visto che nel mondo nessuno produce più componenti. I cinesi hanno materiale a basso costo ma hanno anche prodotti eccezzionali di assoluta avanguardia tecnologica, spesso non commerciati in Italia. Detto ciò vorrei precisare che nel volo dei nostri modelli se i comandi sono fatti bene ed i servi dimensionati a dovere i consumi sono irrisori ed i servi non hanno nessun problema a lavorare ore di continuo, anche perchè mi devi spiegare come mai dovrebbero averne, non lavorano di seguito sotto sforzo al massimo delle loro capacità. Concordo pienamente sul fatto che dovremmo controllare meglio tutto e più spesso, ma non farei troppo l'esagerato visto che non stiamo parlando di aerei veri anche se comunque con un certo grado di pericolosità. In fondo controlliamo sempre i tubi dei freni, la pressione delle gomme, l'usura dei penumatici e delle loro fiancate, i tubi della benzina o del gas....? Eppure ci mettiamo sopra il c....!!
Claudio
Clabe non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 27 maggio 12, 13:00   #40 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da il_biplano Visualizza messaggio
..............Per Naraj: ma credi una buona volta che gli inconvenienti anche più rari possano succedere, suvvia....eh

.....................
Ci credo, ci credo.

Naraj.
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